Alla data odierna, 16 dicembre 2024, le modifiche al regime forfettario previste per il 1° gennaio 2025 non sono ancora state approvate definitivamente. Le principali novità in discussione includono: 1️⃣ Aumento della soglia dei ricavi: È in fase di valutazione l’innalzamento del limite massimo di ricavi o compensi per accedere al regime forfettario dagli attuali 85.000 euro a 100.000 euro. 2️⃣ Modifica del limite per redditi da lavoro dipendente o pensione: Si discute l’aumento del limite di reddito da lavoro dipendente o pensione percepito nell’anno precedente, che impedisce l’accesso al regime forfettario, da 30.000 euro a 50.000 euro. 3️⃣ Fatturazione semplificata: Dal 1° gennaio 2025, sarà possibile emettere fatture semplificate anche per operazioni di valore superiore a 400 euro, eliminando il precedente limite. È importante sottolineare che, ad oggi, solo la modifica relativa alla fatturazione semplificata è stata ufficialmente approvata e sarà operativa dal 1° gennaio 2025. Le altre proposte sono ancora in fase di discussione e non sono state formalmente adottate. Si consiglia pertanto di monitorare gli aggiornamenti normativi per avere informazioni definitive sulle modifiche al regime forfettario.
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Alla data odierna, 16 dicembre 2024, le modifiche al regime forfettario previste per il 1° gennaio 2025 non sono ancora state approvate definitivamente. Le principali novità in discussione includono: 1️⃣ Aumento della soglia dei ricavi: È in fase di valutazione l’innalzamento del limite massimo di ricavi o compensi per accedere al regime forfettario dagli attuali 85.000 euro a 100.000 euro. 2️⃣ Modifica del limite per redditi da lavoro dipendente o pensione: Si discute l’aumento del limite di reddito da lavoro dipendente o pensione percepito nell’anno precedente, che impedisce l’accesso al regime forfettario, da 30.000 euro a 50.000 euro. 3️⃣ Fatturazione semplificata: Dal 1° gennaio 2025, sarà possibile emettere fatture semplificate anche per operazioni di valore superiore a 400 euro, eliminando il precedente limite. È importante sottolineare che, ad oggi, solo la modifica relativa alla fatturazione semplificata è stata ufficialmente approvata e sarà operativa dal 1° gennaio 2025. Le altre proposte sono ancora in fase di discussione e non sono state formalmente adottate. Si consiglia pertanto di monitorare gli aggiornamenti normativi per avere informazioni definitive sulle modifiche al regime forfettario.
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Alla data odierna, 16 dicembre 2024, le modifiche al regime forfettario previste per il 1° gennaio 2025 non sono ancora state approvate definitivamente. Le principali novità in discussione includono: 1️⃣ Aumento della soglia dei ricavi: È in fase di valutazione l’innalzamento del limite massimo di ricavi o compensi per accedere al regime forfettario dagli attuali 85.000 euro a 100.000 euro. 2️⃣ Modifica del limite per redditi da lavoro dipendente o pensione: Si discute l’aumento del limite di reddito da lavoro dipendente o pensione percepito nell’anno precedente, che impedisce l’accesso al regime forfettario, da 30.000 euro a 50.000 euro. 3️⃣ Fatturazione semplificata: Dal 1° gennaio 2025, sarà possibile emettere fatture semplificate anche per operazioni di valore superiore a 400 euro, eliminando il precedente limite. È importante sottolineare che, ad oggi, solo la modifica relativa alla fatturazione semplificata è stata ufficialmente approvata e sarà operativa dal 1° gennaio 2025. Le altre proposte sono ancora in fase di discussione e non sono state formalmente adottate. Si consiglia pertanto di monitorare gli aggiornamenti normativi per avere informazioni definitive sulle modifiche al regime forfettario.
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Alla data odierna, 16 dicembre 2024, le modifiche al regime forfettario previste per il 1° gennaio 2025 non sono ancora state approvate definitivamente. Le principali novità in discussione includono: 1️⃣ Aumento della soglia dei ricavi: È in fase di valutazione l’innalzamento del limite massimo di ricavi o compensi per accedere al regime forfettario dagli attuali 85.000 euro a 100.000 euro. 2️⃣ Modifica del limite per redditi da lavoro dipendente o pensione: Si discute l’aumento del limite di reddito da lavoro dipendente o pensione percepito nell’anno precedente, che impedisce l’accesso al regime forfettario, da 30.000 euro a 50.000 euro. 3️⃣ Fatturazione semplificata: Dal 1° gennaio 2025, sarà possibile emettere fatture semplificate anche per operazioni di valore superiore a 400 euro, eliminando il precedente limite. È importante sottolineare che, ad oggi, solo la modifica relativa alla fatturazione semplificata è stata ufficialmente approvata e sarà operativa dal 1° gennaio 2025. Le altre proposte sono ancora in fase di discussione e non sono state formalmente adottate. Si consiglia pertanto di monitorare gli aggiornamenti normativi per avere informazioni definitive sulle modifiche al regime forfettario.
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📢 Novità Legge di Bilancio 2025: Aumenta la Soglia per il Regime Forfettario Dal 1° gennaio 2025, cambia la regola per accedere al regime forfettario: la soglia di reddito da lavoro dipendente o pensione che preclude l’accesso alla flat tax per le partite IVA viene innalzata da 30.000 euro a 35.000 euro. 🔹 Cosa cambia? Se nel 2024 percepisci redditi da lavoro dipendente o assimilati fino a 35.000 euro, potrai continuare a beneficiare del regime forfettario. Se superi questa cifra, non potrai accedere al regime agevolato, a meno che il contratto di lavoro dipendente non sia cessato. 🔹 Un esempio pratico: Se un lavoratore dipendente nel 2023 guadagnava 29.000 euro e quest’anno arriva a 31.000 euro, nel 2025 potrebbe rimanere nel forfettario grazie all’innalzamento della soglia. 💡 Queste modifiche offrono nuove opportunità per chi ha redditi da lavoro dipendente e vuole continuare a godere dei vantaggi fiscali del regime forfettario!
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Un argomento solo apparentemente fuori stagione è il superamento della soglia dei 30mila euro di reddito di lavoro dipendente o pensione, che impone a lavoratori e pensionati di uscire dal regime forfettario. Come tutti sanno, la legge di Stabilità per il 2015 (legge 190/2014) preclude la flat tax delle partite Iva ai soggetti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e assimilati eccedenti l’importo di 30mila euro. Se è vero che la soglia va verificata verso la fine dell’anno d’imposta, è altrettanto vero che può essere utile avere una visibilità anticipata, anche alla luce dei molti quesiti che sempre arrivano all’Esperto risponde e del fatto che entro il prossimo 31 ottobre i forfettari saranno chiamati a decidere se aderire o no al concordato preventivo
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📊La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità per i contribuenti in regime forfettario, ampliando le opportunità per professionisti e imprenditori. 🎯Principali modifiche: - Aumento del limite di reddito da lavoro dipendente e pensione - Riduzione dei contributi INPS per nuove attività Consulta il documento ⬇️ #Forfettari
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La legge di Bilancio 2025 conferma, per il triennio 2025-2027, l’estensione del limite di esenzione previdenziale e fiscale per i cosiddetti fringe benefit, così come definiti dall’articolo 51 del Dpr 917/1986, fissando la soglia applicabile alla generalità dei lavoratori nella misura di 1.000 euro; tale limite di esenzione si innalza a 2.000 euro in presenza di figli fiscalmente a carico, qualora il lavoratore ne faccia espressa richiesta. A tal proposito, giova ricordare che la condizione di figlio fiscalmente a carico si configura qualora il figlio non sia posto in affido esclusivo all’altro genitore e qualora il figlio abbia percepito un reddito inferiore a 4.000 euro se con età inferiore a 24 anni, oppure inferiore a 2.840,51 euro per età superiore, senza applicazione di un limite massimo di età, che la legge di Bilancio 2025 ha introdotto per la sola percezione della detrazione di imposta, limitando tale possibilità ai 30 anni del figlio.
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Passa da 8.173,91 a 8.500 euro all’anno il limite di reddito da lavoro dipendente o parasubordinato compatibile con la Naspi e la Dis-coll. Con il messaggio 1414/2024, Inps ha recepito il nuovo valore derivante dalle modifiche normative introdotte con il decreto legislativo 216/2023. In base agli articoli 9, 10 e 15 del Dlgs 22/2015, la percezione della Naspi e della Dis-coll è compatibile con attività lavorativa purché il reddito derivante da quest’ultima non superi la soglia di esenzione dall’imposizione fiscale (no tax area). Con la circolare 2/2024 l’agenzia delle Entrate ha stabilito che nel 2024 la no tax area, per i titolari di reddito di lavoro dipendente e assimilati è pari a 8.500 euro all’anno, valore pari a quello già in vigore per i pensionati.
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Una piccola facilitazione per chi vuole entrare o restare nel regime forfettario. Il vertice di maggioranza sulla manovra per il 2025 prefigura un innalzamento a 35mila euro del limite di reddito di lavoro dipendente o pensione che preclude la flat tax delle partite Iva. Inizialmente si era parlato di un aumento fino a 50mila euro, ma l’ultima ipotesi sembra più prudente e meno costosa per le casse pubbliche. In pratica, se questa modifica sarà tradotta in legge, dal 1° gennaio 2025 cambierà la regola secondo cui il regime forfettario è precluso ai soggetti che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e redditi ad esso assimilato (articoli 49 e 50 del Tuir) in misura superiore non più a 30mila euro, ma appunto a 35mila euro (il requisito è fissato dalla lettera d-ter del comma 47 della legge 190/2014).
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