Il nostro è il festival dell'autismo e dell'inclusione per eccellenza: parteciperanno tutti coloro che credono nella condivisione e nella necessità di costruire insieme un mondo autenticamente accogliente e rispettoso di ogni persona, tenendo conto delle esigenze particolari che ognuno di noi ha, e vedono in ciò una missione. Sarà l'occasione per ascoltare storie di vita autentica da chi vive in prima persona la condizione dell'autismo e per dare voce a chi, ogni giorno, offre un aiuto concreto alle persone autistiche. Siamo consapevoli che ogni persona è diversa e che non possiamo rappresentare davvero tutti, ma rivendichiamo il nostro approccio realmente inclusivo e consideriamo tutti uguali. Per questo motivo, non vogliamo etichettare le persone o specificare il titolo "autistico/a" o "neurotipico/a" accanto ai nomi degli speaker che interverranno durante le giornate del festival. Nel programma, nessuno troverà distinzioni di questo tipo, ma solo nomi di relatori e ospiti scelti per la diversità e l'importanza dei contenuti che potranno offrire. Per questo invitiamo tutti a venire al festival per ascoltare e comprendere da chi vive ogni giorno questa realtà e, partendo proprio da loro, porre le basi per realizzare una società che non lasci più indietro nessuno. Inclusione significa molte cose: noi la interpretiamo anche come rispetto delle opinioni. Anche le critiche sono costruttive e vogliamo imparare da esse per migliorarci, per il bene di tutte le persone che arricchiscono la nostra società. Chiediamo rispetto per l'iniziativa anche da parte di chi non la condivide, poiché nasce da uno spirito volontario e costruttivo, non autoreferenziale. Si può dissentire, ma nessuno può dire che non sia un festival accessibile. È una battaglia comune da affrontare insieme. Non saremo perfetti, ma siamo guidati dalla voglia di costruire e non di criticare, di condividere e non escludere, di tendere la mano e non di alzare muri. E abbiamo bisogno del vostro aiuto, anche per fare meno errori possibili. Grazie a chi vorrà essere al nostro fianco. #IneAut24 #autismo #inclusione
Post di In&Aut Festival
Altri post rilevanti
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Ieri si è conclusa la 18ª edizione del Festival dell'Internazionale, un appuntamento che ogni anno ci offre l’opportunità di riflettere su tematiche cruciali per la nostra società. Tra gli ospiti di questa edizione, Fabrizio Acanfora ha condiviso una riflessione sull'abilismo, un paradigma culturale che discrimina le persone con disabilità e che privilegia la performance e il successo a ogni costo. L'abilismo si fonda sull'idea che il mondo sia progettato solo per persone abili e dunque non disabili, e questa concezione viene rafforzata dal #linguaggio che utilizziamo. 👉 Il punto centrale è che siamo noi a disabilitare le persone, con le parole. Le #parole non sono neutre; hanno il potere di plasmare la realtà e perpetuare pregiudizi, scegliere le #parole giuste è essenziale, perché le parole non sono solo etichette, ma anche il modo in cui una persona si identifica. L'abilismo va però oltre il #linguaggio: è un fenomeno che si radica nelle strutture culturali e mentali. La nostra società ha la tendenza a categorizzare le persone, a identificare chi rientra nella "norma" e chi ne è escluso. Questa categorizzazione, spesso inconscia, è uno dei fattori che perpetua l'abilismo. 👉 L'abbattimento dell'abilismo richiede un cambiamento culturale profondo, che comincia proprio dal riconoscere il valore intrinseco di ogni persona, indipendentemente dalle sue abilità. Solo attraverso una riflessione critica sul nostro #linguaggio e sulle nostre azioni, possiamo iniziare a costruire una società che possa riconoscere la "diversità" come una risorsa, non come una deviazione dalla #norma. Un grazie anche a Simonetta Botti, Marina Cuollo e Stefania Mascetti per aver contribuito a questo talk.
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Oramai da qualche tempo mi capita di coinvolgere e essere coinvolto in momenti di confronto su temi legati a 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞. Sono momenti nei quali ho la grande opportunità di scoprire delle incredibili 𝐔𝐧𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀ di immenso valore. Nella maggior parte dei casi questi momenti sono organizzati in strutture di pregio o dal valore istituzionale e culturale molto importante. In un mondo di immagini ed icone inneggianti 𝐥’𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ mi aspetterei di trovarmi difronte a strutture pronte a ricevere ed accogliere senza grandi barriere architettoniche. 𝐀𝐡𝐢𝐦𝐞̀ 𝐦𝐢 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐨 𝐝𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐚𝐝𝐨𝐬𝐬𝐢…. Proprio dove si sta parlando di inclusione mi ritrovo difronte a dei gradini altissimi e stretti per raggiungere il bagno o a palchi in splendide sale ancora privi di scivolo e ancora ad ascensori o servoscala lontanissimi dal locale dove si svolgono centinaia di eventi l’anno. Allora istintivamente, un po’ come tutti, penso ad un problema di budget per adeguare le strutture, ma poi fermandomi a pensare mi rendo conto che, nella maggior parte dei casi, non si tratta di mancanza di mezzi… Perché contemporaneamente noto degli interventi di abbellimento (per esempio banalmente la sostituzione delle poltrone nella stessa sala che non presenta lo scivolo per accedere al palco) che hanno comportato un investimento considerevole. 𝐂𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐢 𝐫𝐚𝐭𝐭𝐫𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐞̀ 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧 𝐥𝐮𝐨𝐠𝐡𝐢 𝐝𝐞𝐝𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭… Siamo quindi davanti, nel 2024, non ad un problema di budget ma ad un problema di 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 ancora molto importante. Non dimentichiamoci mai allora, ogni qualvolta ci capiti di vedere dei paradossi di questo tipo di dirlo, di esprimerlo a chi in quel momento è responsabile dell’evento e a scriverlo a chi gestisce la struttura. Io ho deciso di impegnarmi a farlo. #accessibilita’ #cultura #trasformazione #impegno #unicita’ #valore #disabilita’ #inclusione
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Le 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗲 che utilizziamo ogni giorno danno forma e sostanza alla nostra realtà. Portano con sé pregiudizi e stereotipi, molte volte senza neanche rendercene conto. Esistono 𝘀𝘁𝗲𝗿𝗲𝗼𝘁𝗶𝗽𝗶 legati ad ogni diversità: genere, età, disabilità, etnia, religione, che si incuneano non solo nei nostri pensieri, ma anche nel nostro linguaggio, nei nostri modi di dire. Diventa quindi importante cercare di 𝗲𝗹𝗲𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 sul modo in cui le usiamo, pesandole e utilizzandole in modo conscio e ragionato perché, influenzando il nostro comportamento, possono discriminare e portare pregiudizio a particolari gruppi di persone. Con l'iniziativa #𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼, in InfoCamere cerchiamo quindi di utilizzare e 𝗳𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗲 che possono 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲. Un impegno concreto per un 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗶𝘂 𝗶𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝘃𝗼! #siamocambiamento #noidiIC @InfoCamere
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#Handimatica si tiene a Bologna dal 28 al 30 novembre 2024 e rappresenta un'importante piattaforma per discutere delle tecnologie digitali e della loro applicazione nella creazione di una società inclusiva. Organizzato dalla Fondazione ASPHI Onlus, questo convegno si concentra su come le tecnologie possano diventare risorse fondamentali per l'accessibilità e la partecipazione delle persone con disabilità ed è anche un’occasione unica per riflettere su quanto l'esempio concreto possa ispirare le nuove generazioni, soprattutto nel contesto del volontariato. Mostrare come la tecnologia e l'impegno umano possano essere strumenti di inclusione reale crea un modello tangibile di ciò che è possibile fare per migliorare la vita di tutti. È un richiamo a superare le narrazioni retoriche che spesso accompagnano il tema della disabilità, spostando il focus sul valore dell'alleanza: una collaborazione autentica tra persone, istituzioni e comunità. Questa alleanza nasce dalla convinzione che l'inclusione sia un vantaggio reciproco, una sfida condivisa per costruire una società più equa e aperta, dove ogni individuo possa dare il meglio di sé. Il volontariato non dovrebbe mai essere intrapreso con fini puramente reputazionali, svuotando di significato il valore autentico del dono e dell’impegno sociale. Come Var Group crediamo fermamente che ogni iniziativa debba essere guidata dalla volontà sincera di contribuire al benessere collettivo, con gesti concreti e impegni duraturi che abbiano un impatto reale e positivo. Agire in questo modo non solo costruisce fiducia, ma rappresenta il modo più onesto di promuovere una cultura condivisa e responsabile.
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👉 Credo che la cosa più importante in ogni singola esperienza, sia non smettere mai di imparare e continuare ad assimilare competenze che ti possano aiutare non solo nel mondo del lavoro, ma a crescere a livello umano per poi trasmettere i giusti valori alle persone che ti circondano. Sul tema della disabilità e dell'inclusione, abbiamo ancora tante cose da imparare e il confronto costante con il mercato mi fa capire che c'è ancora tantissima confusione nel significato corretto della parola #inclusione 🤝Per questo motivo, in #kompan stiamo parlando sempre più di inclusività invisibile! Un concetto moderno e a cui teniamo tutti moltissimo che consiste nel creare spazi ludico sportivi senza barriere nei quali tutti possono giocare e muoversi insieme senza in alcun modo, evidenziare le differenze. #playforall #parchigioco #playground Kompan Italia
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📻 Sono lieto di condividere la mia partecipazione al programma radiofonico “Indaco” su ERRE18! Durante il mio intervento, ho avuto l’opportunità di raccontare il mio nuovo ruolo come Ispettore all’inserimento e all’integrazione della Disabilità della mia azienda,. Questo ruolo innovativo si concentra sulla creazione e il monitoraggio di strategie inclusive, mirate a garantire l’accessibilità e l’equità per le persone con disabilità, sia in fase di selezione che nel loro percorso professionale. Il mio obiettivo è rendere la diversità una leva di crescita, sviluppando soluzioni concrete per abbattere le barriere (fisiche, tecnologiche e culturali) e promuovendo un ambiente di lavoro che valorizzi le competenze di ogni individuo. Questo approccio non solo favorisce il benessere delle persone, ma contribuisce a rendere l’azienda più competitiva e capace di rispondere alle esigenze di una società sempre più diversificata. Nel mio intervento, ho approfondito un tema attuale e delicato: le recenti decisioni di Meta e Amazon di dismettere i loro programmi di diversità e inclusione, a differenza di Apple, che continua a investire in queste iniziative. Ho analizzato come queste scelte riflettano approcci diversi alle politiche aziendali. Da un lato, il taglio di tali programmi potrebbe rappresentare una risposta alle pressioni economiche; dall’altro, dimostra l’importanza di considerare l’inclusione non solo come un obbligo etico, ma come una strategia a lungo termine per attrarre talenti, innovare e costruire una reputazione aziendale solida. Se vi interessa approfondire, trovate il mio intervento al minuto 11:10 della puntata. 🎧 Ascolta qui: Link alla puntata https://lnkd.in/dArnNemX #Inclusione #Diversità #Disabilità #Integrazione #Accessibilità #Innovazione #CulturaAziendale #LavoroInclusivo #DiversityAndInclusion #SostenibilitàSociale #ERRE18 #Indaco #Talento #Leadership #PariOpportunità
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Un iniziativa di valore che crea Valore.
Sales Manager | SMarketing Advisor | Social Selling Trainer/Coach | Hub Spot addicted | SDG’s | Circular Economy and Sustainability Specialist | Market Profiling Specialist | E-ducare
L’iniziativa del “Senza Nome” di Bologna rappresenta un vero e proprio passo avanti verso l'#inclusione e la #condivisione di mondi altrimenti isolati. Questo locale, gestito da ragazzi #sordomuti, offre un'esperienza unica in cui l'interazione avviene attraverso la lingua dei segni, post-it o bigliettini sulla bacheca. 👉 Questo progetto va oltre il semplice concetto di ristorazione, diventando un simbolo di 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀. Ogni cliente che varca la soglia del Senza Nome ha l'opportunità di sperimentare una nuova forma di comunicazione e di comprendere meglio le sfide e le abilità dei giovani sordomuti. 🔥 𝗟’𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗯𝗮𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗶 𝗮𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮 𝘂𝗻 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗶𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗲. Inoltre, evidenzia il potenziale delle persone con disabilità nel mondo del lavoro e nella gestione di attività commerciali. 👉 Promuovere e sostenere iniziative come questa è cruciale per creare una società più inclusiva e accogliente per tutti. Oltre a offrire un servizio di qualità, il Senza Nome deve ispirare altri imprenditori e proprietari di locali ad aprire le porte a persone con diverse abilità, ampliando così le opportunità di integrazione sociale e lavorativa. 📣 𝗖𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗼𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗡𝗼𝗺𝗲 𝗲̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗲𝘀𝗲𝗿𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗲𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼 positivo e a contribuire alla costruzione di una comunità in cui ogni individuo è valorizzato e rispettato per ciò che è.
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Un tema sempre più importante
Il tema della Diversità, dell’Equità e dell’Inclusione è oggi un pilastro imprescindibile del fare azienda e rappresenta un elemento centrale nel nostro quotidiano. Movi ha intrapreso un percorso formativo interno con l'obiettivo di favorire un cambiamento culturale sostenibile, riconoscendone la natura di processo continuo fatto di piccoli passi quotidiani che richiede un impegno costante, coerenza e consapevolezza. Ci impegniamo a creare un ambiente di lavoro sereno e inclusivo, dove tutte le persone possano sentirsi accettate e valorizzate. Il nostro obiettivo è migliorare e crescere insieme. BEEAIM #WeAreMovi #DEI #Inclusion
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L’iniziativa del “Senza Nome” di Bologna rappresenta un vero e proprio passo avanti verso l'#inclusione e la #condivisione di mondi altrimenti isolati. Questo locale, gestito da ragazzi #sordomuti, offre un'esperienza unica in cui l'interazione avviene attraverso la lingua dei segni, post-it o bigliettini sulla bacheca. 👉 Questo progetto va oltre il semplice concetto di ristorazione, diventando un simbolo di 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀. Ogni cliente che varca la soglia del Senza Nome ha l'opportunità di sperimentare una nuova forma di comunicazione e di comprendere meglio le sfide e le abilità dei giovani sordomuti. 🔥 𝗟’𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗶𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗯𝗮𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗶 𝗮𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮 𝘂𝗻 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗶𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗲. Inoltre, evidenzia il potenziale delle persone con disabilità nel mondo del lavoro e nella gestione di attività commerciali. 👉 Promuovere e sostenere iniziative come questa è cruciale per creare una società più inclusiva e accogliente per tutti. Oltre a offrire un servizio di qualità, il Senza Nome deve ispirare altri imprenditori e proprietari di locali ad aprire le porte a persone con diverse abilità, ampliando così le opportunità di integrazione sociale e lavorativa. 📣 𝗖𝗼𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗼𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗡𝗼𝗺𝗲 𝗲̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝗮𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗲𝘀𝗲𝗿𝗰𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗲𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼 positivo e a contribuire alla costruzione di una comunità in cui ogni individuo è valorizzato e rispettato per ciò che è.
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Costruire produzioni e prodotti audiovisivi che siano effettivamente inclusivi e rappresentativi, coinvolgendo un cast appartenente alle comunità di riferimento ed evitando, per esempio, di ricorrere ad attori e attrici non disabili per interpretare ruoli di persone con disabilità, viene spesso bollata come una cosa difficile se non impossibile. La realtà è che portare a termine uno scouting o un casting che coinvolgano persone appartenenti a gruppi sottorappresentati può presentare delle complessità, ma è importante perseguire e impegnarsi in questo obiettivo. Lo dicono anche i dati di numerose ricerche che hanno cercato di indagare quanto la rappresentazione della diversità abbia un valore di business oltre che etico: avere casting e storie diversificate ripaga anche al botteghino. E a tal proposito, vi segnaliamo la nascita di un servizio che rispecchia a pieno lo spirito di showReal, DiversiFind. DiversiFind si propone di mettere in contatto talenti sottorappresentati che vorrebbero lavorare nel mondo dello spettacolo e dei media con organizzazioni e produzioni. L’obiettivo è quello di costruire insieme un’industry più diversificata e ricca di nuove voci. Scopri di più su www.diversifind.it Diversity [diversitylab.it] Valore D OBE Osservatorio Branded Entertainment
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Presidente Associazione Portami per Mano (autismo)
11 mesiNon vedo l’ora! Ci sarà anche Portami per mano Onlus