Il Primo Maggio si avvicina e siamo arrivati alla decima edizione dell’evento sportivo più popolare promosso dalla Fitel Lazio con la collaborazione di Fitel Nazionale e il sostegno delle Confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil.
Collegata alle manifestazioni organizzate dalle tre confederazioni sindacali nell’ambito della giornata della Festa dei lavoratori, l’edizione di quest’anno ha avuto notevoli cambiamenti dovuti al fatto che il tradizionale Concertone romano promosso da Cgil, Cisl, Uil (https://lnkd.in/gkaaHmEk) non si svolgerà nella location storica di Piazza San Giovanni in Laterano a causa dei lavori in atto per il prossimo Giubileo, ma sarà trasferito nel luogo dove si svolgono i grandi concerti musicali di Roma: il Circo Massimo. Tra le imponenti strutture del Palatino e i profumi di rose e arancio dei giardini dell’Aventino, la location sarà dunque ancora più suggestiva e centrale per entrambi gli eventi.
I percorsi esatti della primomaggio Lavoro… in corsa! saranno definiti nei particolari nei prossimi giorni, ma si conferma come sempre che gara competitiva, stracittadina e passeggiata amatoriale si svolgeranno tra i luoghi storici più suggestivi dell’Urbe, quelli che lasciano a bocca aperta il mondo intero: antiche vestigia romane, architetture barocche, grandiosità marmoree e caldi laterizi, giardini in fiore… e ancora: il cielo azzurro, la luce rosata e la brezza marina o fluviale.
Possiamo anticipare che le distanze saranno di circa 10 km per gli atleti competitivi, 5 km per chi si vuole cimentare nella non competitiva e un godibile tracciato di 2 km per la passeggiata rivolta a tutti, minori (accompagnati) compresi.
Nella giornata della festa di lavoratori e lavoratrici, la manifestazione della Fitel quest’anno ha voluto porre l’accento, con una dedica (proposta dal Coordinamento nazionale donne Fitel), sulla necessità impellente di lavorare per la parità di genere. Un lavoro da fare in corsa, un lavoro da fare di corsa. Laddove le disuguaglianze si registrano ancora forti tanto in ambito lavorativo che non, considerando che nel contesto europeo l’Italia – con Ungheria, Polonia, Romania – si conferma tra gli ultimi paesi per occupazione e qualità del lavoro femminili: le donne qui lavorano poco e con contratti, paghe, orari peggiori; i ruoli apicali rimangono appannaggio maschile; i tetti di cristallo sono ben poco scalfiti; molestie e violenze, anche sui luoghi di lavoro, sono all’ordine del giorno; i femminicidi non accennano a diminuire; gli stereotipi di genere continuano a ingabbiare le giovani generazioni. Senza lavoro non ci può essere parità, e dunque il Primo Maggio corriamo per il lavoro e la parità di genere!
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Area Manager Industry Piemonte Est
2 mesiGrande Claudio!