Le bellezze dei piccoli borghi italiani sono custodite da 1,3 milioni di anziani che combattono lo spopolamento, tramandano le tradizioni, trasmettono i saperi e difendono il valore storico, ambientale e culturale dei territori.
Post di Innovazione Sociale
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Ieri ho presentato il nostro libro ‘Turismo delle Radici. Strategie e politiche di marketing’ a Verbicaro. 𝘼𝙗𝙗𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙚𝙨𝙖𝙢𝙞𝙣𝙖𝙩𝙤 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙛𝙤𝙧𝙢𝙖 𝙙𝙞 𝙩𝙪𝙧𝙞𝙨𝙢𝙤 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙧𝙞𝙨𝙤𝙧𝙨𝙖 𝙥𝙚𝙧 𝙞 𝙥𝙞𝙘𝙘𝙤𝙡𝙞 𝙘𝙚𝙣𝙩𝙧𝙞 𝙚 𝙥𝙚𝙧 𝙡𝙖 𝙡𝙤𝙩𝙩𝙖 𝙖𝙡𝙡𝙤 𝙨𝙥𝙤𝙥𝙤𝙡𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤. 🔎 Come nasce un’offerta per i turisti delle radici? Offrire esperienze autentiche, come visite a paesi d’origine, pasti in home restaurant, incontri con le comunità locali e laboratori artigianali, rappresenta una risposta concreta per attrarre i “turisti delle radici”, persone desiderose di connettersi con la propria storia. 🌳 💪 Un aiuto contro lo spopolamento. Il turismo delle radici può diventare uno strumento efficace per combattere lo spopolamento nelle zone rurali e nei piccoli centri. Stimolando l’economia locale, creando posti di lavoro e valorizzando le tradizioni, queste comunità ritrovano un nuovo slancio. Non solo i visitatori sono attratti dal patrimonio culturale, ma anche le generazioni più giovani, vedendo le potenzialità del proprio territorio, sono più motivate a rimanere e a investire nel futuro del loro paese. 🏡 📜 Rafforzare l’identità locale e riscoprire le tradizioni. Il turismo delle radici ha il potere di aiutare a riscoprire tradizioni secolari, come feste popolari, cucina tipica e mestieri artigianali. Ogni piccolo borgo custodisce un patrimonio unico che merita di essere conosciuto e apprezzato da chi cerca un legame autentico con il passato. Questo processo non solo preserva l’identità locale, ma la rafforza, rafforzando il senso di orgoglio e di appartenenza dei residenti.🌍💚 Tiziana Nicotera Felice Spingola #TurismoDelleRadici #IdentitàLocale #Spopolamento #RiscoprireLeTradizioni #RinascitaDeiBorgo #Sostenibilità #TurismoCulturale #FuturoDeiPiccoliCentri #rootstourism
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Maggio/giugno 2024 - Comuni dell’Unione delle Terre di Mezzo - Parco Agricolo dei Paduli - Provincia di Lecce Negli otto comuni dell’Unione delle Terre di Mezzo, in provincia di Lecce, il “cibo sano” diventa il cuore di una nuova politica comunitaria di rigenerazione territoriale. Con
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I vantaggi di vivere in campagna 🏡 Il nostro biellese è davvero pieno di spazi aperti, montagne e tanto tanto verde. Se stai pensando di allontanarti dal caos cittadino, ecco alcuni buoni motivi per cui la vita in campagna potrebbe essere la scelta giusta per te: 👉 Tranquillità e pace�lontano dal traffico e dal rumore delle città. In campagna puoi goderti la serenità, il silenzio e il ritmo più lento della vita.�aria più pulita �lontano dall'inquinamento urbano, la campagna ti regala un'aria fresca e pulita, contribuendo a una migliore qualità della vita e della salute.� 👉 Spazi più ampi. A differenza degli appartamenti in città, le case in campagna spesso offrono grandi giardini e spazi all'aperto per rilassarsi, coltivare orti, o far giocare i bambini.� 👉 Contatto con la natura. Vivere circondati dal verde, alberi, fiumi e montagne è rigenerante. Passeggiate all’aperto e attività all'aria aperta diventano parte della routine quotidiana.� 👉 Costi più bassi. Acquistare case più grandi a un prezzo inferiore, è questo che sicuramente troverai nel nostro Biellese. 👉 Vita più sostenibile. La campagna offre maggiori opportunità di uno stile di vita ecologico, come l'autoproduzione alimentare, il compostaggio, e l'utilizzo di energie rinnovabili.� 👉 Comunità più unite. I legami sociali tendono a essere più stretti e autentici, con un forte senso di appartenenza alla comunità. Vivere in campagna significa ritrovare un equilibrio tra il benessere fisico e mentale, chiamaci per sapere tutte le opportunità immobiliari del biellese! _________________________ 📞 chiamaci allo 015.9233001 o scrivici ✉️ cossato@bugellaimmobiliare.com
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La situazione del Molise riflette esattamente quel che accade nelle aree interne dell'intero territorio italiano: case abbandonate, attività che chiudono progressivamente, popolazione che si allontana per non fare ritorno. I progetti, seppur messi in atto, non hanno efficacia perché decontestualizzati dallo stesso territorio. Ripartire dalle comunità ancora stabili, fornire dei servizi (anche quelli essenziali come i trasporti, che spesso mancano!), valorizzare il patrimonio culturale è il primo passo per restituire vita alle aree montane, ai nostri borghi e a quelle intere regioni dimenticate. #Molise #Italia #spopolamento #sos #emergenza #cultura #beniculturali #patrimonioculturale #video #sviluppo #tutela #tradizioni #patrimonioimmateriale #news
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🚠 L'impatto delle funivie sull'economia montana: un’opportunità per il futuro 🏔️ Il sistema funiviario in Italia si sta rivelando un elemento chiave per lo sviluppo economico delle aree montane, con un impatto che potrebbe raggiungere fino a 1 miliardo di euro. Le infrastrutture funiviarie non solo favoriscono il turismo invernale, ma giocano un ruolo fondamentale nella creazione di occupazione, nella valorizzazione del territorio e nell'accessibilità delle montagne per un pubblico più ampio. In un'epoca in cui la sostenibilità e la digitalizzazione sono sempre più cruciali, il rafforzamento delle infrastrutture come le funivie è una leva strategica per rilanciare l'economia locale e promuovere un turismo responsabile. Questo sviluppo offre anche nuove opportunità per gli operatori del settore hospitality, che possono beneficiare di un aumento della domanda e della possibilità di proporre esperienze turistiche più inclusive. #HSL #HslValue #TurismoSostenibile #InfrastruttureFuniviarie #EconomiaMontana #Hospitality #Innovazione #Turismo
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Loro ci vedono case, io ferite di una civiltà mai rimarginate. Stanno su crinali, serre, alture, certe volte abboccano a manca e certe altre a ponente. Stanno fra radura e boschi, fra ische e balzi. Le ho ormai a memoria quasi tutte queste case colme d’assenza degli Appennini Mediterranei. In questa, ad esempio, che guarda verso le montagne e non è lontana dal mare, ho trascorso tante giornate da bambino pastore di capre. So il fischio che fa il bosco col vento di tramontana o come stempera l’ombra l’ultimo raggio meridiano. Sono tornato in questa terra fra due mari e due scuole filosofiche dell’antichità (Pitagorica sullo Jonio, Parmenidea sul Tirreno) perché volevo ricucire a modo mio queste ferite. Ho chiamato questo tentativo di far riabitare queste case rurali di pastori e contadini d’altura ‘Riforestazione Umana d’Appennino’ e il libro Lucus, Taccuino di Geosofia https://lnkd.in/dz9hqrvA l’ho scritto mentre portavo persone a rivivere in questi territorio. La spina dorsale d’Italia, gli Appennini, ci salveranno nei prossimi anni e il loro valore va riconosciuto oggi con una nuova visione dei territori rurali. Non bastano e sono pericolose le politiche che vedono l’uomo, il contadino, il pastore d’altura, o coloro che vogliono intraprendere questa strada come figure fra le altre, non è così. Esiste un registro italiano delle startup innovative e fondi ventures ad hoc, ne auspico uno per i Rural Pioneers o come volete chiamarli, si tratta di coloro, che per scelta, si rimettono a ricostruire un tessuto, una civiltà di montagna, perché credono che quella sia, a ragione, la strada di domani. Il mio impegno, in questa area a sud, mira a far comprende, anche attraverso la letteratura, che un cammino degli Appennini Mediterranei è già in corso, ma va accompagnato con politiche rurali visionarie come il Rural Act irlandese. Un piano di 5 anni per riconsiderare la distribuzione demografica sul territorio, la decentralizzazione dei servizi e l’aiuto concreto e immediato di chi nel rurale vuole vivere e lavorare con cura e innovazione. #geosofia
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𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗶𝗹 𝗯𝗼𝘀𝗰𝗼 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼, 𝗲𝗰𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗮 𝗲 … 𝗳𝗲𝗹𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮̀❗ E' stato presentato il 𝗥𝗲𝗽𝗼𝗿𝘁 𝗱’𝗜𝗺𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼 del Parco Avventura di Biccari (redatto da Ideazione) che contiene informazioni molto utili per “misurare” gli effetti nel nostro territorio. Provo a sintetizzare qui quelli più significativi, relativi all’𝗮𝗻𝗻𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟮: 1) 𝟯𝟱.𝟬𝟬𝟬 𝘃𝗶𝘀𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 circa, di cui l’80% composto da famiglie; 2) Il 41% ha percorso 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗱𝗶 𝟭𝟮𝟬 𝗸𝗺 per arrivare; - 96 laboratori realizzati e 922 ore di formazione (bosco didattico, scuola nel bosco); - 𝟭𝟬𝟴𝟬 𝗽𝗲𝗿𝗻𝗼𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 nelle Casette sugli Alberi; - Quasi la totalità degli ospiti dichiara che avrà un 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗕𝗶𝗰𝗰𝗮𝗿𝗶 (qui secondo me c'è già tutto! 😍) e di aver provato sensazioni di benessere (91%), divertimento (78%), relax (76%), felicità (65%); - Il 54% dei fruitori spende più di 𝟱𝟬 € 𝗽𝗿𝗼-𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗲 nell’arco di una giornata; - Il 𝟱𝟵% dichiara che la spesa ha riguardato anche altri beni e servizi presenti sul territorio (quella che chiamiamo "𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗹𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹❜𝗼𝘀𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀": bar, ristoranti, B&B, prodotti tipici, altri servizi); - In un anno 𝟵𝟳.𝟭𝟳𝟱 𝗲𝘂𝗿𝗼 redistribuiti a favore di 𝗳𝗼𝗿𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗶; - 10 eventi annuali (musicali, culturali e enogastronomici) e decine di collaborazioni; - costante impatto mediatico per Biccari (considerata un "modello" ovunque); - 67 ettari oggetto di interventi di miglioramento boschivo; - 120 nidi artificiali realizzati per il miglioramento faunistico; - 𝟮𝟯 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟮 (𝗲𝘁𝗮̀ 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮 𝟰𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝟭𝟭 𝘂𝗼𝗺𝗶𝗻𝗶, 𝟭𝟮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗲); - 𝟯 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶 𝗮𝘂𝘁𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗶 assunti e 𝟳𝟬 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲 coinvolte nelle attività di forest teraphy. Questi gli impatti in termini sociali, turistici, occupazionali, economici, ambientali, reputazionali. I numeri parlano di una continua crescita di anno in anno, confermata anche per il 2023 e già sono in cantiere diversi nuovi progetti: l’apertura di una 𝗳𝗮𝗹𝗲𝗴𝗻𝗮𝗺𝗲𝗿𝗶𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲, la sottoscrizione di un protocollo con l’𝗨𝗻𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗙𝗼𝗴𝗴𝗶𝗮 e la realizzazione della 𝗽𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗙𝘂𝗻-𝗯𝗼𝗯 (con annessi parcheggi e servizio navetta). Ho sempre pensato che uno dei compiti più importanti di noi amministratori delle aree interne sia quello di sconfiggere le credenze negative del nostro territorio ("𝗾𝘂𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗰’𝗲̀ 𝗻𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲" , "𝗾𝘂𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗻𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲" ), di avere il coraggio di rischiare e di provare sempre a dare valore alle nostre risorse per costruire relazioni, opportunità e, soprattutto, alimentare fiducia nel 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 dei nostri paesi.
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https://lnkd.in/dpPsdZrA La gestione degli alberi rimane ad ora uno dei temi più delicati e di difficile gestione per le amministrazioni, troppe volte costrette a prescrivere interventi di questo tipo per ridurre i rischi di ribaltamento di tutto l'albero e/o parte della chioma. È ormai noto come la capitozzatura riduca il vigore degli alberi, sottoponendoli a degli stress che spesso cagionano fitopatie dalla quale difficilmente riescono a sopravvivere, soprattuto gli esemplari più anziani. Purtroppo i rischi connessi alla presenza delle alberature in ambienti fortemente antropizzati come le città, non permettono altre scelte che interventi di questo genere, sopratutto a fronte di una scarsa preparazione tecnica nella manutenzione degli alberi dovuta prevalentemente a una spesa pubblica inadeguata. La gestione di un albero richiede specifiche conoscenze maturate in anni di esperienza che, tuttavia, a volte non sono sufficienti vista la complessità degli individui sulla quale si lavora.
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😓𝐁𝐨𝐫𝐠𝐡𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐝'𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚: 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐢𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐭𝐮𝐫𝐢𝐬𝐦𝐨 . L'articolo odierno dell'Unione Sarda su Posada, annoverato tra i Borghi più Belli d'Italia, mette in luce le contraddizioni insite nella retorica che eleva il turismo lento e rurale a panacea universale. Al di là di superficiali interventi come l'installazione di reti Wi-Fi gratuite nelle piazze per attrarre i giovani - come se ai giovani bastasse solo questo, i borghi a rischio spopolamento condividono tutti le stesse necessità: 𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐢 𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐢𝐦𝐢𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢. Il turismo rurale o lento rischia di diventare un alibi all'italiana per eludere responsabilità e impegni concreti verso queste comunità. Ho approfondito queste dinamiche nel mio saggio "𝐈𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐮𝐫𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐨", evidenziando come la ricerca ossessiva di autenticità che idealizza l'arretratezza del passato, possa paradossalmente ostacolare un autentico sviluppo sostenibile delle aree rurali, dei Borghi più belli d'Italia. 𝐁𝐨𝐫𝐠𝐡𝐢 𝐭𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐮𝐨𝐥𝐞 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐫𝐜𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨. 👉🏻 Posada è solo una delle migliaia di vittime della bellezza "autentica" all'italiana.
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Una soluzione utile per far conoscere le molte aree protette, resta invece molto da fare per contingentare il turismo di massa in queste aree molto fragili e educare a visite consapevoli. #natura #parchinazionali #areeprotette https://lnkd.in/ewt5QJgM
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🔹tabUi APP Founder & CEO 🔹TEDx Speaker 🔹 Confindustria
11 mesiMolto molto vero