L’Istituto Besta augura a tutti voi un sereno Natale e un felice Anno Nuovo! Che queste feste portino gioia, salute e speranza per un futuro migliore. ✨🎄 #IstitutoneurologicoBesta
Grazie per avermi ridato una speranza di vita
Vai al contenuto principale
L’Istituto Besta augura a tutti voi un sereno Natale e un felice Anno Nuovo! Che queste feste portino gioia, salute e speranza per un futuro migliore. ✨🎄 #IstitutoneurologicoBesta
Grazie per avermi ridato una speranza di vita
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
“ La giornata mondiale della SM si celebra ufficialmente ogni 30 maggio. In quel giorno la comunità globale della SM si riunisce per condividere storie, sensibilizzare e lanciare campagne insieme a tutte le persone con SM. Le attività della Giornata mondiale della SM si svolgono per tutto il mese di #maggio e all'inizio di giugno. Il tema della Giornata mondiale 🌍 della SM fino al 2022 è quello della "connessioni". La campagna #MSConnections è incentrata sulla creazione di connessioni comunitarie, auto-#connessione e #connessioni 🔗 a cure di qualità. Lo #slogan della campagna è "I #Connect, We Connect" e l'hashtag della campagna è #MSConnections. In Italia la #GiornataMondiale della #Sclerosi #Multipla viene celebrata all'interno della Settimana Nazionale della #SM, con un ricco calendari 📆 di eventi di #informazione e #sensibilizzazione che pongono la sclerosi multipla al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni. “ https://lnkd.in/eEw3552J #diversity #inclusion #diversita #inclusione #unpassoallavolta #lasciailsegno AISM - Associazione Italiana Sclerosi Multipla
Oggi è l’inizio della SETTIMANA NAZIONE AISM - Associazione Italiana Sclerosi Multipla ❕❗️❕ Durante una normale passeggiata presso uno dei centri commerciali di #Roma abbiamo incontrato persone splendide e voluto contribuire con un piccolo gesto ☺️ Ascoltare 🎧 le storie , #condividere il tuo #pensiero e la tua #esperienza, infondere #coraggio ai più giovani e, soprattutto, regalare un #sorriso 😄 “…dal 26maggio al 3giugno è il principale evento informativo sulla #sclerosimultipla in Italia: sette giorni per fare il punto sull’impegno nella #RicercaScientifica, sullo stato dei #servizi sanitari e sociali nel territorio, per ribadire l’impegno nella rappresentanza e nell’affermazione dei #diritti delle #persone con #SM…” Anche un #singolo #contributo può dare una grande mano, e #tu , sei #pronto ❔⁉️ Ps un doveroso ringraziamento va a tutti i #volontari che dedicano ore del loro tempo e non solo a questa splendida iniziativa ❕❕❕ #strongtogether #diversity #inclusion #diversitá #inclusione
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
Una suggestiva riflessione che dovrebbe aver molto più spazio di discussione sulla attuale pressione delle organizzazioni sempre più costrette da una visione produttivista/quantitativa ed il desiderio di un'approccio mirato a migliorare la qualità della prestazione. Ciò accomunerebbe in una visione positiva l'intervento (Ospedale, Istituzioni pubbliche, ecc.) l'utente/paziente, l'operatore sanitario/amministrativo, e, seppure indirettamente, una visione più ampia di una maggiore, reciproca, disponibilità all'accoglienza.
LA NECESSITA' DEL BENE Ieri ho passato una mattinata insieme a Guido Paolo Ridoni con dirigenti dell' Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, un'eccellenza della sanità pubblica per la qualità delle cure e la ricerca scientifica. Una realtà in grande trasformazione. Abbiamo discusso di problematiche organizzative, della #leadership necessaria per affrontare il #cambiamento in un mondo complesso e veloce come mai prima. Hanno parlato in modo a volte acceso, critico. Non erano contenti. Perché volevano far meglio. Nei loro occhi, al di là delle parole, era la luce della passione. Per la missione: dare le migliori cure possibili ai bambini. Per il loro ospedale. Per cercare di far meglio, hanno sottratto tempo da agende fittissime. L'eccellenza è umile, ma non si accontenta mai. Ho incontrato in altri casi analoghi persone che non si accontentano, che mettono in discussione la loro organizzazione e se stessi, per far meglio: dirigenti di Italgas, Estar, Enel Group, Generali, BizPal, dei comuni di Taranto e San Giorgio Jonico, molti partecipanti a imprese formative, universitarie e non, e moltissimi altri... Imparo tanto da questi bagni di realtà, ma soprattutto mi nutro di una consapevolezza importante, specie in questo momento della nostra storia, quando il disordine rompe gli equilibri e apre di nuovo il vaso di Pandora dei conflitti e delle umane malvagità. A fronte di guerre e di terrore, di integralismi di ogni segno e colore, di violenze piccole e immense, alla menzogna usata come arma, al regresso dei valori che accomunano e al trionfo mediatico e politico di ciò che divide, vi sono moltissime persone che silenziosamente operano per il bene comune, ovvero di tutti e di loro stessi. Che cercano di capire come far meglio e lo fanno. Questo è un fatto, forse ovvio eppure trascurato, che va ben al di là dell'insignificanza statistica della mia limitata esperienza. E' testimoniato dagli innumerevoli sistemi umani che funzionano e bene, perché delle persone li fanno funzionare. Significa che la necessità del bene viene compresa e il comprendere posto come valore, per poter fare meglio. Proprio quando il lato oscuro dell'anima collettiva di noi umani sembra prevalere insieme alla rabbia e il comprendere viene mutato in disvalore, perché disfunzionale all'imporre, occorre ricordare quella bella ovvietà. Proprio allora la necessità del bene deve ispirare, diviene impellente e un dovere morale. Questa necessità include proprio il comprendere l'altro, anche colui che vuole imporre, poiché questo è il presupposto per fare il meglio possibile. Il sentirsi nel giusto non deve divenire costante presunzione di sapere meglio, di essere i Giusti, che si lamentano e non capiscono il mondo quando esso non piace. Ci vuole la passione osservata ieri, per affrontare le sfide di questo nuovo mondo. Lamentarsi non serve. Ci vuole un nuovo pensiero, ci vuole eccellenza. Umile, ma che non si accontenta mai di capire e di fare. Buon lavoro, Ospedale Meyer
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
Dalle epidemie e pandemie che accompagnano l'uomo da più di 3.000 anni al Covid-19 che ci ha coinvolti dal 2020. Riflessioni sugli interventi degli psicologi dell'emergenza e i loro contributi mediati dalle nuove tecnologie in scenari completamente nuovi dove l'intelligenza artificiale in un prossimo futuro potrebbe essere un'alleata.
Il dott. Paolo Pillon presidente SIPEM SoS Veneto e la dott.ssa Lucrezia Cavallo SIPEM SoS Puglia ci parlano di "Pandemia da Covid-19: il contributo della Psicologia dell’Emergenza" Il virus che ha portato l'Italia e il mondo a fermarsi, ha obbligato la psicologia dell'emergenza a trovare nuove strade per fare psicologia dell'emergenza. Un anno prima avevamo festeggiato i vent'anni di fondazione con la frase #accantoatutti e mantenere fede a quella promessa fu difficile, ma ancora oggi ci impegniamo a trovare nuove strade, anche usando le nuove tecnologie per portare i valori umani vicini all'uomo, per ricostruire i legami delle comunità in emergenza #costruiamolegami
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
🌍👀 10 ottobre - Giornata mondiale della vista 👁️ In Italia, sono circa 8 milioni i lavoratori per cui la vista è uno strumento indispensabile. Che si tratti di leggere documenti, osservare materiali o monitorare processi, avere una visione ottimale è fondamentale per garantire sicurezza e produttività nei luoghi di lavoro. 🎯 Gli Ortottisti svolgono un ruolo chiave nella prevenzione e nel trattamento dei disturbi visivi, intervenendo con programmi di riabilitazione mirati per assicurare una qualità visiva adeguata e ridurre il rischio di infortuni. ✨Il prossimo anno, gli Ortottisti celebreranno il 70° anniversario della professione e al centro della riflessione ci sarà proprio il legame tra funzione visiva e sicurezza sul lavoro. La Commissione di albo nazionale degli Ortottisti avvia con questa Giornata un percorso formativo e informativo che si concluderà con la presentazione di importanti risultati. 📄 Leggi l’articolo di Lucia Intruglio, Presidente della Commissione di albo nazionale degli Ortottisti, pubblicato oggi su Sanità24, inserto de Il Sole 24 Ore: https://lnkd.in/dpuZmrtr #fnotsrmpstrp #tsrmpstrp #professionisanitarie #ortottisti #giornatamondialevista
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
Zeta Farmaceutici agli Stati Generali della Terza Età di Vicenza💙 L’evento, organizzato al Centro congressi del seminario vescovile, ha messo al centro la sfida dell’invecchiamento della popolazione e il suo impatto sulla #società. Il 6 e 7 dicembre demografi, sociologi, manager e esperti dei sistemi socio-sanitari hanno concentrato l’attenzione su temi strategici come la silver economy, la necessità di modelli di #welfare inclusivi e innovativi, l’invecchiamento attivo e il benessere degli anziani. Zeta Farmaceutici ha portato il suo contributo specifico con il direttore tecnico e Area R&D Manager, dott. Andrea Nicolato, che ha presentato i risultati di vent'anni di ricerca con il progetto Prolife, la linea di #probiotici che ha al centro il benessere del #microbiota intestinale. Mantenere la flora batterica viva e vitale, infatti, si sta rivelando sempre più uno degli elementi chiave per un invecchiamento attivo e sano. 👉🏼Un grazie speciale ai promotori e agli organizzatori: Istituto Socio Culturale "Nicolò Rezzara" - Ets Vicenza, Università Adulti/Anziani di Vicenza e Uripa - Unione Regionale Istituti per Anziani della Regione del Veneto, con il patrocinio del Comune di Vicenza, di Anci e Anci Veneto. Gli Stati Generali della Terza Età hanno aperto un importante spazio di dialogo su un tema cruciale per tutto il nostro Paese, grazie ai diversi contributi di esperti e testimoni di rilievo e competenza ampiamente riconosciuti. #ZetaFarmaceutici #TerzaEtà #InvecchiamentoAttivo #Prevenzione #StatiGeneraliTerzaEtà #InnovazioneFarmaceutica
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
LA NECESSITA' DEL BENE Ieri ho passato una mattinata insieme a Guido Paolo Ridoni con dirigenti dell' Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, un'eccellenza della sanità pubblica per la qualità delle cure e la ricerca scientifica. Una realtà in grande trasformazione. Abbiamo discusso di problematiche organizzative, della #leadership necessaria per affrontare il #cambiamento in un mondo complesso e veloce come mai prima. Hanno parlato in modo a volte acceso, critico. Non erano contenti. Perché volevano far meglio. Nei loro occhi, al di là delle parole, era la luce della passione. Per la missione: dare le migliori cure possibili ai bambini. Per il loro ospedale. Per cercare di far meglio, hanno sottratto tempo da agende fittissime. L'eccellenza è umile, ma non si accontenta mai. Ho incontrato in altri casi analoghi persone che non si accontentano, che mettono in discussione la loro organizzazione e se stessi, per far meglio: dirigenti di Italgas, Estar, Enel Group, Generali, BizPal, dei comuni di Taranto e San Giorgio Jonico, molti partecipanti a imprese formative, universitarie e non, e moltissimi altri... Imparo tanto da questi bagni di realtà, ma soprattutto mi nutro di una consapevolezza importante, specie in questo momento della nostra storia, quando il disordine rompe gli equilibri e apre di nuovo il vaso di Pandora dei conflitti e delle umane malvagità. A fronte di guerre e di terrore, di integralismi di ogni segno e colore, di violenze piccole e immense, alla menzogna usata come arma, al regresso dei valori che accomunano e al trionfo mediatico e politico di ciò che divide, vi sono moltissime persone che silenziosamente operano per il bene comune, ovvero di tutti e di loro stessi. Che cercano di capire come far meglio e lo fanno. Questo è un fatto, forse ovvio eppure trascurato, che va ben al di là dell'insignificanza statistica della mia limitata esperienza. E' testimoniato dagli innumerevoli sistemi umani che funzionano e bene, perché delle persone li fanno funzionare. Significa che la necessità del bene viene compresa e il comprendere posto come valore, per poter fare meglio. Proprio quando il lato oscuro dell'anima collettiva di noi umani sembra prevalere insieme alla rabbia e il comprendere viene mutato in disvalore, perché disfunzionale all'imporre, occorre ricordare quella bella ovvietà. Proprio allora la necessità del bene deve ispirare, diviene impellente e un dovere morale. Questa necessità include proprio il comprendere l'altro, anche colui che vuole imporre, poiché questo è il presupposto per fare il meglio possibile. Il sentirsi nel giusto non deve divenire costante presunzione di sapere meglio, di essere i Giusti, che si lamentano e non capiscono il mondo quando esso non piace. Ci vuole la passione osservata ieri, per affrontare le sfide di questo nuovo mondo. Lamentarsi non serve. Ci vuole un nuovo pensiero, ci vuole eccellenza. Umile, ma che non si accontenta mai di capire e di fare. Buon lavoro, Ospedale Meyer
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
La tesi “Il senso dell’alleanza nel fine vita” prende spunto da un’esperienza personale di volontariato in Hospice e vuole indagare l’importanza delle alleanze in un percorso di dolore totale qual è il fine vita. La disciplina della cure palliative rimane una disciplina ancora giovane, per questo ho voluto soffermarmi sui cambiamenti avvenuti negli ultimi anni, soprattutto rispetto alle fondamenta di questa disciplina: concetto di dolore totale, di prendersi cura e non solo di curare, di malattia inguaribile ma malato curabile, di ascolto, comunicazione, relazione e soprattutto di rete, équipe multidisciplinare, alleanze di vari soggetti diversi ma tutti indispensabili. Credo che l’approccio alle cure palliative potrebbe essere l’approccio rivoluzionario che serve a tutta la medicina, che sempre più si sta concentrando sull’organo o addirittura la cellula malata e ha perso di vista l’essere umano. Nessuno nega i progressi della scienza che sono fondamentali, ma credo che questi progressi sarebbero esponenzialmente più efficaci se la medicina tornasse a prendersi cura invece che curare. Pensare al prendersi cura come un atto assolutamente scientifico e terapeutico potrei paragonarlo alla scoperta del fuoco, o a quella di Internet nei giorni nostri, una rivoluzione copernicana: avere il concetto di prendersi cura invece di curare permetterebbe un nuovo modello di sanità. Inoltre pensare al fine vita come una questione sociale, di comunità, cambia completamente il punto di vista e anche questo è un approccio rivoluzionario. Le alleanze non sono solo la rete, l’équipe multidisciplinare, ma la società intera: siamo tutti sulla stessa barca.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
Crea il tuo account gratuito o accedi per continuare la ricerca
Cliccando su “Continua” per iscriverti o accedere, accetti il Contratto di licenza, l’Informativa sulla privacy e l’Informativa sui cookie di LinkedIn.
Nuovo utente di LinkedIn? Iscriviti ora
oppure
Nuovo utente di LinkedIn? Iscriviti ora
Cliccando su “Continua” per iscriverti o accedere, accetti il Contratto di licenza, l’Informativa sulla privacy e l’Informativa sui cookie di LinkedIn.
Dottore in storia dell'arte e beni culturali presso Università degli Studi di Catania
3 mesiGiustissimo sono perfettamente d'accordo con te, hai detto bene