Post di ITA - Italian Trade Agency

📈 Investire nello sport non è solo un vantaggio per la cultura e l'intrattenimento, ma anche una solida leva per lo sviluppo economico! Lo dimostra uno studio di Sport e Finanza, che sottolinea come gli eventi sportivi, ad esempio le ATP Finals, possono generare un ritorno di addirittura 7,5 volte l'investimento. Un'opportunità chiara per la crescita economica attraverso il potenziale del mondo dello sport! ⚽️🏀🎾 #InvestimentiSportivi #SviluppoEconomico #Sportmanagement

📈 Nel 2023, l’industria della sponsorizzazione in Italia è cresciuta del 2,5% rispetto al 2022 ed il valore degli investimenti ha raggiunto la quota di € 1,112 miliardi: è quanto emerge dalla 23° Indagine Predittiva “Il futuro della sponsorizzazione” realizzata da StageUp in collaborazione con ChainOn ❗ Per il 2024 si prevede un’ulteriore crescita, con gli investimenti che raggiungeranno il valore di € 1,179 miliardi (+6%), spinti principalmente dai grandi eventi sportivi (Olimpiadi e Europei) e dalla scelta delle aziende di investire sempre più in tematiche legate al sociale e all’ambiente 🔴 In ambito sportivo, nel 2023, gli investimenti hanno raggiunto il valore di € 780 milioni, con una crescita dell'1,5%. Per il 2024 è previsto un ulteriore balzo in avanti degli investimenti (+2,5%) che porterà a raggiungere i € 799 milioni: questo grazie agli Europei di Calcio, ai Giochi Olimpici Estivi Parigi 2024 e al programma di avvicinamento ai Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026 👇 Per non perderti contenuti esclusivi di Diritto e Sport iscriviti alla nostra newsletter gratuita https://lnkd.in/dZsUq4xU #DirittoeSport #Tuttolosportfuoridalcampo 

Meglio Sfera che gli Azzurri. Il mio articolo su Rolling Stone Italia 🚀

Domani sarà la Giornata Internazionale dello Sport, passione di milioni di italiane e italiani. Un tempo impegnati soprattutto nel calcio, ma ora sempre di più anche nella pallavolo, nel rugby, nel golf o nel nuoto, solo per citarne alcuni. I grandi risultati che sta ottenendo Jannik Sinner stanno ad esempio tirando la volata al tennis, e allo sport italiano, con i tesserati FIT che nel 2024 hanno raggiunto quota 700mila.   Lo sport in Italia è anche un grande business: secondo un report congiunto dell'Istituto per il Credito Sportivo e di Sport e Salute, il giro d'affari generato è stato pari a 22 miliardi di euro nel 2022, con un contributo al Pil nazionale dell'1,3%.   Impressionanti anche i dati relativi alla sfera occupazionale: l'universo sportivo italiano vede la presenza di 400mila addetti, divisi tra 15mila imprese private e circa 82mila enti non profit. #sport

👍🏻Organizzare grandi eventi sportivi: una scelta decisamente vincente!⚽️🏀🎾 🎰Decidere di puntare sui grandi eventi sportivi è una scommessa vincente. Questo è un dato di fatto. L’investimento è sempre e costantemente destinato a rientrare con un piatto spesso moltiplicato più e più volte. Il post pandemia parla chiarissimo. Chi scommette sull’organizzazione di grandi happening in ambito sportivo trae vantaggi nel medio termine sotto tutti i punti di vista: di ritorno economico, di indotto e nella maggior parte dei casi anche sul piano infrastrutturale. 💰Le case histories non mancano, ma restando all’Italia si può analizzare con dovizia il caso di Torino e della Regione Piemonte. Il capoluogo sabaudo è ormai da diverse stagioni sede del prestigioso appuntamento legato alle Nitto ATP Finals di tennis ed è reduce dalla organizzazione di una riuscitissima fase finale della Coppa Italia Italiana di basket. In un contesto architettonicamente straordinaria come quello del Palaisozaki questi due grandi appuntamenti hanno permesso a Torino di moltiplicare l’investimento effettuato fino a 7.5 volte in termini di rientro e guadagno. Con un investimento di circa 7 milioni di euro le istituzioni piemontesi hanno portato ricadute per quasi 50 milioni di euro. 📈Il guadagno c’è: dal piccolo evento locale, all’evento di portata nazionale. Ma è sui grandi appuntamenti di carattere internazionale che i ritorni diventano esponenziali. La strada è quindi tracciata ma passa necessariamente anche attraverso l’annosa questione dell’’impiantistica sportiva che in Italia sconta storicamente un pesante ritardo rispetto ai competitor europei. Un gap identificabile in particolar modo sul tema stadi. Un tema decisamente delicato e per il quale va necessariamente cercata una soluzione tesa a snellire normative ed annessa burocrazia. #events #sports #sporteconomy #Turin #Insidevents

Dal 2021 abbiamo assistito ad un’impennata clamorosa dei risultati sportivi dell’atletica in Italia, culminata con il trionfo agli Europei di Roma. #GiochiOlimpici di Parigi ad agosto potrebbero regalare altri successi e accrescere il valore del movimento. Sì, ma in termini di #sportindustry, quanto vale l’atletica italiana? La mia risposta basata su un’analisi personale: € 124.000.000. Partiamo da un dato certo: il bilancio della FIDAL, ente di riferimento che regola, organizza e promuove l’atletica in Italia. Il previsionale 2024 è di € 30M circa, per la prima volta in calo dopo un costante e continuo aumento negli ultimi due quadrienni olimpici (al netto dell’inevitabile calo nel biennio 20-21 covid). Rientrano in questo dato due parametri che reputo fondamentali ma che incidono in misura non così significativa: organizzazione di grandi eventi e diritti televisivi. Nella prima categoria sono inclusi gli € 1.6M destinati al più grande meeting italiano, il Golden Gala. Nella seconda il ricavo della vendita dei diritti è di € 500.000 circa. Quest’ultimo dato è impietoso se paragonato, con le dovute proporzioni, agli € 11M circa ricavati da un’altra federazione di uno sport individuale in grande espansione negli ultimi anni, la FederTennis. Quest’anno spiccano gli Europei di Roma, gestiti dall’omonimo comitato organizzatore. Da fonti aperte si apprende che, in attesa di dati ufficiali, l’evento ha generato un budget di circa € 24M. Passando ai dati più difficilmente misurabili, se non attraverso parametri similari, è utile capire il valore dei veri asset primari per l’atletica: gli atleti. A livello globale il movimento è rappresentato da fenomeni come Gimbo Tamberi e Marcell Jacobs. Aggregando i dati derivanti da premi, sponsorizzazioni/pubblicità e merchandising, è stimato che le loro prestazioni garantiscano a ciascuno € 2.5M circa. La stessa cifra complessiva è raggiunta da una decina di atleti italiani di vertice internazionale. Vitale inoltre l’apporto fornito dalle forze militari e di polizia che arruolano i migliori atleti italiani e garantiscono loro il professionismo. Il contributo complessivo può stimarsi intorno ai € 10M. Discorso diverso per le società civili che sono circa 2.200 in Italia ed in maniera silente creano le basi da cui nascono le stelle del movimento. Sulla base di valori mediani riferiti a tesseramenti, sponsorizzazioni e contributi di altra natura il valore economico complessivo delle società affiliate può stimarsi intorno ai € 50M. Impressionante. La conclusione che traggo da questa breve analisi è che il movimento è sano sotto il profilo sportivo, ma non è ancora in grado di sfruttare economicamente i propri trionfi, come dimostrato dal valore dei diritti televisivi. L'esplorazione del mercato social media è appena iniziata e continuo a pensare che non esista sport più affine ai social dell’atletica per l’adattabilità e immediatezza dei suoi tempi scenici alla velocità di fruizione di un contenuto.

In allegato trovate un articolo della La Gazzetta dello Sport dello Sport, dove esprimo alcune riflessioni su un "allarme Italia" che per me e per noi è già azione. Azione che in 7 anni ci ha portati a essere un'eccellenza italiana proiettata sul futuro. Insieme ai nostri partner attuali e a quelli che arriveranno. Team Polti Kometa

 Lo sport è tra i motori dell'economia italiana: nel 2023 ha generato 24 miliardi di euro, rappresentando l'1,8% del Pil. Il calcio, il primo tra gli sport per numero di spettatori, è in continua crescita, che aumenteranno del +8% ogni anno fino al 2025, del +37,7% se consideriamo le stime entro il 2030. #amministrazionicomunali #calcio #Commerciosportivo #Dirittitelevisivinelcalcio #Economiasportiva #Finanziamentodeglistadi #FrancescoBaldi #Gestioneimpiantisportivi #Governancesportiva #Impattoeconomicosportivo #impresesportive #industriasportiva #infrastrutturesportive #Investimentisportivi #MassimilianoParco #Microdimensioni #Modernizzazionestadi #Namingrights #NormeUEFAsuglistadi #piccoledimensioni #PraticasportivainItalia #Proprietàdegliimpianti #Redditodellesquadredicalcio #Regioniconpiùimpiantisportivi #RomeBusinessSchool #seriea #settoredeiservizi #Spettatorisportivi #Sponsorizzazionesportiva #SportinItalia #Stadiitaliani #Stadiobsoleti #ValerioMancini

Una “partita” di SENSO! Che cosa possiamo apprendere dalla vicenda Bologna-Milan? Un contesto minaccioso e difficile pesa sugli abitanti di Bologna e, dunque, sulla comunità di tifosi che da sempre alimentano l’amore per la squadra felsinea. In maniera saggia e comprensibile, Matteo Lepore, sindaco della città, vieta la partita anche a porte chiuse. Il Presidente del Milan, Scaroni, si arrabbia: prima rilancia la possibilità di ricorrere contro la decisione, poi si astiene dal voto in Consiglio federale. Questa situazione mette in splendida luce la contrapposizione tra lo sport come business e spettacolo e lo sport come impresa di comunità. Lepore mette in campo una decisione che difende tre principi: un evento sportivo in sicurezza per tutti; non lasciare fuori dallo stadio la comunità del tifo cittadino; l’idea che la partita con il Milan è una esperienza di tifo e di bellezza sportiva per cui vale la pena attendere un “tempo migliore”. Scaroni pensa ad una soluzione che sacrifica la comunità pur di rispettare i tempi di un calendario fin troppo pieno di eventi e pensa ad una soluzione sostenibile per il Milan-Azienda che antepone a Bologna-Comunità. Forse questa lettura è forzata, forse è romantica e forse non serve a nulla. Forse rilancia l’opportunità di ripensare lo sport come “social business”, come sta provando a fare la Fondazione Yunus di Bologna. Sembra, a questo punto che possa, esserci il “tempo buono” per una idea differente: uno Sport, anche professionistico, di comunità.

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