#tutelacentristorici Il 7 giugno scorso a #trento si è svolto il convegno organizzato da #italianostratrento dal titolo "Insediamenti storici: demolire la cultura?" con introduzione del Segretario Generale di Italia Nostra Michele Campisi.
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il nostro patrimonio storico e artistico andrebbe valorizzato di più
Presidente Nazionale Assopam, Top Voice, Rappresentante Interessi Camera dei Deputati e Unione Europea, Diplomatic Ambassador Inception Club, Delegato Nazionale Enasarco, AU Credismart Agenzia Deutsche Bank Easy
🌟🏛️ Le Terme di Caracalla, costruite intorno al 216 d.C., rappresentano uno dei più grandiosi complessi termali dell'antica Roma. Questi magnifici edifici non erano solo un luogo dedicato all'igiene e al benessere, ma anche un'importante arena sociale, culturale e politica per i Romani. Immaginate di passeggiare tra le colonne maestose e gli intricati mosaici, mentre ci si immerge nella vita quotidiana di un'epoca passata. Le terme offrivano una gamma di servizi, dai bagni caldi a quelli freddi, dalle palestre a splendidi giardini, diventando così un punto d'incontro fondamentale per la comunità. Oggi, grazie ai progressi dell'intelligenza artificiale, abbiamo l'opportunità di esplorare una ricostruzione virtuale delle Terme di Caracalla. Questa tecnologia ci consente di immergerci nella magnificenza di questa straordinaria opera architettonica, riportando in vita dettagli e atmosfere che erano stati perduti nel tempo. La combinazione di storia e innovazione tecnologica ci offre un modo unico per apprezzare il patrimonio culturale e architettonico che continua a ispirare e affascinare generazioni. 🔍✨ Invito tutti a scoprire di più su questo straordinario sito e a riflettere su come la tecnologia possa aiutarci a preservare e comprendere il nostro passato. #TermeDiCaracalla #Roma #Storia #Architettura #IntelligenzaArtificiale #Cultura #PatrimonioCulturale
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💡Riqualificazione della #Basilica di #Superga e potenziamento del valore culturale e sociale. 🔍"Previsto il #restauro degli ambienti di pregio, - l’accessibilità completa di tutti gli spazi, - la catalogazione e la digitalizzazione dei volumi antichi della biblioteca reale, - la realizzazione di un #percorso #museale #interattivo per offrire ai visitatori un’esperienza coinvolgente e didattica, - il potenziamento della mobilità verso il colle di Superga." #culturalheritage #beniculturali #digitalinnovation #digitalizzazione #patrimonioculturale #virtualtour
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L’antichità contaminata dal moderno. Civiltà che si intersecano fra loro, dando luogo a una delle opere più affascinanti di sempre per Ercolano e il suo substrato archeologico che affonda le radici nel 1748, data della scoperta e dei primi scavi. Un luogo della memoria che «va considerato come una città e non come una miniera d’opere d’arte» secondo quanto affermava il grande archeologo Amedeo Maiuri. Grazie a un minuzioso lavoro di urban regeneration, lunedì prossimo sarà aperta a Ercolano piazza Carlo Borbone, la più grande piazza d’Europa che dia su un’area patrimonio dell’Unesco, 5mila metri quadri affacciati sul Parco archeologico proprio sopra il foro dell’antica Herculaneum. Un progetto di rigenerazione urbana iniziato nel 2014 che ha previsto anche questo nuovo spazio pubblico, realizzato grazie al partenariato fra Comune di Ercolano, Ministero della Cultura, Parco archeologico di Ercolano e il Packard Humanities Institute del mecenate David Woodley Packard. Quest’ultimo è il figlio del fondatore del colosso dell’informatica Hp: innamoratosi di Ercolano, ha deciso di finanziarne il rilancio con ingentissimi investimenti. Torniamo alla piazza: un esempio di rigenerazione non soltanto urbana ma anche sociale. Si tratta infatti di un quartiere che fino a qualche tempo fa è stato ostaggio della criminalità organizzata e che adesso potrà diventare un luogo di incontro fra ercolanesi e visitatori. Per costruire la piazza sono stati abbattuti infatti tre palazzi confiscati alla camorra nel 2014. L’intervento è unico nel suo genere in Italia e permetterà di ammirare dall’alto l’intero perimetro dell’area archeologica e il Golfo di Napoli. Non ci sono ancora stime accurate sull’impatto che avrà la nuova piazza, ma per l’estate in arrivo si prevede un notevole afflusso turistico. «Uno straordinario intervento, realizzato in un’area strategica per rendere viva la fusione fra le due città di Ercolano: quella antica e quella moderna» ha spiegato il sindaco Ciro Buonajuto. «L’apertura di piazza Carlo di Borbone rappresenta un caso unico in Italia perché realizzato grazie al finanziamento della Regione Campania e a fondi filantropici di un mecenate straordinario che da oltre 20 anni sostiene Ercolano. Preserviamo il nostro splendido patrimonio e offriamo una possibilità concreta di crescita e sviluppo che trova la sua forza nel turismo, nella bellezza e nella legalità». di Massimo De Falco #Ercolano #urbanregeneration #cultura
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Volume di estremo pregio e rilievo. Menzione particolare per la sezione dedicata all’ “Ufficio Consulenza Case Dipendenti (UCCD)”
È finalmente disponibile il secondo dei tre volumi del progetto editoriale “𝗔𝗿𝗰𝗵𝗶𝘁𝗲𝘁𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗼𝗹𝗶𝘃𝗲𝘁𝘁𝗶𝗮𝗻𝗲 𝗮 𝗜𝘃𝗿𝗲𝗮” a cura di Boltri, Maggia, Papa e Vidari, dedicato ai luoghi della residenza e i servizi per la comunità 📖 Un'opera imperdibile per ampliare e approfondire la conoscenza sul patrimonio architettonico del sito “Ivrea, città industriale del XX secolo”, Patrimonio Mondiale #UNESCO 🌐 Lo trovi nel nostro shop online 👉🏼 https://lnkd.in/dmQDUkRB #Olivetti #StoriaDiInnovazione
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CORTONA giovedì 23 gennaio 2025 ore 17 Centro Convegni Sant'Agostino Maria Teresa Parpagliolo Shephard 1903-1974 Progettare secondo natura La Parpagliolo è una figura cruciale nella storia delle espansioni e trasformazioni urbane del 900 italiano. Ciò non deriva solo dalle sue molteplici attività di cui ancora si conservano tracce visibili, ma anche dalla sua grande attività di ricerca che perseguiva con avidità di conoscere e sperimentare tutto ciò che riguardava i giardini, nel senso più ampio, e il voler rinnovare costantemente quel rapporto materiale e culturale tra uomo e natura: azione fondamentale per la costruzione dell’idea della città moderna e della qualità negli ambienti di vita, risultati che si ottengono focalizzando il benessere umano e la centralità del progetto. Non diversamente da oggi, la società del primo 900 aveva la necessità di rappresentarsi con quel giardino heggeriano insito nelle correnti ecologiche che stavano prendendo sempre più forza in tutta Europa già dall’Ottocento. Oggi, agli albori della transizione ecologica, possiamo ritenere il lavoro della Parpagliolo ancora estremamente attuale e foriero di riflessioni e soluzioni che dobbiamo tempestivamente mettere in pratica per salvare noi e il patrimonio materiale e immateriale che abbiamo ereditato e che dobbiamo consegnare, valorizzato, a chi verrà come atto di giustizia intergenerazionale. Il valore di quanto ci ha lasciato la Parpagliolo sta soprattutto nella dichiarazione di amore per la bellezza, intesa come capacità di gesti virtuosi nel quotidiano, e per la cura di tutto ciò che ci circonda, con il progetto inteso nel suo significato originario del projectare … gettare in avanti. Una visione nuova del mondo e delle cose, quella che ci viene offerta dalla Parpagliolo, in grado di tenere quella unità necessaria alla costruzione di benessere per la crescita di ogni comunità, una visione che dovremmo riprendere, lezioni di cui tenere conto. Ne parleremo a Cortona con Silvia Neri, Massimo Lucidi e Alberto Patruno Un grazie particolare a Carlo Rossi per l'invito e l'organizzazione e a Teodoro Manfreda https://lnkd.in/d_5FBVHv
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Mura di Diyarbakır: conservazione storica e discussioni estetiche: Un esame approfondito dell'importanza storica e dei valori estetici delle mura di Diyarbakır. Scopri i dibattiti sulla conservazione, le caratteristiche architettoniche e il futuro del patrimonio culturale. Questo è unico…
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𝗜𝗟 𝗚𝗜𝗔𝗥𝗗𝗜𝗡𝗢 𝗜𝗧𝗔𝗟𝗜𝗔𝗡𝗢 𝗗𝗘𝗟 𝗡𝗢𝗩𝗘𝗖𝗘𝗡𝗧𝗢. 𝗦𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔, 𝗠𝗢𝗗𝗘𝗥𝗡𝗜𝗧À, 𝗜𝗗𝗘𝗡𝗧𝗜𝗧À Il convegno propone una lettura in chiave storica, culturale e autoriale sul tema del #giardinoitaliano a partire dagli anni Venti del secolo scorso, soffermandosi sulla figura degli #architetti i quali, su committenza pubblica e privata, hanno realizzato giardini di grande rilievo negli anni successivi alla guerra, passando infine alla descrizione dei giardini realizzati con modalità evocative e simboliche, strettamente connessi alla figura dei loro #proprietari, creando #percorsi conoscitivi e commemorativi per i #visitatori.
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Roma L’APPIA ANTICA: LA REGINA DELLE STRADE (Via Appia. Regina Viarum. La strada candidata UNESCO) La Via Appia è la prima e la più importante delle grandi strade costruite dagli antichi romani ed è, quindi, anche conosciuta come “Regina Viarum”. Fu edificato verso la fine del IV secolo a.C., nel 312, per garantire rapide e dirette comunicazioni tra Roma e Capua. Secondo lo storico romano Livio, fu costruita dal censore Appio Claudio Cieco e a lui intitolata. Il progetto rivela una concezione sorprendentemente moderna: aggirando tutti i centri intermedi, la strada punta dritta verso la sua meta. Eccezionali prodezze di ingegneria, ponti, viadotti, gallerie, assicuravano un corso incrollabilmente rettilineo, attraverso distese d’acqua, paludi e montagne; molte di queste opere sono praticabili fino ad oggi. La Via Appia fornisce anche testimonianze della rivoluzione nella costruzione di strade operata dai romani. I romani concepirono specifici fondi stradali, per la stabilità e il drenaggio, che furono pavimentati con lastre aderenti di basalto rivestito, garantendo così la viabilità in ogni condizione atmosferica. Ciò ha permesso loro di costruire una vasta rete di strade statali che è rimasta intatta per secoli ed è ancora la spina dorsale della viabilità di tutti i paesi dell’area mediterranea. Anche lo status giuridico di queste strade è veramente innovativo: a differenza delle strade precedenti, il sistema viario non era riservato al viaggio dei re o dei loro eserciti, era un sistema pubblico, gratuito, destinato al servizio della popolazione rurale e urbana. Tutte le strade avevano marciapiedi e pietre miliari che indicavano le principali distanze e per facilitare ulteriormente gli spostamenti, c’erano stazioni di posta a intervalli regolari che fornivano cambio di cavalli e alloggio. Questo efficiente sistema viario era utilizzato dal cursus publicus, il servizio postale romano, per il recapito della posta in tutte le province dell’Impero e, soprattutto, per lo scambio di messaggi tra le province e la capitale dell’Impero. La Via Appia fu più volte ampliata, poiché l’Impero conquistò il sud d’Italia; prima fino a Be
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Roma L’APPIA ANTICA: LA REGINA DELLE STRADE (Via Appia. Regina Viarum. La strada candidata UNESCO) La Via Appia è la prima e la più importante delle grandi strade costruite dagli antichi romani ed è, quindi, anche conosciuta come “Regina Viarum”. Fu edificato verso la fine del IV secolo a.C., nel 312, per garantire rapide e dirette comunicazioni tra Roma e Capua. Secondo lo storico romano Livio, fu costruita dal censore Appio Claudio Cieco e a lui intitolata. Il progetto rivela una concezione sorprendentemente moderna: aggirando tutti i centri intermedi, la strada punta dritta verso la sua meta. Eccezionali prodezze di ingegneria, ponti, viadotti, gallerie, assicuravano un corso incrollabilmente rettilineo, attraverso distese d’acqua, paludi e montagne; molte di queste opere sono praticabili fino ad oggi. La Via Appia fornisce anche testimonianze della rivoluzione nella costruzione di strade operata dai romani. I romani concepirono specifici fondi stradali, per la stabilità e il drenaggio, che furono pavimentati con lastre aderenti di basalto rivestito, garantendo così la viabilità in ogni condizione atmosferica. Ciò ha permesso loro di costruire una vasta rete di strade statali che è rimasta intatta per secoli ed è ancora la spina dorsale della viabilità di tutti i paesi dell’area mediterranea. Anche lo status giuridico di queste strade è veramente innovativo: a differenza delle strade precedenti, il sistema viario non era riservato al viaggio dei re o dei loro eserciti, era un sistema pubblico, gratuito, destinato al servizio della popolazione rurale e urbana. Tutte le strade avevano marciapiedi e pietre miliari che indicavano le principali distanze e per facilitare ulteriormente gli spostamenti, c’erano stazioni di posta a intervalli regolari che fornivano cambio di cavalli e alloggio. Questo efficiente sistema viario era utilizzato dal cursus publicus, il servizio postale romano, per il recapito della posta in tutte le province dell’Impero e, soprattutto, per lo scambio di messaggi tra le province e la capitale dell’Impero. La Via Appia fu più volte ampliata, poiché l’Impero conquistò il sud d’Italia; prima fino a Be
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"Le ricadute, quelle positive troppo spesso trascurate" di Riccardo Rescio La Reggia di Venaria: una rigenerazione che rigenera. Restituire agli antichi splendori un capolavoro architettonico situato in un luogo un tempo poco conosciuto e dimenticato, noto al tempo solo come una località dormitorio. Un’opera di rivalutazione a 360 gradi che ha generato un benessere diffuso. Un intervento che, sebbene abbia richiesto tempi forse troppo lunghi, ha prodotto risultati estremamente positivi. Eppure, ci si chiede: perché è così difficile comprendere l'importanza di valorizzare il nostro immenso patrimonio culturale? Un patrimonio spesso oscurato, trascurato, non considerato. Viviamo in un Paese straordinario, ma sembriamo incapaci di riconoscere e apprezzare ciò che abbiamo intorno. Alcuni lo danno per scontato, altri lo ignorano, e altri ancora lo considerano inutile, addirittura da eliminare. Alla base di questi atteggiamenti c’è una radice comune: l'ignoranza. Manca una visione prospettica, la capacità di progettare e, soprattutto, l'umiltà. Spesso, chi pensa di sapere non sa davvero; chi dice di fare, non agisce. Serve un cambiamento culturale che ci porti a censire, tutelare, valorizzare e comunicare adeguatamente il bello e il buono che il nostro Paese ha da offrire. Riccardo Rescio Firenze 16 dicembre 2024 Si consigli di visionare cliccando il link sottostante, per avere contezza di cosa è oggi Venaria Reale. https://lnkd.in/ddwqRtyR
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