Il tribunale di Chieti ha assolto con formula piena per insussistenza del fatto la De Cecco di Fara San Martino e il suo presidente, il cavaliere Filippo Antonio De Cecco nonchè il suo braccio destro,il direttore degli acquisti e l’allora direttore della qualità, accusati di frode in commercio sull’origine del grano utilizzato per la pasta, nell’ambito di una vicenda giudiziaria iniziata cinque #DeCeccoassolta #OriginegranoDeCecco #pastaDeCecco
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Il Presidente di UNAPOL, Tommaso Loiodice, esprime profonda preoccupazione in merito alle recenti frodi nel settore dell'olio d'oliva, che stanno seriamente compromettendo la reputazione della filiera e la fiducia dei consumatori. L’intervento di Loiodice arriva a seguito di operazioni fraudolente emerse recentemente, come la truffa scoperta nel porto di Bari, dove il prezzo dell’olio di oliva italiano ha subito un drastico calo a causa di attività illecite che minano l’intero settore. «Mi auguro che gli organi preposti ai controlli intervengano tempestivamente e blocchino queste meschine azioni fraudolente che danneggiano irrimediabilmente l'intera filiera», afferma Loiodice, ribadendo la necessità di rafforzare le misure di contrasto contro l'agropirateria. «Occorre adottare misure ancora più restrittive, fino a prevedere l'interdizione dall'esercizio dell’attività per frantoiani e imbottigliatori che tradiscono l'etica del settore». La posizione di UNAPOL è chiara: la filiera deve agire unita e con orgoglio per isolare coloro che minano la qualità e l'integrità dell’olio d’oliva italiano. «Ciò che più fa male è che siano proprio alcuni attori della filiera a minare quel patto etico che punta a valorizzare e ridare dignità al prodotto principe della dieta mediterranea», continua Loiodice. Conclude: «Noi di UNAPOL vogliamo misurarci con il mercato giocando ad armi pari, nel rispetto di regole condivise che tutelino i consumatori e tutti gli attori onesti del settore». #oilmeridian #olioextravergine
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L’avv. Erika Vittoria C. Conforti esplora una recente decisione della Corte di Cassazione (ordinanza n. 20927/2024) che ribadisce l’importanza della tutela delle DOP contro qualsiasi evocazione indebita. Il caso riguarda un'azienda casearia, sanzionata per l’uso di riferimenti visivi e geografici che richiamano il "Pecorino Sardo DOP". La Corte ha confermato che l'uso improprio di tali riferimenti, anche quando il prodotto è realizzato con ingredienti della stessa regione, può indurre in errore i consumatori. Questo principio, già stabilito nel noto caso "Parmigiano Reggiano - Parmesan", è fondamentale per garantire la protezione del patrimonio agroalimentare italiano. 📖 L'articolo completo al seguente link: https://lnkd.in/d2aKaHX9 #TutelaDOP #DirittoAgroalimentare #Cassazione #ProprietàIntellettuale #MadeInItaly
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Quello dell’Ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi (ICQRF) del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali si è rivelato “un intervento puntuale ed efficace di contrasto alla pirateria agroalimentare, a tutela della Grappa, la regina dei distillati italiani”. Questo il primo commento della Presidente di Federvini , Micaela Pallini Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste #distillatiitaliani #eccellenzaMadeinItaly #exportitaliano #falsificazioni #federvini #frodiinternazionali #grappa #icqrf #masaf #pirateriaagroalimentare #prodottiitaliani #protezioneindicazionegeografica #qualitàagroalimentare #tutelaagroalimentare
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Secondo l’ultimo Rapporto Ismea/Qualivita 2024, la Mozzarella di Bufala Campana DOP, con un valore della produzione di 528 ML di euro, è al quarto posto in Italia tra le IG. Il Rapporto non dice che se tutti gli operatori della filiera certificassero la DOP (attualmente solo il 55%, tra allevatori e caseifici) il fatturato sarebbe di oltre un miliardo di euro, che vorrebbe dire piazzarsi dopo le due DOP primatiste anche a livello europeo (Grana Padano e Parmigiano Reggiano), ma davanti al Prosciutto di Parma. E’ una situazione nota da tempo, la DOP della MdBC ha avuto sempre questo problema strutturale, sin dal suo riconoscimento nel 1996. Molti operatori preferiscono non aderire al sistema di certificazione (men che meno al Consorzio di tutela) e vendere il prodotto come “M. con latte di bufala”, primo perché contano sul fatto che per il consumatore medio tutta la mozzarella di bufala sia DOP, poi perché sanno che il CdT comunque promuove con grande impegno e risorse il prodotto, e infine perché così non devono pagare i costi della certificazione. Qualcuno asserisce anche che il consumatore si fida più del marchio aziendale che della DOP. E c’è anche chi, tra gli acquirenti, che sceglie in base alla provenienza (Caserta o Salerno), facendo una confusione enorme, retaggio di una credenza popolare antica. Inutili le mie discussioni con i trasformatori e anche con i direttori della GDO, che non informano a sufficienza i consumatori su quello che stanno acquistando (esperienza personale). Occorre intervenire sui consumatori, renderli consapevoli, educarli che solo il prodotto DOP può assicurare controlli sull’origine e la tracciabilità della materia prima. Qualcosa di simile accade anche con la Melannurca Campana IGP; qui le percentuali di adesione alla certificazione non arrivano neanche al 50% del totale della produzione. E vorrei poter fare prossimamente uno spaccato attuale anche sugli oli evo, IG e bio, che il Rapporto conferma essere il prodotto italiano in assoluto con i peggiori primati di adesione alle DOP e IGP. Ne riparleremo.
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L'articolo rivela la scoperta di un giro di contraffazione di mozzarella DOP nella provincia di Caserta, con tre persone indagate. Si tratta di un caso preoccupante che evidenzia la persistente problematica della contraffazione di prodotti alimentari, in particolare di prodotti a Denominazione di Origine Protetta, che danneggia non solo i consumatori ma anche i produttori legittimi e l'intero settore agroalimentare italiano. La mozzarella di bufala DOP è un prodotto di alta qualità e tradizione, riconosciuto a livello europeo e internazionale per le sue caratteristiche uniche. La sua contraffazione rappresenta una minaccia non solo per l'integrità del marchio DOP, ma anche per la reputazione e l'economia delle aziende agricole italiane che producono il formaggio genuino. Particolarmente rilevante è il coinvolgimento di un soggetto che ha ricoperto un importante incarico quale membro del Consiglio di amministrazione del Consorzio tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, il che solleva gravi preoccupazioni sulla possibile infiltrazione della contraffazione anche in organismi istituzionali preposti alla tutela e alla promozione dei prodotti DOP. Questo caso mette in luce la necessità di rafforzare i controlli e le sanzioni per contrastare efficacemente la contraffazione alimentare, garantendo il rispetto delle normative e la tutela dei consumatori. Inoltre, evidenzia l'importanza di una maggiore sensibilizzazione e informazione sulle caratteristiche distintive dei prodotti DOP, per consentire ai consumatori di fare scelte consapevoli e sostenere i produttori italiani che operano nel rispetto delle regole. In conclusione, è essenziale che le autorità competenti intensifichino gli sforzi per contrastare la contraffazione alimentare e proteggere l'autenticità dei prodotti DOP, preservando così il patrimonio enogastronomico e l'immagine dell'Italia nel mondo. La scoperta di questo giro di contraffazione sottolinea l'urgenza di un'azione decisa e coordinata per contrastare questa forma di criminalità e garantire la sicurezza e l'integrità dei prodotti alimentari italiani. #ContraffazioneAlimentare #MozzarellaDOP #ProtezioneProdottiItaliani #ConsorzioMozzarelleDiBufala #TutelaConsumatori https://lnkd.in/dKpHRx75
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Condivido con Voi una breve intervista di Salumi&Consumi di Giugno 2024 e ringrazio il giornalista Tommaso e la redazione
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Chiuse un caseificio in Campania per ciò e non mi meraviglio che anche un grande gruppo come TreValli ci sia cascato. C è una corsa affannosa a prendere un posto presso #gdo e #discount, che si è disposti a tutto pur di accontentare richieste indecenti di alcuni #buyer, specialmente se vuoi guadagnare il posto della MDD fascia bassa che genera volumi assurdi. Chi cerca i numeri immensi della fascia bassa, nel 99% dei casi, taglia all inverosimile il lato #qualità. NON ESISTONO MIRACOLI, LA QUALITÀ SI PAGA, la vuoi o no? E ste cose le nascondono alle più stringenti #certificazioni ed #audit per #MDD, la cronaca ne è piena di ipercertificati sommersi da #scandali! Prima non era così, il potere non era concentrato in poche #supercentrali, ma oggi tale strada ti permette di esplodere senza quella infinita rete di #distribuzione e #vendita a tuo carico. Se tutti i #produttori avessero più fermezza, #etica e spina dorsale, magari avremo una fascia bassa un po' più cara, ma più sana (non ho detto più sicura, vado oltre). Lo schifo di non minore entità è che tutto sia partito da una dei tanti dipendenti a conoscenza di tutto, solo dopo 22 anni di disonorata carriera in queste condizioni, perché? Ripicca dopo il licenziamento. "io ero la prima a non acquistare i prodotti della mia ex azienda". A seguito di questa dichiarazione spontanea, a lei nessuna accusa? Senza parole. #acquistoresponsabile #consumoconsapevole #supermercati #salute #truffa https://lnkd.in/dYzuVdat
"Latte andato a male 'corretto' con soda caustica e acqua ossigenata": maxi sequestro in un'azienda del gruppo marchigiano TreValli https://lnkd.in/df9AA8gA mai comprato, ma la disonestà così feroce, mi fa salire una rabbia infinita! Vergogna ignobili il latte un alimento per l'infanzia, chissà quanta gente la messo in tavola! il Karma Ignoranti!
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Parla da neo Presidente di ASSICA Lorenzo Beretta nell'intervista del Il Sole 24 Ore di Micaela Cappellini, realizzata in occasione dell'Assemblea annuale dell'Associazione che si è tenuta ieri a Bologna. Tanti i temi affrontati da Beretta, dall'impennata dei prezzi della carne suina dovuta alla #psa, alla crescita dei tassi di interesse, fino alla scarsa reddittività delle aziende. «Abbiamo raggiunto i valori più elevati mai registrati nella storia del nostro settore. La diffusione della peste suina stessa ha contribuito a ostacolare la ripresa della produzione suinicola nazionale, comprimendo l’offerta di carne disponibile e spingendo verso l’alto i prezzi. I rincari sono andati avanti per tutto il 2023, a causa della bassa offerta di carni di maiale in Italia e in Europa. Questi non sono però gli unici aumenti che preoccupano le imprese del settore: «I costi di produzione sono cresciuti anche per colpa dei tassi di interesse, del rinnovo del contratti di lavoro e dell’energia, le cui quotazioni, seppur diminuite, non sono ancora tornate ai livelli antecedenti al 2022» https://lnkd.in/d_Uqigir
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Viene lanciato un Grido di ALLARME nel Comparto Agrumicolo Siciliano ed in particolare in quello dei Limoni di SIRACUSA , prodotto di eccellenza per le sue qualità organolettiche che gli vengono da tutti riconosciute ; Da alcuni anni, ma in particolare nel corso del corrente anno, il Limone IGP di Siracusa varietà femminello, agrume al quale vengono riconosciute elevate proprietà organolettiche , tanto da ottenere il riconoscimento comunitario di Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) che protegge e valorizza l'esclusivo e ineguagliabile limone di Siracusa; Purtroppo spiace constatare le grosse difficoltà riscontrate nella commercializzazione del prodotto, gli elevati costi alla produzione, a fronte delle quotazioni in campagna molto basse, stanno azzerando i margini di guadagno, generando sempre più sconforto di anno in anno tra i produttori medio/piccoli, scoraggiandoli a investire. Inoltre, anche le variabili climatiche pesano parecchio sul rischio di impresa. Tutto ciò rende impotenti i produttori, che non possono fare altro che prendere atto di una situazione normativa distante dalla realtà, con l'introduzione sul mercato della GDO che preferiscono commercializzare limoni di importazione a basso prezzo, privi di controlli alla fonte, a scapito della qualità. Motivo per cui , gli sbocchi per la commercializzazione dei limoni ed in generale degli agrumi , sono sempre più limitati con una contrazione dei prezzi che viene scaricata dalla Filiera esclusivamente sui Produttori. Se le Associazioni di Categoria, Le maestranze tutte , le politiche agricole comunitarie , nei prossimi mesi e nei prossimi anni non terranno conto della necessità di interventi mirati, volti a salvaguardare la sopravvivenza dei piccoli e medi produttori di limoni ed agrumi Siciliani in genere, delle eccellenze che esistono nel nostro Paese , tutto ciò non potrà far altro che creare un danno enorme all'intero comparto siciliano, non comprendendo le reali esigenze ed il grido di allarme che viene lanciato dai piccoli e medi produttori , che devono competere con una Concorrenza straniera sleale e sempre più agguerrita , priva di qualsiasi regola o certificazione alla quale sottoporsi, al contrario di chi opera in Italia, i cui controlli sono sempre più ferrei . Per tale motivo , sono ad esortare e sensibilizzare tutti coloro che nel loro ambito lavorativo nelle loro specificità di Amministratori Delegati , Manager , Responsabili Acquisti , non depauperino un patrimonio Italiano ancor più Siciliano , rappresentato per l'appunto dal comparto degli Agrumi ed in particolare del "Limone di Siracusa I.G.P." Ringrazio anticipatamente coloro i quali vorranno raccogliere questo grido di allarme e di salvaguardia.
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🐄Dall'esperienza del Parmigiano Reggiano, il dott. Mauro Marmiroli ci guiderà nel mondo della Qualità del Latte che aiuti gli imprenditori a massimizzare i profitti. 🐃Come può l'imprenditore che produce latte di BUFALA imparare da ciò che è già avvenuto in passato per i prodotti DOP di vacca? Scopri gli altri argomenti del Webinar e REGISTRATI dal seguente LINK (TERMINE ISCRIZIONI ore 13.00): https://lnkd.in/dtFPuAjR
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