Post di Ivan Basso

Ciclismo: un patrimonio economico per il nostro Paese. Si, il ciclismo non è solo passione (con 680 milioni di fan nel mondo), ma è anche uno degli sport più interessanti in termini di ritorni sugli investimenti: 18 volte più conveniente del rugby, 14 volte più della pallacanestro e 10 volte più del calcio. Per le imprese si tratta quindi di un potenziale straordinario e di una grande opportunità di generare una crescita significativa per l'industria italiana, promuovendo al contempo valori fondamentali, quali l’impegno per l’ambiente, l’inclusione, il coinvolgimento delle comunità locali e uno stile di vita sano. Per saperne di più, leggi il nostro articolo qui > https://owy.mn/48EoSUM #Ciclismo #Investimenti #PatrimonioItaliano

🚴♀️ Ciclismo e Opportunità di Marketing in Italia: un tesoro ancora inesplorato? Recentemente, mi sono imbattuto in un articolo molto interessante (trovi il link sotto) che getta luce sul potenziale inesplorato del ciclismo in Italia, non solo come sport, ma come leva economica e di marketing. Ecco alcune riflessioni chiave che vorrei condividere: Impatto Economico Sorprendente: Il ciclismo in Italia va ben oltre la passione sportiva. L'ultima edizione del Giro d'Italia, per esempio, ha generato un impatto economico di 2 miliardi di euro, con 10 milioni di fan lungo le strade e una copertura televisiva di 790 milioni di spettatori. Popolarità Globale in Crescita: Il ciclismo conta oltre 680 milioni di fan nel mondo, con un aumento significativo in Africa e Sud America. Ciò dimostra il suo potenziale come veicolo di marketing globale. Eccellenza nel Made in Italy: Il 77% delle squadre del Giro d'Italia preferisce attrezzature tecniche italiane, sottolineando il legame tra il ciclismo professionistico e l'industria manifatturiera di élite del nostro paese. Barriere e Opportunità: Nonostante il suo straordinario valore, il ciclismo come opportunità di business è ancora sottovalutato, con pochi investimenti in talenti giovanili e cicloturismo. Un'opportunità per gli Investitori: Gli investimenti nel ciclismo promettono ritorni mediatici elevati, con potenziali rendimenti da 5 a 10 volte l'investimento iniziale, superando altri sport come rugby, pallavolo, pallacanestro e calcio. Come professionista nel campo del marketing applicato allo sport e appassionato di ciclismo, penso che esplorare e valorizzare questo settore possa aprire porte a opportunità uniche, non solo per le aziende italiane, ma anche per la promozione di uno stile di vita sano e sostenibile. Eppure qualcosa non sta funzionando. Perché? 🔗 Per approfondire, vi invito a leggere l'articolo completo: https://lnkd.in/dmFA3UNT Cosa ne pensate del potenziale del ciclismo come strumento di marketing in Italia?

🚴Parte il Giro di Catalogna e gli occhi del mondo sono puntanti sulla Spagna. In Italia il ciclismo attira 5 milioni e mezzo di appassionati, posizionandosi al settimo posto nella classifica degli sport più amati nel nostro Paese. Ma i nostri atleti hanno ben poche speranze di aggiudicarsi il prossimo Giro di Catalogna. Un problema che nasce da lontano… Sono passati ormai quattro anni da quando un italiano ha vinto il Tour maschile e potrebbero trascorrerne altrettanti. Infatti, ad oggi non c’è nessun atleta del Nostro Paese che riesca ad essere competitivo nelle gare classiche. Parliamo delle 5 gare storiche, che ogni ciclista vorrebbe vincere: la Milano-San Remo, il Giro di Lombardia in Italia, il Giro delle Fiandre, la Liegi-Bastogna-Liegi e la Parigi-Roubaux. 🚵I principali problemi che il movimento italiano deve affrontare sono due: la chiusura delle società che praticano su strada e il calo di tesserati. La pandemia da Covid-19 ha messo in crisi diversi gruppi sportivi storici, che sono state costrette a tirare giù la serranda. Come se non bastasse, l’anno scorso l’incremento di nuovi iscritti ha subito uno stop, dopo la ripresa del 2022. Infatti, nel 2023 si sono registrati presso la federazione ciclistica italiana appena 14.609 Giovanissimi, 3.081 Esordienti uomini e 475 donne, 2.627 Allievi e 365 Allieve. La percentuale delle bambine che praticano questo sport sul totale è del 20% tra i Giovanissimi, ma il numero cala nelle categorie successive, fino ad arrivare al 13% degli Allievi. 🚲Il ciclismo è penalizzato dalla carenza di società con strutture per praticare al chiuso, ma la mountain bike può rappresentare un’ancora di salvataggio. Infatti, negli ultimi anni alcuni gruppi sportivi hanno iniziato a costruire strutture al coperto o a stringere accordi di collaborazione con il settore del cross country. Inoltre, è stata introdotta anche la pratica del prestito di società, che permette agli atleti di correre in mountain bike d’inverno e su strada d’estate con un altro team. Quest’anno l’uomo da battere nel Giro di Catalogna è Tadej Pogacar, atleta dell'UAE Team Emirates aiutato da Joao Almeida. C’è grande attesa per la corsa di Sepp Kuss della Team Visma l Lease a Bike a Bike, già vincitore di una Vuelta di Spagna. Tra i favoriti spiccano anche Aleksandr Vlasov (BORA – hansgrohe), Simon Yates (Jayco AlULA), Ilan Van Wilder e Mikel (Soudal Quick-Step Pro Cycling Team). L’outsider è l’italiano Lorenzo Fortunato, ciclista dell’Astana Qazaqstan Team. ✍️Edoardo Lisi Antonia Ronchei Maria Teresa Improta Marta Colazzo Ilaria Mariotti Nicoletta Pipitone Maria Muotri Epifanio Romano #ciclismo #sport #Italia #giro #spagna #catalogna #girodicatalogna #barcellona #economia

▶️ Chi vince in #comunicazione? 🤔 La stagione delle corse è iniziata e con 𝗥𝗼𝗮𝗱𝗕𝗶𝗸𝗲𝟮𝟰 abbiamo avuto il grande privilegio di contribuire ai contenuti della 𝗦𝘁𝗿𝗮𝗱𝗲 𝗕𝗶𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟰. 𝗔𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 I tre contenuti più visti sul nostro canale #Instagram sono stati: 𝟭) Il sorriso di Pogačar sullo strappo di Santa Caterina; 𝟮) I ciclisti stranieri che provano a dire il payoff in italiano di Strade Bianche; 𝟯) Il recap della gara femminile, che ho avuto l’opportunità di seguire dalla macchina della direzione corsa. 𝗦𝗲𝗴𝗿𝗲𝘁𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗲 𝗻𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼, ma solo insegnamenti di comunicazione che raccolgo con l’esperienza: #emozioni e punti di vista diversi creano la migliore alchimia tra il contenuto e chi vi segue 😊 Ps: occhio al ciclismo femminile, che sta per esplodere (in senso positivo, ovviamente). RCS Sports & Events #ciclismo #cycling #socialmedia #contents

Quanto si è alzata la velocità media nel ciclismo negli ultimi anni? Tanto, oserei dire tantissimo. Non sono io a dirlo, ma i numeri che ho potuto riportare in questa ricerca. Anno dopo anno, si toccano sempre più medie da record. L'esempio lampante è senza dubbio quello della Parigi-Roubaix, la gara organizzata da A.S.O. - Amaury Sport Organisation: la velocità media del vincitore 2024, Mathieu van der Poel, è stata più alta di quasi 5 km orari in più rispetto a quella di Philippe Gilbert quando vinse nel 2019. Se nelle altre classiche monumento c'è stato un incremento superiore ai 2 km orari dal 2019 ad oggi, l'unica gara che si mantiene a velocità "costante" è Il Lombardia. Forse perchè la gara organizzata da RCS Sports & Events è posizionata a fine stagione, quindi le forze in campo sono quelle che sono? Nell'articolo si tiene in considerazione anche altre gare che non godono dello status di classica monumento, ma sono comunque delle gare molto vicine alle monumento per prestigio, chilometraggio e fama, come la Gand-Wevelgem, che Flanders Classics ha saputo rilanciare in maniera impeccabile nel corso degli ultimi 10 anni, e la Clasica San Sebastian. Morale della favola? Si pedala sempre più veloci. Le bici sempre più performanti, allenamenti mirati, innovazioni tecniche a tutti i livelli: se pensiamo che nelle prime edizioni delle classiche monumento si correva con vestiti di lana e con bici che pesavano quasi 20 kg, mentre ora si sollevano con un dito... https://lnkd.in/dkvtu4AR

E' possibile guardare al futuro e azzardare qualche pensiero sugli eventi sportivi legati al ciclismo? Ci provo... Dopo una giornata a scattare foto alla Novecolli intercettando gli occhi dei poco più dei seimila iscritti, ho cercato qualche dato sulla fantomatica disfatta delle granfondo a favore degli eventi gravel. In realtà non è proprio così. Si è vero che la Novecolli è praticamente dimezzata rispetto ai record dei 12mila partenti, ma altre granfondo dopo la flessione post-covid stanno rialzando la testa registrando trend positivi. E' altresì vero che il numero di eventi gravel e il loro tasso di crescita è maggiore come è evidente la difficoltà di trovare dati (a meno di non essere ENDU, dataSport, TRAVA, KOMOOT etc.). Mettendo il muso all'aria come un segugio esperto, cerco di annusare in cerca di tracce future azzardando l'ipotesi che un agonismo rinnovato possa essere la strada giusta. Penso anche che il mondo gravel non potrà crescere più di tanto; la transumanza dalla strada alla ghiaia non è e non sarà il fattore dominante, rispetto all'arrivo di nuovi "adepti" che smontato l'effetto "social" sciameranno nuovamente verso altre destinazioni FOMO oriented. Le case costruttrici stanno infarcendo i listini di nuove bici all road, qualcosa vorrà dire. Nell'ultimo numero della newsletter dell'Altrociclismo trovate il grafico con i dati di alcuni eventi gravel e granfondo degli ultimi anni e altre considerazioni, buona lettura!

🚲 Si possono spendere anche 15.000 euro per comprare una bici, ma non è detto che serva una bici da 15.000 euro per gareggiare nel triathlon. Per questo il nostro ospite organizza piccoli eventi in cui i suoi atleti possono provare nuove attrezzature, perché oltre alla pubblicità e agli influencer, voole dare loro la possibilità di trovare ciò che fa per loro. Ogni atleta ha esigenze diverse e con la sua esperienza ha capito che è fondamentale far provare nuove attrezzature. Questo è il valore aggiunto del suo lavoro. E a noi piace pensare a questo come "experience marketing"! #Triathlon #Atleti #ExperienceMarketing 🏊♂️🚴♂️🏃♂️

Marca Bianca e le Strade della Leggenda “Perché le Strade della Leggenda del Ciclismo sono sempre sterrate”. Ecco una delle possibili risposte alla domanda: “Ma perché Marca Bianca?”. Strade sterrate, bianche o gravel: nomi e aggettivi diversi, ma il medesimo significato. E’ certo però che tra quegli sterrati – in Francia, in Belgio o in Italia - si trova la Reale Leggenda del Ciclismo. E’ là che, partendo da Pieve di Soligo, i partecipanti alla terza edizione di Marca Bianca – il 13 ottobre 2024 – cercheranno d’incontrarla di nuovo. D’altro canto le propaggini più a est dei percorsi di 140 e di 180 chilometri – il “Lungo” e l’”Extreme” – sfioreranno San Martino di Colle Umberto, là dove è nato Ottavio Bottecchia, e ne ripercorreranno gli sterrati degli allenamenti. I medesimi sterrati che lo resero nel 1924 e nel 1925 l’indiscusso Re dei Pirenei e del Tour de France. Così, il 13 ottobre 2024, Marca Bianca riproporrà il vecchio appuntamento con la Leggenda del Ciclismo: assaporabile in ciascun chilometro dei quattro percorsi alternativi, ma ancor più tangibile tra gli sterrati scovati dagli scouts tra Formeniga, Corbanese e San Pietro di Feletto. Percorsi che sanno di terra, di bosco, di vino e di grandi campioni.

Su Sport e Finanza ho analizzato lo stato dell'arte di una tematica di forte attualità, in una città di grande storia in questo sport: #Milano e il #ciclismo, due rette che sembrano diventate, ormai, parallele.

Pesaro, si riconferma per il 7°anno consecutivo città della bicicletta. Pesaro ha ricevuto la bandiera gialla da Fiab per il settimo anno consecutivo di città della bicicletta, ottenendo il massimo punteggio di 5 bike-smile. #lifestyle #attualità #eventi #politica #Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta #pesaro #marche #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Leggi articolo completo su La Milano https://lnkd.in/dg8zXUSq