Il concetto di Intelligenza emotiva è stato introdotto da Salovey e Mayer (1990) per descrivere “la capacità che hanno gli individui di monitorare le sensazioni proprie e quelle degli altri, discriminando tra vari tipi di emozioneed usando questa informazione per incanalare pensieri ed azioni”. La scuola può costituire un importante luogo per lo sviluppo dell' intelligenza emotiva e di prevenzione del disagio di bambini e adolescenti 👇🏻 #lamaisonnette #primaryschool #multilingualeducationinstitute #intelligenzaemotiva
Post di La Maisonnette - Primary School
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ANSIA A SCUOLA. Ieri all’intervisione con i miei colleghi #counselors di Assocounseling e Assoscuola abbiamo parlato di #ansia. In particolare, dei giovani e delle giovani che incontriamo a #scuola e che riportano la presenza di questo disturbo. Purtroppo, non sempre è possibile per le famiglie sostenere la spesa di una psicoterapia o accedere ad un consultorio per via delle liste di attesa quindi, ciò che siamo chiamati a fare, è accogliere ed ascoltare cosa accade -a e in- ognuno di loro, per esplorarlo al meglio. Ci siamo detti che il nostro compito è prima di tutto metterci in una posizione di #ascolto, con l’obiettivo di esplorare a fondo i loro racconti. Questo può permetterci di scoprire che non necessariamente si tratti di ansia, ma di altre #emozioni legate a qualcosa di concreto, una materia nello specifico, un contesto difficile all’interno della classe, una modalità di un professore. Fornendo strumenti come le pratiche narrative o di radicamento, si aiuta ogni individuo a far emergere #risorse che pensava di non avere e che possono alleggerire quello stato emotivo che fa sentire impotenti o incapaci di esporre la lezione, di affrontare un compito in classe o di interagire con gli altri. Da quello che abbiamo sperimentato è sicuramente utile sostenerli nell’ esternalizzare il problema, di cui loro sono i massimi esperti, aiutandoli a rappresentarlo, in qualsiasi modo e forma; dal disegno, all’autonarrazione scritta, con l’uso di mappe, oppure con il movimento del corpo, ovvero sfruttando qualsiasi tecnica #creativa. L’#esternalizzazione, secondo il mio parere dato dall’esperienza, ha un vero e proprio potere #trasformativo: i ragazzi e le ragazze hanno la possibilità di mettersi allo specchio e coltivare la consapevolezza delle loro emozioni, che è un piccolo, ma grande passo per loro. (Immagine tratta dal film di animazione “Inside out”.)
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𝐆𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢: 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐭𝐮𝐝𝐢𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐩𝐞𝐫𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐜𝐨𝐥𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐝𝐨𝐥𝐞𝐬𝐜𝐞𝐧𝐳𝐚 Il tema della solitudine tra gli adolescenti emerge sempre più come una delle problematiche principali all'interno del contesto scolastico e sociale. Quando si parla di dispersione scolastica, spesso si tende a focalizzarsi sugli aspetti visibili, come la ribellione verso le figure istituzionali o il disinteresse verso l'istruzione formale. Tuttavia, l'esperienza diretta nei colloqui con i ragazzi rivela una dinamica più profonda e meno esplorata: la solitudine. Molti giovani, nonostante facciano parte di una generazione iperconnessa dal punto di vista tecnologico, vivono una realtà paradossale in cui l'isolamento emotivo diventa prevalente. Questo si traduce in vacanze trascorse senza amici, giornate vuote, vissute in solitudine, anche se circondati virtualmente da una rete di contatti sui social media. Quella che dovrebbe essere una fase della vita caratterizzata dalla costruzione di relazioni significative, dall'esplorazione di se stessi attraverso il confronto con i coetanei, diventa invece un momento di isolamento e di alienazione. La solitudine non è solo un'assenza di compagnia fisica; è anche la mancanza di connessioni emotive e autentiche. Gli adolescenti che si confidano su questo tema svelano un vuoto che va oltre la mera socialità. Non si tratta di ribellarsi al sistema, alla scuola o alla famiglia, ma di sentirsi invisibili, incompresi, non visti. In questo senso, la loro lotta non è tanto una battaglia contro l’autorità, quanto una ricerca di senso e di appartenenza. Questa solitudine può portare a una profonda disaffezione verso la scuola, non perché essa rappresenti un'autorità oppressiva, ma perché non risponde ai bisogni emotivi più pressanti di questi ragazzi. Non trovando nella scuola uno spazio di accoglienza, di comprensione, di sostegno, molti di loro tendono a isolarsi ulteriormente, alimentando un circolo vizioso in cui la solitudine diventa sia causa che effetto della dispersione scolastica. L'intervento per contrastare questo fenomeno, quindi, non può limitarsi a offrire soluzioni didattiche o disciplinari. Deve piuttosto partire da una comprensione profonda della solitudine adolescenziale come sintomo di un malessere più ampio. È necessario creare spazi sicuri dove i giovani possano esprimersi senza il timore di essere giudicati, dove possano costruire relazioni autentiche e significative. La scuola può e deve diventare un luogo di connessione, non solo cognitiva, ma anche emotiva. In questa prospettiva, il vero nemico dell'adolescente non è la figura istituzionale o l’autorità, ma l’assenza di legami significativi. La sfida è trovare modi per ricostruire il tessuto relazionale di questi ragazzi, offrendo loro esperienze che li facciano sentire parte di una comunità, ascoltati e accolti nelle loro vulnerabilità. "Ascoltare l'adolescenza" https://amzn.to/3JmB2Hi #teencoaching
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QUANDO REGNA IL CAOS Quando in una famiglia regna il caos i bambini diventano intrattabili; quando in una scuola vige l’anarchia gli alunni sono allo sbando; quando nei servizi gli operatori agiscono a casaccio gli utenti non evolvono; quando in seduta il terapeuta sfonda la cornice il paziente si destabilizza. È quindi necessario mantenere fermo il margine che delinea il perimetro dell’incontro e ripararlo tempestivamente se un evento lo infrange. In tutte le attività educative è quindi utile definire le coordinate entro cui avverrà il processo di apprendimento poiché, per poter imparare, ognuno deve transitare attraverso uno spazio sconosciuto e questo incute paura se non si è certi che vi sia una “scialuppa di salvataggio” che accoglie nel momento dello smarrimento. È altresí importante che anche l’operatore quando incontra le persone a domicilio, le avvicina in strada, promuove il gioco creativo abbia un “setting variabile” che sappia assecondare le situazioni ma anche contenerle. Questo setting meno visibile non è meno rigoroso di quello definito dal contratto terapeutico o formativo poiché, solo dentro ad una definizione spazio temporale chiara, possono apparire le forme, le tinte e le rappresentazioni presenti nel quadro esistenziale. (Francesco Berto, Paola Scalari. Il Codice Psicosocioeducativo. Prendersi cura della crescita emotiva. Edizioni La Meridiana) #psicosocioanalisi #psicologia #apprendimento #psicoterapia #formazione #setting
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📖 La scuola è un luogo di crescita e apprendimento, ma per molti studenti può anche diventare fonte di 𝐚𝐧𝐬𝐢𝐚 𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐬𝐬. 👉 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐢 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐧𝐬𝐢𝐚 𝐝𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐜𝐨𝐥𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚? Questo articolo offre una guida preziosa per genitori, insegnanti e studenti, fornendo strumenti utili per comprendere e gestire una delle sfide più comuni nel percorso scolastico. ✅ Scopri i campanelli d’allarme e le strategie per sostenere chi vive con la pressione di dover "essere sempre al top". 🌟 Il benessere emotivo è la base per apprendere e crescere serenamente! 📲 Leggi l'articolo completo sul nostro sito: https://lnkd.in/dPdqBN9Z #Scuola #Benessere #AnsiaDaPrestazione #EducazioneEmotiva #LattesEditori
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Adele Diamond, come psicologa dello sviluppo, ha studiato lo sviluppo delle #funzioniesecutive nei bambini e ha dimostrato come queste siano essenziali per l’apprendimento e il successo scolastico. I bambini con buone funzioni esecutive sono in grado di svolgere con più facilità compiti complessi e sono in grado di regolare con più facilità le proprie emozioni e i propri comportamenti, di risolvere i conflitti con i compagni e di adattarsi alle situazioni nuove e impreviste. Ma quali sono le Funzioni Esecutive? Se vuoi scoprire di più, clicca qui: https://lnkd.in/dNJreRny #personeXpersone
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Nelle indagini sociali intorno al modo di vivere dei giovani, la ricerca degli ultimi quindici anni ha dimostrato che l’intelligenza emotiva è una strategia efficace per la prevenzione dell’uso di droghe. E che, per contro, bassi livelli di intelligenza emotiva sono associati a comportamenti devianti, al bullismo, alla violenza, alla delinquenza abituale e ad un maggior rischio di detenzione carceraria. Proteggere la salute dei ragazzi è uno dei compiti della scuola, oltre a metterli in condizione di apprendere in maniera funzionale. Argomento affrontato, peraltro, nella proposta di legge sull’introduzione delle competenze non cognitive e dell’intelligenza emotiva a scuola. #scuola #intelligenzaemotiva
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🌍𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐄𝐝𝐮𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 L’educazione è una missione che deve abbracciare la diversità delle menti. Grazie alle neuroscienze e al modello delle intelligenze multiple, sappiamo che il successo formativo passa dall’adattare i metodi educativi alle diverse neurodivergenze: autismo, ADHD, plusdotazione e non solo. 💡 Valorizzare la diversità cognitiva non è solo un gesto di inclusione, ma un passo verso un’educazione migliore e più equa. Approfondisci leggendo l'articolo sul nostro sito ➡️ https://lnkd.in/deq5ktpC 📚 Vuoi saperne di più? Il Master Internazionale sulle Neurodivergenze in Età Evolutiva ti offre strumenti pratici per comprendere e supportare ogni studente, valorizzando le sue capacità e unicità ➡️ https://lnkd.in/d9xCxA8T 💬 Quali strategie pensi siano più efficaci per rendere l’educazione inclusiva e personalizzata? Scrivilo nei commenti! La tua esperienza può ispirare altri professionisti! #GiornataMondialeDellEducazione #Inclusione #Neurodivergenze #Psicologia #Autismo #ADHD #Plusdotazione #EducazioneInnovativa #FormazioneProfessionale #Psicologi
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💭 Ansia scolastica: parliamone! La scuola può diventare davvero difficile a volte, e l'ansia può prendere il sopravvento. Ma ci sono strategie efficaci per gestirla. Nel mio articolo su Univox, condivido consigli pratici per studenti, insegnanti e genitori su come rendere l’esperienza scolastica più serena. Anche un piccolo cambiamento può fare una grande differenza. Scopri di più e fammi sapere cosa ne pensi! 💬 🔗 Leggi qui: https://lnkd.in/d57H9GG5 #AnsiaScolastica #SupportoAiGiovani #ScuolaSerena #Univox
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Nelle indagini sociali intorno al modo di vivere dei giovani, la ricerca degli ultimi quindici anni ha dimostrato che l’intelligenza emotiva è una strategia efficace per la prevenzione dell’uso di droghe. E che, per contro, bassi livelli di intelligenza emotiva sono associati a comportamenti devianti, al bullismo, alla violenza, alla delinquenza abituale e ad un maggior rischio di detenzione carceraria. Proteggere la salute dei ragazzi è uno dei compiti della scuola, oltre a metterli in condizione di apprendere in maniera funzionale. Argomento affrontato, peraltro, nella proposta di legge sull’introduzione delle competenze non cognitive e dell’intelligenza emotiva a scuola. #scuola #intelligenzaemotiva
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Gestire le emozioni nell’età scolare: una competenza per la vita📍 Durante l’età scolare, i bambini iniziano a sviluppare la consapevolezza delle proprie emozioni e imparano a riconoscerle, esprimerle e gestirle. Questa fase, però, può essere una sfida: paura, frustrazione, rabbia o tristezza diventano sensazioni complesse che spesso non sanno come affrontare. 💡 Perché è importante imparare a gestire le emozioni? Le emozioni, se non comprese, possono interferire con l’apprendimento, i rapporti con i compagni e la fiducia in sé stessi. Studi dimostrano che bambini capaci di gestire le proprie emozioni hanno migliori risultati scolastici, relazioni più solide e un maggiore benessere emotivo. 👩🏫 Il ruolo degli adulti Genitori e insegnanti sono le guide principali in questo percorso. Un adulto che ascolta senza giudicare, aiuta a mettere un nome a ciò che il bambino prova e offre strategie per affrontare momenti difficili, diventa un punto di riferimento essenziale. #associazionegioia #emozioni #etàscolare
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