Post di LaConceria

"A guardare i look che sfilano sulle passerelle di grandi e piccoli luxury brand, la strada della ‘liberazione’ del guardaroba maschile sembra essere più che calcata: polo con shorts in denim e mocassini chunky in pelle, camicie oversize in organza abbinate a gonne e ballerine (tra gli ultimi must have di stagione proprio per l’uomo), tank top logati nascosti sotto completi sartoriali destrutturati e borse, di ogni taglia, forma e colore. Sono solo alcuni dei tantissimi esempi di come l’uomo venga rappresentato oggi nella sua complessità". Leggi l'articolo completo su #pambianconews

#ilmegliodiexportiamo - Secondo le stime di Confindustria Moda basate sui dati Istat, il 2023 ha registrato una crescita del 4,9% nel settore fashion maschile, con un fatturato di 11,8 miliardi di euro, superando notevolmente i livelli pre-pandemia.

Appunti di Moda Maschile- Ottobre - 1952 Moda maschile anni '50 Grazie in parte all'influenza degli Stati Uniti dal mondo del Cinema, Musica e TV; le mode degli uomini sono diventate decisamente più casual. Un’epoca fondamentale nella storia della moda maschile, segnata da un’eleganza sobria ma definita, che ancora oggi influisce sulle tendenze contemporanee. Nei primi anni '50, molti uomini indossavano in testa di moda ancora il cappello modelli come il “Fedora” e “Panama”, abiti larghi completi abbinati di giacca, camicia e pantaloni; una gamma di colorata tra griggi, marrone, blu navy, neri o bianchi, tartan, con delle cravatte ben strette al collo alcune volte i “papillon” con le clip-on. Le scarpe da uomo offrivano meno varietà di quelle da donna, ma le scarpe erano molto più pratiche. L’iconico modello “Oxford” o altre scarpe eleganti in pelle nera o marrone. Per i momenti più casual, gli uomini potrebbero indossare mocassini o “Scarpe a sella”. Senza dimenticarci però l’influenza di Elvys P. e il suo rock’n’roll, in cui acconciature, occhiali da vista, giacche in pelle, pantaloni stretti, maglietta in jersey erano anche I protagonisti di questo interessante decennio per il mondo maschile. Fonte: Patrimonio Archivio Luce https://lnkd.in/dxUU-mxi

🔝 𝐌𝐨𝐝𝐚 𝐌𝐚𝐬𝐜𝐡𝐢𝐥𝐞 𝐀𝐧𝐧𝐢 '𝟕𝟎: 𝐔𝐧 𝐑𝐢𝐭𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐈𝐜𝐨𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐟𝐫𝐚 𝐍𝐨𝐬𝐭𝐚𝐥𝐠𝐢𝐚 𝐞 𝐈𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 🔝 Negli ultimi anni, la moda maschile ha riscoperto gli elementi distintivi degli anni '70, riportando alla luce uno stile audace, fatto di silhouette ampie e dettagli di carattere. 🎩 La fusione tra passato e presente si traduce in un'eleganza raffinata e contemporanea, adatta agli uomini che vogliono distinguersi con personalità e sicurezza. Scopri come questi trend storici stanno influenzando il guardaroba moderno e come puoi integrarli nel tuo stile personale. 🕺 📚 Leggi l'articolo completo su MoltoUomo.it: https://lnkd.in/e5sbsnPZ #ModaMaschile #Tendenze #Anni70 #Eleganza #MoltoUomo #StileProfessionale

Moda e identità: Come la moda ci aiuta a trovare il nostro senso di appartenenza La moda va oltre l'estetica e diventa un mezzo per esprimere la propria identità. In questo video, esploriamo come la moda ci aiuti a trovare il senso di appartenenza e affrontare periodi complessi come la pandemia e la guerra. Scopri il ruolo della moda nel nostro bisogno di normalità e di esprimere chi siamo. #ModaEIdentità #ModaEAppartenenza #EsprimereIdentità #PeriodiComplessi #ModaComeEspressione #ModaInTempoDiCrisi #RitornoANormalità #EsprimereChiSiamo #ModaEIdentitàPersonale #ModaEDiversità

Risvoltini ai pantaloni maschili: una guida completa tra tradizione e modernità. A cura di: Redazione Online. In un'epoca in cui la moda maschile oscilla continuamente tra tradizione e innovazione, i risvoltini dei pantaloni restano un elemento di stile che divide gli esperti e gli appassionati. Questo de... Leggi l'articolo 👇👇 https://lnkd.in/dWy_T4Pu . . . #PANTALONI #RISVOLTINI #UOMO | #MODAUOMO . . . #PANTALONI #RISVOLTINI #UOMO | #MODAUOMO

👉 La #moda è sempre ricca di novità e cambiamenti: quali sono state le #tendenze più audaci che hanno segnato gli ultimi decenni? 📌 L'approfondimento #storiadellamoda 👇

➔ Accessorio indispensabile per la sua utilità, la borsa è oggi diventata un vero e proprio elemento distintivo dello stile di chi lo indossa grazie alla moda, che ne ha ideate di ogni forma e materiale. ➔ Alcune hanno fatto la storia per i motivi più disparati, diventando dei veri e propri beni su cui investire: perchè indossate da personaggi famosi che le hanno rese iconiche, per l'importanza dei brand da cui sono nate o perchè divenute nel tempo un segno di distinzione sociale. Sono borse che vanno oltre ogni stagionalità e restano veri e propri pezzi intramontabili. ➔ Simbolo di stile e raffinatezza, ma che nasconde anche un lato ribelle, è la 2.55 di Chanel. Questa borsa, progettata da Coco Chanel negli anni '20 del secolo scorso per dare alle donne un'alternativa alle borse ingombranti e pesanti, deve il suo nome al fatto che venne poi commercializzata proprio nel febbraio 1955. . ➔ Il design caratterizzato dall'iconica pelle trapuntata, accompagnata da una catena dorata e la chiusura a scatto, rende la 2.55 una borsa elegante e raffinata. Ciò che l'ha resa tanto apprezzata dalle donne del periodo, e non solo, è la sua praticità; Chanel infatti è stata la prima a inserire lo scomparto con cerniera all'interno di una borsa, unendo l'estetica alla funzionalità. ➔ La versione originale della borsa prevede la presenza di 7 tasche, dettaglio che evidenzia la necessità di soddisfare i bisogni di maggiore organizzazione delle donne che vivevano una quotidianità più dinamica. ➔ Nonostante siano passati quasi 70 anni dal suo debutto, la 2.55 continua a esercitare un forte impatto nel mondo della moda tanto che, ad ogni stagione, la maison lancia nuove varianti che prevedono l'utilizzo di materiali diversi come il velluto e il denim, mantenendo comunque intatto lo stile e la sofisticatezza che l'hanno da sempre contraddistinta. ☛ Per maggiori informazioni scrivi a info@assostyleimage.com #consulenzadimmagine #formazioneaziendale

Dieci uscite su oltre due mila. Sfilate in quattro città: New York, Londra, Milano e Parigi. Se chi legge vuole intenderle come le migliori, bene per me – ma non sottoscrivo. Io descrivo, niente di più. Qui su Lampoon non vorrei mai usare aggettivi: non diamo valutazioni: proponiamo osservazioni – sta poi a chi legge, formarsi un’opinione. Dieci uscite su oltre duemila. Da dove cominciare? Scartiamo i tessuti stampati – laddove per stampare su tessuto hai bisogno di solventi chimici, fibre sintetiche che assorbano l’inchiostro senza sbavare. Perché dobbiamo poi vestirci come tovaglie? Provate a vedervi estraniandovi da questa voglia di tappezzeria: perché dovete assomigliare a un vaso di fiori, a una bandiera a pois, a una coperta indiana? Il vostro rigore intellettuale non vi porta ad abbassare il volume del rumore? Alla stessa stregua, nessun colore fosforescente, aggressivo. Dieci uscite su duemila. Non troverete plastica, perché non ci mettiamo addosso quello che più ci sporca. Eccola, l’illusione – perché è impossibile vestirsi senza plastica. La plastica è ovunque. Sporchi saremo lo stesso – nylon, poliestere, elastan. In questa selezione cercheremo di evitare la plastica, per quel poco che è possibile. Allo stesso modo, eviteremo le uscite commerciali. Alcune sfilato lavorano sullo styling: un pensiero di assemblaggio, pezzi che da soli non noteresti e che prendono forza in un montaggio – ma le sfilate che destano interesse sono quelle che lavorano sul design. Capi che lavorano sul materiale, sul taglio, sullo sforzo di evolvere in un processo industriale un’idea artigianale. Per chi non è del settore, può sembrare assurdo anche solo immaginare quanto sia complesso industrializzare un’alternativa al bottone. Si usa la parola “craftcore”: quando l’idea creativa nasce dalla risorsa della manifattura; quando il creativo sviluppa l’abilità della manifattura e non quando la manifattura deve trovare soluzioni per idee del creativo. Estratto da un articolo più esteso online Lampoon.it #Lampoon #FashionMonthSS25

➔ Accessorio indispensabile per la sua utilità, la borsa è oggi diventata un vero e proprio elemento distintivo dello stile di chi lo indossa grazie alla moda, che ne ha ideate di ogni forma e materiale. ➔ Alcune hanno fatto la storia per i motivi più disparati, diventando dei veri e propri beni su cui investire: perchè indossate da personaggi famosi che le hanno rese iconiche, per l'importanza dei brand da cui sono nate o perchè divenute nel tempo un segno di distinzione sociale. Sono borse che vanno oltre ogni stagionalità e restano veri e propri pezzi intramontabili. ➔ Simbolo di stile e raffinatezza, ma che nasconde anche un lato ribelle, è la 2.55 di Chanel. Questa borsa, progettata da Coco Chanel negli anni '20 del secolo scorso per dare alle donne un'alternativa alle borse ingombranti e pesanti, deve il suo nome al fatto che venne poi commercializzata proprio nel febbraio 1955. . ➔ Il design caratterizzato dall'iconica pelle trapuntata, accompagnata da una catena dorata e la chiusura a scatto, rende la 2.55 una borsa elegante e raffinata. Ciò che l'ha resa tanto apprezzata dalle donne del periodo, e non solo, è la sua praticità; Chanel infatti è stata la prima a inserire lo scomparto con cerniera all'interno di una borsa, unendo l'estetica alla funzionalità. ➔ La versione originale della borsa prevede la presenza di 7 tasche, dettaglio che evidenzia la necessità di soddisfare i bisogni di maggiore organizzazione delle donne che vivevano una quotidianità più dinamica. ➔ Nonostante siano passati quasi 70 anni dal suo debutto, la 2.55 continua a esercitare un forte impatto nel mondo della moda tanto che, ad ogni stagione, la maison lancia nuove varianti che prevedono l'utilizzo di materiali diversi come il velluto e il denim, mantenendo comunque intatto lo stile e la sofisticatezza che l'hanno da sempre contraddistinta. ☛ Per maggiori informazioni scrivi a info@assostyleimage.com #consulenzadimmagine #formazioneaziendale