𝐂𝐢𝐟 𝐡𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐜𝐞𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐮𝐧 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐭𝐚𝐫𝐠𝐞𝐭! Cif la nota azienda che produce prodotti per la pulizia per la casa ha saputo rivedere il proprio prodotto per un nuovo pubblico. Mentre scorrevo il feed di instagram vedo un Reel di questa nota azienda e un ragazzo che pulisce una sneakers. 🛑 Stop immediato! Cif ha dichiarato che ha notato che molti appassionati di sneaker utilizzano il loro prodotto per pulire la scarpe. Dopo questa analisi specifica hanno lanciato Cif crema rivisto anche per la pulizia delle sneakers lanciando anche loro una sneakers limited edition in collaborazione con Clesio ✔ Mi ha colpito l’attenzione ad individuare un nuovo compito ( JTBD) per il prodotto e rivedere anche la strategia per posizionare e intercettare questo nuovo target. cosa ne pensate? avete notato casi simili? #JobToBeDone #DigitalMarketing #microdati
Post di Lorenzo Ferracuti
Altri post rilevanti
-
Spopolano tra adolescenti, generazione Z, millennials e non solo, stiamo parlando delle #sneakers diventate vera ossessione della moda. Tutti pazzi per le scarpe sportive, per gli ultimi drop (in slang, uscite) come #NikeAirJordan, #AdidasYeezy , #NewBallance991 , #ReebokBlacktopPump un fenomeno di portata immensa, proprio perché colpisce ogni generazione. Vendute nelle sale d'asta per cifre che a volte sfuggono alla ragione, l'accessorio streetwear per eccellenza è oggi uno degli articoli più contraffatti sul mercato. Secondo StockX, la piattaforma di rivendita online che elenca le sneakers più ricercate del momento, nel 2024 il mercato delle scarpe da ginnastica contraffatte farà perdere circa 500 miliardi di dollari di vendite solo negli Stati Uniti. Grazie ai progressi della tecnologia, l’ #IntelligenzaArtificiale sembrerebbe aver imparato, anche, a riconoscere le scarpe vere da quelle false. L’idea è della #startup americana Osmo fondata da Alex Wiltschko un ex ricercatore di Google, che ha utilizzato l’AI per autenticare le sneakers tramite il loro singolare odore (e non solo). Fin da ragazzino Wiltschko è stato ossessionato dai profumi. Aveva 11anni quando durante un campo estivo in Texas sentì per la prima volta il profumo Davidoff Cool Water, e capì che quella fragranza, per quanto invisibile, rappresentava per i suoi coetanei uno #statusymbol, esattamente quanto una polo o dei jeans di Abercrombie... Racconto tutta la storia di Alex Wiltschko e della sua startup Osmo oggi su La Repubblica per Italian Tech (link nel primo commento)👇📰👇
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Come Decifrare le Tabelle delle Taglie Online A cura di: Redazione Online. Quante volte abbiamo scelto un capo d'abbigliamento online, solo per scoprire che la taglia non corrisponde affatto alle nostre aspettative? La questione delle taglie è una delle sfide più grandi deg... Leggi l'articolo 👇👇 https://lnkd.in/dV7E-t4T . . . #GUIDAALLETAGLIE #SCEGLIERELATAGLIAGIUSTA #SHOPPINGONLINEUOMO #TABELLADELLETAGLIE | #GUIDAALLETAGLIE . . . #GUIDAALLETAGLIE #SCEGLIERELATAGLIAGIUSTA #SHOPPINGONLINEUOMO #TABELLADELLETAGLIE | #GUIDAALLETAGLIE
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Come Decifrare le Tabelle delle Taglie Online A cura di: Redazione Online. Quante volte abbiamo scelto un capo d'abbigliamento online, solo per scoprire che la taglia non corrisponde affatto alle nostre aspettative? La questione delle taglie è una delle sfide più grandi deg... Leggi l'articolo 👇👇 https://lnkd.in/dXrgBE2H . . . #GUIDAALLETAGLIE #SCEGLIERELATAGLIAGIUSTA #SHOPPINGONLINEUOMO #TABELLADELLETAGLIE | #GUIDAALLETAGLIE . . . #GUIDAALLETAGLIE #SCEGLIERELATAGLIAGIUSTA #SHOPPINGONLINEUOMO #TABELLADELLETAGLIE | #GUIDAALLETAGLIE
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
QUANTO VALE L’ESPERIENZA DI ACQUISTO? Negli Stati Uniti è stato messo a punto un meraviglioso esperimento sociale. Il marchio “PAYLESS” che vende calzature di bassa gamma a prezzi molto modici ha allestito un negozio di lusso con le sue scarpe. Ha posizionato sculture moderne, ingaggiato commessi esperti, professionali ed eleganti, ha posizionato i prodotti distanti tra loro, in teche lussuose valorizzandoli uno per uno con luci, specchi colori e materiali che riconducessero al lusso come oro, cristallo, nero ecc… Infine, hanno prezzato ogni paio di scarpe dai trecento ai mille dollari ognuno. Il negozio si chiamava “PALESSI” All’inaugurazione erano presenti modelle, influencer e persino la stampa. Tutti a spendere volentieri quelle somme per avere un paio di scarpe PALESSI. C’era chi li intervistava e tutti apprezzavano lo stile, la qualità, l’innovazione… Prima di uscire tutti sono stati informati dell’esperimento, rimborsati e dotati in regalo delle scarpe che avevano scelto. SI TRATTA di un bug del cervello umano detto anche “experience economy”. Se pensiamo di essere nel posto giusto e riceviamo il trattamento adeguato, siamo più predisposti a spendere cifre elevate. Difficilmente compreremmo una collana di perle al supermercato. Capra non è chi ci casca ma chi giudica e non ne tiene conto. Io sono Roberta Boni Agente Immobiliare e Homestager (MAZZICASE IMMOBILIARE Modena) Autrice dell'ebook HOME STAGING (manuale pratico per l’allestimento e la promozione immobiliare) edito da Maggioli editore Puoi procurartelo qui: https://lnkd.in/eJS3zQF #casa #home #agenzieimmobiliari #homestaging #comprarecasa #venderecasa #consigli #esperti #investimenti #ebook
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Vi racconto un aneddoto che mi ha fatto riflettere sulle dinamiche retail/digital di un brand. Per regalo di Natale da noi figli, mio papà ha scelto un giaccone invernale. Così, dopo aver individuato vari brand, l’ho accompagnato in giro per negozi per vedere il capo dal vivo e poterlo indossare. Dopo diversi negozi, troviamo finalmente il modello e le caratteristiche che cercavamo in un negozio di un noto brand made in Italy. Mio padre, con il supporto del commesso, prova due taglie: la 48 e la 52. Una va piccola e una va grande. Il commesso sostiene che il brand salti le taglie. La cosa non mi convince e vado subito a controllare online nello store ufficiale del brand e trovo infatti la taglia 50. Lo dico al commesso e mi risponde “ah sí, vado a controllare in magazzino”. Al ritorno, ovviamente, la risposta è stata che non era disponibile in store la taglia 50. E qui già mi ero innervosita; conosco benissimo le dinamiche di un brand che ha sia realtà fisica che digitale, che invece di andare a braccetto e aiutarsi tra loro lavorano separatamente senza una strategia omnichannel, ognuno con il paraocchi per raggiungere gli obiettivi della propria divisione. Approccio completamente sbagliato, a mio avviso. Rispondo che non ci sono problemi e lo comprerò online. E lui, molto bravo nel suo lavoro, propone di ordinarlo per noi e farlo arrivare in store. Al che gli rispondo che preferisco acquistare online e approfittare dello sconto di benvenuto di 10€. Lui tentenna, si schiarisce la voce, e mi fa “ah non c’è problema se vuole glielo posso applicare anche io”. Rifiuto con gentilezza e usciamo dallo store. Qui le prime riflessioni: senza di me, i miei genitori avrebbero o comprato la taglia errata cadendo nella bugia che le taglie saltavano da 48 a 52 o non comprato l’unico giaccone che a mio padre piaceva. La storia non finisce qui. Torno a casa, faccio una breve ricerca online e trovo il medesimo giaccone venduto da un rivenditore ufficiale al prezzo di ben 100 euro in meno e senza spese di spedizione. Lo compro subito! Ecco, questa è una delle più grandi minacce da inserire in una SWOT analysis con cui io stessa ho spesso dovuto fronteggiare. Quando il trade marketing diventa un vero competitor per i nostri obiettivi aziendali di team e divisione. Ecco perché, soprattutto in periodi di saldi o di peak season, è fondamentale per chi lavora in performance e acquisition, pianificare una strategia che includa azioni che tengano conto della presenza di distributori che venderanno il nostro stesso prodotto secondo loro logiche e piani di marketing. In conclusione? Tanto studio di dove il nostro brand compare online. Piú sinergia tra retail e online di uno stesso brand. Tanto, lavoriamo tutti per lo stesso obiettivo! Vi è capitato con il vostro brand di affrontare queste dinamiche? Piccolo tip: una analisi che non può mancare è quella del report dei termini di ricerca su GAds. #retail #storeonline #riflessioni #trademarketing
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
🚂🪀🔫🪁 🧸 I produttori di giocattoli fanno fatica a vendere dopo il periodo di Natale. Come sanare allora questo problema? Alcuni produttori sfruttarono uno dei principi di Cialdini in questo modo: fecero davvero tanta pubblicità prima di Natale su un prodotto specifico, poi lo resero SCARSO sul mercato. I genitori, non trovandolo, comprarono altro ai figli. Passata l'orgia natalizia i produttori lo rimisero sul mercato (da fine gennaio/febbraio) e i genitori, per coerenza, lo comprarono ai figli a cui l’avevano promesso. 🔻 Questa strategia sfrutta prima il PRINCIPIO DI SCARSITÀ, per creare hype sul prodotto. 🔻 In seguito usa invece il PRINCIPIO DI IMPEGNO e sfrutta la dinamica della coerenza con gli impegni presi nel passato. La coerenza è socialmente ben accetta e, se questo non vi bastasse, sappiate che la nostra stessa identità si basa su questo concetto. Esiste infatti un bias, chiamato Irrational Escalation Bias, tale per cui le persone tendono a fare cose irragionevoli pur di confermare le scelte prese in passato. Scelte che dicono di loro chi sono e come si approcciano al mondo.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Dopo questo post non guarderai più l’ovetto kinder allo stesso modo Chiunque lo conosce. È il simbolo dell’infanzia per eccellenza. Un buon cioccolato al latte con dentro un giocattolino per fare contenti i bambini. Ma in pochi riescono a riconoscere la genialità di Ferrero dietro questo cioccolatino. Non è la sua bontà ad averlo reso un successo in 170 paesi Ma è il modo in cui è posizionato. Il kinder sorpresa è un prodotto geniale poiché distrugge la competizione con i suoi prodotti sostituti: Le figurine collezionabili. Infatti l’ovetto lo compra la madre per premiare il proprio figlio. E prima della sua invenzione, questa funzione era svolta solo dalle figurine collezionabili. Ma rispetto alle figurine, riesce a dare non solo il gioco (divertimento) ma anche il cioccolato (merenda) al bambino, unendo i due simboli dell’infanzia: -giochi -cioccolato È grazie a questa mossa che l’ovetto si riesce a posizionare come un prodotto unico, distruggendo la concorrenza e diventando simbolo delle nostre infanzie. Quindi prossima volta che vai al supermercato, fai attenzione alla genialità che sta dietro un prodotto così semplice e buono. Ps: eri già a conoscenza di questa strategia? #business #startup #marketing
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
La filera dell’abbigliamento in Italia, dove si produce il lusso per i grandi brand di tutto il mondo, è in una crisi senza precedenti. Le motivazioni sono molteplici: dal calo di vendite mostruoso (secondo i dati ufficiali siamo al -7.4% per il primo semestre 2024) dovuto a mercati che si sono chiusi o contratti per motivi di guerre (Russia, Medio Oriente) in atto ad altri che non si sono più aperti post Covid come ci si aspettava (Cina), ma anche a motivazioni legate ad un equilibrio rispetto all’abbuffata immediatamente post Covid. Un altro problema enorme sono i prezzi finali aumentati anche del 50%, probabilmente per mettere una pezza ai primi cali di vendita per mantenere il fatturato (decisioni scellerate prese da fior fior di manager e reparti commerciali e di marketing), aumento che di fatto ha tagliato fuori una fascia di pubblico che è stata linfa dei prodotti lusso da sempre, quella dell’alta borghesia. Altro problema dietro questa crisi è la mancanza di fiducia che, a maggior ragione con prezzi così fuori controllo, scaturisce dagli ultimi scandali dei laboratori illegali alla base di moltissime produzioni del lusso che scoperchiano una modalità di sfruttamento da parte dei marchi che, se non sfocia nell’illegalità, crea situazioni di lavoro impossibili come tempistiche e fasce di prezzo da cui nessuno tira più fuori margini sufficienti per pagare anche tutte le certificazioni necessarie negli ultimi anni. Questa crisi sta portando a galla un sistema che non è stato mai preservato e valorizzato nonostante sia la seconda voce di PIL e problematiche collegate come quella del mondo delle scuole che formano solo designers (che non avranno sbocchi nè carriera o saranno sfruttati come carne da macello sostituibile negli uffici stile) tra l’altro senza preparazione di niente di tecnico, la cui involontaria ignoranza porterà alla messa in produzione di migliaia di prototipi inutili. Le riviste di moda che da anni danno spazio solo ai grandi marchi che pagano le pagine pubblicitarie, bloccando di fatto il ricambio generazionale. La reazione attuale sono i cambi isterici di direttori creativi (forse il problema è nato da quando abbiamo sostituito con questa parola quella di stilista) e decine di migliaia di persone in cassa integrazione, che le associazioni di categoria stanno combattendo per prolungare. Un mondo da reinventare per tanti buoni motivi la cui crisi però potrebbe uccidere un’intera filiera di saper fare prezioso. Ne ho parlato in diretta instagram la scorsa settimana con la presidentessa del tavolo nazionale filiera di Federmoda Doriana Marini , stasera alle h18 ci confronteremo sempre in diretta Instagram con uno dei giornalisti di settore che stimo di più, Antonio Mancinelli . PS: la foto mostra un sacchetto di filati tenuti da parte per il servizio rammmendo recentemente inaugurato da Gaia Segattini Knotwear S.B. Srl
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Comprereste le scarpe per il prossimo outfit... in una ferramenta? Un giorno potrebbe succedere. #productdesign In uno stesso break pubblicitario ho visto passare ben TRE spot della categoria "scarpe da lavoro", che guarda caso avevo adocchiato poco prima nel negozio in cui ho fatto il duplicato di una chiave. Mi piace notare le evoluzioni dei consumi, e questa apparente esplosione di investimenti pubblicitari (non ho i dati, è un'osservazione empirica) mi ha fatto allineare un po' di dettagli: - John Travolta e le sue scarpone a San Remo (su Youtube trovate anche gli spot davvero cringe doppiati in italiano, un'operazione - non so se riuscita - con un obiettivo strategico chiaro per quel brand, che a proposito si chiama U-Power); - L'estetica dei prodotti di questa categoria è cambiata molto e si avvicina sempre di più a uno stile urbano / sportivo; - Il brand storico Diadora, con cui a 16 anni giocavo a tennis, si è posizionato da tempo in quel segmento di mercato. Sarei curiosa di sapere che % di fatturato ha raggiunto la loro linea da lavoro sul totale; Insomma, l'antinfortunistica sarà la prossima moda nelle sneakers? Oppure è già successo e sono arrivata in ritardo io? Oppure mi sbaglio, semplicemente la sensibilità verso la sicurezza è aumentata, c'è maggiore domanda ma il target è sempre quello dei lavoratori dei cantieri. Intanto, sto valutando come prossimi anfibi per la mia problematica deambulazione queste notevoli armi da autodifesa. La punta corazzata mi interessa molto. (Quando si dice "da battaglia") Solo per ribadire che quando si tratta di marketing (non ho detto copywriting, ho detto marketing) e quindi gestione complessiva di prodotto, segmentazione del pubblico e canali di distribuzione, proprio NULLA va dato per scontato - e TUTTO può essere innovato. --------------- Ciao! Anche se ho lasciato da tempo le grandi multinazionali, resto sempre una cattivissima-direttrice-marketing-inside. Se vuoi fare un sano #backtobranding #backtobasics #brandmarketing #leanbranding c'è un libro 📗 : F.Rubino, 𝗜𝗹 𝗯𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶𝗻𝗴 𝗮𝗴𝗶𝗹𝗲 𝗲 𝗹𝗮 𝗳𝗼𝗿𝗺𝘂𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗱𝘂𝗰𝗶𝗮 -Hoepli Editore, ora anche in formato CARD; c’è un 🎙️ 𝗣𝗼𝗱𝗰𝗮𝘀𝘁: “Il branding agile” su Spotify; c’è una giornata su UXUniversity e un 📹 videocorso completo su Carriere.it Seguimi per riscoprire i fondamentali del brand marketing.
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
-
Dicembre 2020 eravamo in 5 a credere nel progetto Be sneakers Dicembre 2024 siamo in 62 a continuare a credere nel progetto Be sneakers Bilancio 2020 40k Bilancio 2024 10 MLN +100% sul 2023 Nell’anno catastrofico della moda , dove tutti inneggiano aiuti da parte di non si sa chi , le aziende che nonostante la crisi continuano a crescere esistono , noi ne siamo la dimostrazione , siamo la dimostrazione che non è più tempo per improvvisati, che le crescite passano da alcune parole chiave : - investimenti costanti - diversificazione - affidabilità - dinamicità - valore aggiunto - umilta’ e consapevolezza - partnership Queste sono le skills sul quale lavoriamo tutti i giorni in Be sneakers e queste sono le skills per il quale tanti grandi brand continuano a darci fiducia. Grazie ! Buon 2025
Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi
-
Web Analyst & Google Ads Specialist at @Webeing.net | Rendo ogni giorno il mondo un po' più pragmatico
6 mesiSuper interessante!