Una nuova norma per identificare l’origine e l’impatto che si ha sull’ambiente. Non si parla di una persona bensì di un prodotto perchè si, è importante riconoscerlo come una vera e propria creatura che lascia la propria impronta sul mondo così come un bambino, che con il passare del tempo si evolve, si trasforma, e migra verso altre terre. È forse proprio la superficialità e la non consapevolezza di molti produttori che non pensano all’impatto che tutti i processi, per realizzare una borsa, un abito o un coffee table hanno sul pianeta che ci ospita, che ha spinto la Commissione europea ad approvare il Digital Product Passport (DPP).
Post di MagNet srl SB
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ESG Strategy Advisor - Sustainability Manager - Giornalista e comunicazione ESG - Bilancio di Sostenibilità
🌍 Etica, paura e qualità - i 3 driver della sostenibilità Queste le forze principali continuano a guidare il cambiamento, ma secondo l'ultima indagine del 2024 di Symbola - Fondazione per le qualità italiane, il loro impatto si evolve significativamente. La #qualità emerge come il driver dominante, con una notevole crescita dal 56,5% al 70,3%. Questo riflette una svolta culturale: i consumatori non vedono più i prodotti sostenibili come compromessi, ma come superiori, grazie a un'attenzione maggiore alla produzione responsabile, alla ricerca e all'innovazione. La spinta #etica rimane forte ma stabile, mostrando un leggero aumento. La #paura dei #cambiamenticlimatici, pur rimanendo significativa, vede una diminuzione nel suo impatto a causa dell'escalation di altre preoccupazioni globali come i conflitti internazionali e la sicurezza personale. #Sostenibilità #Innovazione #transizioneecologica
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Anche i prodotti hanno una “vita”. Non dico niente di nuovo con questa affermazione. Sappiamo tutti bene che ogni prodotto di largo consumo è nato in uno stabilimento produttivo tramite l’utilizzo di materie prime e packaging, si è spostato attraverso la logistica nei luoghi di acquisto o consumo ed è destinato ad essere usato e smaltito a fine vita. Nell’era della sostenibilità e del cambiamento climatico bisogna però chiedersi: quali sono gli impatti ambientali di questo ciclo di vita? E con quali specificità per le diverse categorie? Sono state queste le domande che hanno portato all’ultima ricerca “Sostenibilità nelle categorie”, uno studio su 29 categorie di prodotto condotto da GS1 Italy - molto più del codice a barre, in ambito ECR Italia, con la collaborazione della Scuola Superiore Sant'Anna, ADF Consulting - Antonella Altavilla, 12 produttori e 8 distributori. Oltre ad un quadro scientifico e dettagliato sugli hotspot ambientali lungo l’intero ciclo di vita di un prodotto tramite studi LCA, questa ricerca offre: 📉 Una prospettiva sulle aree d'intervento per ridurre l'impatto ambientale 📣 Le indicazioni per una corretta comunicazione ambientale 🛒 Un nuovo approccio strategico tra category mgmt e sostenibilità 🤝 I modelli di collaborazione adottabili Scarica qui la ricerca sul sito e scopri di più 👇 https://bit.ly/4cZgu3S Siamo sicuri che questo lavoro può contribuire a portare benefici condivisi tra quattro vincitori: in primis l’ambiente, poi i partner dell’industria e della distribuzione e infine i consumatori finali. #GS1Italy #EcrItalia #SostenibilitàCategorie
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𝐂𝐨𝐬'𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐏𝐚𝐬𝐬𝐚𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐃𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐫𝐨𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨? In un contesto in cui la sostenibilità è un fattore chiave in diversi settori industriali, il Passaporto Digitale di Prodotto (DPP) rappresenterà uno strumento fondamentale per promuovere decisioni d’acquisto più consapevoli e sostenibili. L’obiettivo legislativo mira a rendere quasi tutti i beni fisici nell’UE, compresi i prodotti prodotti e immessi dall’esterno dell’Unione, più sostenibili, circolari ed efficienti dal punto di vista energetico durante il loro ciclo di vita. Ma con l’introduzione del Passaporto Digitale di Prodotto cosa cambierà per le aziende? Vediamolo insieme ➡ https://lnkd.in/e92UwAPu #DPP #PassaportoDigitalediProdotto #Economiacircolare #UE
Cos’è il Passaporto Digitale di Prodotto? Tutto sullo strumento di economia circolare UE contro il greenwashing
https://www.henryandco.it
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Dottore Commercialista | Consulenza fiscale e societaria alle imprese | Società Benefit | Strategie di sostenibilità
Per essere veramente sostenibili bisogna anche educare i consumatori. Questa è l’altra sfida che attende le imprese nel futuro.
Circolarità, per la moda la strada è lunga ma ricca di opportunità
quotidiano.ilsole24ore.com
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Il #PassaportoDigitale dei prodotti sarà sempre di più centrale per sviluppare politiche e pratiche di riuso ma i prodotti dovranno essere "progettati" per un ciclo di vita virtuoso cosa che oggi ancora manca per tanti dei beni che ci circondano #circularity #reuse #impactDesign Serena Borra Francesco Pagliari Alex Marenga
Nel 2021 abbiamo riusato più di 230mila tonnellate di beni, in particolare mobili, apparecchi elettrici ed elettronici e tessili, secondo l’Osservatorio. Passaporto digitale e realtà aumentata rivoluzioneranno il settore.
Italia tra gli ultimi posti in Ue sul riutilizzo, ma le metodologie vanno allineate
asvis.it
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Lineapelle e' appena finita e girando per i padiglioni e per gli stand mi vengono queste 2 riflessioni: 1. Il GREEN che nel 2022 sembrava il nuovo assoluto, il MUST da cui nessuno nel prossimo futuro avrebbe potuto prescindere e' letteralmente scomparso. Pochissimi produttori di componenti propongono ancoro il 100% naturale mentre al tempo stesso tempo il finto green(green washing) e' dilagante. Tra i pochi casi INSOLE srl contuinua ad insistere sui prodotti 100% naturali, sia di origine totalmente vegetale che di origine animale. 2. Sempre meno aziende sono del tutto indipendenti, l'aggregazione in Hub o fondi di investimento, sembra dilagante. Secondo molti questo e' pure un processo irreversibile per il contenimento dei costi e per il raggiungimento di una dimensione tale da poter competere sul mercato globale. Ma non sara' forse un rischio gravissimo per la fantasia , la produttivita', la creativita' che e' sempre scaturarita' dalle piccole e micro aziende italiane?
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Account Manager esperto con il mio approccio consulenziale consiglio le aziende a trovare in ambito informatico le migliori soluzioni sostenibili che contestualmente efficentino i processi e riducano i costi operativi.
Oggi volevo sfatare un tabù: negli scorsi giorni ho parlato spesso di stampa sostenibile. Sostenibilità non significa solamente fare un piacere all'ambiente ed essere alla moda visto che è un termine di grande attualità ma significa anche ridurre fortemente i costi operativi di stampa, in media di circa il 20% - 30%. Sostenibilità significa anche spendere di meno perché si consuma molta meno energia. Sostenibilità significa anche lavorare in ambienti di lavoro più salubri visto che le stampanti non producono emissioni nocive. Insomma, la transizione verso soluzioni di stampa più sostenibili farà del bene all'ambiente ma anche al bilancio della tua azienda.
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Buonasera, da inizio anno stanno succedendo diverse cose interessanti che riguardano il mondo dei RAEE, che noi seguiamo da vicino perché l’oggetto della nostra attività è proprio quello di ridurre quanto più possibile l’impatto ambientale di questo tipo di rifiuti che, spesso, sono non “pericolosi” ma, bensì, “pericolosissimi”. Prima di tutto sono entrate in vigore delle modifiche alla normativa che introducono maggiori controlli, maggiore trasparenza e maggiore concorrenza per gli operatori del settore, con lo scopo, tra gli altri, di poter contabilizzare al meglio i dati di questo settore, che sono sempre stati problematici. Nel frattempo, il rapporto annuale del 2023 redatto dal consorzio dei riciclatori riporta un calo nella raccolta di apparecchiature tecnologiche. Secondo questi dati, la causa di tale calo è il disinteresse generalizzato verso il tema, e infatti i riciclatori chiedono l’intervento dello Stato al fine di realizzare “pubblicità progresso”, ed iniziative di sensibilizzazione a livello nazionale, poiché non bastano le azioni sviluppate dalle singole realtà. Tutto ciò in barba al fatto che il consolidato principio giuridico di “chi inquina paga” espliciti chiaramente che il rifiuto elettronico è responsabilità di chi lo produce. Non è un caso, infatti, che una delle modifiche normative richieda proprio che i produttori rendano pubblico il valore dell’eco-contributo, che è quello che viene pagato dal consumatore quando acquista un’apparecchiatura elettrica ed elettronica nuova, proprio per finanziare la gestione del suo fine vita. Siamo sicuri che la saga dei RAEE non finisce qua. Rimanete sintonizzati per le prossime puntate. Di seguito i due link che riportano alle notizie commentate: https://lnkd.in/dvQTJYtR https://lnkd.in/dTbC-vHe #raee #economiacircolare #riuso #gogreen
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🌿 Copywriter web - Aiuto le aziende a ridurre la loro impronta di carbonio ✅Rete 144k follower ✅ 75K visualizzazioni al giorno ✅ Favikon Italia #14 nella top 200 ✅Growth Hacking- Webmarketing
Nella più grande catena di supermercati della Svizzera, è possibile riempire i flaconi vuoti dei detersivi con lo stesso prodotto per evitare un'eccessiva produzione di plastica Poiché l'inquinamento da plastica minaccia il nostro pianeta, innovazioni come queste incarnano i principi cruciali di rifiuto, riuso e riduzione. Per chi è interessato a capire come allineare le innovazioni e le tecnologie ai nostri valori umani, può unirsi alla comunità Irreplaceable e leggere il libro “IRREPLACEABLE” In commento il link del sito!
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Ci sono i green dreamers, i tecnologici, le eco-pratiche e gli indifferenti: sono i quattro profili individuati da BVA Doxa per la piattaforma Swappie. Quattro tipologie di consumatori che rappresentano diverse sfumature dell'approccio sostenibile alla tecnologia e che si traducono in comportamenti di acquisto differenti, influenzati da fattori come la consapevolezza ambientale, l'interesse per le nuove tecnologie e la praticità. Alcuni, come i green dreamers, sono i campioni della sostenibilità, altri, come i tecnologici, sono costantemente alla ricerca delle ultime innovazioni tech. Moderazione è la parola d’ordine delle eco-pratiche, che ricercano la praticità e la facilità d'uso mentre adottano comportamenti ecocompatibili. Poi ci sono (purtroppo, verrebbe da dire) gli indifferenti coloro che, pur apprezzando i benefici delle nuove tecnologie, non si preoccupano dell'impronta ecologica delle loro scelte o della riduzione degli sprechi. Identificare le caratteristiche di ciascun tipo di consumatore può permettere a brand e aziende di mettere in campo soluzioni innovative improntate su una sempre maggiore sostenibilità, a partire dal packaging. Un supporto in tal senso arriva da Certified Recycled Plastic®, il sistema di tracciabilità basato sulla blockchain, in grado di digitalizzare la catena di custodia dei prodotti. Basta scansionare un QR Code per scoprire la provenienza dei materiali, consentendo ai consumatori di fare scelte di acquisto informate e sostenibili. Sono sempre più numerose le aziende che guardano con interesse alla nostra tecnologia: al momento abbiamo già tracciato oltre 26.600 tonnellate di plastica riciclata in Italia. È il nostro impegno per promuovere l’economia circolare certificata ✔ #certifiedrecycledplastic #economiacircolare #riciclo #sostenibilità https://lnkd.in/dX9rvn34
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