“Spiegare, comprendere, ricordare, per non dimenticare”
di Riccardo Rescio
Non dare mai niente per scontato, spiegare, far capire, rendere partecipi dei sacrifici anche estremi, che Donne e Uomini, delle istituzioni e normali cittadini, hanno patito, in mome di ideologie aberranti, come sono aberranti tutte le ideologie.
Le date fissano momenti, i più diversi e svariati, che molti di noi amano ricordare, festeggiare, onorare, questo è buono e bello, ma anche necessario affinché ciò che nel tempo è stato rimanga nella memoria dei singoli e delle collettività.
Date e dati, gioia e delizia degli studenti di tutti i tempi, anniversari e ricorrenze, obbligatorie per le istituzioni, consuetudini da praticare in famiglia, con gli amici, nel lavoro, per piacere o per calcolo opportunistico.
Ecco che compleanni, onomastici, ricorrenze, divengono riferimenti temporali di cui dobbiamo conservare il necessario ricordo.
Ma la sola celebrazione o festeggiamento, senza la consapevolezza del profondo significato legato a quelle date, è solo un rituale convenzionale, che paradossalmente tradisce il valore intrinseco che quell’evento ha determinato, nella sfera personale o in quella di una determinata collettività.
La Storia purtroppo è sempre disponibile a pezzi sparsi, suddivisa un po’ tra chi l’ha realmente vissuta, un po’ tra chi volutamente la travisa e solo un po nei reperti oggettivi, inconfutabili, difficilmente utilizzabili a fini di parte.
Si perché la Storia, quella con la lettera maiuscola, viene usata spesso a fini di parte, quando addirittura non la si insegna per niente, o quando la si partecipa solo parzialmente e ancora quando invece la si travisa volutamente.
In attesa che il racconto dei fatti accaduti venga partecipato nel modo giusto, per non dover subire passivamente l’oggi, dobbiamo, andarceli a cercare questi pezzi di Storia sparsi.
Le date sono senza dubbio cronologicamente importanti, ma divengono momenti determinanti nella formazione, solo se accompagnate dal costante, perpetuo, insegnamento che quelle stesse date vogliono ricordare, ma ancor più importante sono le Donne e gli uomini che quegli avvenimenti hanno concorso a determinare.
Per tutti i giorni che verranno alle Donne e gli Uomini di ieri va il nostro commosso ricordo e il grande rispetto, alle persone di oggi, che continuano a combattere giorno dopo giorno una battaglia di legalità e di emancipazione, non dobbiamo mai far mai mancare il sostegno e l’approvazione che meritano.
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L'appello è quello a cui le nostre coscienze devono rispondere presente, ogni giorno, perché come nel filmato ognuno di noi si possa identificare con i nomi delle vittime, con i nomi delle ingiustizie, con i nomi di quelle speranze che vorremmo si realizzassero.
Firenze 23 maggio 2024
“Gli Uomini passano, le Idee restano”
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Geometra
1 meseverissimo