Post di Manitou in Italia

18.03.2024 – Prima Vicenza Ennesimo incidente sul lavoro nel Vicentino: un agricoltore 46enne ha perso la vita a Rossano Veneto mentre lavorava a bordo della sua motofalciatrice. Secondo le prime ricostruzioni l'agricoltore stava guidando la motofalciatrice in un terreno di sua proprietà quando è stato improvvisamente travolto e ucciso dal mezzo. Link all’articolo completo: https://lnkd.in/d_ArxVyd #OsservatorioSicurezzaLavoroVegaEngineering #OsservatorioSicurezzaLavoro #VegaEngineering #MortiSulLavoro #SicurezzaSulLavoro #VittimeSulLavoro #IncidentiSulLavoro #InfortuniSulLavoro #SaluteSicurezzaLavoro #Prevenzione

La crisi economica e la gestione carente pesano sugli animali d’affezione Il 2023 si è rivelato un anno particolarmente critico per la gestione degli animali d’affezione in Italia, con un incremento significativo del fenomeno dell’abbandono e del randagismo. Secondo il tredicesimo rapporto “Animali in città” di Legambiente, presentato il 9 agosto 2023 a Rispescia durante il festival nazionale di Legambiente, il numero dei cani abbandonati ha raggiunto le 85mila unità, registrando un aumento dell’8,6% rispetto al 2022. Questo aumento preoccupa non solo per il dato in sé, ma anche per le implicazioni sociali ed economiche che riflette, in particolare la crescente difficoltà economica delle famiglie italiane. La situazione è aggravata dal numero di cani randagi, che ha raggiunto la cifra allarmante di 358mila nel 2023. Le regioni più colpite sono Lazio, Sicilia, Campania, Puglia e Calabria, che da sole contano circa 244mila randagi. Questo scenario dipinge un quadro drammatico, evidenziando le profonde disparità nella gestione degli animali tra le diverse amministrazioni locali. Solo il 34,5% dei Comuni italiani ha registrato performance sufficienti nella gestione degli animali d’affezione, contro l’80,4% delle Aziende sanitarie. Questi numeri evidenziano un sistema di gestione frammentato e inefficace, con ritardi nei monitoraggi e nei controlli, e una carenza di servizi “animal friendly” in città e nelle località costiere. https://lnkd.in/dtjrQgpR

#23maggio Tristissima vicenda registrata sull’A4 in prossimità di Vicenza. Un camion che trasportava animali vivi si è ribaltato a seguito di un tamponamento, provocando non solo una lunga fila autostradale ma soprattutto una carneficina. Animali morti, altri rimasti incastrati tra le lamiere e altri esemplari in fuga sull’autostrada. Possiamo solo immaginare la sofferenza inferta a mucche e vitelli, rimasti vittime nell’incidente. Vogliamo ricordare la normativa CE n. 1/2005 del 22 dicembre 2004 “Sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate” che specifica le condizioni di benessere degli animali durante il trasporto. Pertanto mi domando se questi animali viaggiassero in sicurezza. Commenta Gabriella Caramanica, Segretario Nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista -Rea. Una normativa che dovrebbe essere aggiornata e forse revisionata per limitare ulteriormente la distanza di percorrenza e per la macellazione. 𝙉𝙤𝙣 𝙥𝙤𝙨𝙨𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙞𝙣𝙪𝙖𝙧𝙚 𝙖 𝙨𝙤𝙩𝙩𝙤𝙥𝙤𝙧𝙧𝙚 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙞 𝙖𝙣𝙞𝙢𝙖𝙡𝙞 𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙙𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙙𝙞 𝙫𝙞𝙖𝙜𝙜𝙞𝙤 𝙚𝙨𝙩𝙚𝙣𝙪𝙖𝙣𝙩𝙞 𝙚𝙙 𝙚𝙨𝙥𝙤𝙧𝙧𝙚𝙧𝙡𝙞 𝙖 𝙧𝙞𝙨𝙘𝙝𝙞 𝙞𝙣𝙘𝙞𝙙𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙞𝙣 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙘𝙖𝙨𝙤. Una tragedia che si aggiunge al dramma del loro destino già marchiato. Negli ultimi anni, le politiche economiche hanno portato ad una riduzione dei macelli per le province, ripercuotendosi sulle aziende e allevatori che sono stati costretti a trasportare gli animali a distanze elevate anche a livello regionale. Tuttavia, come riporta la stessa “Rete Rurale”, la Commissione Europea ha recentemente autorizzato la 𝙢𝙖𝙘𝙚𝙡𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙞𝙣 𝙖𝙯𝙞𝙚𝙣𝙙𝙖 in tutti gli allevamenti europei, garantendo un maggior benessere animale e la possibilità per le piccole aziende agricole di autogestire la fase della macellazione, abbattendo determinati costi agli allevatori ed eliminando la fase del trasporto per gli animali. 𝘌’ 𝘥𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘧𝘰𝘯𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦 𝘈𝘴𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘦𝘵𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘴𝘪 𝘢𝘥𝘦𝘨𝘶𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘦 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦, 𝘧𝘰𝘳𝘯𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘭𝘭𝘪 𝘮𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪𝘻𝘪 𝘦 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘥𝘦 𝘢𝘧𝘧𝘪𝘯𝘤𝘩é 𝘴𝘪𝘢 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢𝘭𝘦 𝘪𝘯 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘭𝘦 𝘧𝘢𝘴𝘪, 𝘴𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘦𝘷𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘤𝘦𝘭𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘓𝘢 𝘳𝘪𝘥𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘰𝘤𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘰𝘭𝘰𝘳𝘦, 𝘴𝘰𝘧𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘦 𝘴𝘵𝘳𝘦𝘴𝘴 𝘥𝘦𝘷𝘦 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘰𝘳𝘪𝘵à - conclude il segretario nazionale-, 𝘵𝘶𝘵𝘦𝘭𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘭’𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘦𝘳𝘪𝘵𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰. #benessereanimali #animali #dirittideglianimali #trasportoanimali

Raccontare un animale come lo squalo è una grande responsabilità. Da circa due anni io e mio fratello Andrea Spinelli stiamo lavorando al nostro nuovo documentario #SharkPreyed un progetto di “riqualificazione” dello squalo nella società moderna, un animale cardine nel mantenimento dell’equilibrio della biodiversità marina, storicamente demonizzato. Shark Preyed si propone di svelare ciò che si “nasconde” dietro la pesca e il commercio della carne di squalo, un animale attualmente a rischio estinzione. Per preservare gli squali, è essenziale comprendere il loro ruolo e conoscere il complesso commercio mondiale che li circonda. Entrare in connessione con la natura significa mettere da parte la convinzione di essere importantissimi, quasi divini, e renderci conto una volta per tutte che siamo umani e, in quanto tali, apparteniamo tanto quanto gli animali a questo mondo che comprendiamo così poco e che ha un ordine prestabilito, che la cosa ci piaccia o meno. #shark #conservazione #biologiamarina #divulgazione #squalo

Una scoperta veramente interessante sulle capacità sensoriali dei pesci elefante ci ricorda quanto poco sappiamo ancora sulla mente degli animali. #pesceelefante #gnatonemus #gnatonemuspetersii #pescielettrici #elettroricezione

Le Marche preparano un piano straordinario contro i cinghiali che permetterà di sparare anche agli agricoltori (con permesso di caccia) in tutta la regione, aree protette comprese. L'articolo completo al primo commento #caccia #cinghiale #agricoltura #marche via AgroNotizie

A mio parere, anche o soprattutto grazie all'informazione locale, è necessario alzare l'attenzione su questo problema che si dibatte da troppo tempo tra l'indifferenza delle istituzioni [salvo l'ordinaria amministrazione e qualche sporadica presa di posizione di qualcuno], l'ignoranza di gran parte della popolazione che non capisce il problema perchè di montagna non sa niente, le fake news e le posizioni ideologiche cariche di preconcetti e luoghi comuni tanto suggestivi quanto fuorvianti. Chi lavora in montagna va tutelato e sostenuto. Gli alpigiani, oltre alla propria attività economica e all'indotto che creano intorno, preservano boschi e pascoli con il loro costante presidio. Per non parlare delle ricadute sul turismo, in questi casi veramente sostenibile. Sono attività, tra l'altro, che rappresentano un tutt'uno con il territorio dal punto di vista identitario e culturale, perderle sarebbe un danno irreparabile. Non capire queste problematiche significa condannare le terre alte al declino e allo spopolamento. L'inserimento e la diffusione incontrollata del lupo è stata fatta a cuor leggero e fa il paio con le problematiche create già da tempo dalla presenza eccessiva di cinghiali. Salviamo pure i nobili intenti di qualche ingenuo politicante delle nostre parti, ma, nel caso del lupo, i progetti in merito ben finanziati a livello europeo e non solo, così ben visti dalle multinazionali dell'agroindustria fanno sorgere qualche dubbio sulla buona fede degli stessi. La casalinga di Voghera risponderebbe: non è per caso che questi giganti temano per davvero la concorrenza dei piccoli allevatori e produttori di montagna che vendono prodotti imbattibili sul fronte qualità/prezzo! A pensar male si fa peccato, ma spesso si azzecca... In attesa di qualche risposta, aspettiamo l'arrivo dell'orso...

Ecco perché la #montagna non è di tutti né per tutti: questi sono alcuni dei gravi danni che un #turismo di massa e incontrollato arreca al territorio e alla tutela della #biodiversità. Servono confini precisi e invalicabili tra attività antropiche e natura: non è ambientalismo estremo, ma approccio consapevole a 360 gradi: basterebbe capire che lo #sviluppo umano non può prescindere dalla salvaguardia dell'ambiente in tutte le sue componenti e che, oltretutto, non è di certo così che si valorizza l'#economia della montagna. L'informazione in questi ultimi anni ha fatto male il suo lavoro, gli enti anche peggio e la continua ricerca di un contatto con la fauna selvatica non fa che peggiorare la situazione. https://lnkd.in/dxkGtmfy

Gli animali sono esseri viventi preziosi, come noi del resto, con la differenza che loro hanno lo Spirito di Specie mentre noi lo Spirito individuale. Amarli significa per noi Umani la possibilita’ si evolverci spiritualmente (Dal Libro Antroposofia e protezione dell’Animale - Uomo e Animale fratelli nell’evoluzione Ed. Novalis)

Interessante punto di vista