Inno all’invenzione Circondati da un mondo di copia e incolla e da una sempre più pervasiva intelligenza artificiale come possiamo produrre originalità su processi e prodotti? Ci vuole un approccio sistematico all’inventare. Bisogna lasciarsi andare con la creatività e non bloccarsi, cercare soluzioni studiando, cercare su come fare, informarsi sui brevetti, riconoscere se l'idea è brevettabile e collaborare con esperti. Spesso l'invenzione è frutto di un team. La Treccani dice che l’azione d’inventare è ideazione, creazione o introduzione di oggetti, prodotti o strumenti nuovi, o anche soltanto di un metodo di produzione materiale o intellettuale, e in genere di quanto può rendere più facile il lavoro, determinare attività nuove, contribuire al progresso della conoscenza e delle abilità tecniche. L’invenzione è per lo più legata allo studio, alla sperimentazione, alla ricerca empirica o scientifica. Per le imprese che vogliono stare un metro avanti è vitale inventare e proteggere le loro invenzioni. Solo così possono creare uno spazio inattaccabile a protezione delle loro marginalità. In ISIRES facciamo questo. Affianchiamo le imprese per far crescere e proteggere le loro idee. Marco De Candia Responsabile Relazioni Industriali ISIRES - Istituto Italiano Ricerca e Sviluppo - Centro di Trasferimento Tecnologico Nazionale Industria 4.0
Post di Marco De Candia
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Ti presentiamo il nostro #staff! ⚡️ Lui è Danilo D'Andrea, il nostro COO, #laureato presso l’Università degli Studi di #Messina nel 2017 🎓 #Specializzato in #caratterizzazione dei #materiali #metallici e #plastici, con particolare attenzione all’Additive Manufacturing. Oltre alla sua #esperienza nella #ricerca #accademica, ha fondato inizialmente la #startup #Neural dedicata alla #sostenibilità e alla #economia circolare, e in seguito, lo spin-off accademico #KnoWow focalizzato sulla #progettazione strutturale, sulla #sostenibilità e sul #trasferimento #tecnologico ⚙️⚡️ Grazie al suo spirito risoluto, Danilo D'Andrea guida con determinazione e visione le sue #iniziative #imprenditoriali, promuovendo #innovazione e #sostenibilità attraverso #progetti che coniugano #tecnologia avanzata e impatto positivo sul #futuro 🌎 #KnoWow #Innovation #research #sustainability #KnoWow #innovazione #ricerca #sostenibilità
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Il Parco Scientifico Tecnologico non è solamente un sito industriale che ospita imprese innovative e realizza attività di diffusione dell’innovazione. Dialoga anche con il territorio per offrire opportunità di sviluppo e crescita, favorendo la costituzione di gruppi di interesse su tematiche specifiche, ampliando la propria rete di contatti e collaborazioni per offrire alle imprese un network di competenze e servizi utili a migliorare i proprio prodotti/processi. In particolare, la Regione Piemonte ha riconosciuto: -La sua capacità di intercettare le idee di ricerca e sviluppo innovative sul territorio -La sua funzione di intermediario tra mondo accademico e della ricerca e le imprese -Il suo ruolo di aggregatore di imprese e organismi di ricerca #pst #parcoscientificotecnologico
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In un contesto di continua evoluzione, la #ricerca e l'#innovazione si configurano come pilastri essenziali per mantenere la #competitività e garantire un futuro sostenibile delle organizzazioni. Attraverso il suo cluster dedicato, Gruppo SCAI lavora attivamente per realizzare soluzioni innovative che ottimizzano #processi, migliorano #prodotti esistenti e ne sviluppano di nuovi. Il #network di innovazione che coinvolge le aziende del Gruppo, i Centri di Ricerca e i laboratori universitari promuove inoltre lo sviluppo di brevetti e pubblicazioni, supportando così la ricerca avanzata, focalizzata su soluzioni concrete per sfide tecnologiche e industriali complesse. Scopri in che modo il Cluster Ricerca e Innovazione è in grado di garantire ai clienti soluzioni di ultima generazione, migliorando l'efficacia e l'efficienza operativa attraverso l’adozione di tecnologie all'avanguardia: https://lnkd.in/d2sqGh9m #Innovation #Research #Tecnologia #RicercaEInnovazione #staydedicated Dedagroup
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Agrioil è una #PMI con storia pluricentenaria che produce olio nel Parco del Cilento con un frantoio 4.0 e uno stabilimento digitalizzato e proiettato verso il 5.0. Volteco invece di anni ne ha “solo” 45, si trova in Veneto, produce impermeabilizzanti per l’edilizia, e sta portando avanti un progetto che si chiama “Amphibia Digital Analysis” utilizzando #intelligenzaartificiale per governare il processo produttivo e ridurre gli scarti. Cosa hanno in comune queste due aziende? Hanno puntato sull’#innovazione tecnologica e sono le vincitrici della terza edizione del #PMIAward, promosso dall’Osservatorio Innovazione Digitale nelle Pmi della School of Management del Politecnico di Milano. 🏆Il premio ha come obiettivo il supporto e la diffusione della cultura dell’innovazione, della #trasformazionedigitale e della #sostenibilità ambientale nel mondo delle piccole e medie imprese, dando visibilità ai progetti più originali e favorendo la circolazione delle eccellenze e i processi di emulazione. Le imprese hanno potuto candidarsi nei primi mesi dell’anno, alla fine sono stati selezionati 19 progetti fra i quali sono emerse le cinque aziende sopra citate. La giuria composta dai ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del PoliMi ha valutato i progetti in base ai seguenti criteri: - impatto sulle performance aziendali, - impatto socio-ambientale, - rilevanza strategica, - innovatività, - modalità di realizzazione del progetto e replicabilità. #crosshub #temporarymanager #aziendeitaliane #imprenditori
CROSS HUB NEWS - TEMPORARY MANAGEMENT
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𝗟𝗲 𝗻𝗲𝘄𝘀 𝗱𝗶 Aprile! 🔹 #Transizione50 – Tutti gli approfondimenti sulla misura emersi durante l'incontro del 9 aprile 2024 fra i Soci Airi e il MIMIT 🔹Airi ha completato le attività di definizione delle #TecnologiePrioritarie per l’#industria, che saranno raccolte nella nuova edizione, suddivisa in dieci #settori #industriali 🔹#Workshops REPOXYBLE project e BIORING su #materiali #biobased, #digitale e #sostenibilità - maggio, giugno 2024 🔹il Gruppo di lavoro Airi su #Education, #ricerca e #industria scriverà un nuovo report sulle #competenze della ricerca industriale nell'#IntelligenzaArtificiale. Il gruppo si apre ai contributi e alle idee dei #soci Airi interessati 🔹Airi partecipa a ICESP - Piattaforma Italiana attori per l'#Economia #Circolare 🔹Apertura registrazioni NanoInnovation 2024 (Roma, 09 - 13 settembre 2024) Aperta la call internazionale per il bando #StartPitch dell’Università di Pisa, dedicato ai gruppi di ricerca con risultati aventi TRL almeno 3 e #startup costituite da meno di 1 anno alla data del primo gennaio 2024. 👉🏻Rimani sempre aggiornato sulle nostre news! 𝗜𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗶𝘁𝗶 𝗾𝘂𝗶 https://lnkd.in/dp2f39g7 #AIRI #RicercaeSviluppo #Innovazione
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A Innovation Village si parlerà di trasferimento tecnologico e valorizzazione degli assets immateriali con il Ministero delle Imprese e Made in Italy e NETVAL Nel corso dell’evento “Incentivi per ricerca e innovazione” (mercoledì 8 maggio ore 15) Loredana Guglielmetti e Francesco Morgia, Dirigenti del MIMIT, presenteranno le novità del codice della proprietà intellettuale sulla tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale per le Università e gli Enti di Ricerca e le misure del Ministero per la valorizzazione dei brevetti per imprese e ricerca, fra cui i bandi Brevetti “Brevetti+” e “proof of concept” Ampio spazio sarà poi dato alla presentazione della piattaforma Knowledge Share, una “best practice” italiana fortemente riconosciuta anche all’estero che vuole rappresentare per le imprese il punto d’incontro con la conoscenza sviluppata dalla ricerca universitaria e dei Centri di Ricerca, che può essere oggetto di applicazione concreta. Ad oggi Knowledge Share è la più grande matchmaking platform for deeptech innovation a livello nazionale dedicata alla valorizzazione della ricerca pubblica. Giuseppe Conti, Presidente Netval e Shiva Loccisano, Senior Project Manager Knowledge-Share, illustreranno finalità e funzioni della nuova piattaforma Link per iscriversi: https://lnkd.in/d5vZSyXM
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Il tema del Trasferimento tecnologico è complesso da afferrare con mano perché i suoi confini tendono a ubicarlo in una dimensione teorica. Paolo Netti, invece, ci dimostra come esista un metodo concreto, applicabile e, più di tutto, riproducibile, in grado di porsi come ponte di congiunzione tra il mondo accademico della ricerca e quello dell’impresa, del mercato finale dei prodotti; nonché funzionale all’interscambio tra azienda e azienda ai fini del rilascio di device. Il discorso è tanto più puntuale in un Paese come l’Italia, che si configura con una produttività scientifica eccellente ed una qualità della ricerca come pochi nella dimensione internazionale, e dove si fa sempre più diffusa l’immagine dell’imprenditore-researchpreneur, giunto incarnato tra impresa e ricerca. La collaborazione tra il mondo della ricerca e la destinazione finale dell’utile sul mercato diviene, allora, una sinergia quantomai stringente ed estremamente proficua se approcciata, per l’appunto, col giusto metodo. Urge allora una misura, un canone, che la figura a tutto tondo di Netti – scienziato, manager, startupper dall’esperienza consolidatissima e variegata, sa fornire perché, prima di tutto, sa incarnare. Per registrarti all'evento: 👉 Clicca il link: https://fb.me/e/20MhypPI4 👉 Scrivi a: incubatore@campanianewsteel.it
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In America la collaborazione tra imprese e università è imprescindibile. Nel nostro piccolo, negli anni abbiamo creato tanti ponti con il mondo accademico da Università Ca' Foscari Venezia a CIMBA, da Università Bocconi al CUOA Business School, da Università degli Studi di Padova al Trinity College Dublin, dal Politecnico di Milano a Università degli Studi di Verona fino ad H-FARM. Da uno di questi ponti, è nata una bella collaborazione con il Prof Giulio Buciuni del Trinity College Dublin che ha portato, tra le altre cose, ad avvicinarlo ad azzurrodigitale e al nostro modello e l'ha portato ad inserirlo nel suo ultimo libro "Innovatori Outsider" dove si parla di imprese #plugin. Cos'è un impresa plug-in? Secondo la ricerca del Professore, le imprese plug-in iniettano nuove soluzioni tecnologiche, conoscenze, prodotti e modelli di business all’interno di settori industriali maturi contribuendo all’upgrading delle imprese manifatturiere e del sistema industriale nel suo complesso. Si comportano, a tutti gli effetti, come degli aggiornatori di sistema e permettono a una serie di territori industriali di avere accesso a nuove forme di conoscenza e modelli di business. Offrono dunque un nuovo modello imprenditoriale per il futuro del capitalismo italiano, che può trovare casa nei luoghi che sembrano oggi esclusi dal circuito globale dei grandi hub dell’innovazione. 👉 Nel primo commento, il link al libro, un ottimo regalo di natale.
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INNOVATORI OUTSIDER Giulio Buciuni Leggendo "Innovatori outsider" del prof. Giulio Buciuni e dialogando con lui alla presentazione del suo libro ho trovato conferma dell'idea che già mi ero fatto dialogando su Linkedin. Concordo al 100% sulle sue analisi e sulle idee che sta portando avanti insieme al prof. Giancarlo Coro, credo rappresentino un faro nell'oscurità di un sistema-Italia da troppo tempo disorientato e in declino. Giulio in questo ultimo lavoro propone un nuovo modello di impresa che potrebbe dare nuova linfa al nostro sistema economico, sociale e ambientale. Le chiama imprese "plug-in" perché come un nuovo software si innestano nell'ecosistema esistente e lo potenziano iniettando robuste dosi di alta tecnologia e innovazione, grazie anche ai contributi di giovani talenti, delle università e di investitori esterni. Lo scopo di queste aziende è contribuire alla crescita della competitività delle imprese e dei distretti industriali dove si concentra l'eccellenza italiana. Mi sono chiesto quanto Aton possa essere considerata una impresa "plug-in" e la narrazione di Buciuni mi è utile per condividere un momento di confronto, che sintetizzo in tre punti: 1️⃣ credo moltissimo nel creare valore per le aziende del "Made in Italy", seguendole nelle loro necessità e accompagnandole nel loro rinnovamento e sviluppo. Essere plug-in significa per me co-progettare con i clienti la R&D, i servizi e i nuovi prodotti software, vestendoli sulle dinamiche esigenze delle aziende nei nostri distretti più importanti, ad esempio nei settori alimentare, farmaceutico, moda, retail. Plug-in significa compensare i limiti dell'offerta degli elefantiaci software vendor esteri che costringono le nostre imprese a subire prodotti, servizi e processi rigidi, tempi lunghi, costi esagerati. Sono fattori che non favoriscono le nostre realtà perché pensati per altre realtà, molto diverse dalle nostre; 2️⃣ è sempre più necessario (e oggi anche più facile) fare davvero rete con scuole e università scambiando valore e opportunità, conoscenze ed esperienze, persone e strumenti, idee e best practice locali e globali: ci stiamo impegnando molto e i primi risultati stanno arrivando; 3️⃣ crescita dimensionale: su 390.000 aziende produttive registrate in Italia ben 143.000 hanno un solo addetto e 247.000 non superano le nove persone: sono convinto che sarà sempre più difficile stare sul mercato senza investire grandi capitali per alimentare la competitività tecnologica, manageriale e internazionale. Da qui la necessità di aumentare le dimensioni delle nostre aziende per via organica, m&a, network, quando necessario anche aprendo il capitale sociale. Grazie Giulio e Giancarlo, i vostri lavori sono fondamentali per farci riflettere, renderci consapevoli sui cambiamenti in atto e spingerci a prendere le decisioni giuste come imprenditori, lavoratori, cittadini. Voi che ne pensate delle imprese plug-in?
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Il tema del Trasferimento tecnologico è complesso da afferrare con mano perché i suoi confini tendono a ubicarlo in una dimensione teorica. Paolo Netti, invece, ci dimostra come esista un metodo concreto, applicabile e, più di tutto, riproducibile, in grado di porsi come ponte di congiunzione tra il mondo accademico della ricerca e quello dell’impresa, del mercato finale dei prodotti; nonché funzionale all’interscambio tra azienda e azienda ai fini del rilascio di device. Il discorso è tanto più puntuale in un Paese come l’Italia, che si configura con una produttività scientifica eccellente ed una qualità della ricerca come pochi nella dimensione internazionale, e dove si fa sempre più diffusa l’immagine dell’imprenditore-researchpreneur, giunto incarnato tra impresa e ricerca. La collaborazione tra il mondo della ricerca e la destinazione finale dell’utile sul mercato diviene, allora, una sinergia quantomai stringente ed estremamente proficua se approcciata, per l’appunto, col giusto metodo. Urge allora una misura, un canone, che la figura a tutto tondo di Netti – scienziato, manager, startupper dall’esperienza consolidatissima e variegata, sa fornire perché, prima di tutto, sa incarnare. Per registrarti all'evento: 👉 Clicca il link: https://fb.me/e/20MhypPI4 👉 Scrivi a: incubatore@campanianewsteel.it
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Consulente aziendale
5 mesiCongratulazioni Marco!