Oggi all’evento AGEVITY presso l’Università Bocconi di Milano ho avuto l'opportunità di parlare di un importante passaggio nel settore sociosanitario: la transizione da singole RSA a Centri Servizi e ora a strutture per la presa in carico totale ed olistica della persona anziana fragile. Una trasformazione che porta le RSA ad essere supporti a 360 gradi per anziani e famiglie. Cosa implica questa presa in carico a 360 gradi: 🔹 Valutazione multidimensionale 🔹 Piano di cura personalizzato e individualizzato 🔹 Supporto e collaborazione con le famiglie 🔹 Partecipazione attiva alla vita della comunità 🔹 Monitoraggio e adattamento continuo degli spazi Inoltre, nelle strutture del Gruppo Korian Italia, stiamo integrando servizi con consulenze, collaborazione tra servizi territoriali e soluzioni temporanee, insieme a tecnologie innovative come la telemedicina e la sensoristica, per garantire assistenza efficace e sicura. Siamo consapevoli che per realizzare questi obiettivi, abbiamo bisogno di personale motivato e ben formato. Diventa quindi essenziale attrarre nuovi talenti nelle professioni infermieristiche e assistenziali. Il ruolo del sociosanitario è cruciale nel promuovere una cultura di socialità e inclusione. Solo così potremo costruire un sistema di servizi integrato e sostenibile, garantendo una presa in carico a 360 gradi per le persone fragili. Insieme possiamo fare la differenza. #Sociosanitario #RSA #PresaInCarico #Inclusione #Telemedicina #Assistenza #Korian Federico Guidoni, Aiop Lombardia, Assolombarda
Post di Marco Parenti
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Le sfide del settore sociosanitario sono sempre più urgenti: il rapido invecchiamento della popolazione, con un aumento previsto del 43% degli over 80 in Lombardia entro il 2044, e le difficoltà legate alla sostenibilità economica, ai costi crescenti e alla carenza di personale richiedono soluzioni innovative. Il futuro delle RSA non può più essere centrato solo sulla struttura. È necessario adottare una visione più ampia e flessibile, integrando maggiormente i servizi territoriali e domiciliari. Penso a iniziative concrete come: • Potenziamento dell’assistenza domiciliare (ADI) per garantire continuità di cura nella casa dell’anziano. • Reti di supporto integrato come ospedali di comunità, telemedicina e RSA aperte, per una presa in carico più dinamica e personalizzata. • Co-housing per anziani, che coniuga assistenza e socialità, riducendo l’isolamento e ottimizzando le risorse. Inoltre, dobbiamo affrontare con coraggio il problema della carenza di personale, rendendo più attrattive le professioni sociosanitarie come OSS e ASA, sia attraverso una maggiore valorizzazione economica sia con percorsi di formazione innovativi e motivanti. Le case di riposo restano un presidio fondamentale, ma devono evolversi in veri e propri hub di servizi integrati, capaci di dialogare con le famiglie, il territorio e il sistema sanitario nel suo complesso. Il futuro si costruisce oggi: condivido queste idee per stimolare un confronto che possa portare soluzioni concrete e condivise. Quali altre proposte possono aiutare a superare queste difficoltà? Il settore sociosanitario lombardo affronta sfide legate all’invecchiamento della popolazione, con un previsto aumento degli over 80 del 43% entro il 2044. Le RSA devono evolversi per superare criticità come la carenza di personale e i costi crescenti, integrandosi con servizi territoriali e domiciliari. La Regione punta su modelli più flessibili, come l’ADI, la telemedicina e il co-housing, per rispondere alle nuove esigenze e garantire una rete di supporto efficace.
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Facendo ricerca continua per il mio progetto di soluzioni abitative per individui anziani autosufficienti che sia in grado di supportarli nel mantenere un'indipendenza attiva , socializzazione, vivere serenamente la vecchiaia trovo interessante le riflessioni di seguito: Ridurre l'isolamento e trovare soluzioni per unire socializzazione e assistenza
Le sfide del settore sociosanitario sono sempre più urgenti: il rapido invecchiamento della popolazione, con un aumento previsto del 43% degli over 80 in Lombardia entro il 2044, e le difficoltà legate alla sostenibilità economica, ai costi crescenti e alla carenza di personale richiedono soluzioni innovative. Il futuro delle RSA non può più essere centrato solo sulla struttura. È necessario adottare una visione più ampia e flessibile, integrando maggiormente i servizi territoriali e domiciliari. Penso a iniziative concrete come: • Potenziamento dell’assistenza domiciliare (ADI) per garantire continuità di cura nella casa dell’anziano. • Reti di supporto integrato come ospedali di comunità, telemedicina e RSA aperte, per una presa in carico più dinamica e personalizzata. • Co-housing per anziani, che coniuga assistenza e socialità, riducendo l’isolamento e ottimizzando le risorse. Inoltre, dobbiamo affrontare con coraggio il problema della carenza di personale, rendendo più attrattive le professioni sociosanitarie come OSS e ASA, sia attraverso una maggiore valorizzazione economica sia con percorsi di formazione innovativi e motivanti. Le case di riposo restano un presidio fondamentale, ma devono evolversi in veri e propri hub di servizi integrati, capaci di dialogare con le famiglie, il territorio e il sistema sanitario nel suo complesso. Il futuro si costruisce oggi: condivido queste idee per stimolare un confronto che possa portare soluzioni concrete e condivise. Quali altre proposte possono aiutare a superare queste difficoltà? Il settore sociosanitario lombardo affronta sfide legate all’invecchiamento della popolazione, con un previsto aumento degli over 80 del 43% entro il 2044. Le RSA devono evolversi per superare criticità come la carenza di personale e i costi crescenti, integrandosi con servizi territoriali e domiciliari. La Regione punta su modelli più flessibili, come l’ADI, la telemedicina e il co-housing, per rispondere alle nuove esigenze e garantire una rete di supporto efficace.
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Fondazione Onda ETS ha premiato 210 RSA e Case di Riposo italiane con il Bollino RosaArgento per il biennio 2025-2026. Il riconoscimento, giunto alla quinta edizione, valorizza le strutture che garantiscono assistenza personalizzata e sicura, orientata al benessere degli ospiti. Quest’anno, 91 strutture hanno ricevuto il massimo punteggio di 3 bollini, 110 ne hanno ottenuti 2 e 9 un bollino. Il Bollino RosaArgento offre alle famiglie uno strumento per orientarsi nella scelta delle RSA più attente alla qualità della vita degli anziani. Il punteggio è assegnato sulla base di un questionario con 117 domande che valutano aspetti clinici, servizi generali e il lato umano dell’assistenza. Durante la premiazione sono stati presentati i risultati dell’indagine Essere anziani nel 2024, che fotografa la condizione degli anziani in Italia: il 46% valuta positivamente la propria qualità di vita, ma due su tre convivono con patologie croniche, mentre il 55% teme la perdita di autonomia. Nonostante i timori legati alla solitudine in RSA, gli anziani riconoscono l’importanza di queste strutture per l’assistenza e la continuità delle cure. La Presidente di Fondazione Onda, Francesca Merzagora, ha sottolineato come il Bollino RosaArgento rappresenti un’opportunità per valorizzare le RSA e promuovere politiche che migliorino i servizi per gli anziani.
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La riflessione di Fabrizio Asioli, pubblicata nelle scorse settimane sulla rivista I luoghi della Cura si concentra sul futuro delle RSA, sottolineando la necessità di garantire un’assistenza appropriata ai diversi bisogni di cura delle persone anziane fragili e alle necessità dei loro caregiver. Cosa ho trovato interessante: - L’analisi delle dinamiche che portano l’inserimento di un anziano o di un disabile in una struttura in modo permanente - L’importanza, più volte ribadita, di far corrispondere all’eterogeneità dei bisogni un aumento del numero e della varietà delle strategie assistenziali. - La necessità di ribaltare il punto di partenza, eliminando l’idea di RSA come “contenitori” e ripartendo dalle persone e dai loro bisogni assistenziali, che non sempre sono solo di natura sociale, ma che spesso hanno ragioni cliniche. Cosa aggiungo alla riflessione? Asioli vede prioritaria, per il futuro delle RSA, la necessità di limitare concentrazioni di pazienti che abbiano necessità assistenziali molto differenti. Se penso alla situazione attuale del settore e alle problematiche che i soggetti coinvolti devono affrontare (parlo dei manager ma anche delle famiglie) trovo complesso, in un futuro prossimo, intraprendere questa strada. La buona notizia, però, è che in questo senso la tecnologia può fare molto per mettere al centro la persona e i suoi bisogni. Un’assistenza personalizzata e differenziata oggi è realmente alla portata di ogni RSA che voglia investire nell’innovazione, capace di creare dei luoghi di cura che proteggano la fragilità e le restituiscano valore. #RSA #CasediRiposo #ResidenzaSanitariaAssistita #Casadicura #RSD #sociosanitario #socioassistenziale #nonautosufficienza #longtermcare
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📣 In Johnson & Johnson vogliamo essere parte attiva del cambiamento culturale in atto e moltiplicare le opportunità di ascolto e confronto Facilitare il dialogo tra i rappresentanti dei pazienti e Istituzioni significa far sentire più forte la voce delle persone affette da patologie gravi e rendere il Sistema Salute sempre più efficiente ed efficace nel rispondere alle esigenze dei pazienti e dei caregiver. 🚀Questo e molti altri temi sono e verranno affrontati durante la Johnson & Johnson Week, iniziata ieri jnjsalute.it 👩🔬🧑🏽🔬In J&J Innovative Medicine non perdiamo mai di vista le persone che serviamo e le opportunità che la scienza ci offre. L’ascolto e l’apprendimento continui sono alla base dello sviluppo e l’accesso di farmaci trasformativi per il futuro. #JNJWeek #InsiemeVersoLaMedicinaDelFuturo
Associazioni pazienti e organizzazioni civiche hanno un ruolo sempre più importante nei processi decisionali che riguardano cure, salute e sanità territoriale. Ne parliamo oggi in Regione Lombardia, inaugurando un nuovo percorso per supportare il Terzo Settore nel confronto con le Istituzioni e i decision maker del mondo della #salute. La Patient Association Academy nasce per rispondere a un’esigenza espressa dalle Associazioni stesse, oltre 100 in tutta Italia, come emerge dallo Studio IQVIA. Il 48% delle realtà associative vuole rafforzare competenze di comunicazione e relazione per migliorare il dialogo con le istituzioni, e il 47% desidera potenziare le competenze nella gestione dei progetti. Segue la necessità di essere più informati sulle nuove molecole e su quelle in via di sviluppo e sulle normative e aspetti legali. In Johnson & Johnson vogliamo essere parte attiva del cambiamento culturale in atto e moltiplicare le opportunità di ascolto e confronto reciproco. Facilitare il dialogo tra i rappresentati dei pazienti e Istituzioni significa rendere il Sistema Salute sempre più efficiente ed efficace nel rispondere alle esigenze dei #pazienti e dei caregiver. Seguici su jnjsalute.it #JNJWeek #InsiemeVersoLaMedicinaDelFuturo Con noi oggi Alessandra Locatelli Ministro per le Disabilità, Gabriele Sepio Segretario Fondazione Terzjus, Elena Lucchini Assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità Regione Lombardia, Emanuele Monti Presidente IX Commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia Regione Lombardia, Carlo Borghetti Componente III Commissione Sanità e IX Commissione Sostenibilità Sociale, Casa e Famiglia Regione Lombardia, Mario Sturion Managing Director J&J Innovative Medicine Italia, Monica Gibellini Direttrice Government Affairs, Policy and Patient Engagement J&J Innovative Medicine Italia, Luigi Ripamonti Responsabile Corriere Salute Corriere della Sera
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𝗜𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗣𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮: 𝗨𝗻𝗮 𝗣𝗿𝗶𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮̀ 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗙𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 💓 𝐼𝑛 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑎 𝑟𝑎𝑝𝑖𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑙'𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑠𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑚𝑎𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑒𝑣𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒. 𝐿𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎, 𝑠𝑜𝑝𝑟𝑎𝑡𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑓𝑎𝑠𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑑𝑒𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑧𝑎 𝑒𝑡𝑎̀, 𝑑𝑖𝑝𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑖𝑛 𝑔𝑟𝑎𝑛 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑎𝑝𝑎𝑐𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑖 𝑠𝑎𝑛𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑒𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑒𝑠𝑖𝑔𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑣𝑢𝑙𝑛𝑒𝑟𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖. 💰 Investire in ricerca e sviluppo nel settore sanitario significa non solo migliorare le cure esistenti, ma anche scoprire nuove soluzioni per malattie finora trascurate. È fondamentale che la ricerca sia guidata da un principio etico di inclusività, assicurando che le innovazioni beneficiino tutti, senza lasciare indietro nessuno, Specialmente gli anziani e le persone con disabilità. 🏡 La ricerca incentrata sulla qualità di vita trasforma la sanità in uno strumento di equità sociale, garantendo che ogni individuo possa godere di un'esistenza dignitosa e piena. Attraverso un finanziamento adeguato, possiamo costruire sistemi sanitari robusti che prevedano non solo trattamenti, ma anche supporto continuativo, assistenza domiciliare e infrastrutture adeguate. 💪 Invito colleghi, policymaker e professionisti del settore a riflettere su come possiamo contribuire a un cambiamento significativo. È tempo di agire con visione e coraggio, mettendo la qualità della vita al centro delle nostre priorità. ❔ Vorrei sentire le vostre opinioni! Come credete che possiamo migliorare l'accesso e la qualità delle cure sanitarie per le categorie più fragili? #sanitàpubblica #investimenti #qualitàdivita #anziani #ricerca #innovazione #healthcare
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📑⚕️ 𝐀𝐈𝐒𝐋𝐞𝐂, Società scientifica multidisciplinare per lo studio del #WoundCare, si unisce alle Federazioni e ai Consigli nazionali degli Ordini delle professioni sanitarie e sociosanitarie sostenendo le istanze presentate nel 𝑴𝒂𝒏𝒊𝒇𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒔𝒖𝒑𝒆𝒓𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒑𝒐𝒗𝒆𝒓𝒕𝒂̀ 𝒔𝒂𝒏𝒊𝒕𝒂𝒓𝒊𝒆 siglato nei giorni scorsi a Verona. 📊🎓Punti cardine del 𝑴𝒂𝒏𝒊𝒇𝒆𝒔𝒕𝒐 sono il superamento delle 𝐝𝐢𝐬𝐞𝐠𝐮𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐧𝐳𝐞 presenti nell’ambito della #Salute e il conseguimento di una 𝐞𝐪𝐮𝐚 𝐚𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚 per tutta la collettività, nonché l’istituzione e la promozione di 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 attraverso i quali i professionisti sanitari di oggi e di domani possano contribuire al progresso scientifico e culturale della nostra società. 🎯 Per un #SSN più equo e universale in grado di superare le diseguaglianze presenti nel Paese: 𝐀𝐈𝐒𝐋𝐞𝐂 c’è. 👉 Leggi il Manifesto https://lnkd.in/dvZ_rU3M #OperatoriSanitari #Nurse #Infermiere #Infermieristica #HealthCare #NursingCare #Cura #Equity #Equality #Sanita
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Oggi al Congresso Sigg Lombardia si parla di come affrontare le sfide dell’invecchiamento, di servizi agli anziani fragili a domicilio, in riabilitazione, in RSA, di modelli di co-management in ospedale, affrontando dunque non solo temi legati alla pratica clinica e alla ricerca ma anche ai modelli organizzativi. La collaborazione tra organizzazioni del terzo settore impegnate nella promozione della longevità e il mondo dei geriatri è fondamentale per promuovere un invecchiamento sano e attivo, integrando competenze mediche con iniziative sociali come programmi educativi e di prevenzione. Una sinergia che può contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone e a potenziare l’accesso a risorse cruciali per la longevità.
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Il Terzo Settore gioca un ruolo cruciale nel rinnovamento della medicina territoriale, grazie a un approccio comunitario e partecipativo. Secondo l’ultimo censimento Istat (2023), le istituzioni non profit attive in sanità sono tra le più longeve e strutturate, con il 91% che utilizza tecnologie digitali e una rete di relazioni significativa con Aziende Sanitarie Locali e Università. Tuttavia, il coordinamento interno al settore non profit può essere potenziato per massimizzare l'impatto. Il volontariato in sanità si distingue per la sua capacità di intercettare i bisogni più urgenti delle comunità, e svolge un ruolo essenziale come intermediario tra la cittadinanza e le istituzioni. Di come il Terzo Settore possa contribuire a una sanità più accessibile e inclusiva ne ha parlato Chiara Lodi Rizzini su Rivista Mutuo SoccorsoSOLIDEA, approfondendo le sperimentazioni che vedono la Salute al centro di un approccio sistemico, collaborativo e partecipativo. Lo leggi qui: https://lnkd.in/dvsJMy4v #Sanità #TerzoSettore #MedicinaTerritoriale #Innovazione #Volontariato
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Il potenziamento dell’assistenza domiciliare è uno dei pilastri su cui si fonda la riforma dell’assistenza alla non autosufficienza oltre che un elemento cardine per la riorganizzazione della medicina territoriale. Per far fronte alle sfide demografiche e sociali che stiamo vivendo, il PNRR ha tracciato una direzione chiara: garantire che il 10% della popolazione over 65 sia presa in carico direttamente a casa propria. Un obiettivo essenziale per offrire una risposta mirata e personalizzata alle esigenze di salute e assistenza dei nostri anziani. Oggi più che mai, vediamo emergere nuove modalità di intervento che privilegiano l'équipe multidisciplinare e l’uso delle tecnologie innovative. Ne è un esempio la misura "Rsa Aperta", introdotta nel 2013 in Lombardia, che fornisce servizi sociosanitari a domicilio a anziani con demenza e over 75 non autosufficienti. Questo approccio non solo migliora l'accessibilità ai servizi, ma anche la qualità della cura domiciliare, riducendo la necessità di ricoveri in strutture residenziali e promuovendo una maggiore autonomia e benessere per gli anziani e le loro famiglie. ⬇ Qui il racconto di Luca Enrico Degani e stefania pozzati su Il Sole 24 Ore
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Relationship&Development Manager
6 mesiComplimenti Marco Parenti, la strada è quella giusta!