Quando ci si trova in ambienti marginali, estremamente eterogenei e confinanti con zone altamente selvatiche, la convivenza risulta difficile. La gestione di vigna complessa. Dopo mesi di riprese e osservazioni, di studio comportamentale e stime di danno da parte delle incursioni di cinghiali pubblico questo video che ritengo significativo per diversi motivi: - La struttura famigliare numerosa, stabile e coesa. Ciò determina un danno ingente in poco tempo sia a terra che sulle piante. Abbiamo filmato cinghiali strappare via interi capi a frutto. - La differente efficienza del recinto elettrico che, nonostante sia attivo, pare non sia efficace poiche i piccoli passano sotto e i grandi, se non toccano con il grugno umido, non risultano disturbati. La spessa cotenna e setole isolano l'animale. - L'elevata prolificità e la bassa mortalità giovanile creano gruppi numerosi di adulti fertili che spesso restano in gruppo come visto in vari video. Gruppi in cui ci sono più adulti con decine di cuccioli. - La limitata paura verso l'uomo e il pascolo diurno. Molti dei video catturati sono di gruppi che grufolano di giorno e, spesso, li si trova in vigna anche durante le lavorazioni agricole. Allora che fare? L'unica strada possibile è una cooperazione con l'ente parco confinante é un potenziamento dei recinti (per quanto possibile). Certo è che portare uva a maturazione sarà un'impresa anche quest'anno.
Post di Marco Tacconi
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L'importanza di un recinto ben fatto. Dopo anni di danneggiamento alle vigne con ingente perdite di produzione siamo giunti ad una soluzione ad hoc per contrastare il problema. Il percorso non è stato facile come si può pensare. Ha richiesto spesa economica, tempo e fatica. Anzitutto andava capita la causa del problema. In questo caso i cinghiali. Vedendone solo le tracce non avevamo tutti i dati necessari per creare una strategia. Il piano di azione è stato il seguente: 1) capire tramite ore e ore di filmati quali e quanti animali erano comunemente presenti nelle vigne, le loro abitudini, i punti principali di accesso ai terreni, i movimenti dentro alla vigna. 2) appurato che il danno principale era dovuto a numerosi cinghiali si è scelta la tipologia di recinto, la distanza e la quantità dei i fili elettrici, il percorso ottimale, la paleria e gli accessori necessari, la preparazione e la pulizia del percorso. 3) creazione del recinto grazie anche alle consulenze tecniche di guardie parco e tecnici elettricisti. 4) implementazione con ulteriori filo di messa a terra che amplificasse l'intensità della scarica elettrica in caso di contatto da parte dell'animale. Dopo alcuni mesi dalla messa in opera e svariate scariche elettriche ricevute, i cinghiali stanno imparando a riconoscere il recinto. Se nei primi periodi erano comunque avvezzi a cercare di attraversarlo (come si vede in un video pubblicato tempo fa sul mio profilo), oggi lo evitano deviando il loro percorso e cambiando abitudini. Fuori dal recinto è tutto completamente grufolato, scavato, girato dall'impeto di questi suini selvatici. Dentro non vi è quasi più traccia. La garanzia che non entrino non può esserci ma almeno abbiamo riportato la situazione sotto i livelli di soglia minima di danno. Ora è questione di mantenere l'opera efficiente con controllo e pulizia della linea.
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Lo sapevi che...? Gli asini sono una specie sociale e non dovrebbero mai vivere in solitudine. La mancanza di almeno un compagno della stessa specie impedisce all'asino di compiere il suo normale comportamento sociale e questo può provocare stress, frustrazione e una serie di conseguenti problemi comportamentali. Il loro comportamento sociale, però, è diverso da quello dei cavalli. Questo è dovuto alla loro diversa storia evolutiva: mentre i cavalli si sono evoluti in territori aperti e ricchi di risorse, gli asini si sono evoluti in territori aridi o semi-aridi, dove le risorse erano scarse. A differenza dei cavalli, che in natura vivono in branchi numerosi, gli asini tendono a vivere in gruppi più piccoli. La struttura sociale degli asini selvatici è variabile e dipende in parte dal cibo, dall’acqua e dallo spazio disponibile nel territorio. Nei luoghi aridi con scarsità di risorse, gli asini possono vivere in modo abbastanza solitario; non si formano gruppi sociali stabili, ma le femmine vivono in coppia con il loro puledro. Gli stalloni e le femmine si incontrano durante la stagione riproduttiva. Dove il cibo è più abbondante, gli asini possono vivere in piccoli gruppi di femmine con uno stallone. In ambiente domestico sono gli esseri umani a dettare le dimensioni e la composizione dei gruppi in cui gli asini vivono. Il Rifugio degli Asinelli ONLUS
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Il Ruolo della Socializzazione nei Primi 3 Mesi: Una Fase Cruciale per il Benessere del Pomerania In allevamento, poniamo grande enfasi sulla socializzazione dei cuccioli nei primi 3 mesi di vita. Durante questo periodo critico, i cuccioli sono continuamente esposti a interazioni con altri cani e persone, un fattore essenziale per lo sviluppo di un carattere equilibrato e sicuro. Lasciamo che la madre svolga il suo ruolo fondamentale nell'educazione e ci assicuriamo che i cuccioli crescano in un ambiente sereno e stimolante. 👶 Socializzazione precoce e sviluppo psicofisico: La corretta socializzazione è fondamentale per prevenire problemi comportamentali e ansia nei cuccioli. Permette loro di affrontare con serenità situazioni nuove e di sviluppare fiducia nei confronti degli esseri umani e degli altri animali. 📈 Insight: Investire nella socializzazione precoce non solo migliora il benessere del cane, ma contribuisce a costruire una solida reputazione aziendale. Offrire cuccioli ben socializzati si traduce in un'esperienza positiva per le famiglie che li accolgono, rafforzando così il nostro posizionamento come allevamento di qualità che mette il benessere del cane al centro di ogni processo.
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🐾 𝗥𝗶𝘃𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹'𝗔𝗱𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗖𝗮𝗻𝗶𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹'𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 Un nuovo vento di cambiamento soffia nell'ambito dell'adozione canina grazie all'iniziativa "Adoptable". Questa rivoluzionaria tecnologia avviata da Pedigree sta trasformando le vite dei cani abbandonati nei rifugi, offrendo loro una seconda possibilità attraverso potenti annunci pubblicitari. Basata sull'intelligenza artificiale e su sofisticati modelli di apprendimento automatico, "Adoptable" crea una rappresentazione digitale accurata di ogni cane, ottimizzando pose e caratteristiche per catturare l'attenzione degli adottanti potenziali. Attraverso l'uso del geo-targeting e dati dettagliati, questa innovativa iniziativa mira a connettere ogni cane con la famiglia perfetta, aumentando così le probabilità di adozione e garantendo un futuro luminoso per ogni animale coinvolto. È un'opportunità di cambiamento che merita di essere celebrata e sostenuta. E tu, cosa ne pensi? #AdozioneCanina #RivoluzioneAnimale
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🦴🐕 Dall’alba dei tempi gli esseri umani addomesticano gli animali per una serie di ragioni: alcuni sono stati addomesticati per il cibo, il lavoro, la compagnia o una combinazione di tutti e tre i fattori. 🐖🐄 👩💼 In questa bellissima infografica pubblicata su Visual Capitalist si ripercorre, cronologicamente, la storia dell’addomesticamento degli animali. 🐈🐾 👨🌾 Dopo i cani, si ritiene siano seguiti gli animali da reddito come pecore, vacche e maiali. Questo avvenne più o meno nello stesso periodo in cui l’umanità passò da uno stile di vita di cacciatori-raccoglitori a una società agricola. 🥛🥩 🚀 L’addomesticamento delle specie ha quindi contribuito a creare la nostra società moderna. L’uomo addomesticando piante e animali ha creato un mondo con una produzione alimentare stabile, che ha consentito alla popolazione umana di crescere in tutto il mondo e di concentrarsi su altre cose come attività creative, ricerca scientifica e molto altro. 🔬🧬 🗺️ Questo ci ha dato il tempo di creare strumenti che aiutassero ad aumentare l’efficienza in agricoltura portando al mondo come lo conosciamo oggi. 🔗 Scopri di più nell’articolo 👉 https://lc.cx/BhBJl2
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ZAMPE E DINTORNI: ECCO QUANTI ANIMALI UCCIDERETE STANOTTE Che meraviglia questo pettirosso vero? Bene, ci sono buone probabilità che stanotte muoia. Inutile girarci attorno con tante attenzioni lessicali: se per festeggiare il nuovo anno sparerai dei petardi è piuttosto prevedibile che ucciderai qualche uccellino. E sì, nonostante sia complicato e il Comune se ne guardi bene dal fornire informazioni o dati, anche a Bolzano ne muoiono decisamente tanti. Sulle Passeggiate e nei cortili eh, mica chissà dove. A dirlo è la statistica (oltre, vabbè, il buon senso). In Italia si stima che muoiano ad ogni Capodanno 5.000 animali di cui l’80% sono uccelli. Uno ogni 11.600 abitanti quindi almeno 9 solo a Bolzano. Restringendo il campo alle città (nei paesi rurali è più difficile assistere a bombardamenti) otteniamo un animale morto ogni 8.000 abitanti quindi almeno 13 a Bolzano. Considerando che il capoluogo altoatesino ha (fortunatamente) una biodiversità più ricca di altre città ecco che il numero si impenna ulteriormente. Diciamo che è statisticamente sicuro che stanotte sparando i petardi uccidiate almeno 13 animali. Tuttavia si potrebbe anche arrivare ad oltre 50 vista la grande concentrazione di specie. Buon anno.
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ZAMPE E DINTORNI: ECCO QUANTI ANIMALI UCCIDERETE STANOTTE Che meraviglia questo pettirosso vero? Bene, ci sono buone probabilità che stanotte muoia. Inutile girarci attorno con tante attenzioni lessicali: se per festeggiare il nuovo anno sparerai dei petardi è piuttosto prevedibile che ucciderai qualche uccellino. E sì, nonostante sia complicato e il Comune se ne guardi bene dal fornire informazioni o dati, anche a Bolzano ne muoiono decisamente tanti. Sulle Passeggiate e nei cortili eh, mica chissà dove. A dirlo è la statistica (oltre, vabbè, il buon senso). In Italia si stima che muoiano ad ogni Capodanno 5.000 animali di cui l’80% sono uccelli. Uno ogni 11.600 abitanti quindi almeno 9 solo a Bolzano. Restringendo il campo alle città (nei paesi rurali è più difficile assistere a bombardamenti) otteniamo un animale morto ogni 8.000 abitanti quindi almeno 13 a Bolzano. Considerando che il capoluogo altoatesino ha (fortunatamente) una biodiversità più ricca di altre città ecco che il numero si impenna ulteriormente. Diciamo che è statisticamente sicuro che stanotte sparando i petardi uccidiate almeno 13 animali. Tuttavia si potrebbe anche arrivare ad oltre 50 vista la grande concentrazione di specie. Buon anno.
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🎯 Il #RapportoItalia di Eurispes - Istituto di Studi Politici Economici e Sociali conferma l’amore degli italiani per gli #animali. Secondo i dati della 36esima edizione, circa 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐬𝐮 𝟒 𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐮𝐧 𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐢𝐚, 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐚𝐧𝐢 𝐞 𝐠𝐚𝐭𝐭𝐢. Un aspetto particolarmente positivo è che la maggioranza di questi animali sono stati salvati dalla strada o adottati da #canili e #gattili, piuttosto che acquistati. 𝐈𝐥 𝟕𝟑% 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐬𝐢 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚 Oltre alla presenza di animali domestici, il Rapporto Eurispes rivela altri dati significativi riguardo all’attenzione contro il #maltrattamento degli animali. ✔ il 76,6% degli italiani si dichiara contrario alla vivisezione ✔ il 72,9% è contro la #caccia ✔ il 78,1% si oppone all’uso di animali nei circhi Sempre più forte, quindi, la nostra opposizione a pratiche che causano sofferenze agli #animali? Che ne pensate?
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🔵 𝐌𝐚𝐞𝐬𝐭𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐦𝐛𝐢𝐨 𝐂𝐚𝐬𝐚: 𝐈𝐥 𝐌𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨𝐬𝐨 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐏𝐚𝐠𝐮𝐫𝐢 𝐞 𝐥𝐞 𝐋𝐨𝐫𝐨 𝐀𝐛𝐢𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐍𝐨𝐦𝐚𝐝𝐢 🔵 I paguri sono molto più che semplici abitanti delle conchiglie: sono esseri sociali, intelligenti e senzienti, meritevoli di maggiore attenzione e protezione. Conoscere meglio questi animali può aiutarci a comprendere l'importanza della loro tutela e a promuovere un trattamento più etico e rispettoso nei loro confronti🐚 Leggi l'articolo: https://lnkd.in/dShtxDvc
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Oggi parliamo di... #vendemmia in #Piemonte! Un vero e proprio rito che si ripete ogni anno e che coinvolge intere comunità, ma anche un momento di festa e un'occasione per fare esperienze divertenti ed emozionanti, tornando per un attimo indietro nel tempo per rivivere le atmosfere contadine e la convivialità del passato. Vuoi saperne di più? Ecco il nostro articolo di oggi: https://lnkd.in/dcCnPJ76
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C.E.O. & Founder GreenEco Wastewater srl
9 mesiMarco, grazie per la condivisione!