Ogni essere umano, su un piano esistenziale e di vita, è Ok. Eppure, spesso le esperienze vissute in famiglia, con gli altri, o attraverso la socializzazione ci portano a pensare di non esserlo, come se fossimo condannati a sentirci “ranocchi”. Vivere pensando di non essere abbastanza – per gli altri, per ciò che facciamo, o per la vita stessa – ci può far dimenticare che abbiamo il diritto di avere sogni, desideri, bisogni e di puntare alla nostra felicità. Già, felicità. Quella dimensione che non si trova tutta insieme, ma che si costruisce, pezzo dopo pezzo, imparando a riconoscere il nostro valore e la possibilità di sentirci Ok anche accanto agli altri. Ma come si fa, se dentro di noi non c’è stato spazio per impararlo? Se siamo stati abituati a sentirci meno, a credere che non ci sia posto per noi in quella strana parola che tutti desiderano ma che pochi sanno come raggiungere? Eric Berne, il creatore dell’Analisi Transazionale, diceva che uno degli obiettivi della terapia è permettere al “ranocchio” di stare meglio – e già questo fa una grande differenza. Ma c’è anche un passo successivo: togliere quella pelle di ranocchio e ritrovare il cammino interrotto del principe o della principessa che ciascuno di noi porta dentro di sé. Tutto questo non è solo una teoria. È il modo in cui ci guardiamo e il modo in cui siamo stati guardati. È il copione con cui ci siamo abituati a vivere. Un copione con cui a volte crediamo che non siamo Ok, oppure che gli altri non lo siano. Ma qui c’è una scelta. Possiamo riscriverlo. Possiamo scegliere di tornare a un copione vincente o di crearne uno nuovo, accettando il passato per ciò che è stato e andando avanti, passo dopo passo. riscrivere il proprio copione significa vivere. Smettere di credere che il “lieto fine” sia solo una favola e capire che la felicità non è qualcosa che arriva dall’esterno, ma qualcosa che si costruisce, giorno dopo giorno, scegliendo di essere più vicini a noi stessi e di condividere questa autenticità con gli altri. #riflessioni #psicologia #analisiTransazionale #crescitaPersonale #benessereEmotivo #autenticità #sviluppoPersonale #salutementale #consapevolezza #copioneDiVita Raffaele Mastromarino IRPIR - Istituto di Ricerca sui Processi Intrapsichici e Relazionali Maria Luisa De Luca
Post di Marco Diella
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PILLOLE DI PSICOLOGIA #68 VIVERE SECONDO I PROPRI VALORI Un diverso modo di intendere il successo è certamente quello di non legarlo al raggiungimento di mete grandiose, ma di considerarlo rispetto alla possibilità data ad ognuno di noi di vivere secondo i propri valori. Tale diversa modalità di intendere il successo e, quindi, di avere soddisfazione fa sì che sia possibile avere una personale piena realizzazione in ogni momento della nostra esistenza. Infatti, vivere secondo i propri valori è un principio attuabile e applicabile in ogni momento della propria vita. Basare il nostro stare al mondo su questa linea di principio ci rende immuni dalla necessità di avere l’approvazione altrui: non si avrà la necessità che qualcuno confermi le nostre scelte o i nostri comportamenti, o quello che pensiamo e sentiamo, dal momento che stiamo agendo secondo i nostri valori... CONTINUA A LEGGERE GRATUITAMENTE LA RUBRICA "PILLOLE DI PSICOLOGIA" SU: https://lnkd.in/dT5rmiTQ #psicoterapia #psicoterapeuta #psicologo #psicologia #psicologa #psicologiapositiva #benessere #crescitapersonale #consapevolezza #coscienza #autostima #crescitainteriore #artedivivere #emozioni #psicoanalisi #desiderio #vita #autocontrollo #valori
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L’invidia è una brutta bestia… o lo è sentirsi invidiati? Nella società moderna, l’immagine di sé e il desiderio di essere ammirati hanno assunto un ruolo centrale. Spesso ci troviamo intrappolati nell’illusione di sentirsi invidiati, credendo che il riconoscimento e l’approvazione degli altri siano la chiave per il nostro successo e la nostra felicità. Questa illusione richiama alla mente la famosa allegoria della Caverna di Platone, evidenziando come l’ossessione di essere oggetto di invidia possa trascinarci in una trappola mentale e limitare la nostra crescita spirituale ed emotiva. Nella Caverna le persone sono intrappolate in un mondo di ombre e illusioni, credendo che queste rappresentino la realtà. Allo stesso modo, nella società moderna, spesso ci imbattiamo in una “Caverna sociale” in cui la nostra percezione del successo e della felicità è distorta dall’illusione di essere invidiati. Ci concentriamo sulla creazione di un’immagine di sé invidiabile, che spesso si basa su apparenze superficiali e materiale esteriore. Ma questa ricerca di gratificazione esterna ci impedisce di sviluppare un’autostima autentica e solida, poiché mettiamo il nostro valore nelle mani degli altri. Sebbene possa sembrare un atto di vulnerabilità e una ricerca di supporto, questa celebrazione, forse inconsapevole, dell’ego può in realtà rafforzare l’illusione stessa. noi siamo alla costante ricerca di consensi e approvazione, è fondamentale riflettere attentamente sul modo in cui utilizziamo i social media e ricordare che la vera felicità non può essere trovata nella quantità di “mi piace” o commenti che riceviamo, ma piuttosto nell’accettazione di sé e nella connessione autentica con gli altri. Dobbiamo imparare a celebrare la nostra individualità e il nostro valore intrinseco, invece di cercare incessantemente l’approvazione esterna che spesso porta solo ad un’illusione effimera di felicità. L’illusione di sentirsi invidiati alimenta una competizione distorta, in cui ci confrontiamo costantemente con gli altri per dimostrare il nostro valore. Questa competizione spesso si basa su parametri superficiali, come la ricchezza materiale, il successo professionale o l’aspetto fisico. Ci sforziamo di superare gli altri, spesso a scapito delle nostre relazioni e del nostro benessere personale. In questa lotta continua, perdiamo di vista la nostra autenticità e la vera fonte di felicità interiore. Ci sentiamo insoddisfatti e insicuri se percepiamo che qualcun altro è più ammirato o apprezzato di noi. Questa fragilità rende difficile trovare una stabilità emotiva e impedisce la crescita personale autentica. Dobbiamo ricordare che la nostra autostima e la nostra felicità dipendono dal nostro amore per noi stessi, dall’accettazione di sé e dalla ricerca di una connessione significativa con il mondo che ci circonda. Soltanto allora saremo veramente liberi di essere noi stessi e di vivere una vita autentica e appagante. #invidia
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Radicarsi nel Qui e Ora significa vivere dalla consapevolezza dell'Io Sono, scoprendo pace e autenticità in ogni momento. Scopri come praticare la presenza e trasformare ogni esperienza quotidiana in un’opportunità di risveglio interiore. #IoSonoDunquePenso #Presenza #Consapevolezza
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Nel frastuono e con i ritmi della vita quotidiana, ascoltarsi con amore ed essere certe di andare nella direzione giusta per noi può sembrare un’impresa impossibile. Eppure, è proprio in quell’ascolto profondo che risiede la chiave per ritrovare leggerezza, gioia e autostima, sia al lavoro che nelle relazioni che contano. Il percorso #IlTuoPostoNelMondo nasce proprio con lo scopo di aiutare donne manager, imprenditrici e mamme ad arrivare a farlo naturalmente, liberandosi dal continuo rimuginare, dal 'tenere duro' e resistere e dall'ansia che ne deriva. Arrivare a quel livello di ascolto interiore è un traguardo importante, perché quando ci riesci, ti accorgi che non richiede sforzo, ma connessione. Non si tratta di concentrarti di più, ma di aver ritrovato quei permessi dentro di te, di aver scardinato quei divieti e ritirato quei codici di blocco che ti impedivano di farlo e di ascoltarti davvero a tutti i livelli. -Che poi, per inciso, non riuscire a farlo è proprio la ragione per cui non ti senti nemmeno vista e considerata dagli altri - E, in quel momento, tutto diventa più naturale, come se avessi ritrovato il tuo vero equilibrio. Spesso, però, ci imponiamo comportamenti basati sull’idea che abbiamo di noi stesse, più che su chi siamo realmente; e nel tentativo di capire tutto con la testa, finiamo per forzarci a trovare soluzioni logiche che mettano d’accordo tutti, trascurando noi stesse, fino a crollare o mollare tutto. Ma il cambiamento vero non arriva mollando tutto e ricominciando, né cercando risposte che soddisfino "tutti". Il cambiamento autentico arriva quando smetti di resistere a situazioni che ti vanno strette e inizi a riconnetterti con la tua essenza più profonda. Un "Sono riuscita a prendere una decisione importante senza sensi di colpa" ad esempio, come una delle tante delle testimonianze che raccolgo ogni settimana nel corso del lavoro insieme. Per avvicinarti a questo stato di connessione con le informazioni più preziose e vere che NON si trovano nella testa ma nel campo di informazione, puoi iniziare partecipando al corso di ThetaHealing Base. La pratica che è al cuore del metodo Opsis e che ti permette di familiarizzare con lo sguardo dell’anima, aiutandoti a liberarti da blocchi e limiti interiori, a ritrovare la tua verità e il senso più profondo della tua vita che così spesso ti sfugge. La prossima edizione del corso di ThetaHealing Base si tiene ad Ottobre; sei giusto in tempo per richiedere info o pre-iscriverti. Link nei commenti verso la leggerezza e la gioia che meriti. Ti aspetto Anna Opsis • lo sguardo dell'anima
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Lasciare andare è un atto di fiducia nell'Io Sono: significa vivere con leggerezza e autenticità, liberi dalle identificazioni dell'ego. Scopri come il potere del lasciare andare può trasformare ogni momento in un’opportunità di pace interiore.
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La relazione più importante? Quella con se stessi! Prima di cercare amore, comprensione e sostegno negli altri, è fondamentale imparare a darli a se stessi. A volte ci dimentichiamo che la relazione più lunga e significativa che avremo nella vita è quella con se stessi. Quando impariamo ad ascoltarci, a prenderci cura delle nostre emozioni e a nutrire il nostro benessere, scopriamo una forza interiore che nessun altro può donarci. Non possiamo aspettare che qualcuno riempia i nostri vuoti o che ci dia quel senso di completezza che, in realtà, solo noi possiamo costruire. Essere in pace con se stessi significa riconoscere i propri bisogni e prendersene cura, senza dipendere da qualcun altro per sentirsi completi. È un viaggio di auto-amore, fatto di piccole attenzioni quotidiane, di rispetto per chi siamo e per ciò che desideriamo. Solo quando siamo in armonia con noi stessi possiamo davvero creare relazioni sane, dove l'amore fluisce senza aspettative o dipendenze. Iniziamo oggi ad amarci come vorremmo essere amati. Queste riflessioni possono apparire semplici e motivanti, ma la vera sfida arriva nel momento in cui dobbiamo applicarle nella vita quotidiana. L'ego, infatti, inizia a condizionare il nostro comportamento suggerendo ciò che crede sia meglio per noi. Per esempio, in situazioni di conflitto, potrebbe spingerci a mantenere una posizione rigida, facendoci credere che cedere sia sinonimo di debolezza. Oppure, può trattenerci nei pre-giudizi, facendoci ritenere che il nostro benessere dipenda esclusivamente dall’altro, escludendo la possibilità che anche l’altra persona possa avere esigenze e sentimenti diversi, magari influenzati da fattori come educazione, ruolo e contesto sociale. La domanda cruciale diventa quindi: Come possiamo fermarci un attimo prima di quell’istante di reattività che ci trascina nel conflitto? La risposta risiede in un percorso introspettivo, di crescita personale, che ci conduce verso una consapevolezza sempre maggiore di chi siamo in realtà. Scopriamo così che non siamo ciò che ci è stato insegnato, né le emozioni che proviamo in un determinato momento: siamo molto di più. Siamo i creatori liberi della nostro modo di pensare e agire. E la nostra capacità di trasformare un pensiero negativo in uno positivo è sempre e comunque nelle nostre mani. Non resta che iniziare a provarci, divenendo consapevoli che il cambiamento è possibile e che ogni passo in questa direzione rafforza il nostro equilibrio interiore e le relazioni con gli altri.
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La gratitudine ci aiuta a liberarci dall’ansia del futuro, dal rimpianto del passato, permettendoci di trovare pace nel momento presente. La gratitudine è uno stato mentale che va costruito nel tempo. Sviluppare la gratitudine richiede un lavoro interiore di profonda trasformazione del modo attraverso cui percepiamo la vita. Il primo passo è la consapevolezza: dobbiamo fermarci per osservare con attenzione ciò che accade nel presente. Spesso viviamo proiettati nel futuro o immersi nel passato, dimenticando che la gratitudine è radicata nel qui e ora. Psicologicamente, questo significa allenare la mente a vedere e sentire la realtà con attenzione, come un osservatore attento che coglie i dettagli nascosti. Ridefinire delle aspettative. Nella nostra cultura, siamo abituati a considerare ciò che riceviamo come dovuto, piuttosto che come un dono. La psicologia ci insegna che ridimensionare le aspettative è essenziale per sviluppare la gratitudine: ogni cosa che arriva, piccola o grande, deve essere vista non come scontata, ma come un’opportunità di arricchimento personale. Cambiare delle abitudini mentali. Uno strumento efficace è tenere un diario di gratitudine, dove annotiamo quotidianamente anche le piccole cose per cui ci sentiamo riconoscenti. Questo esercizio, apparentemente semplice, ha un forte impatto psicologico: ci abitua a focalizzarci sugli aspetti positivi, ristrutturando così i nostri schemi di pensiero in direzione di una maggiore apertura e ottimismo. Accettare la vulnerabilità. Riconoscere che dipendiamo dagli altri e che non tutto è sotto il nostro controllo è un atto di profonda umiltà. La gratitudine nasce, in parte, dalla comprensione che ciò che ci è dato proviene da una rete complessa di connessioni umane ed esperienziali. In questo senso, è un riconoscimento della nostra interdipendenza e del valore intrinseco delle relazioni. La gratitudine è una pratica che si espande quando smettiamo di guardare la vita come una somma di successi o fallimenti, ma come un flusso continuo di esperienze, dove ogni evento, persino le difficoltà, ci offre qualcosa di prezioso. Sviluppare la gratitudine, dunque, è imparare a vedere la vita non come una serie di conquiste da accumulare, ma come un dono da assaporare momento per momento, con apertura e meraviglia. GRAZIE! Centro Anisé - via A. Nini da Fano, 5 | 24129 - BERGAMO Tel: +39 035 219263 /+39 366 56 55 950 Email: segreteria@anise.eu #centroanise #psichiatrabergamo #filippotancredi #psicoterapeutabergamo #centromedico #fondazione #centropsichiatrialombardia #depressionecura #SaluteMentale #bergamo #BenesserePsicologico #SupportoPsicologico #Psicoterapia #CuraDellaMente #SaluteEmotiva #PsicologiaPositiva #AnsiaEDepressione #ChiedereAiuto #SaluteMentaleImportante
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Come fare a cambiare ? il nostro corpo non è programmato per cambiare lui è programmato per sopravvivere adattandosi ad un cambiamento e nel massimo risparmio energetico. Credere basti la volontà é un’illusione Certo aiuta non lo nego ma non basta Puoi leggere libri motivazionali, avere consulenze che ti spronano, puoi anche seguire corsi, io ne ho fatti tanti. Ci mancherebbe, molti funzionano inizialmente, ma stai certa, stai certo tornerai al punto di partenza se non avrai compreso e fatto passi fondamentali per le radici del cambiamento. Seguimi: Il corpo segue la mente ma la tua mente è influenzata dal 95% dal tuo inconscio( credenze vissuti cultura emozioni trans generazionali, traumi )che per proteggerti o così crede mette il pilota automatico per impedirti di fare errori E’ come se lui dicesse, fatti da parte, a te ci penso io… La conoscenza rende liberi
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Oggi si sente spesso parlare dell'importanza della solitudine come mezzo per crescere e conoscersi meglio. È vero che trascorrere del tempo da soli può aiutarci a riflettere, a sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi e a raggiungere una certa serenità interiore. Tuttavia, questo non significa che l'isolamento sia la strada migliore per tutti o che debba essere perseguito a scapito delle relazioni sociali. Durante l'adolescenza, ad esempio, è fondamentale fare esperienze sociali che ci permettano di conoscerci attraverso gli altri. Le relazioni con gli amici, la famiglia e le prime esperienze amorose sono essenziali per lo sviluppo della nostra identità. È nel confronto con il mondo esterno che impariamo a capire chi siamo, quali sono i nostri valori e come vogliamo vivere. Il mondo esterno, con le sue sfide e opportunità, ci aiuta a modellare il nostro carattere. Anche se a volte le relazioni possono essere difficili e portare a conflitti, queste situazioni ci offrono l'opportunità di crescere, di apprendere come risolvere i problemi e di sviluppare una maggiore empatia. Il rischio di enfatizzare troppo la solitudine è che si può finire per isolarsi eccessivamente, perdendo il contatto con ciò che ci rende umani: le relazioni. Le persone, come i fiori, hanno bisogno di essere nutrite non solo con riflessione e solitudine, ma anche con amore, affetto e comprensione reciproca. La solitudine, quindi, dovrebbe essere vista come uno strumento utile per la crescita personale, ma non come un fine in sé. È importante trovare un equilibrio tra momenti di introspezione e la costruzione di relazioni sane e significative. Solo attraverso questo equilibrio possiamo raggiungere una vera maturazione e comprendere appieno noi stessi e il mondo che ci circonda. Prof. Francesco Misale 71
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Siate stoici, vi servirà nella vita Lo stoicismo, nato ad Atene come scuola filosofica, ma portata alla conoscenza dei più grazie all'imperatore Marco Aurelio che ne era un convinto seguace e ci ha lasciato uno scritto molto interessante che invito a leggere, senza fretta: Colloqui con se stesso. Per cambiare atteggiamento o modo di vivere non occorre per forza cambiare lavoro, andare a vivere in un altro luogo o attendere eventi rivoluzionari. Il cambiamento si può attuare da subito e lo stoicismo aiuta in questo senso. Approfondendo questa filosofia si comprende che ci aiuta a capire che l'infelicità, le vicende negative, i dolori interiori, quello che oggi chiamiamo stress, non è frutto degli eventi esterni, bensì dei giudizi che diamo interiormente a questi eventi in base al valore che gli attribuiamo. Perciò se vogliamo cambiare, il primo passo è imparare ad esercitare un vero controllo su noi stessi. Tutto ciò che è all'esterno di noi stessi può venire a mancare o esserci sottratto. Come possiamo fare affidamento per la nostra felicità e il nostro benessere futuro sui beni materiali o promesse che possono svanire da un giorno all'altro ? Paura e insicurezza nascono spesso da questo. Lo stoicismo ci guida a creare una felicità incrollabile nella nostra vita. L'unica cosa su cui possiamo realmente contare. Un messaggio molto importante e straordinariamente attuale anche in questi momenti di grande incertezza. Marco Aurelio nonostante fosse allora l'uomo più potente della terra e con un potere illimitato, aveva compreso in modo profondo questa verità. Quanto la vera felicità e serenità risiedano in noi stessi. "La qualità della vita dipende da ciascuno di noi" amava ripetere, perché anche se non abbiamo la possibilità di controllare ciò che accade abbiamo però la piena autonomia e capacità di decidere come reagire agli eventi esterni. Indipendentemente dalle prove a cui siamo sottoposti: dolori, disonestà, ingiustizie, ingratitudini, gelosie; noi abbiamo la facoltà di scegliere la calma e l'imperturbabilità. Per lo stoicismo ciò non significa rinunciare all'azione anzi, nell'applicare questo atteggiamento saremo più efficaci nella reazione perché più lucidi e distanti. Lo stoicismo è un potente strumento che può aiutarci ad attuare un cambiamento fondamentale in noi. Non farsi più contagiare dagli eventi esterni conoscendo la natura delle persone e avere il controllo sulla misura in cui gli eventi esterni ci possono controllare, dona una grande soddisfazione e pace interiore. Non essere più d'ostacolo a se stessi e sapere che nessun danno potrete ricevere da altri rafforza la propria autostima.
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