A seguito delle terribili #alluvioni che colpirono l’#EmiliaRomagna nel maggio del 2023, il #MinisteroDellaCultura ha promosso un’iniziativa a sostegno dei beni culturali: dal 15 giugno al 15 settembre dello scorso anno, infatti, era stato introdotto il supplemento di 1 euro sul prezzo del biglietto d’ingresso dei musei e dei luoghi della cultura statali, per raccogliere fondi da destinare a interventi di recupero, ripristino, restauro dei beni danneggiati. A un anno di distanza è lecito domandarsi quali siano stati i risultati concreti di questa campagna. Quanto è stato effettivamente raccolto e quali interventi sono stati realizzati con questi fondi? I biglietti dei musei prevedono ancora la maggiorazione di 1 euro a scopo benefico? Chi vigila e chi ha vigilato sulla corretta gestione e destinazione dei fondi raccolti? Alla luce di scandali su Pandori e uova pasquali, in merito alle quali lo stesso Premier Meloni ci ha ammonito, per rafforzare la fiducia dei cittadini e rendere l’iniziativa statale più trasparente, sarebbe opportuno diffondere dati precisi e aggiornati sui fondi raccolti e sugli interventi realizzati. La misura era stata prorogata fino alla fine dell’anno, ma, ad oggi, non abbiamo riscontri in merito al’'efficacia. La pubblicazione di un report dettagliato e facilmente accessibile consentirebbe di monitorare l’andamento del progetto e di misurare il suo impatto concreto. L’iniziativa ha rappresentato un’occasione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale. Visitare i musei e i luoghi della cultura durante quel periodo ha significato non solo fruire di un’esperienza artistica, ma anche compiere un gesto di solidarietà. Benché in maniera coercitiva, sarebbe stato più opportuno rendere la donazione facoltativa, questa raccolta fondi rappresenta un esempio positivo di collaborazione tra cittadini e istituzioni per la tutela del patrimonio culturale. In virtù dell’automatismo adoperato, la trasparenza e la rendicontazione dettagliata dei risultati potrebbero rafforzare ulteriormente la fiducia verso questo genere di iniziative e incoraggiare una maggiore partecipazione da parte del pubblico.
Post di Mariano Cervone
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Per la prima volta organizzato nell’ambito di RO.ME MUSEUM EXHIBITION, grazie ai sostenitori BPER Banca Myriad USA Rete del Dono, #pfpc24 si conferma il principale programma dedicato al #fundraisingculturale, occasione di incontro e dialogo tra gli stakeholder della cultura allo scopo di sviluppare la #sostenibilità per la cultura. Questa V edizione si chiude con 3 impegni: - conversione delle Domeniche gratuite dei musei statali in giornate di sensibilizzazione al dono in un’ottica di #mecenatismo diffuso, - disponibilità di enti e operatori a costituire un Tavolo di ricerca sul #fundraisingculturale (grazie a Paolo Anselmi di Walden Lab e Sabrina Stoppiello di Istat) - impegno ad investire sulla formazione da parte del DiVa Dipartimento per la Valorizzazione dei Beni culturali del Ministero della Cultura. Fondamentale l’intervento di Alfonsina Russo, neo Capo del DiVa e di Carolina Botti, Direttore di ALES Arte Lavoro e Servizi S.p.A. e responsabile dell’ Art Bonus. L’intera giornata è stata ricca di spunti di riflessione. Dall’autorevole intervento del Professor Marco Causi, che ha presentato dati e statistiche di finanziamento privato alla cultura, (attualmente i contributi privati coprono rispettivamente solo il 10,6% e il 7,2% delle entrate rispettivamente delle fondazioni museali e dei musei civici). Interessante l’esperienza della #corporatemembership di Pistoia Musei Anche in ambito culturale è possibile testare l’efficacia del #crowdfunding; ce ne ha parlato Valeria Vitali, Founder di Rete del Dono, con l’esperienza di Fondazione Torino Musei. Molto rilevante anche la testimonianza di impegno illustrato da Vera Donatelli e Greta Rossi di BPER Banca, negli strumenti a sostegno del terzo settore e della pubblica amministrazione e nel progetto espositivo “La Galleria”, da intendere come attivatore di ulteriori esperienze e iniziative culturali e come corporate giving generativo, in grado di creare valore aggiunto non solo per l’azienda, ma per i suoi stakeholder e per la comunità. Si è parlato anche di #culturalwelafare grazie a: - Annalisa Cicerchia Vicepresidente del CCW-Cultural Welfare Center, evidenziando l’impatto che la fruizione e la pratica dell’arte e della cultura ha in termini di prevenzione e cura sulla salute delle persone - Carlo Fornario Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS con casi pratici di arte, cura e fundraisisng - all'esperienza di BPER Banca . Un mercato molto interessante è quello internazionale, come hanno dimostrato Elisa Bonini di Friends of Florence, Nicola Sapio della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, ICCROM, Myriad USA e Fondazione Italia per il dono Ente filantropico Infine Lucia Steri con i dati emersi dalle analisi Art Bonus: più di 1B € raccolti da oltre 44K donatori: 62% persone fisiche 13% enti non commerciali 25% imprese indirizzati a 2.714 enti beneficiari, di cui 1.181 Comuni, 145 musei del MIC, 805 enti dello spettacolo.
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Le biblioteche sono luoghi pieni di storia, vita ed emozioni che sempre più stanno diventando luoghi del cuore per i cittadini. Qui l'esperienza di #Torino Buona lettura!
Un cambio di paradigma, fortemente voluto dall'amministrazione comunale, ha permesso di avvicinare i torinesi alle biblioteche civiche cittadine, trasformate in luoghi di vita e di socialità, non solo spazi per il prestito dei libri. Un esempio di felice incontro fra visione politica, welfare culturale e fundraising per la cultura. Leggi l'articolo di Rossana Certini 👉 https://lnkd.in/g5ab5M6n Fondazione Compagnia di San Paolo Soroptimist International d'Italia Lions Clubs International
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Le gite fuori porta nel periodo di #Pasqua sono spesso momento per rinfrancare lo spirito attraverso l'#arte. Arte è però anche sinonimo di #investimento e diversificazione. Sempre più spesso sorge dunque l'esigenza di affrontare il #passaggiogenerazionale anche in relazione alle #collezioniprivate. Strumento efficace a tal fine è il #familyartcharter, accordo tra i membri della #famiglia relativo a una collezione di opere d’arte che permette di proteggere la #proprietà, la #gestione e la valorizzazione della #collezione attraverso specifiche regole e procedure condivise. Il primo momento di rilievo per la redazione di un #family #art charter è la redazione dell'#inventario, teso anche alla determinazione del #valore della collezione e della sua importanza per la famiglia. Segue la definizione delle #strategie per la protezione, anche #assicurativa, la segregazione e la valorizzazione della collezione (prestiti a musei, mostre) attraverso la struttura giuridica adeguata per il passaggio generazionale. Di fondamentale importanza si rivelano gli accordi con i partner (musei/fondazioni/enti) individuati per la gestione (partnership, donazioni, prestiti, comodati, riproduzione) e la predisposizione di una strategia curatoriale quando si desidera creare un #museo privato. Infine, si può procedere a strutturare un eventuale piano di finanziamento se necessario per supportare la famiglia nella gestione di costi di avviamento, organizzazione e gestione. Al pari di altri strumenti del #wealthmanagement, un Family Art Charter diventa l'occasione per disciplinare i rapporti familiari in modo condiviso, permettendo la riflessione sulla necessaria separazione tra interessi familiari ed imprenditoriali, risolvendo in modo condiviso gli eventuali conflitti di interesse attraverso una definizione chiara delle regole e dei motivi che orientano i comportamenti familiari ed aziendali/patrimoniali. In altri termini, il leader ancora sul ponte di comando ha l'occasione di creare una guida efficace per le generazioni presenti e future, incidere il nome della famiglia attraverso il segno sul territorio e di utilizzare la collezione come strumento di creazione di #rendita per i successori... oltre che, chiaramente, di condividere con gli appassionati i #tesori #preziosi che l'arte ci dona. #happyeaster #buonapasqua #lawyer #attorney #pattodifamiglia #trust #holding #artbuyout #familybuyout #privateequity #costituzionefamiliare #fiducia #eredità
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Più Art Bonus meno Super Bonus? Attraverso lo strumento dell’Art Bonus è utile e conveniente destinare delle risorse a tutela dal patrimonio storico, ambientale e culturale italiano. Come possiamo diventare piccoli mecenati? Gaio Cilnio Mecenate, fedele consigliere dell’imperatore Augusto, decise di proteggere e promuovere poeti latini come, tra gli altri, Orazio e Virgilio. Oggi, il suo nome è diventato per antonomasia sinonimo di coloro che tutelano il patrimonio artistico in tutte le sue forme. Fortunatamente, nel 2024 non serve essere un ricco consigliere dell’imperatore per contribuire a una giusta causa. L’#ArtBonus è una misura fiscale che consente a ognuno di noi di diventare un piccolo mecenate. Grazie a un credito d’imposta del 65%, questa #agevolazione permette a ogni donatore di recuperare una parte sostanziale della propria offerta in favore del patrimonio culturale italiano. Attualmente, i fondi dell’Art Bonus vengono destinati solo a tre grandi aree d’interesse: 1️⃣ Manutenzione e restauro dei beni culturali pubblici 2️⃣ Sostegno a istituti e luoghi della cultura pubblici 3️⃣ Restauro e potenziamento delle strutture di enti pubblici dello spettacolo I beni culturali del nostro Paese però non sono gestiti unicamente dallo Stato. Una parte di siti storici è salvaguardata da enti privati, tra cui spiccano le associazioni senza scopo di lucro. Ne è un esempio l’offerta museale italiana – rappresentata nei grafici sotto – che conta oltre 8.000 strutture gestite da privati, contro le circa 200 strutture pubbliche. Estendere il bonus al settore non profit aiuterebbe a proteggere e valorizzare il nostro vasto patrimonio artistico e culturale nella sua interezza promuovendo il messaggio che tutta la cultura ha lo stesso valore. Questa estensione non solo rafforzerebbe la rete che tutela siti e luoghi storici, ma incoraggerebbe anche una maggiore partecipazione dei cittadini e delle imprese nella salvaguardia dei nostri beni artistici. Ne ho parlato con alcuni Ministri, diversi parlamentari e mi pare che la volontà di allargare il perimetro della misura fiscale ci sia. Conoscevi l’Art Bonus? Cosa ne pensi dell'idea di estenderlo anche ai beni gestiti da enti privati? Parliamone nei commenti. #Cultura #NonProfit #arte
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Curare la comunicazione per 02ice, la pista di ghiaccio coperta più grande di Milano, è stato un po’ come rimettersi i pattini ⛸️ dopo tanti anni e tornare bambini. Non ci siamo limitati a informare su iniziative e orari di apertura ma, quella a cui abbiamo dato vita, è una comunicazione che evoca emozioni ☺️ e ricordi. Grazie alla partnership con Arti Minime, che si è occupata di gestire tutti gli aspetti organizzativi della pista, abbiamo personalizzato le balaustre, tutti i servizi correlati e gli spazi dedicati agli sponsor, a partire dagli schermi fino ai sottoscala. Abbiamo inoltre curato tutti i materiali cartacei: locandine, abbonamenti, voucher omaggio, biglietti d’ingresso… ogni dettaglio è stato studiato per rivelare l’anima e l’identità di questo progetto. Ultima, ma non per importanza, la gestione di sito 🌐 e canali social. Attraverso la messa a punto di un piano editoriale strategico abbiamo raddoppiato i follower del profilo Instagram ufficiale contribuendo a incrementare gli ingressi reali alla pista. Perché, quando la comunicazione passa attraverso l’emozione, colpisce il cuore 💘 di tutti. #cawipa #creativeagencywithpassion #comunicazione #comunicazionestrategica
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𝗖𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻 𝘁𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗽𝘂𝗼' 𝗳𝗮𝗿 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘁𝘂𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 Il Teatro Civico di Schio è un luogo dove trovare cultura, sperimentare relazioni, vivere un simbolo della città e prendersene cura insieme. Destina il 5×1000 al teatro della tua città, ma attenzione: dal 2024 cambia il riquadro dove inserire la tua firma e il codice fiscale della Fondazione Teatro Civico 92006870247. Se vuoi sostenere il teatro della tua città, dedicaci il quarto riquadro a destra, ovvero quello per il Finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici. Che cos’è il 5×1000? Il 5×1000 è la quota dell’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) che un contribuente può destinare con la dichiarazione dei redditi a favore di organizzazioni non profit, università, istituti di ricerca scientifica e associazioni con finalità di interesse sociale. Per il cittadino il 5×1000 è una forma di sostegno al mondo non profit che, a differenza delle donazioni, non comporta nessuna spesa aggiuntiva. La Fondazione Teatro Civico di Schio è inserita nell’elenco delle Fondazioni di carattere culturale che meritano un contributo spontaneo popolare. Come destinarlo? Destinare il 5×1000 alla Fondazione Teatro Civico non grava sulla tassazione ed è semplice: al momento della dichiarazione dei redditi, firma e inserisci il nostro codice fiscale 92006870247 nel riquadro. #5x1000
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Il settore del gioiello multi-brand sta vivendo un periodo di grandi trasformazioni. I mercati cambiano, le sfide si moltiplicano, e serve una visione chiara per affrontare il futuro. Noi di Rubinia siamo pronti a raccogliere questa sfida, con l'obiettivo di tracciare una strada condivisa per il prossimo triennio. L’Open Day Rubinia è più di un evento: è uno spazio di dialogo, confronto e ispirazione dedicato ai professionisti del settore. Non promettiamo soluzioni facili, ma portiamo sul tavolo risultati concreti: ✔️ 3 ricerche di mercato ✔️ Il contributo di 30 concessionari multi-brand Rubinia ✔️ 950 ore di lavoro ✔️ Il supporto di 7 agenzie specializzate ✔️ E, soprattutto, 40 anni di esperienza che ci insegnano ogni giorno il valore dell’artigianalità unita all’innovazione. 🎯 L’#obiettivo? Costruire una rete di professionisti che credano nella collaborazione per affrontare con successo le sfide di oggi e di domani. 👉 Non perdere questa occasione: il 2025 sarà un anno speciale, ricco di iniziative e progetti unici. 📅 15 gennaio 2025 📍 Online 🕒 Ore 14:00
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Consci del fatto che queste tecnologie vanno fatte conoscere, vorremmo organizzare a breve un altro pomeriggio in cui faremo provare i visori come abbiamo fatto domenica. Realtà Aumentata, Realtà Immersiva e Metaverso insieme per conoscere un Territorio e per avvicinare le giovani generazioni alla Storia. Senza conoscere la Storia, siamo persone senza radici... e senza futuro. L'innovazione tecnologia può aiutarci a conoscere chi eravamo per capire chi potremmo diventare? Stay tuned!
Un bellissimo pomeriggio in cui abbiamo mostrato come la nostra interpretazione della tecnologia, la Realtà Immersiva, è stata utilizzata per visitare una delle più belle Pievi della provincia di Parma. Una visita nel tempo e nella cultura, un modo concreto per far avvicinare le giovani generazioni, attratte dapprima dalla tecnologia ma rimaste a visitare la chiesa con i visori per conoscere il monumento. Giovani che hanno imparato attraverso la Realtà Immersiva la Storia del Territorio in cui vivono. Alla fine del pomeriggio stanchi ma contenti del risultato e del riscontro del pubblico di ogni età presente. Un grazie al Cinema LUX che ci ha ospitato.
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Lavori a merletto e uncinetto dai mille colori in mostra nel centro storico
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