L'Unione Europea è al passo con i tempi?
L’Unione Europea si compone oggi di 28 stati democratici e, come dovrebbe essere in tutte le democrazie (dal greco demos “popolo” e kratos “governo, comando” ovvero governo del popolo) il popolo elegge i propri rappresentanti che a loro volta poi governeranno l’Unione Europea.
Quando fu firmato il Trattato di Roma nel 1957 gli Stati firmatari erano solo 6: Belgio, Francia, Germania occidentale (a quel tempo la Germania era divisa in due stati separati), Italia, Lussemburgo e Olanda. Era pertanto relativamente facile fra Paesi che si trovavano in una condizione di ripresa economica posto secondo conflitto mondiale e che potevano vantare ognuno delle peculiarità uniche trovare accordi unanimi.
Per questo fu deciso di operare all’unanimità, specie per le questioni più importanti, soprattutto per non penalizzare gli stati più piccoli come Belgio, Lussemburgo e Olanda.
Nel tempo questo primo nucleo si è sempre più allargato e negli anni ’70 e ’80 si aggiunsero via via la Danimarca, l’Irlanda, il Regno Unito, la Grecia, la Spagna e il Portogallo.
Dopo la caduta dell’URSS e la creazione di tutte le repubbliche autonome vi fu un incremento delle adesioni fino ad arrivare ai 28 Stati membri attuali, nonostante la defezione del Regno Unito.
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