La seconda luna. Nell’oscurità di una foresta notturna, i nostri due protagonisti sono catturati e affascinati dal miraggio di luce che ora stanno inseguendo. A cosa li porterà? Quella luce che è in grado di incantarli a tal punto, condurrà forse alla verità su ciò che gli è appena accaduto? Rincorrendo la fonte della loro curiosità, i due fidanzati si addentrano tra i tronchi e il fogliame, fino a quando, a un tratto, nella radura, la sfera luminosa arresta la sua corsa…. * StoryFrame -Notte in Luce è stato un libro in tiratura limitata realizzato da MEF e distribuito nel 2014 in tutti gli show-room illuminotecnici inluce di MEF. Un progetto che vuole rendere omaggio alla Luce in forma poetica da parte di chi con Luce lavora ogni giorno. In occasione dell’anniversario dei 10 anni dall’uscita del libro stiamo postando a puntate sui nostri social questo racconto fotografico dove la luce prende forma nella sua arte. Prossimo episodio 26 Agosto. Guarda la puntata qui 👉 https://lnkd.in/db9ZnhcX #NotteinLuce #Anniversario #LeonardoBaldini #StoryFrame #CelebrazioneDellaLuce
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Che cos’hanno in comune i Pink Floyd, gli orologi e la luna? Lo scopriamo oggi nel racconto del nostro Francesco Evangelista, che la professione di orologiaio l’ha scelta sulle orme del papà, osservandolo fin da ragazzino seduto sul suo banchetto orologiero. Gli abbiamo chiesto oggi di portarci nell’affascinante mondo degli orologi con fasi lunari: perché sono nati, cos’hanno di speciale e perché sceglierli? Simbolo dell’antichissimo legame tra orologeria e astronomia, gli orologi con fasi lunari tracciano e ci mostrano le quattro fasi del ciclo della luna: luna nuova, luna crescente, plenilunio e luna calante. Lo fanno solitamente tramite un disco rotante che spunta da un’apertura sul quadrante, similmente a quanto accade per il datario. “Le prime apparizioni di questi orologi risalgono al XVII secolo, quando astronomi e marinai necessitavano di monitorare la posizione della luna in condizioni di scarsa visibilità. La luna donava allora preziose indicazioni per la navigazione, ma anche per la pesca e il raccolto, oltre a essere sempre stato per l’uomo un simbolo di cambiamento, mistero e magia.” Lo racconta con trasporto il nostro Francesco, un appassionato di musica che in questo contesto non può non citarci Dark Side of The Moon, il più noto album dei Pink Floyd che esplora nei suoi testi misteri e lati oscuri dell’essere umano. “Ma pensiamo anche al cinema: in quanti grandi classici abbiamo visto un romantico bacio sotto la luna piena? O le storie dei lupi mannari, che si mostrano solo durante il plenilunio? I veri appassionati ricorderanno poi le suggestive immagini di Una donna sulla luna di Fritz Lang, nel lontano 1929. La luna è sempre stata un simbolo di innovazione, di scoperta, e ha dato modo all’uomo di mettersi in gioco. Sulla luna alla fine ci siamo andati davvero – con un Omega al polso, peraltro!” E anche se oggi non abbiamo più bisogno di un orologio per conoscere le fasi della luna, quella finestrella sul quadrante non smette di trasportarci nello scorrere poetico del tempo, ricordandoci un’epoca in cui l’essere umano era profondamente legato ai ritmi della natura. Perché scegliere un orologio con fasi lunari? Beh, Francesco ci ha già pienamente convinti! E a voi? #FAQ #watches #moon #astronomy
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Benvenuti nel fantastico mondo delle parole magiche, dove ogni suono e ogni significato si intrecciano per creare incantesimi di potere e bellezza. Le frasi magiche hanno il potere di condurre in mondi chimerici, di incantare i sensi e di vibrare di emozione. Hanno altresì il potere di incantare e stupire grandi e piccini, facendoli sognare. Sia che provengano da fiabe antiche o da film moderni, queste frasi dal forte potere seduttivo hanno la capacità di affascinare e ispirare chi le ascolta. Scopriamo insieme la magia delle parole, e lasciamoci incantare dalla loro bellezza e dal loro mistero.
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*SEDUZIONE* Trarre a sé, distrarre dalla retta via, attrarre: gli immaginari della seduzione innervano la nostra storia dalle divinità greche alle superfici digitali delle reti sociali passando per le vetrine della pornocultura. Walter Benjamin evoca a tal proposito, riguardo alla moda, “il sex appeal dell’inorganico”, analogalmente alla visione proposta da Donna Haraway sul cyborg e a forme di seduzione non umane. Secondo Jean Baudrillard tale fremito è sempre “distruzione dell’ordine divino”, mentre per Georges Bataille può essere scatenato dalla visione di un alluce. Valentine de Saint Point, nel suo impeto futurista, giunge a sostenere che la lussuria, in quanto “ricerca carnale dell’ignoto”, debba essere tradotta in “opera d’arte”. Ecco alcuni spunti tra le trame magmatiche di una seduzione che Claudia Attimonelli (Università degli Studi di Bari «Aldo Moro») e Vincenzo Valentino Susca (Université Paul-Valéry, Montpellier) attraverseranno in molteplici declinazioni nel nuovo appuntamento dell’ottava edizione dei «Racconti del contemporaneo» a Palazzo Fruscione di Salerno (martedì 14 maggio, ore 19.30). Preparatevi a un viaggio di suoni, immagini e pulsazioni nelle zone calde e oscure, fantasmatiche e carezzevoli, sensuali e digitali del nostro immaginario. Quali sono le forme della seduzione nella vita elettronica?
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editor scientifico, Centro Studi L3; curatore, Museo Leonardo3; docente incaricato di Iconologia Politica, Università della Terza Età “Card. Colombo„
Un dipinto oggi irreperibile fece la sua fugace apparizione nel 1939 alla mostra leonardesca promossa dal regime fascista all'allora Palazzo dell'Arte di Milano. Attribuito a Bramantino e segnalato in collezione Ferrario con datazione al 1515 circa, doveva trattarsi di una tempera su tavola di 48 x 26.5 cm ed è nota solo da una fotografia in bianco e nero dei Fratelli Alinari, repertoriata dalla fototeca Zeri. L'attribuzione alla mano di Bartolomeo Suardi sembra reggere, sia per l'eclettismo della rivisitazione metafisica dello stile classico sia per l'ermetismo della inquietante iconografia: difficilmente leggibile come una rappresentazione del Peccato originale (i personaggi non sono nudi, come dovrebbero se fossero Adamo ed Eva; il paesaggio tetro e inospitale non può restituire il giardino dell'Eden; nessun pomo è presente, anzi l'albero su cui poggia la bestia avversa è spoglio), il soggetto potrebbe sottendere il gusto sottile di Bramantino per le allegorie capziose e oniriche, seppur non esenti da brucianti rimandi alla realtà contingente. A ben considerare la specie fantastica dell'animale, figurato in atto di atterrire l'uomo, inducendo la donna a trarre a sé un ramo fronzuto per farsene schermo e nascondersi alla sua vista, ci si avvede che l'ibridazione del suo corpo a metà tra serpe e gallo ne fa assai plausibilmente un basilisco, la creatura mitologica già descritta da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia come capace di pietrificare le incaute vittime che incontrassero il suo sguardo e di desertificare al suo passaggio ogni luogo per l'esalazione del suo mortifero fiato. Questa identificazione ben collimerebbe, peraltro, con la presenza di un tronco d'albero ormai secco e privo di rami e di fogliame, dalla sommità del quale la minacciosa strige incombe. Converrà riflettere, da un lato, sul fatto che non di rado il biscione araldico milanese era stato epicamente assimilato al basilisco, anche in ragione della sua supposta diffusione nell'area del Verbano e di Anguaria ossia Angera, dall'altro sulla circostanza che - forse in conseguenza di una consonanza etimologica - sino almeno dal 1448 proprio il basilisco risultava istoriato nel vessillo civico di Basilea. La città era sede del Consiglio alle cui dipendenze i capitani delle milizie mercenarie svizzere, sotto l'egida del cardinale Matthäeus Schiner, avevano precostituito, con la resa dei francesi alla battaglia di Ravenna dell'11 aprile 1512, le condizioni all'effimero reinsediamento al potere del giovane, fiacco e sprovveduto primogenito di Ludovico il Moro, Ercole Massimiliano Sforza. Il Ducato di Milano cadeva nella morsa deleteria degli occupatori stranieri: potrebbe, perciò, godere di qualche credito l'ipotesi che un biscione milanese tracimato in letale basilisco, che avvelena col fiato e uccide con lo sguardo, assuma in questo enigmatico dipinto la valenza allegorica di simbolizzare la traumatica metamorfosi politica e il rapido declino del Ducato lombardo.
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Libero professionista, curatore e revisore di testi, giornalista, autore, critico, libero pensatore, writer, progettista editoriale
«Se la spiritualità espressa dall’arancione, seppur sempre intendibile, parimenti al viola, come slittamento graduale dal rosso al giallo, si esprime nello specifico secondo un progressivo distacco dalla “carnalità” del rosso per votarsi alla radiosa grandezza solare del giallo, il viola vede nelle sue traslate dinamiche descrittive l’allontanamento dalla rossa sensorialità, quindi il sacrificio della perdita del mondo materico, per spingersi in direzione dell’elevazione al blu cosmico, la dimensione siderale, certamente meno lucente rispetto all’astro solare, ma pur sempre altrettanto interplanetario e, rispetto a questo, maggiore in ampiezza, poiché interstellare. I confini mutano, si allargano e ampliano, e con essi anche la capacità di estendere i propri orizzonti conoscitivi. Il regno della gialla “ratio”, il feudo della rossa sensorialità, la roccaforte dell’arancione spiritualità legata all’umano, cedono il passo alla proiezione verticale del viola verso l’infinito galattico. Se nell’arancione il rosso, fuso con il giallo, indicava una passione primordiale, brutale, quasi atavica e non elaborata, nel viola, quello stesso rosso, viene ad assumere i toni di un’energia più complessa, più stabilizzata, la quale, pur conservando nei suoi tratti fondamentali le proprie caratteristiche di contenuto energetico e di entalpia, scivola gradualmente configurandosi verso un modello rivisitato di energia e a più alto contenuto informativo: non è per nulla un caso quindi che si “incontri” esattamente con il blu e non più con il giallo; ora, la tensione allo slancio spirituale, non è più di matrice “terrena”, non è più rivolta verso l’antropologico storicamente confinato (colore arancione), ma si estende verso una proiezione celeste che esce dai confini della narrazione storica, liberandosi definitivamente dalla croce ortogonale della spazio-temporalità». [Tratto da 𝘋𝘮𝘛- 𝘋𝘳𝘦𝘢𝘮𝘛𝘦𝘭𝘭𝘪𝘯𝘨, Fabio Zancanella, a cura di Emanuele Cangini] E.C.
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Grosse novità in arrivo nel cielo di questa settimana! Giovedi 23 la Luna diventa Piena nel Segno del Sagittario in opposizione a Venere/Giove e in trigono a Plutone Questa lunazione potrebbe sprigionare, come spesso accade, un’energia molto potente, avvertita soprattutto dai Segno Mobili ovvero Gemelli, Vergine, Sagittario e Pesci che ancora una volta saranno chiamati a lavorare su di sé e su alcuni nodi che stanno emergendo in questo periodo. Si tratta principalmente di chiarirsi bene dentro circa la direzione che si vuole dare alla propria vita. Non si può più vivere di rendita o, perlomeno, molte anime ora sono spinte a fare una sorta di upgrade e non possono più lasciarsi trasportare dall’onda del mondo 3D e dei percorsi già tracciati da altri, con le loro logiche ormai obsolete. Segni al TOP: Ariete, Leone e Acquario A tutti auguro buona settimana e rimanete sintonizzati dato che sabato 25 anche Giove cambierà Segno e quindi avremo modo di parlarne #astrologia #ilariacastelli #lastronellamanica #oroscopo
LUNA PIENA IN SAGITTARIO E VENERE GEMELLI: ascolta il tuo cuore e trova la direzione più giusta per te+ TOP&FLOP dal 20 al 26 maggio ’24
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Collegio di Clinica Psicoanalitica APS, Spazio Clinico di Praxis-FCL in Italia rattaché al CCP-Paris e all'École internationale de Psychanalyse [EPFCL-France]
Lettura della sera #sogni #incubi #dolorenostalgico #martinemenes I sogni, questi visitatori notturni, vanno dal sogno più banale, pur sempre oscuro, all’incubo più sconvolgente. Il sonno è ricco di questi fantasmi della notte, che il dormiente se ne ricordi o meno. La frontiera tra sogno e incubo sembra a volte incerta e può essere facilmente oltrepassata. Il sognatore scivola allora dall’uno all’altro in affetti condivisi tra piacere fugace e dolore nostalgico. Ma allora vi è una specificità dell’incubo? È semplicemente un sogno come un altro che, nonostante di cattiva compagnia, risponderebbe alle stesse regole? Oppure è un caso limite di sogno che non avrebbe le stesse cause e non mirerebbe agli stessi obiettivi? Partendo dalla constatazione, come ha fatto Freud, che le prime esperienze oniriche dei bambini sono piuttosto dell’ordine degli incubi, Martine Menès si interessa a ciò che ne resta negli incubi successivi. E in particolare in quelli cosiddetti traumatici, che a priori sembrerebbero dipendere soltanto da fatti attuali. L’opera è scandita da racconti (sogni, incubi) rievocati nello stile poetico, che è la narrazione più prossima al discorso dell’inconscio.
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Sapevate che alcune delle prime opere d'arte mai realizzate dall'uomo risalgono a migliaia di anni fa e si trovano all'interno di grotte remote? Ecco qualche curiosità affascinante sull'arte preistorica: 🔍 Dipinti Rupestri: Le grotte di Lascaux in Francia e Altamira in Spagna sono famose per i loro dipinti rupestri incredibilmente ben conservati, che risalgono al Paleolitico superiore, circa 15.000-20.000 anni fa. Queste opere d'arte mostrano scene di caccia, animali, figure umane e simboli astratti, offrendoci uno sguardo unico nelle menti degli antichi artisti. 🎨 Tecniche Avanzate: Gli antichi artisti delle grotte non utilizzavano solo pigmenti minerali per i loro dipinti, ma avevano anche una comprensione sofisticata delle tecniche artistiche. Utilizzavano pennelli rudimentali, stampi naturali e persino soffiavano pigmenti attraverso cannucce per creare dettagli straordinari nelle loro opere. 🤔 Scopo e Significato: Mentre gli studiosi continuano a dibattere sul significato esatto delle opere d'arte preistoriche, molti ritengono che abbiano avuto scopi magici, religiosi o rituali. Alcuni pensano che abbiano potuto servire come strumenti per garantire il successo nella caccia o per comunicare miti e leggende all'interno delle comunità preistoriche. 🌍 Un Viaggio nel Tempo: Visitare queste grotte è come fare un viaggio nel tempo, immergendosi nelle stesse atmosfere che hanno ispirato gli antichi artisti migliaia di anni fa. È un'esperienza unica e straordinaria che ci ricorda quanto l'arte sia stata parte integrante della vita umana sin dai suoi albori. 🌟 Un Patrimonio Mondiale: Le opere d'arte preistoriche delle grotte sono un patrimonio mondiale dell'umanità e vanno preservate e protette per le generazioni future. Sono testimoni straordinari della creatività e dell'ingegno umano, e ci invitano a riflettere sulle nostre origini e sulla nostra connessione con il passato. Esplorare l'arte preistorica è un viaggio affascinante nel mondo antico, ricco di scoperte e meraviglie che ci aiutano a comprendere meglio la nostra storia e la nostra identità. #ArtePreistorica #Grotta #CuriositàStorica #StoriaDellArte #linkedin
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Chi sono i Toltechi? Quale antica saggezza hanno tramandato fino ai nostri tempi, per insegnarci a fare della vita il nostro più importante capolavoro? Nell’incontro di giovedì 6 giugno, ti accompagno nel viaggio alla scoperta del tuo sogno e di quello del pianeta, alla scoperta di Chi sei, al di là del sonno.
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