L'Advertising su Meta per chi si occupa di Salute & Benessere sarà decisamente diverso nei prossimi mesi, dato che la piattaforma ha deciso di bloccare eventi come Lead, Purchase, AddToCart e simili. Si tratta di blocchi assoluti volti ad impedire che aziende che operano in questo settore possano lavorare "lower-funnel". Quindi anche utilizzando eventi custom il problema si ripresenta e non è escluso che - come visto in passato - in caso di ripetute violazioni possano bloccare account (mi blocchi un evento? Ne faccio un altro. Lo blocchi ancora? Ne creo altro ancora e così via). Di ciò non c'è conferma, ma non è difficile ipotizzare che dopo ripetuti blocchi si possa andare incontro ad un ban. Nel mentre che si elaborano nuove strategie, una controllatina agli account per vedere che non siano stati categorizzati da Meta per errore come Salute & Benessere, oggi l'abbiamo data.
Post di Michele Arena
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È stato un onore fare adv con voi 🚢 Meta ha deciso di stringere le maglie sulle campagne adv per il settore #salute e #benessere, e - per chi ha clienti in questo settore - sa già che il gioco si complica. Ora, con le nuove policy, anche claim apparentemente innocui come “supporta la digestione” o “riduce lo stress” potrebbero finire in una zona grigia. E noi advertiser dovremo navigare con ancora più attenzione per evitare di incappare in restrizioni impreviste (no perché - siamo onesti - erano già poche prima 😅 ) Meta, dal canto suo, non fornisce dettagli su come intende classificare gli inserzionisti (n.d.r. ma dai) - e consiglia di tenere d’occhio le categorie assegnate ai dati nelle Gestione eventi**, e – se qualcosa sembra fuori posto – di richiedere una revisione. ** Gestione eventi > Fonti dati > Impostazioni > Gestisci categorie di fonti dati Quindi, in pratica non basta più scegliere le parole giuste per conquistare il pubblico, ricontrollare che tutte le diciture del sito siano compliant, ora bisogna anche assicurarsi che Meta le legga come vogliamo noi. Chi si occupa di #digitalmarketing in questo settore sa bene che la trasparenza e l’aderenza alle normative sono fondamentali, ma questa nuova stretta ci ricorda che il margine di manovra si sta riducendo sempre di più. La vera domanda è: come possiamo adattare le strategie senza perdere di efficacia e soprattutto evitando il panico? Spoiler, soluzioni ce ne sono, in Ander Group ne sappiamo qualcosa 😉 #my2cents #digitalmarketing #adv #metaupdate #healthandwellness #advertising
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L’ecosistema di Meta si regge su un business che, da un lato, consente agli utenti di accedere ai suoi servizi e, dall’altro, permette alle aziende di individuare, tra questi, il proprio target e raggiungerli con annunci altamente personalizzati. Questo meccanismo ha favorito la crescita delle piccole e medie imprese che rappresentano il 99% del panorama europeo e che, grazie alla #pubblicità sui #social come #Facebook e #Instagram, sono riuscite a moltiplicare i guadagni con investimenti contenuti. Ora, in seguito alle normative europee sempre più stringenti che riguardano la protezione dei dati personali dei cittadini online, questo meccanismo si sta modificando. Meta stessa, negli ultimi giorni, ha annunciato dei cambiamenti della sua offerta in abbonamento e gratuita che cerca un compromesso nel rispetto delle leggi.
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Meta sotto pressione: i social media devono cambiare approccio alla responsabilità aziendale e modello di business? La recente decisione della Corte Distrettuale USA contro Meta 👇 che rigetta gran parte delle richieste di archiviazione avanzate da Meta e accoglie le tesi dei reclamanti, segna un (altro) passaggio chiave per il futuro delle piattaforme social. Le accuse mosse dai procuratori generali di California e Florida toccano il cuore del modello di business di Meta (e non solo): funzionalità progettate per massimizzare l’engagement degli utenti, soprattutto i più giovani. Funzioni come: • Algoritmi di raccomandazione 📊, • Autoplay e scroll infinito 📱, • Like e notifiche costanti 🔔, non sono solo strumenti di intrattenimento, ma vere e proprie leve progettate per catturare e trattenere l’attenzione degli utenti, usando design ingannevoli e con impatti ritenuti potenzialmente nocivi sulla salute mentale dei più giovani. La domanda da porsi non è più solo se le piattaforme possono innovare in questo modo, ma se dovrebbero farlo. In un contesto dove “l’attenzione” è la risorsa più preziosa, la valuta dei social, dove si colloca la responsabilità delle aziende che sviluppano questi strumenti? 👉 Quali strategie possono adottare le piattaforme per bilanciare profitto e sostenibilità sociale? Come si può innovare senza trascurare il benessere degli utenti? E in particolare proteggendo i giovani? Qul’è il confine tra “pushing” e manipolazione”?
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Stai combattendo anche tu con lead fuori zona provenienti da Meta? Ti capiamo benissimo! Ecco perché vogliamo condividere con te 3 suggerimenti utili: per noi sono stati fondamentali per limitare molto il problema! Buona lettura 🤓 #metaads #leadgeneration #facebookads
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Due decisioni importanti scuotono il mondo di Meta: scelte che potrebbero rivoluzionare il nostro modo di vivere i social. A partire dal 14 gennaio, niente più filtri di bellezza su Instagram. La compagnia ha deciso di rimuovere gli effetti che alterano i lineamenti per adeguarsi alle normative europee, segnando una svolta verso una rappresentazione più autentica degli utenti. Ma non è tutto! Meta ha anche deciso di interrompere il fact-checking, ossia il programma di verifica delle notizie. Quest’ultimo intervento ha già sollevato importanti preoccupazioni sul rischio di diffondere fake news, lasciando agli utenti una maggiore responsabilità nel discernere i contenuti. Questi cambiamenti sottolineano una svolta cruciale per la community: da un lato, si promuove un'immagine più reale e inclusiva; dall'altro, cresce la deresponsabilizzazione dell’azienda nei confronti delle possibili controversie, aumentando il rischio di polarizzazione delle idee. Quali saranno, secondo voi, i possibili vantaggi o rischi di tali interventi?
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In merito alla scelta di Meta di affidarsi esclusivamente a un controllo "dal basso" dei contenuti mi lasciano perplessi due aspetti: - il non tenere in giusta considerazione l'asimmetria con cui oggi l'informazione su Facebook e Instagram viene creata e veicolata: più che diari personali, le piattaforme social sono oggi ambienti inondati di contenuti creati e trasmessi, anche attraverso profili fittizi, da organizzazioni sofisticate e strutturate il monitoraggio del cui comportamento necessità di maggiori risorse, non di minori strumenti; - l'impatto economico che una riduzione dei controlli e sulla conseguente qualità dell'esperienza offerta può avere sulle scelte di investimento degli inserzionisti pubblicitari. Non credo che Meta abbia preso la sua decisione solo in ragione di scelte politiche: se questo è avvenuto, il peso che queste rappresentano deve essere davvero molto significativo.
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Problemi con l'integrazione tra #Zapier e le Lead Form di Meta? Si tratta di un Bug di Meta: una buona percentuale delle lead vengono "perse" e non sono passate a Zapier. Il problema sembra essere presente dal 10 luglio e riguarda i lead raccolti da Instagram. Ora sembra che Meta abbia arginato il problema e che recupererà anche il lead persi. Buona notizia (speriamo) ma OCCHIO AI LEAD DOPPI! - i lead persi verranno recuperati - quindi verranno elaborati da Zapier - ma se questi sono già stati recuperati manualmente avremo dei duplicati Quindi - attenzione che le automation potrebbero partire più volte per la stessa lead (quella recuperata manualmente, e ora quella recuperata da Meta) - se usi queste automation anche a fini statistici, rischi di avere valori sballati (es. aumento lead, calo CPL, ecc...) Difficile risolvere questa situazione rapidamente se non è già previsto un filtro o un sistema di deduplicazione dei dati.
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Novità interessante su Meta Ads! Il nostro Angelo Doni ha appena condiviso un aggiornamento cruciale per chi lavora con Meta Ads e gestisce campagne pubblicitarie localizzate. Meta ha introdotto una nuova feature che cambia il modo in cui vengono targetizzati gli utenti in specifiche località. Ora, oltre a chi risiede nella città selezionata, vengono inclusi anche gli utenti che interagiscono con contenuti legati a quella località, anche se non vivono lì. Cosa significa questo per le tue campagne? 👉 È fondamentale fare attenzione quando scegli target locali, per assicurarti che il tuo budget venga utilizzato in modo efficace. 💬 Hai notato questa novità anche sui tuoi account? Seguici per restare aggiornato su tutte le ultime novità nel mondo delle campagne pubblicitarie online! #MetaAds #DigitalMarketing #LocalTargeting #AdvertisingUpdates
Massimizzo le tue META ADS | Managing Partner & Co-founder @Ermethe SRL | Meta Advertising, 9.000.000€ Ad Spent | E-commerce strategist | Appassionato di digital marketing
Ieri sera ho verificato la nuova feature di cui parlava Bram Van der Hallen: nello specifico se creiamo campagne local, Meta ora include automaticamente persone che interagiscono con contenuti legati a quella città, anche se non vi risiedono. Quindi c'è da fare molta attenzione, anche perché questa spunta si attiva di default. Meta include automaticamente persone che interagiscono con contenuti legati a quella città, anche se non vi risiedono. Ho controllato se questa feature fosse già attiva su alcuni degli account che gestiamo. In molti account non era ancora disponibile, ma in un paio è già comparsa. #meta #local #novità
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Usi i pixel di Meta? Occhio. Occhio perché (forse) potresti non avere il controllo al 100% dei dati che stai raccogliendo. Lo dico da tempo, ma qui abbiamo un caso vero e per certi versi preoccupante. 2 aziende svedesi che vendono farmaci online sono state sanzionate per aver condiviso dati particolari di circa 1 milione di clienti con Meta, per anni (dal 2017). Multa: quasi 4 milioni di euro. Usavano il Metapixel sui loro siti per le attività di marketing su Facebook e Instagram, trasferendo dati personali a Meta a go go. Cioè Peppino svedese, che magari aveva una malattia venerea (to' la sifilide), entrava sul sito, accettava i cookies, comprava i farmaci per la sifilide e intanto condivideva automaticamente le sue informazioni personali con Meta, malattia compresa. E le 2 aziende non lo sapevano nulla. Poi, che non lo sapessero per davvero, secondo me... non lo so. Comunque, di certo, se usi il Metapixel devi fare attenzione, devi sapere cosa stai facendo e devi informare gli utenti. Devi essere accountable. Punto. Link alla notizia nel primo commento
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❌ Addio ai filtri di Instagram: rivoluzione o mossa simbolica? Come avevamo accennato, oggi è il gran giorno dove Meta elimina i filtri creati dai creator su Meta Spark. Milioni di effetti realizzati da brand e creator spariscono nel nulla – puff! –, mentre i 140 miseri filtri realizzati da Meta restano a disposizione 👉 Perché succede? No, Meta non sta abbandonando l’AR e, anzi, è una direzione strategica ribadita più volte. Ma la motivazione è infliggere un duro colpo agli standard di bellezza irrealistici alimentati dai beauty filters Ed un segnale positivo! Proteggere i propri utenti da da ansia e pressione sociale è un obiettivo lodevole. Però… 🤌 che c’entrano i filtri non legati al mondo beauty? 🤌 come la mettiamo con tutti quei contenuti che dominano le piattaforma creando COMUNQUE standard irraggiungibili? 🤌 basterà davvero eliminare i filtri per scalfire un’industria enorme come quella degli standard estetici? Attenzione, perché anche TikTok ha preso una decisione simile. E allora questa storia, più che una vera battaglia di valori, rischia di trasformarsi in una decisione puramente simbolica Just saying… noi speriamo di sbagliarci! 🙄
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