𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒗𝒖𝒐𝒊 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒕𝒐? In questi giorni si sta svolgendo la fase finale della “Copa America”, un torneo calcistico che coinvolge tutte le nazioni del continente americano. ⚽ La partita tra Brasile e Uruguay è andata ai calci di rigore. Questo momento decisivo, ripreso nel video, ci offre un'importante riflessione sulla differenza tra un #leader e un #capo. Il 𝐂𝐚𝐩𝐨: ha l’autorità concessa dal suo status (un potere top-down), ma questo non implica necessariamente che sia un leader riconosciuto dal suo team. Questo è il caso dell’allenatore del Brasile: escluso e ignorato dal cerchio dei giocatori. Il 𝐋𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫: ha l’autorevolezza data dai suoi follower (un potere bottom-up), è il team che lo riconosce come leader e decide di affidarsi a lui. L'allenatore dell'Uruguay incarna questa figura: al centro dell'attenzione, ascoltato e seguito con fiducia dai giocatori. ✨ La lezione chiave: la vera #leadership non si impone, si conquista. Un capo può avere il titolo e l'autorità, ma un vero leader ottiene rispetto e fiducia attraverso l'ascolto, l'empatia e la collaborazione. E tu come vuoi essere ricordato? Come qualcuno che comanda o come qualcuno che ispira? 📌 𝑆𝑐𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑙𝑒𝑎𝑑𝑒𝑟 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑡𝑒𝑎𝑚 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑑𝑒𝑣𝑒, 𝑚𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑣𝑢𝑜𝑙𝑒. Cosa ne pensi? 👥 💭 Biagio Viganò Ferdinando Pastrello Tiziana Pregliasco Roberto Tofani #HumanResources #HumanDevelopment #MindTheTalent
Post di MIND THE TALENT - Human Development
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Il nostro mondo, 12 anni di passione e inclusione con un solo obiettivo: rendere il mondo un posto più inclusivo, attraverso il calcio. Accettando i nostri limiti, ma con la consapevolezza che nessun traguardo sia irraggiungibile. Nell'approfondimento de Il Giorno pubblicato ieri viene riassunta la nostra storia tramite le parole del Presidente Davide Leonardi. Una storia che cerchiamo di scrivere, con impegno ed entusiasmo, giorno dopo giorno. Leggi l'articolo ➡ https://lnkd.in/gRYstqbg
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🇮🇹 𝐋'𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐭𝐫𝐚 𝐒𝐩𝐨𝐫𝐭 𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭à: 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐚 ⚽️✨ In un'epoca in cui il nostro Paese è spesso soggetto a critiche, è essenziale riconoscere e celebrare i nostri successi, sia nello sport che in altri settori. Ho scritto un articolo che esplora come la nostra nazionale di calcio e i nostri atleti affrontano e superano le sfide, nonostante le critiche continue. Questo pezzo non è solo una celebrazione dei nostri trionfi, ma un invito a riflettere su come possiamo sostenere e valorizzare di più le nostre eccellenze. Vi invito a leggerlo e a condividere le vostre opinioni su questo aspetto importante. Leggi l'articolo completo e avvia la riflessione 👉 https://lnkd.in/d4JWYV3m #Italia #Calcio #Riflessione #SuccessiItaliani #Sport #OrgoglioNazionale #LucianoSpalletti #JannikSinner #Supporto #EccellenzaItaliana #Rinascita
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Germania-Spagna e Organizzazione Aziendale Ieri, in occasione degli Europei di Calcio, si è svolto l'incontro Germania-Spagna; Per gli appassionati (come il sottoscritto) è stato una gioia degli occhi, vedersi misurare due grandi squadre che hanno offerto un spettacolo sublime. Detto questo, perché il parallelo con l'Organizzazione Aziendale? 1) entrambe le squadre volevano vincere: avevano ben chiaro l' OBIETTIVO 2) entrambe le squadre avevano ben chiaro il "come" volevano vincere: STRATEGIA 3) entrambe le squadre hanno degli (ottimi) allenatori che valutavano l'evoluzione della gara e, a secondo di come stava andando (possesso palla, "sofferenza" in alcune parti del campo, marcature di avversari veloci da parte di difensori "lenti", ecc) decidevano cosa cambiare (uomini o tattiche di gioco): INDICATORI Come tutte le aziende, anche una squadra che compete con un'altra ha l'obiettivo di vincere. La differenza la fa il "come" voglio vincere. Spagna e Germania si sono affidate, entrambe, ad una unica filosofia: voglio vincere giocando bene, divertendo il pubblico, onorando lo spettacolo, misurandomi con un avversario di cui riconosco il valore e che rispetto. Lo stesso ragionamento dovrebbe fare una azienda: che tipo di azienda voglio essere? Non esiste la risposta esatta: esiste l'aver chiaro che azienda voglio essere. Miro solo al massimo profitto, indipendentemente da tutto? Oppure, voglio il massimo profitto, ma attraverso un prodotto valido, personale felice di lavorare in azienda, clienti soddisfatti del servizio offerto? Nello sviluppo dei miei affari, mi limito a guardare se il "cassetto" è pieno di euro o cerco di capire "come" il cassetto si è riempito? E siamo agli INDICATORI. Esiste poi l'aspetto principale, che determina le fortune (o meno) di una azienda, come di una squadra. Gli INTERPRETI (il personale). Se ho personale competente, motivato, consapevole del proprio ruolo, a cui abbiamo illustrato chiaramente cosa ci attendiamo da loro , avremo una squadra/azienda con l'atteggiamento vincente, consapevole del proprio valore. Nel caso ci si accontenti di personale che, più o meno, penso possa fare quel lavoro, allora non dobbiamo meravigliarci se i risultati saranno poi quelli che saranno .... Metafora di tutto questo sono state le lacrime di Cristiano Ronaldo (CR7), che dopo aver sbagliato un rigore, si è messo a piangere !!! Un pluricampione, che in carriera ha vinto tutto (e più di una volta 😀 ), stramiliardario, che piange per un rigore sbagliato? Quando glielo hanno chiesto ha risposto "Io rappresento il Portogallo, una intera nazione, milioni di persone e voglio vincere soprattutto per loro, per renderli felici" Ecco, questo è il personale che una Azienda (che volesse essere "grande") dovrebbe cercare per essere tale: persone che hanno il rispetto del lavoro e degli altri, indipendentemente da tutto il resto. . Certo, non è che un CR7 lo troviamo così, ma uno con il suo rispetto per il lavoro, quello si.
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➤ 𝑳’𝒂𝒍𝒍𝒆𝒏𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒄𝒂𝒍𝒄𝒊𝒐 𝒊𝒏 𝑰𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂. 𝑺𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒔𝒐𝒄𝒊𝒐𝒄𝒖𝒍𝒕𝒖𝒓𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒊 𝒖𝒏𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒇𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆, di Massimo Cervelli, con prefazione di Paolo Piani. La storia del calcio è una componente significativa della storia del nostro paese. Gli allenatori furono i primi professionisti del nostro football. Uno strano mestiere che, salvo rarissime eccezioni, importammo dall’Inghilterra e, massicciamente, dai paesi danubiani. Negli anni Trenta la FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio organizzò il primo corso per allenatore e cercò di disciplinare la professione. Nel secondo dopoguerra i primi corsi di abilitazione offrirono le basi teoriche per praticare il mestiere, ma già negli anni Sessanta fu chiara la necessità di avere allenatori convenientemente istruiti e non solo sommariamente abilitati. Nacque così la Scuola di Coverciano, diventata, con la rivoluzione imposta da Italo Allodi, l’Università del Calcio. Un punto di riferimento internazionale che ha saputo costantemente rinnovarsi, cambiando paradigmi teorici, formando tecnici di grande livello e dando un originale e significativo contributo allo sviluppo globale del calcio. #biblionedizioni #libridaleggere #calcio #football #allenatore #calciatore #FIGC https://lnkd.in/dDbzwyJz
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Dichiarazione di Ergin Ataman sul Panathinaikos e sulla Nazionale: Ergin Ataman ha rilasciato dichiarazioni importanti sul Panathinaikos e sulla Nazionale. Tutto quello che vuoi sapere sulle opinioni e sui piani per il futuro dell'allenatore di successo è in questo articolo! Gli sviluppi nel mondo dello sport...
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Nel mondo della #sicurezzasullavoro e non, si parla costantemente di #leadership. Prima di essere un consulente del settore sono stato uno sportivo, un medio giocatore di basket che ha avuto la fortuna di arrivare a sfiorare la serie A. Dirò qualcosa di impopolare, ma se c'è una lezione che mi ha insegnato lo sport è che la leadership non si insegna, o ce l'hai o non ce l'hai. Nel video il tuffo di un trentottenne "straniero" che dopo una storia NBA ricca di Titoli, era venuto a svernare in Italia ed a dimostrare a tutti che non i Titoli ma il buon esempio e il sacrificio ti elevano a punto di riferimento per il gruppo. Nello sport il buon allenatore non insegna la leadership a tutti ma comprende in quali aspetti i singoli possono trascinare il gruppo e viceversa prepara il gruppo a seguire i singoli su quei focus, disinnescando le eventuali gelosie. Perchè questo pistolotto? Perchè spesso, nelle squadre di cantiere che vedo tutti i giorni, chi è inquadrato come leader ai fini della sicurezza (leggi ad esempio il Preposto) non è quello che nel gruppo è il leader "naturale", che da il buon esempio per primo e che diventa un punto di riferimento per tutti. Quando si fanno le nomine, al di là di formare "tutti per tutto", si dovrebbe pensare anche a questo aspetto e quando facciamo #formazione dovremmo spiegare queste dinamiche, che in un gruppo sono fisiologiche, perchè (purtroppo) non possiamo essere tutti Bob McAdoo.....
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🗣️ "La mia squadra gioca un calcio aperto, che suggerisce, lascia spazio al calciatore per creare cose, per evolvere. Così, col tempo, se si fanno le cose bene, si inizia a riconoscere che tipo di giocatori si hanno e su cosa basare la partita per avere un vantaggio sull'avversario: come attaccare molto e non essere vulnerabile. Questo è qualcosa che ho provato a migliorare nel corso del tempo. Ma è un universo infinito: nel calcio tutti dobbiamo fare un sacco di sforzi per, alla fine, sapere davvero molto poco. Perché il calcio è molto ricco, il campo è molto grande, ci sono undici giocatori che possono creare tante interazioni contro undici giocatori che creano tante altre interazioni; quindi nel calcio dobbiamo avere coraggio e concederci un po' di libertà per essere in grado di creare cose, perché nessuno sa poi così tanto di calcio. Io credo che stiamo sempre imparando, e, man mano che miglioro, vedo un universo ancora più grande dove posso evolvere ancora di più." 🧢 Fernando #Diniz, Fluminense Football Club 🧠 Il calcio come continuo, infinito processo di conoscenza che non può prescindere dalle caratteristiche dei propri calciatori, che, paradossalmente, sono la prima fonte di imprevedibilità (sottolineo i 'propri', non quelli avversari) per un allenatore. ⚽ Questo breve estratto video non mostra lineette né cerchietti lampeggianti per evidenziare la 'forma' in costruzione. Anche perché, mi chiedo: questa costruzione ha una forma? E soprattutto: seppure si fosse in grado di individuarla e di fare i 'disegnini colorati sul prato', nella costruzione successiva, e in quella dopo ancora, sarebbe la stessa? #calcio #allenatore #coach #coachthinking #coachunter #matchanalysis #fernandodiniz #fluminense
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Carlo Ancelotti è uno dei più conosciuti allenatori di calcio al mondo, noto non solo per i suoi successi sul campo, ma anche per la sua calma e saggezza nel gestire le squadre e le situazioni più complesse. Nato il 10 giugno 1959 a Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia, Ancelotti ha trascorso la maggior parte della sua vita immerso nel mondo del calcio. La sua carriera da calciatore lo ha visto militare in squadre come il Parma Calcio 1913, la AS Roma e il AC Milan, dove ha vinto numerosi trofei nazionali e internazionali, inclusa la Coppa dei Campioni (ora Champions League) sia come giocatore che come allenatore. Ad oggi, con quattro vittorie, detiene il record di allenatore più vincente della massima competizione continentale. È proprio come allenatore che Ancelotti ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del calcio. Con il suo approccio tattico flessibile e la sua capacità di gestire le personalità dei giocatori, ha guidato squadre di alto livello come Juventus Football Club, Milan, Chelsea Football Club, Real Madrid C.F. Madrid, Paris Saint-Germain e FC Bayern München Monaco. È noto per il suo stile di leadership tranquillo ma deciso, che ha guadagnato il rispetto e l'ammirazione sia dai giocatori che dagli addetti ai lavori. Il suo libro "Il leader calmo" offre un'incisiva riflessione su leadership, gestione dello stress e controllo emotivo, tratti che lo hanno reso un punto di riferimento non solo nel mondo dello sport, ma anche in altri ambiti. Ancelotti condivide le sue esperienze personali e professionali, raccontando aneddoti, riflessioni e consigli pratici. Una delle tematiche centrali del libro è la gestione dello stress e delle pressioni che accompagnano il ruolo di leader. Ancelotti racconta come la sua capacità di mantenere la calma sotto pressione sia stata fondamentale per il suo successo sia come giocatore che come allenatore. Questo tema è particolarmente rilevante in contesti competitivi come lo sport, ma può essere applicato anche in ambiti lavorativi e personali. Inoltre, Ancelotti esplora l'importanza della comunicazione e della gestione delle relazioni interpersonali nella leadership. Condivide le sue strategie per instaurare un clima positivo e collaborativo all'interno di una squadra, evidenziando l'importanza di ascoltare, comprendere e motivare gli altri. Queste lezioni possono essere preziose per chiunque si trovi a guidare un gruppo di persone, che si tratti di una squadra sportiva, di un team aziendale o di una comunità. Dai dirigenti aziendali agli allenatori sportivi, dai genitori agli insegnanti, questo libro offre preziosi insegnamenti su come guidare con calma, comprensione e determinazione. È un'opera che parla non solo di calcio, ma della vita stessa e di come affrontare le sfide con resilienza e saggezza. #libri #leadership #football #manager
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Nel luglio 2006, Marcello Lippi condusse gli Azzurri a un’indimenticabile vittoria nei Mondiali di calcio. VENTITRÉ giocatori, di ben NOVE squadre diverse. Nove realtà che durante la stagione se le suonavano di santa ragione, neanche troppo metaforicamente. Uomini che sapevano vincere, ma anche stare bene insieme. O che forse sapevano vincere, PROPRIO PERCHÉ stavano bene insieme. Certo, noi mica guidiamo l’Italia. Noi non siamo Marcello Lippi. Eppure, nel nostro piccolo, come impegnarci nel generare coesione? Se ACT Italia è la nostra nazionale, come possiamo valorizzare la nostra eterogeneità per diventare un gruppo più unito? Undicesimo convegno: la forza dei legami. ⠀⠀⠀⠀⠀⠀ #psicologia #psychology #psicoterapia #psychotherapy #psicologo #psicologa #psychologist #psicoterapeuta #italia2006 #mondiali2006 #lippi #act #acceptanceandcommitmenttheraphy #actforsport #psicologiadellosport #sportpsychology #sports #calcio #football #soccer #totti #meditazione #mindfulness #materazzi #mindfulness #allenatore #acbs #actitalia #valori #coach #allenatrice
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Esempio di perseveranza. Per chi segue il calcio, Davide Nicola, rappresenta un esempio di audacia e leadership. Un uomo che si esalta nelle difficoltà capace ogni volta di tirare il meglio dai suoi. Vi cito queste due righe in cui si incarna perfettamente il concetto di audacia e perseveranza.
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