In che modo le aziende stanno interpretando il nuovo concetto di "tempo di lavoro", di evoluzione aziendale e dei risultati che questi nuovi modelli organizzativi stanno ottenendo? E in che modo stanno affrontano l'aumento della temperatura del dibattito pubblico sulle tematiche relative alla settimana corta? Ne parleremo in 𝗛𝗥𝗖 𝗦𝗾𝘂𝗮𝗿𝗲 insieme alla 𝘊𝘰𝘮𝘮𝘶𝘯𝘪𝘵𝘺 𝘓𝘢𝘣𝘰𝘶𝘳 dal tema "𝗜𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼. 𝗠𝗼𝗱𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗼" 📅 Quando: 22 aprile 🕒 Orario: 15:00 - 16:30 📍 Dove: online su Teams 📌 𝗜𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗶𝘁𝗶 𝗼𝗿𝗮: https://lnkd.in/eGjqA7Zy Il nostro Community Manager Fabio Mutti sarà in compagnia di Patrizia Ordasso Intesa Sanpaolo, Serena Pavanello Fastweb, Giovanni Di Muoio BNL BNP Paribas e ascolteremo il contributo dell'autore Luca La Barbera. Non perdere l'opportunità di arricchire la tua conoscenza e connetterti con esperti del settore. 𝗛𝗥𝗖 𝗦𝗾𝘂𝗮𝗿𝗲 è il luogo dove le idee si incontrano e si trasformano in azioni concrete per plasmare il futuro delle Risorse Umane. Scopri la 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟰: https://lnkd.in/dtbCRU32
Post di HRC Community - MyHRGoal
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Arretrare sullo Smart Working? Una scelta antistorica e sbagliata!!! Le aziende giovani e moderne l’hanno capito: laddove le attività sono remotizzabili, il futuro sarà sempre più Smart!
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𝐔𝐧𝐚 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐚 𝐚𝐜𝐜𝐚𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐥 𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐀𝐠𝐢𝐥𝐞 L’ottimo prof Mascini sul suo “Diario del Lavoro” parla di Smart Working e dice che tira una brutta aria contro questo strumento. Fa una analisi seria di come è esploso (ai tempi del Covid) e di come ora molte aziende stiano in una fase di ripensamento. Nel Settore Elettrico abbiamo saputo fare buoni accordi (proprio pochi giorni fa abbiamo siglato quello di Terna, oggettivamente di gran valore), mentre permane l’anomalia di Enel (insieme al GME) che ha preferito fare da sé, con la contromossa obbligata del Sindacato di non voler firmare alcun accordo (Enel è l’unica azienda del Settore a non avere un accordo firmato con il sindacato). Nel nostro ultimo Consiglio generale Flaei, abbiamo svolto una riflessione proprio sullo SW, indicando precisamente (secondo noi, ovviamente) il problema principale che sta portando ad una contrazione di questo ottimo strumento di conciliazione: l’arretratezza culturale dei manager che semplicisticamente pensano che la presenza sia garanzia di maggiore produttività e non si sforzano, al contrario, di provare nuovi modelli dove non sia il tempo la variabile da controllare, ma la produttività. Anche al fine di farla crescere, ovviamente. Buona lettura. ##unsindacatoforterendeforteanchete #iscrivitiperscrivereiltuofuturo
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Lo smart working è l'evoluzione del lavoro stesso. Pone obiettivi e da l'opportunità di crescere , senza necessariamente inquinare facendo il pendolare. Puoi sceglier il posto migliore per svolgerlo al massimo delle proprie competenze, ci si relaziona anche con persone non necessariamente della propria azienda, aiuta a crescere, migliora tutto.
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𝐔𝐧𝐚 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐚 𝐚𝐜𝐜𝐚𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐥 𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐀𝐠𝐢𝐥𝐞 L’ottimo prof Mascini sul suo “Diario del Lavoro” parla di Smart Working e dice che tira una brutta aria contro questo strumento. Fa una analisi seria di come è esploso (ai tempi del Covid) e di come ora molte aziende stiano in una fase di ripensamento. Nel Settore Elettrico abbiamo saputo fare buoni accordi (proprio pochi giorni fa abbiamo siglato quello di Terna, oggettivamente di gran valore), mentre permane l’anomalia di Enel (insieme al GME) che ha preferito fare da sé, con la contromossa obbligata del Sindacato di non voler firmare alcun accordo (Enel è l’unica azienda del Settore a non avere un accordo firmato con il sindacato). Nel nostro ultimo Consiglio generale Flaei, abbiamo svolto una riflessione proprio sullo SW, indicando precisamente (secondo noi, ovviamente) il problema principale che sta portando ad una contrazione di questo ottimo strumento di conciliazione: l’arretratezza culturale dei manager che semplicisticamente pensano che la presenza sia garanzia di maggiore produttività e non si sforzano, al contrario, di provare nuovi modelli dove non sia il tempo la variabile da controllare, ma la produttività. Anche al fine di farla crescere, ovviamente. Buona lettura. ##unsindacatoforterendeforteanchete #iscrivitiperscrivereiltuofuturo
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🚫 𝐁𝐚𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐦𝐚𝐫𝐭 𝐰𝐨𝐫𝐤𝐢𝐧𝐠 𝐞 𝐛𝐚𝐬𝐭𝐚 𝐃𝐄&𝐈 Leggo delle aziende che stanno facendo marcia indietro sullo smart working e poi di quelle che chiudono i programmi di Diversity, Equity & Inclusion e penso sia normale. Sì, perché la strada verso il cambiamento non è mai dritta e non è mai semplice ⛰️ Una pandemia ha accelerato le spinte verso nuove forme di organizzazione del lavoro, ha stimolato riflessioni e messo in discussione alcuni modelli, ma le resistenze sono fisiologiche: 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐫𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐞̀ 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐩𝐥𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞. Ai piedi del progresso brulicano sempre insetti impauriti per i quali: "È una moda, passerà", "Si stava così bene prima", "Adesso la finiranno di far finta di lavorare dal divano", "Donne e gay ormai sono dappertutto", "Torniamo a pensare a cose veramente importanti, come le vendite"🪳 Ecco, oggi il reflusso è arrivato. Ma ci sta. È il passo indietro che ci permetterà di fare il salto definitivo. Lo so. Lo spero. #smartworking #DEI #cambiamento #creatività
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Smart working, ccnl elettrico e coniugazione tra vita privata e lavoro, a che punto siamo !? non buono direi Quando si parla di denatalitá, responsabilità sociale delle company, trasporto urbano e tanti bei altri temi forse bisognerebbe partire o quantomeno toccare questo tema, o forse no !?
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𝐔𝐧𝐚 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐮 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐚 𝐚𝐜𝐜𝐚𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐥 𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐀𝐠𝐢𝐥𝐞 L’ottimo prof Mascini sul suo “Diario del Lavoro” parla di Smart Working e dice che tira una brutta aria contro questo strumento. Fa una analisi seria di come è esploso (ai tempi del Covid) e di come ora molte aziende stiano in una fase di ripensamento. Nel Settore Elettrico abbiamo saputo fare buoni accordi (proprio pochi giorni fa abbiamo siglato quello di Terna, oggettivamente di gran valore), mentre permane l’anomalia di Enel (insieme al GME) che ha preferito fare da sé, con la contromossa obbligata del Sindacato di non voler firmare alcun accordo (Enel è l’unica azienda del Settore a non avere un accordo firmato con il sindacato). Nel nostro ultimo Consiglio generale Flaei, abbiamo svolto una riflessione proprio sullo SW, indicando precisamente (secondo noi, ovviamente) il problema principale che sta portando ad una contrazione di questo ottimo strumento di conciliazione: l’arretratezza culturale dei manager che semplicisticamente pensano che la presenza sia garanzia di maggiore produttività e non si sforzano, al contrario, di provare nuovi modelli dove non sia il tempo la variabile da controllare, ma la produttività. Anche al fine di farla crescere, ovviamente. Buona lettura. ##unsindacatoforterendeforteanchete #iscrivitiperscrivereiltuofuturo
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La più grande lezione che ho imparato su ”abbiamo sempre fatto così” Oggi voglio parlare di un fenomeno che affligge le aziende come un virus persistente: l’epidemia dell’“abbiamo sempre fatto così”. Questa risposta è il segnale di una #cultura aziendale che si aggrappa alle vecchie #abitudini come un bradipo a un albero ed è la scusa perfetta per evitare qualsiasi #cambiamento. “Oh, non possiamo cambiare il nostro CRM, potremmo perdere qualche dato!” oppure “Non possiamo adottare nuovi processi, potremmo disturbare l’equilibrio cosmico!” E così, l’azienda rimane ancorata al passato come una barca senza remi. Per non parlare del culto della #tradizione. “Non possiamo cambiare il logo, è tradizione!” o “Non possiamo usare Slack, i più vecchi si rifiuterebbero”. Ma la tradizione non è un amuleto magico contro l’obsolescenza! È solo un modo per dire: “Non vogliamo rompere il nostro #statusquo”, anche se il mondo sta cambiando più velocemente di un treno ad alta velocità. Quindi, la prossima volta che vi sentirete rispondere “abbiamo sempre fatto così”, ricordate a quella persona che l’innovazione è come un muscolo: se non lo usi, si atrofizza. E se volete davvero far progredire la vostra azienda, dovete sfidare lo status quo, rompere le catene della tradizione e ballare con l’innovazione come se nessuno stesse guardando. 🚀💡 #badmanager #statusquo #culturadellavoro -------------------------------- Sono Alessandra Scomparin e con Eva Martini ho fondato KaleidoHUB per aiutarti a migliorare il tuo ambiente professionale e a prenderti cura delle persone che lavorano con te, per una crescita sostenibile e felice del tuo business. #kaleidohub #differentforpeople
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✨ Nuovo anno, nuove sfide! ✨ Ogni inizio anno porta con sé nuove opportunità e ambiziosi obiettivi per professionisti e aziende. Il segreto per affrontarli al meglio? Avere un partner affidabile al tuo fianco. 👉 Il segretariato a distanza è il supporto ideale per: ✔️ Gestire le attività quotidiane con efficienza ✔️ Ottimizzare il tempo e le risorse ✔️ Concentrarsi sullo sviluppo di nuovi progetti Con il giusto supporto, trasformare le sfide in successi diventa possibile. 🎯 Nel 2025, scegli di lavorare in modo più smart e di puntare all’innovazione. Se sei pronto a fare il passo successivo, parliamone! 🚀 #NuovoAnno #NuoveSfide #SegretariatoADistanza #SmartWorking #Innovazione #Produttività
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il nostro paese ha bisogno di cavalcare il cambiamento seppur in modo Smart e selettivamente prendendo ciò che è positivo del lavoro ibrido. Resistere al cambiamento ad oltranza non premia anche se sembra piu facile. la vita e la società evolvono e diventa impossibile tornare indietro mentre si può usare l’esperienza fatta per evolvere.
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il business e il mondo del lavoro negli ultimi anni, anche grazie all’accelerazione del processo di adozione delle tecnologie digitali, sono stati profondi e rilevanti. E, proprio per la loro portata, in diversi casi non sono stati adeguatamente accompagnati da una riflessione approfondita su come far convivere le nuove esigenze delle persone che operano in azienda e la rincorsa al successo dell’azienda stessa. Ce lo dice una nuova ricerca a firma di Asterys, colosso mondiale nel campo dello sviluppo organizzativo, che ha indagato lo stato del benessere delle persone e il rapporto tra i modelli esistenti e le nuove esigenze dei lavoratori italiani alla luce dei cambiamenti di cui sopra, analizzando la presenza di dinamiche potenzialmente disfunzionali e i fattori che contribuiscono in modo predominante alla scelta di cambiare lavoro.
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riflessione in ordine sparso: in questi giorni mi sono ritrovata ad aiutare delle persone ad uscire da dei disservizi di diversa natura ma pur sempre legati ad energia acqua gas ... e mi son detta possibile che la stragrande maggioranza delle aziende italiane lavora per performare al meglio il proprio lavoro, e in questo social mostriamo i risultati più belli, senza trasmettere nulla alle società di servizio? Analizzando le funzionalità di poste luce acqua e gas possiamo toccare con mano l'arretratezza del paese, fatto salvo alcune realtà di uffici, ma che nella montagna dei grandi numeri si perdono. Processi che paghiamo perché funzionino bene ad ogni operazione e invece ti imbatti in barriere di burocrazia e file e risposte spesso senza risoluzione al quesito. Secondo voi c'è un motivo preciso di questo scollamento tra società e società? un paese che pone interesse solo sull aziende produttrici di investimenti di profitti escludendo dal discorso tutto il funzionamento interno?
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