🤺I Giochi Olimpici di #Paris2024 puntano sulla #genderequality: dei 10.500 atleti in gara, la metà sono donne. Tra i Paesi con più rappresentanti, Stati Uniti e Australia si presentano con più atlete donne che uomini (302 a 345 per i primi, 270 contro 215 per i secondi). L'Italia, arrivata ai nastri di partenza con 406 sportivi, gareggia invece con 211 uomini e 195 donne.
🏃🏻♀️A partire dalle #Olimpiadi di Londra del 1948 – dopo la Seconda guerra mondiale - le gare femminili conquistarono maggior prestigio. Ma fu solo dall’edizione di Helsinki nel 1952, con l'ingresso nel Comitato olimpico e l'esordio ai Giochi dell'Unione sovietica, che si diffuse lo sport tra le donne. Rispetto al passato, si è ridotta la differenza di genere nelle singole discipline, in cui oggi il numero di contendenti è distribuito pressoché equamente. Restano come eccezione la lotta greco romana, aperta ai soli uomini, il nuoto artistico e la ginnastica ritmica (questi ultimi riservati alle donne).
♀️Ma se sul piano numerico la differenza di genere è stata pressoché appianata, rimane da affrontare la disparità in termini di visibilità e di volume di affari (lo sport femminile genera meno di 1 miliardo di dollari di fatturato, a fronte degli oltre 500 miliardi dell'intera industria sportiva). E questo si traduce in retribuzioni più basse per le donne. Il caso del calcio è emblematico, con Sam Kerr, giocatrice del #Chelsea e calciatrice più pagata al mondo con i suoi 513mila euro. L'australiana guadagna molto meno rispetto a numerosi colleghi uomini anche non di prima fascia.
📈Le Olimpiadi possono essere una buona vetrina per aumentare la già crescente visibilità dello sport femminile e per attrarre anche maggiori investimenti, soprattutto in termini di sponsorizzazioni. Un recente report della società statunitense S&P Global mostra come le prospettive di rendimento siano elevate, sulla scia dei campionati europei di calcio e pallacanestro. Qui il valore dei contratti di partnership è aumentato fino al 38 per cento.
💰A cogliere l’occasione della visibilità olimpica saranno anche gli sponsor dei Giochi. Su tutti, il colosso del lusso #LVMH, che ha investito ben 150 milioni di euro, diventando il maggior finanziatore dell’evento. Già in passato, la società francese - il cui fatturato nel 2023 ha superato gli 86 miliardi di euro - ha investito nello sport, sponsorizzando diverse edizioni dei Mondiali di calcio. Tuttavia, la partnership con le Olimpiadi non sembra essere molto apprezzata dai Mercati: dall’annuncio, avvenuto un anno fa, il gruppo ha perso il 21,13% in Borsa. Una situazione che potrebbe cambiare da qui alla chiusura dei Giochi, grazie al ritorno di visibilità. ©
📸Credits: Canva
✍🏻Epifanio Romano
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