Post di Noemi De Santis

Ringrazio davvero Roberto Giovannini, Materia Rinnovabile - Renewable Matter e Emanuele Bompan per questo spazio e per l’attenzione messa da sempre a temi così cruciali in Europa! Buona lettura!

Sono passati cinque anni dal lancio della grande strategia europea per la transizione ecologica: il Green Deal (o Patto Verde). Considerato da alcuni troppo ambizioso, da altri poco ambizioso, il futuro del Green Deal dipenderà moltissimo dall’esito delle elezioni europee del 6-9 giugno. Il Patto Verde è apertamente contestato dall’estrema destra e da parte del centro-destra europeo, molto spesso cavalcando argomentazioni fallaci e notizie false. Nonostante i suoi limiti, il Green Deal europeo rimane una delle strategie di decarbonizzazione più ambiziose al mondo e un suo ulteriore annacquamento significherebbe mettere ancora più a rischio i diritti dei più vulnerabili nonché gli ecosistemi e la biodiversità della Terra. Al contrario, abbiamo bisogno di un Green Deal più ambizioso, democratico, inclusivo e giusto. Leggi l’articolo di Matteo Spini ➤ https://lnkd.in/dxGexW2h #5giugno

🍃 Il Direttore Generale del Forum Francesco Bicciato ha partecipato oggi al convegno su transizione ecologica e neutralità climatica nell’ottica degli enti locali, organizzato a Bologna dal Coordinamento Agende 21 Locali Italiane. 💬 Sul tema della neutralità climatica, è importante sottolineare che la finanza sostenibile è essenziale per finanziare i piani di mitigazione e adattamento. L’engagement tra enti locali e investitori è fondamentale per allineare le strategie finanziarie con la pianificazione territoriale. I green bond rappresentano un valido strumento per finanziare i piani territoriali sulle rinnovabili, l’immobiliare sostenibile, le comunità energetiche, la mobilità sostenibile.

*** Comunicato ufficiale del Partito Italia del Meridione *** Il Partito Italia del Meridione accoglie con favore l'approvazione della direttiva "Case Green" da parte del Parlamento europeo, riconoscendola come un passo fondamentale verso l'efficienza energetica e la sostenibilità nel settore edilizio. Questa iniziativa rappresenta un'opportunità vitale per affrontare il cambiamento climatico e promuovere uno sviluppo sostenibile, elementi che consideriamo essenziali per il futuro del nostro continente e della nostra nazione. Comprendiamo e rispettiamo le preoccupazioni espresse dal nostro alleato, la Lega, e dal suo leader, Matteo Salvini, riguardo alla direttiva. Tuttavia, crediamo che il dialogo e la collaborazione possano indirizzare queste preoccupazioni verso soluzioni costruttive che non compromettano gli obiettivi di sostenibilità. In virtù del nostro accordo con la Lega, ci impegniamo ad avviare le dovute interlocuzioni con il partito e il suo leader per esplorare i timori manifestati, con l'obiettivo di trovare un terreno comune che possa unire gli interessi di tutti gli italiani verso un futuro più sostenibile e prospero. Il Partito Italia del Meridione è convinto che la direttiva "Case Green" non solo affronti la cruciale questione del cambiamento climatico ma offra anche l'opportunità di stimolare l'innovazione e creare nuove opportunità economiche nel settore delle costruzioni e delle energie rinnovabili. Questi sviluppi sono essenziali per mantenere l'Italia e l'Europa competitive a livello globale, promuovendo al contempo uno stile di vita sostenibile che beneficerà le generazioni future. Intendiamo promuovere un dibattito informato e costruttivo all'interno del nostro partito e oltre, evidenziando i benefici a lungo termine della direttiva "Case Green" per l'ambiente, l'economia e la società nel suo complesso. La nostra sfida è di equilibrare le preoccupazioni immediate con le esigenze di un futuro sostenibile, cercando soluzioni che armonizzino gli interessi locali e nazionali con gli obiettivi globali. Il Partito Italia del Meridione è pronto a guidare questo sforzo, lavorando insieme a tutti gli stakeholder per promuovere un futuro più verde e prospero. Siamo impegnati a trovare soluzioni innovative che rispettino le diverse prospettive e soddisfino le esigenze di tutti gli italiani, contribuendo così alla costruzione di un'Europa più forte e sostenibile. Per un futuro sostenibile e prospero, Il Partito Italia del Meridione

Le politiche green dell’Europa e i grandi conflitti di interesse Penso che sia utile a tutti, per aprire gli occhi ed maturare una propria opinione bassata sull'oggettività, leggere questo articolo di Milena Gabanelli, pubblicato dal Corriere della Sera, che evidenzia i grandi conflitti di interesse delle società di consulenza utilizzate dell'Unione Europea per definire le politiche green. Lascio il link: https://lnkd.in/dQbc9Bat

Parole confortanti pronunciate dal neo eletto Antonio Decaro, presidente della commissione Ambiente del Pe. Non c'è solo il futuro del nostro continente in gioco ma un nuovo approccio globale alla risorsa #pianeta.""L'obiettivo di conseguire pienamente il nuovo Green deal è certamente una sfida ambiziosa ma non impossibile, così come quella sulla sicurezza alimentare e sulla sanità pubblica. Bisogna lavorare per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente per ridefinire le relazioni con la salute, le produzioni, il commercio e la lotta contro lo spreco e la povertà alimentare. La presidente della Commissione Ursula Von der Leyen ha parlato del Mar #Mediterraneo, noi in commissione Envi parleremo del fatto che nel 2023 è stato proprio il Mare nostrum il bacino a riscaldarsi di più nel mondo", ha spiegato Decaro. Affronteremo il tema della #transizione verde garantendo investimenti pubblici e stimolando quelli privati su larga scala. L'impegno più ambizioso sarà quello di coniugare le sfide ambientali con lo sviluppo di nuovi modelli di crescita economica sostenibile e sociale. Non ci sono motivi e non c'è tempo per tornare indietro. Saremo vigili sugli impegni presi e incalzeremo la Commissione affinché non ci siano tentennamenti sugli impegni presi con il futuro dell'Europa", ha concluso. La nostra ambizione deve essere quella di combinare le sfide #ambientali con lo sviluppo di nuovi modelli di crescita economica sostenibile attraverso una transizione giusta ed equa", aggiungono i Socialisti. "Nel solco di quanto è stato fatto, continueremo a dare risposte alle tante emergenze quotidiane legate ai temi che nella Commissione Envi affronteremo.

Io ho firmato la petizione promossa da Legambiente. Mi auguro saremo in tanti. L’allarme è concreto: dobbiamo accelerare la transizione ecologica verde per fronteggiare l’emergenza climatica. E dobbiamo farlo ORA! , si legge nel testo della petizione. Ed ancora: Serve un’inversione di rotta immediata: dobbiamo ripartire da un nuovo modello energetico basato su energie rinnovabili ed efficienza energetica, abbandonando definitamente gas, carbone e petrolio, senza sprecare più un euro per finanziare chi è causa del cambiamento climatico. Nonostante tutte le raccomandazioni della comunità scientifica, il Governo Meloni vuole trasformare l’Italia nell’Hub del gas: ad oggi sono circa 170 le infrastrutture a fonti fossili in valutazione al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Solo nell'ultimo anno l'Italia ha speso 41,8 miliardi di euro per finanziare attività, opere e progetti connessi alle fonti fossili. Una visione scioccante, che condanna l’Italia non soltanto a perdere ogni occasione per raggiungere gli obiettivi climatici, ma anche di portare sviluppo e qualità della vita puntando su tecnologie, come le rinnovabili, in grado di rispondere, fin da subito, a tutte le emergenze che l’Italia e l’Europa stanno affrontano ormai da qualche anno.

Al convegno su tavoli di concertazione europea e istanze della #filiera #bosco-legno-energia organizzato da FIPER- Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili interverranno esponenti del mondo accademico, politico e associativo, tra cui FSC Italia

Sintesi di un evento molto importante organizzato da ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e ECCO think tank in cui si è discusso di transizione energetica in Italia, in Europa, nel mondo. I prossimi 5 mesi sono decisivi per i prossimi decenni. La necessità di accelerare anche dopo le elezioni europee e quelle americane, con investimenti regolari e programmati simili al Next Gen EU, impatto su PIL, costi enormi dell'inazione, ruolo di Commissione, BCE, BEI. Necessità di riformare l'architettura finanziaria internazionale e decuplicare il volume della finanza per il clima. L'importanza di finanziare la transizione nella "maggior parte del mondo", e responsabilità dei Paesi più ricchi. Con, tra gli altri, Gentiloni, Giovannini, Bergamaschi, Avinash Persaud, Cogo. La sintesi vale la lettura.

Nei prossimi giorni von der Leyen presenterà il suo nuovo programma. Uno dei temi centrali sarà la transizione green, o meglio il futuro del #GreenDeal che in questi cinque anni ha avuto un percorso difficile e tortuoso. Alcuni punti da questo pezzo del Sole 24 Ore: 1️⃣ La transizione verde, cruciale per ridurre l'impatto ambientale, deve avvenire rapidamente e con efficacia. 2️⃣ La "nuova" transizione deve rappresentare un sostegno alla competitività dell'Ue. 2️⃣ Le politiche di transizione devono essere supportate da risorse adeguate per mitigare gli impatti sociali. E' necessario delineare una transizione verde, sociale e digitale.