La #Manovra2024 mette a rischio la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. Secondo Fondazione GIMBE, mancano all’appello ben 19 miliardi di euro fino al 2030. Il presidente Nino Cartabellotta e il sindacato Anaao Assomed chiedono risorse adeguate e riforme per mantenere i servizi essenziali, mentre il prossimo 20 novembre i sindacati dei medici hanno proclamato uno sciopero nazionale. #SanitàPubblica #BilancioSanità
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👉"Il Rapporto che la Fondazione Gimbe pubblica periodicamente rappresenta un prezioso spaccato di analisi sulle condizioni e i problemi della sanità in Italia. L’edizione di quest’anno, dedicata alle criticità del sistema sanitario, acquisisce un interesse particolare, ponendosi come sollecitazione all’applicazione dei principi di universalità e uguaglianza sanciti dalla Costituzione. Il Servizio Sanitario Nazionale costituisce, infatti, una risorsa preziosa ed è pilastro essenziale per la tutela del diritto alla salute, nella sua duplice accezione di fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. La sua efficienza è frutto, naturalmente, delle risorse dedicate e dei modelli organizzativi applicati, responsabilità, quest’ultima, affidata alle Regioni. Per garantire livelli sempre più elevati di qualità nella prevenzione, nella cura e nell’assistenza, è necessaria la costante adozione di misure sinergiche da parte di tutti gli attori coinvolti"afferma il presidente Mattarella ❗ "La grave crisi di sostenibilità del Ssn – afferma Nino Cartabellotta – è frutto anzitutto del definanziamento attuato negli ultimi 15 anni da tutti i Governi, che hanno sempre visto nella spesa sanitaria un costo da tagliare ripetutamente e non una priorità su cui investire in maniera costante: hanno scelto di ridurre il perimetro della tutela pubblica per aumentare i sussidi individuali, con l’obiettivo di mantenere il consenso elettorale, ignorando deliberatamente che qualche decina di euro in più in busta paga non compensano certo le centinaia di euro da sborsare per un accertamento diagnostico o una visita specialistica".
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Mentre l'opinione pubblica viene distratta dalla soap opera di Sangiuliano e Boccia, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) pubblico continua a sprofondare in una crisi sempre più profonda. La sanità italiana, un tempo considerata tra le migliori al mondo per universalità ed equità, si trova oggi in una situazione di estremo disagio a causa di anni di tagli, mancanza di investimenti e riforme inadeguate. Mentre i riflettori sono puntati su vicende politiche, scollacciate e di costume, il personale medico ed infermieristico è costretto a lavorare in condizioni sempre più difficili. Mancano le risorse per garantire un'assistenza adeguata, i tempi di attesa per visite e interventi si allungano, e le strutture sanitarie sono sempre più spesso sovraffollate e carenti di mezzi. I cittadini sono i primi a soffrirne, con un accesso alle cure sempre più limitato e disuguale, mentre i professionisti della sanità si trovano a fronteggiare una situazione insostenibile. Il degrado del SSN pubblico non è un problema di ieri, ma è il risultato di una sistematica disattenzione politica verso un settore che dovrebbe essere centrale per il benessere del Paese. È fondamentale che il Governo e le istituzioni prendano atto di questa realtà e pongano finalmente in cima alle priorità politiche il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, con investimenti concreti e riforme mirate, affinché tutti i cittadini possano godere del diritto fondamentale alla salute. È il momento di riportare al centro del dibattito pubblico le vere emergenze del Paese. La sanità pubblica non può più attendere... Fausto Tenti, #costituente comunista, Sez prov di Arezzo. https://lnkd.in/d_vJNbRC
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Sono oltre 134 i miliardi di euro sul piatto della #sanità pubblica per il 2024. Lo stabilisce il #riparto fra le #Regioni e le Province Autonome approvato questo pomeriggio a Palazzo Chigi, dopo l’intesa in Conferenza Stato-Regioni lo scorso 28 novembre. “Il 2024 vede un significativo incremento delle risorse destinate al #Ssn, con un delta positivo rispetto al 2023 di 5 miliardi e 140 milioni di euro”, ha sintetizzato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, ricordando che la #Manovra2025 “prevede un incremento di oltre 2,5 miliardi di euro e ulteriori 4 miliardi nel 2026”. I dettagli su Fortune Italia Fortune Italia Health Care+Economics #fondosanitario #malattierare #listedattesa #personale Ministero della Salute
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Roma, 10 gennaio - Il Servizio sanitario nazionale sta affrontando "una crisi del personale sanitario senza precedenti", con la perdita di oltre 28 miliardi di euro in 11 anni, più della metà dei quali nel quadriennio 2020-2023. Questo il dato diffuso ieri dalla Fondazione Gimbe, al termine della audizione davanti...Continua a leggere #audizione #cameradeideputati #cartabellotta #commissioneaffarisociali #crisi #definanziamento #fenomenogettonisti #Gimbe #indagineconoscitiva #personalesanitario #riordinoprofessionisanitarie
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La #sanità pubblica italiana ‘scricchiola’: il personale scarseggia (o si dà alla fuga), le #diseguaglianze Nord-Sud si acuiscono, sale la spesa delle famiglie, costrette a pagare di tasca propria un numero crescente di prestazioni, oppure – in 4,5 mln – a rinunciare alle #cure, spesso per problemi economici. Una fotografia, quella scattata nel settimo Rapporto di Fondazione GIMBE sul Servizio sanitario nazionale (Ssn) presentato oggi al Senato, che non fa sconti e fa dire al suo presidente, Nino Cartabellotta: “La vera emergenza del Paese è il# Ssn”. Tutti i numeri su Fortune Italia Fortune Italia Health Care+Economics
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La sostenibilità del SSN: LE SOLUZIONI SONO NEI FONDI SANITARI E NEL MIGLIORAMENTO DELL’APPROPRIATEZZA DELLE PRESTAZIONI Desidero richiamare l’attenzione sull’appello che illustri scienziati hanno fatto in difesa del Servizio Sanitario Pubblico alcuni giorni fa: di seguito la lettera originale. Come si potrà leggere, le considerazioni sono tutte giuste e suffragate da dati, ma non propongono alcuna soluzione o meglio chiedono un aumento dei soldi da destinare al nostro Servizio Sanitario Pubblico come panacea, dimostrando di ignorare totalmente i vincoli finanziari che hanno limitato la crescita del fondo nazionale negli ultimi dieci e che certamente nessun governo ha dimostrato di avere la bacchetta magica per risolverlo perché esistono precisi vincoli di bilancio. Va peraltro ricordato che l’attuale governo ha varato misure comunque di aumento della spesa sanitaria anche se non sufficienti proprio perché le ragioni di cui sopra. Il punto quindi è’ come e dove trovare le risorse finanziarie per assicurare la salvaguardia dell’assistenza alla salute che i cittadini hanno goduto in passato e hanno diritto come da costituzione. In realtà la soluzione esiste ma viene trascurata ….perché? A parte agire su interventi di efficientamento e miglioramento dell’ appropriatezza delle prestazioni (per es. alcune integrazioni alla legge sulla colpa medica potrebbero recuperare importanti miliardi di euro spesi in medicina difensiva), un elemento fondamentale di contributo alla spesa sanitaria è’ quello proveniente dai FONDI SANITARI. Mi sto riferendo solo ai FONDI SANITARI e non alla sanità integrativa in generale, cioè a quegli enti che per loro natura non svolgono alcuna attività profit (come le assicurazioni), derivano da accordi tra parti sociali, quelli veri (cioè regolati dai contratti di lavoro firmati congiuntamente da datore di lavoro e sindacati), che hanno la finalità di spendere tutte le risorse raccolte dal datore e dal lavoratore per fornire assistenza sanitaria. Sono stati spesso pregiudizialmente visti come antitetici al SSN da certa parte politica di sinistra o da chi demagogicamente ha interessi non realmente in difesa della salute del cittadino, solo perché enti giuridicamente privati, ma la loro natura non profit e la loro origine adempie a funzioni di interesse pubblico quanto gli ospedali privati del nostro paese che lavorano in regime di convenzione e vengono catalogare come servizio pubblico. Desidero solo fornire un dato che Valore alcuni anni fa ha stimato sulla base dei dati statistici sui contratti di lavoro per fascia di reddito: SE TUTTI I CONTRATTI DI LAVORO prevedessero una destinazione ad un fondo sanitario le risorse di questi a disposizione potrebbero coprire la spesa out of pocket!
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In queste settimane ci hanno ammorbato con la favola di sistemare la sanità pubblica. Ma quanti anni sono che ce la raccontano? Almeno 20 anni in cui la sanità è andata giù a picco. I responsabili del dissesto della sanità pubblica, quindi, hanno un nome e un cognome e sono coloro di qualsiasi colore politico che hanno approvato, firmato e permesso un taglio complessivo oltre 40 miliardi di euro negli ultimi 20 anni e fino ad oggi. Fra i tanti problemi del nostro paese la sistemazione della sanità è la favola più facile da raccontare ai Taliani perché dimenticano presto, perché finché non tocca loro personalmente va tutto bene. È una questione di prosciutto. Se ascoltiamo o leggiamo il programma politico finanziario dei partiti sono tutti per una migliore sanità che poi nella pratica sono gli stessi che in questi anni hanno depotenziato il sistema ospedaliero italiano attraverso una costante riduzione dei numeri di posti letto blocco delle assunzioni ecc.ecc. una situazione che si protrae da un ventennio a questa parte in cui i fondi alla sanità pubblica non sono mai arrivati alle strutture sanitarie ospedaliere. Viva l'Italia
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II 7° Rapporto sul Servizio Sanitario Nazionale della Fondazione Gimbe rileva una crisi senza precedenti. Il documento evidenzia un gap di 52,4 miliardi di euro nella spesa sanitaria rispetto alla media europea, l’aumento dei costi per le famiglie, la fuga di professionisti e il crescente divario tra Nord e Sud, con significative disuguaglianze nell’accesso alle cure. Di fronte a questa situazione, la Fondazione Gimbe ha presentato un Piano di Rilancio del SSN, articolato in 13 punti, con l’obiettivo di salvaguardare il sistema pubblico e garantire il diritto alla salute. #SanitàPubblica #SSN #CrisiSanitaria #DivarioNordSud Approfondisci il tema al seguente link: https://lnkd.in/d3GetyFS Inrete - Relazioni Istituzionali e Comunicazione Inrete Digital Inpagina
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Le sfide per la sanità italiana nel 2025: - Piano sanitario nazionale - Riorganizzazione di ospedali (ipotesi modello Hub & Spoke) e territorio - Personale e piano assunzioni - Decreti attuativi della legge sulle Liste d’attesa - Riforma dell’accesso a Medicina - Riforme sulla sanità integrativa e sulla colpa medica - Decreto Tariffe - Nuovo Piano pandemico - Autonomia differenziata - Regolamento europeo in materia di tracciatura europea dei medicinali (attuale deadline 9 febbraio) Last but not least, “Sunshine Act italiano” (Legge 31 maggio 2022, n. 62, Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie).
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Le risorse sono fondamentali, e per garantire piena sostenibilità del Ssn servono subito anche politiche sanitarie riformatrici, con correttivi sui sistemi di remunerazione, organizzazione, gestione e valutazione.
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