Post di Pixartprinting - a Cimpress Company

Scopri nel nostro caso studio come abbiamo catturato l'essenza di Mazzone Extravergine, trasformando la loro passione per l'olio di oliva in una narrativa digitale coinvolgente e risonante. La loro storia è raccontata attraverso un sito web elegante e campagne marketing calibrate che celebrano la tradizione e la qualità. Approfondisci il caso studio con il link nel primo commento.

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SAPRESTI RICONOSCERE UN LOGO FAMOSO? (senza googlare) Buon lunedì, Linkediani! Che siate appena tornati dal lungo ponte di aprile o che non siate mai partiti, prima di iniziare la settimana di corsa è sempre consigliabile scaldare i motori prima. Quale modo migliore di non far ingrippare il diesel di allenare i neuroni e aguzzare la vista al GIOCO DEI LOGHI? Oggi parliamo di un brand che è sinonimo di appartenenza fin dalla sua nascita, nel lontano 1912. Una marca che ha saputo ritagliarsi uno spazio via via crescente nel mercato delle birre industriali: parliamo di birra Ichnusa. Ichnusa nasce a Cagliari quando, nell'estate del 1911, Antonio Birocchi e Aristide Giorgetti rilevarono dal comune un lotto di terra in quello che oggi è conosciuto come il quartiere La Vega in uno stradone che portava a Pirri (municipalità di appartenenza a Cagliari) dove c'erano solo capannoni industriali. L'idea era creare uno stabilimento per produrre birra di ispirazione tedesca (lager) da distribuire sul territorio sardo. E qui nascono i primi problemi: la Sardegna è terra di grandi vini sia rossi che bianchi. Come conquistare, dunque, i sardi con un prodotto al quale non erano abituati? Il quesito fu risolto brillantemente da Amsicora Capra, un noto imprenditore vitivinicolo che comprese quanto potenziale c'era in questa bevanda bionda, dando un'alternativa ai sardi anche alla luce della minaccia della fillossera della vite, un insetto che seminava distruzione tra i vigneti sardi all'epoca. Così, Amsicora Capra fondò la nuova società nel 1915 e la chiamò Società Anonima Birreria Ichnusa, poi assorbita dalla Vinalcool di Capra e diventata il marchio Birra Ichnusa. Le attività continuarono fino alla Seconda Guerra quando lo stabilimento Ichnusa cessò la produzione per diventare addirittura un rifugio antiaereo. Dopo il conflitto, Birra Ichnusa venne distribuita anche al di fuori della Sardegna e divenne un brand nazionale. Il vero salto avvenne però nel 1986 quando Ichnusa fu acquistata da Heineken (all'epoca col naming Dreher) che, dimostrando grande lungimiranza, mantenne inalterata non solo la ricetta ma anche lo stabilimento, il quale venne addirittura ampliato per produrre anche le birre della multinazionale olandese. Ichnusa produce cinque tipologie di birra: la classica lager, la Cruda (precedentemente Jennas), la Non Filtrata (la lager, in minima parte senza filtrazione), la Limone (radler con succo di limone) e la Ambra Limpida (altra lager con aggiunta di caramello e riso di Oristano). Ma perché proprio il naming Ichnusa? Conoscete l'origine del nome? E perché alcune bottiglie come la Cruda mostrano nell'etichetta un logo differente? Ed eccoci finalmente al Gioco dei Loghi. In allegato ci sono tre versioni del logo Ichnusa ma solo una è quella corretta. Sapete dirmi quale? A dopo per la soluzione, nella quale svelerò anche il vero significato del nome e del logo. #DaniloSpanu #DSbrANDdesign #ilgiocodeiloghi #brandizziamoci

In considerazione dell'attuale situazione, in continua evoluzione, relativa alla diffusione del #granchioblu, in team con Erminio Di Nora abbiamo provveduto alla registrazione del marchio "Granchio Blu". Il crescente interesse verso il prodotto, l'aumento della richiesta del pescato #granchioblu da parte dei consumatori per la prelibatezza delle sue carni, ci stanno guidando verso la ricerca di una collaborazione con una grande azienda, che conduca allo sviluppo socio-economico di una figura, il Granchio Blu, che, a causa dei cambiamenti climatici, ha trovato lungo le coste dell'Italia un habitat ideale alla sua diffusione. In sintesi, la registrazione di #GRANCHIOBLU, è stato un passo fondamentale per proteggere l’identità dei prodotti/servizi che utilizzeranno il marchio, garantendo la differenziazione dai concorrenti, creando valore commerciale e garantendo la tutela legale dei diritti di proprietà intellettuale.

Cresce la famiglia Auriga e si arricchisce di una nuovissima referenza pratica e conveniente: i filetti di tonno in vaso vetro da 105 gr. Questo nuovo formato è il risultato di un’accurata selezione dei filetti, il cui confezionamento in vetro avviene a mano, ad opera di artigiani del tonno che hanno cura di mantenerne l'integrità. A questo si deve la sua compattezza (il prodotto non è sottoposto a lavorazioni meccaniche ma solo manuali) e la sua qualità. Qualità garantita pure dalla scelta della materia prima, il pregiato tonno a pinne gialle di provenienza oceanica, e dalla sua conservazione in olio rigorosamente d’oliva. Il formato monoporzione, inoltre, lo rende accessibile e conveniente e lo colloca di diritto tra i prodotti da consumo giornaliero e da acquisto frequente, anche nei punti vendita di prossimità. Il prodotto perfetto, infine, per tutti coloro che, sempre più numerosi, giudicano il tonno anche dal suo aspetto e per quei consumatori che preferiscono il vetro alla lattina per la sua conservazione. #tonno #oliodoliva

Sollevamento boccali di birra > Sollevamento pesi 💪 🍻 E' questa l'idea che sicuramente sarà balzata in mente a chi ha realizzato questo fantastico spot per il birrificio berlinese BRLO! Lo spot gioca sulla voglia di non prendersi sul serio e di creare un proprio tributo satirico che si contrappone a quello CalvinKlein che vede come protagonista Jeremy Allen White. 🔝 La campagna pubblicitaria di Allen White per il marchio di moda ha fatto il giro del mondo, portando a un'impennata delle ricerche di Calvin Klein su Google. Attualmente ha quasi quattro milioni di visualizzazioni su YouTube. 🚀 Ora BRLO, che si descrive come "il birrificio berlinese il cui nome si pronuncia solo dopo qualche birra" (in realtà è l'antico nome slavo della città), ha creato la propria versione, chiamata "Drink NAKED. Sì, Chef!", che ha portato anche a un'impennata del traffico su Google intorno al marchio. 📽 Girato nella capitale tedesca, il barbuto protagonista dello spot, come vorremmo che fossero tutti i birrai, ricrea per la telecamera alcuni degli atteggiamenti di Allen White. Come è giusto che sia, visto il suo abbigliamento succinto, lo spot promuove "BRLO Naked", una birra chiara senza alcool. Strategia di #RealTimeMarketing azzeccatissima 👌 Che ve ne pare? #Beer #Berlin #AdvertisingCampaign #Pubblicità #CampagnaPubblicitaria #Brlo #CalvinKlein

Mille grazie a La Gazzetta Del Pubblicitario e ad Alan Conti per le splendide parole che hanno dedicato al mio libro "Senza scadenza. L'intramontabile packaging made in Italy"! #senzascadenza #design #packaging #packagingdesign

Dalle tradizioni di famiglia al territorio, fino agli omaggi femminili. Il Veuve Clicquot è legato alla vedova Madame Barbe-Nicole Ponsardin, Vipt è un’espressione dialettale, mentre un Brunello di Montalcino… Scopri tutte le curiosità sui come nascono i nomi dei vini e non solo nell’articolo Vito Alberto su #Vendemmie