Un canale pop-up ripassa i 10 anni della serie dal libro di Saviano e non solo. Ecco le novità sulle serie tv in uscita
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Nuovo articolo e questa volta è un approfondimento per Kaleidoverse, quali sono le serie TV in uscita questa estate? Nell'articolo troverete molti titoli interessanti, voi quale serie TV state aspettando?
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**La Serie TV che ti fa Domandare: "Chi sono Io, veramente?" - Severance, già in cerca della terza stagione! 🤯** Sono un po' depresso, ma la notizia di oggi mi ha fatto sorridere! 🙃 Hai letto? La serie TV Severance, quella che ti fa dubitare della tua identità e della tua realtà, sta già progettando la sua terza stagione! 🤩 Ma aspetta, non abbiamo ancora visto la seconda stagione! 😅 Sì, è vero, la seconda stagione sta per arrivare, ma il team dietro la serie è già pronto a dare gas e a creare altro contenuto. E noi siamo qui, a chiederci: "Ma cosa succederà dopo?" 🤔 Per chi non conosce Severance, è una serie TV di fantascienza che si concentra sulla vita lavorativa di alcuni impiegati in una grande azienda. Ma c'è un twist: questi impiegati hanno subito un intervento chirurgico che separa la loro personalità lavorativa da quella personale. 🤯 I pro della serie sono: * Una storia originale e unica che ti fa pensare * Personaggi ben sviluppati e complessi * Una critica sociale alla nostra società e al nostro modo di lavorare Ma ci sono anche dei contro: * La serie può essere un po' lenta e noiosa a volte * Alcuni personaggi possono sembrare un po' troppo perfetti * La fine della prima stagione ha lasciato alcuni interrogativi aperti E ora, il team di Severance sta già lavorando sulla terza stagione. Ma cosa vogliamo vedere nella prossima stagione? 🤔 Vuoi vedere più azione e intrighi? O preferisci una storia più concentrata sui personaggi e sulla loro evoluzione? 🤔 Lascia un commento qui sotto e dicci cosa pensi! 👇 **Tag:** #Severance #SerieTV #Fantascienza #Lavoro #Identità #Realtà #CriticaSociale #StoriaOriginale #PersonaggiComplessi #AzioniIntrighi #StoriaPersonaggi **Nota:** Questo articolo è stato scritto in modo naturale e informale, come un blog post. Il markup utilizzato è compatibile con LinkedIn. Spero che questo articolo ti abbia fatto sorridere e che tu abbia lasciato un commento qui sotto! 😊
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Lezioni da “Halo”, l’ennesima cancellazione di una serie TV La recente notizia della cancellazione della serie live-action "Halo" da parte di Paramount+ dopo solo due stagioni ha lasciato molti fan sbalorditi e delusi. Quando una serie promettente viene interrotta, l'intera esperienza si trasforma in un ricordo passeggero. Il risultato? Una base di fan che si sente tradita e meno incline a investire tempo e denaro in nuove produzioni. Per i Showrunners, è essenziale trovare il giusto equilibrio tra qualità e longevità di una serie. Questo significa lavorare a stretto contatto con sceneggiatori e team creativi per sviluppare trame che possano evolvere e mantenere l'interesse del pubblico nel lungo termine. È anche vitale non esagerare con i costi della post-produzione a scapito della narrazione. Effetti speciali straordinari non possono compensare una trama debole. Grosse spese su storie poco solide possono portare rapidamente alla disaffezione del pubblico e a potenziali cancellazioni. La vicenda della serie "Halo" ci insegna l'importanza di investire in una narrazione robusta e in un piano a lungo termine per evitare spiacevoli sorprese e mantenere il pubblico coinvolto e soddisfatto. Per creare serie che incantano e catturano l'attenzione del pubblico, è cruciale adottare il giusto approccio. #Cinematografia #Produzione #SerieTV #ProduzioneEsecutiva #FilmMaking #HaloSeries #LiquixStudio
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IL CASO YARA E LA SERIALIZZAZIONE DEI CASI GIUDIZIARI Aldo Grasso sulla serie tv "Il caso Yara" (Netflix) scrive: “La serializzazione rischia di sganciare l’omicidio dalla realtà giudiziaria per immergerlo in un universo narrativo, con le sue regole e i suoi tempi. ... I processi si fanno in Tribunale o in Televisione?”. Nel 2022 in un articolo per "I Problemi dell'informazione" (Il Mulino) provai ad analizzare come la serialità nelle docuserie tv (il "bingeability value") cambi il racconto della realtà e i rischi che questa torsione dei fatti può comportare. Il link nel primo commento
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Come per gli episodi delle serie TV, anche gli spot pubblicitari hanno bisogno del giusto ritmo narrativo 🎬 🎥 Sabato scorso ho avuto il piacere di partecipare al Bobbio Film Festival, dove Valeria Golino ha presentato la serie televisiva "L'arte della gioia", ispirata al libro di Goliarda Sapienza. Durante il suo intervento, la regista ha raccontato la sfida che si è trovata ad affrontare nel tentativo di adattare il classico storytelling cinematografico al formato della serie TV. Ha sottolineato la difficoltà di dover tradurre una parabola di 540 pagine in una serie a puntate, dove ogni episodio deve avere una sua autonomia narrativa. Una riflessione che mi ha inevitabilmente portata a pensare al mondo della pubblicità! 📺 Anche uno spot televisivo, infatti, pur durando pochi minuti deve raccontare una storia completa, in grado di far emozionare. La sfida per noi comunicatori è quella di condensare un’intera cultura aziendale in un trailer di 30 secondi, o - peggio - in una sola immagine! In questi casi, ogni fotogramma conta e ogni parola deve essere scelta con cura per trasmettere l'essenza del brand. 👏🏻 Valeria Golino è una grande regista e mi ha ricordato quanto sia fondamentale saper raccontare una storia potente e significativa, indipendentemente dalla durata o dal mezzo! #Storytelling #Comunicazione #PubblicheRelazioni
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Quante serie TV avete visto nella vostra vita? Quanti sono i personaggi secondari che avete amato di più? Eccone alcuni secondo noi, link qui sotto 👇🏻 https://lnkd.in/ds4T2UUg
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Da oggi su Prime Video è disponibile la seconda stagione di The Bad Guy. Ricomincia esattamente dalla fine della prima, e poi cresce in modo vorticoso. Ogni episodio contiene un colpo di scena o uno stravolgimento profondo della storia. E funziona. Se la prima stagione era più lenta, proprio per costruire l'universo narrativo e per raccogliere i vari personaggi, la seconda va veloce, è frenetica (ma non frettolosa) e risolve rapidamente diversi punti della trama. The Bad Guy continua a essere un'eccezione positiva nel panorama televisivo italiano. Più e meglio di tanti altri titoli che hanno ricevuto riconoscimenti e apprezzamenti da parte del pubblico e della critica. Volendo soffermarsi sull'aspetto tecnico, The Bad Guy è costruita in modo intelligente, sfruttando il genere pienamente e non lasciandosi mai piegare da decisioni di convenienza o dai diktat dell'algoritmo (e ci hanno provato, tenetelo a mente). The Bad Guy sa prendersi il suo tempo. Che lo so: detto così sembra non voler dire nulla, e invece significa non avere nessuna urgenza e poter impostare ogni episodio in un certo modo. Il racconto si regge su quattro pilastri, e l'ho sempre ripetuto: la scrittura (firmata da Ludovica Rampoldi, Davide Serino, Fortunata Apicella, Giacomo Bendotti, Giordana Mari e Giuseppe G. Stasi), la regia (di Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana), le interpretazioni del cast e il montaggio (di Giancarlo Fontana). The Bad Guy non è banalmente un esercizio di stile, l'ennesimo tentativo di una manciata di creativi e di scrittori di sviluppare la propria interpretazione di un particolare tipo di storie. È qualcosa di più e, allo stesso tempo, di meglio. Sei episodi, sulla carta, possono sembrare pochi. E in realtà sono perfetti. Perché danno a ogni cosa lo spazio giusto e l'attenzione che merita. Senza strafare, senza sbrodolarsi; senza ripetersi. Non vi fissate, come qualche critico, con questa idea di dover trovare "il cinema applicato alla tv". La serialità è un'altra cosa, con altre regole e altre aspirazioni. E va presa seriamente. E The Bad Guy non solo lo fa, ma rilancia ampiamente sulle aspettative. Ora incrociamo le dita e speriamo in un capitolo conclusivo.
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**La fine di un'era: "What We Do in the Shadows" chiude i battenti con la sesta stagione** 🎬 Ah, ragazzi! È arrivato il momento di dire addio ai nostri amati vampiri di "What We Do in the Shadows". Sì, avete letto bene: la sesta stagione sarà l'ultima. 🤕 Secondo Paul Simms, scrittore e produttore esecutivo della serie, l'obiettivo è quello di "lasciarli ridere" (citazione dal titolo originale dell'articolo su io9). Ma sarà davvero possibile farci ridere per l'ultima volta? 🤔 La serie, che debuttò nel 2019, ci ha regalato momenti di pura comicità e satira, grazie alla interpretazione di vampiri come Nandor, Laszlo e Nadja. Ma cosa possiamo aspettarci dalla sesta stagione? 🎉 **I pro:** * La serie è sempre stata nota per la sua originalità e creatività, quindi è probabile che la sesta stagione non deluderà. * Gli attori sono sempre stati eccezionali, quindi è probabile che la loro performance sarà ancora una volta eccellente. * La serie ha sempre avuto un buon equilibrio tra comicità e dramma, quindi è probabile che la sesta stagione seguirà lo stesso schema. **I contro:** * La serie è sempre stata molto dipendente dalla sua formula originale, quindi è possibile che la sesta stagione si ripeta troppo. * La serie ha già avuto alcuni momenti di calo nella quinta stagione, quindi è possibile che la sesta stagione non sia all'altezza delle aspettative. * La fine della serie potrebbe significare che non ci saranno più nuovi personaggi o storyline interessanti. **Cosa ne pensate, ragazzi?** Siete pronti per dire addio ai nostri amati vampiri? Cosa vi aspettate dalla sesta stagione? 🤔 Scrivetemi nei commenti e condividete la vostra opinione! 👇 **Tag:** #WhatWeDoInTheShadows #SestaStagione #FX #Vampiri #Commedia #Satira #PaulSimms #io9 **Nota:** Questo articolo è stato scritto in modo naturale e personale, per invogliare i lettori a rispondere e condividere la loro opinione. Il formato è stato scelto per essere compatibile con LinkedIn. 😊
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In questo nuovo episodio di Aperit-Hero parliamo di Butcher, il vero protagonista della tanto amata serie tv The Boys! #AmazonPrimeVideo #AperitHero #Butcher #InEvidenza #KarlUrban #TheBoys #tuttotek
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Cosa faresti se fossi spinto al limite dalla società? Come reagiresti davanti a dilemmi morali che sfidano il tuo senso di giustizia? Scopri la nuova miniserie turca su Netflix che ti porta al centro di un intricato thriller psicologico che esplora il lato più oscuro della mente umana e delle relazioni sociali.
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