Prenotare un esame con il Servizio Sanitario Nazionale è semplice ma come funziona però per le liste di attesa? 👉 Il Piano Nazionale di Governo stabilisce priorità e tempi massimi, con dinamiche indipendenti dall'organizzazione interna 👉 Ci saranno tempi ovviamente diversi da quelli stabiliti per le prestazioni effettuabili privatamente 👉 Al momento della prenotazione verrà indicata la prima data utile
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Fuga dei medici dal pubblico: 10mila 2 medici si sono dimessi in 37 mesi!: In questo articolo, che esamina la fuga dei medici dal settore pubblico, si discute dei motivi per cui 10mila 2 medici si sono dimessi negli ultimi 37 mesi e dei loro effetti negativi sul settore sanitario. Scopri le dinamiche dietro questa situazione…
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- 13 Novembre 2024 Analisi dalla Corte dei Conti sull'efficacia delle misure adottate per ridurre le liste di attesa delle prestazioni sanitarie - Riassunto. Nel periodo 2019:2024 sono stati stanziati più di 2Mld € per adottare strumenti di contenimento ed ottimizzazione delle liste di attesa in sanità. Quanto riportato dalla Corte dei Conti dice che i risultati delle misure adottate sono disomogenei e in molti casi lontani dai presupposti ed obiettivi originari. Dati non omogenei e carenza di strumenti di controllo e valutazione su base nazionale, ovvero: - Latitanza di sistemi informativi strutturati a livello nazionale - Produzione di dati autocertificati, spesso parziali e disomogenei, senza una visione di insieme dei flussi informativi su base nazionale Questo scenario ha portato alla totale impossibilità di adottare strumenti oggettivi di valutazione degli outcome attesi. Questo ha prodotto l’estrema difficoltà per il Ministero della Salute di poter coordinare con efficienza l’attuazione delle misure adottate - quindi, misurandone l’efficacia attesa - non avendo evidenza di: • Scorecard vs obiettivi • Riscontro oggettivo circa il recupero delle prestazioni non erogate durante la pandemia Ma la mancanza di un pieno governo e controllo nella gestione delle risorse, in relazione agli obiettivi correlati ed attesi,secondo la Corte può aver indotto le Regioni ad aver destinato una parte significativa delle risorse medesime per ripianare i disavanzi sanitari, destinando solo una quota residuale alla riduzione delle liste d’attesa. Quindi. Morale della favola, ognuno a casa sua può anche gestire il proprio portafoglio sulla base dei bisogni ordinari, accidentali o straordinari, e in caso di difficoltà spostare i quattrini verso obiettivi non programmati, o alla peggio: chiedere aiuto, e attingere al genitore od alla suocera compiacente. Ma nella gestione della “cosa pubblica” la correlazione risorse>obiettivi>controllo>risultato deve avere una sua coerenza granitica. E se si imparasse nel nostro Paese che esiste una parola, che ha una sua sacralità, e che è assunta a condizione inderogabile nella “gestione della cosa pubblica”, che si chiama RESPONSABILITÀ: sicuramente non esisterebbero fenomeni abnormi e distorsioni legislative come il “payback dispositivi medici”… …perché lo Stato non è la famiglia media italiana, e gli operatori economici non sono i genitori o le suocere cui attingere in caso di difficoltà, meglio: le Aziende non possono rappresentare l’ancora di salvataggio in un contesto privo dei criteri basilari di “pianificazione e controllo” quale si mostra spesso il nostro sistema sanitario, e come questa Deliberazione della Corte dei Conti ha in parte confermato.
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Riporto un paio di passaggi del data Room di Milena Gabanelli e Simona Ravizza sul decreto delle #listediattesa Il primo non vero infatti in Lombardia sono state diverse le campagne di aumento dell’offerta di prestazioni ambulatoriali e di ricovero extra orario con obiettivi di mero aumento dell’offerta che si sono susseguite a partire dal 2021 senza effetto. Anzi con effetti controproducenti. 1️⃣ Previste visite diagnostiche e specialistiche da effettuare nei giorni di sabato e domenica e prolungando gli orari. Anche questa misura è già prevista dal Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (pag.8 punto 2 qui) e non applicata Ed il secondo che lascia una domanda aperta 2️⃣ …. Resta il fatto che oggi gli italiani per superare le liste di attesa spendono di tasca loro per le visite ambulatoriali e gli esami diagnostici oltre 8 miliardi all’anno (dati Cergas-Bocconi). ( aggiungo io meno del 6% del Fondo sanitario Nazionale). Basta questo per capire che senza importanti nuovi finanziamenti al ssn non si va tanto lontano. Difficile che bastino solo le punizioni! —///////// ❇️❇️E quindi ??? Ma la risposta la conosciamo. L’aumento dell’offerta è inutile e dannoso bisogna riprendere con forza le azioni di governo della domanda e di verifica dell’appropriatezza; gli aumenti dell’offerta extra orario senza governo della domanda sono inutili e dannosi
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Ma la risposta la conosciamo. L’aumento dell’offerta è inutile e dannosa bisogna riprendere con forza le azioni di governo della domanda e di verifica dell’appropriatezza; gli aumenti dell’offerta extra orario senza governo della domanda sono inutili e dannosi
Riporto un paio di passaggi del data Room di Milena Gabanelli e Simona Ravizza sul decreto delle #listediattesa Il primo non vero infatti in Lombardia sono state diverse le campagne di aumento dell’offerta di prestazioni ambulatoriali e di ricovero extra orario con obiettivi di mero aumento dell’offerta che si sono susseguite a partire dal 2021 senza effetto. Anzi con effetti controproducenti. 1️⃣ Previste visite diagnostiche e specialistiche da effettuare nei giorni di sabato e domenica e prolungando gli orari. Anche questa misura è già prevista dal Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 (pag.8 punto 2 qui) e non applicata Ed il secondo che lascia una domanda aperta 2️⃣ …. Resta il fatto che oggi gli italiani per superare le liste di attesa spendono di tasca loro per le visite ambulatoriali e gli esami diagnostici oltre 8 miliardi all’anno (dati Cergas-Bocconi). ( aggiungo io meno del 6% del Fondo sanitario Nazionale). Basta questo per capire che senza importanti nuovi finanziamenti al ssn non si va tanto lontano. Difficile che bastino solo le punizioni! —///////// ❇️❇️E quindi ??? Ma la risposta la conosciamo. L’aumento dell’offerta è inutile e dannoso bisogna riprendere con forza le azioni di governo della domanda e di verifica dell’appropriatezza; gli aumenti dell’offerta extra orario senza governo della domanda sono inutili e dannosi
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Lo sappiamo… I tempi di attesa per le prenotazioni di visite ed esami influenzano la scelta tra sanità pubblica e privata. A volte non abbiamo alternative, proviamo a prenotare con il Servizio Sanitario Nazionale e, purtroppo, riscontriamo delle tempistiche eccessivamente lunghe rispetto all’urgenza della nostra condizione clinica. In questa situazione preoccupante, come emerso dai risultati del 21° Rapporto Ospedali&Salute di Censis, diventa sempre più importante tutelarsi con una polizza sanitaria. Contattami per capire come tutelare la tua salute, con la possibilità di ottenere dei vantaggi fiscali.
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LO SPRECO INCESSANTE DELLA SANITA' Il 20% dei pazienti che prenotano visite con SSN poi non si presentano; per la diagnostica forse è leggermente meno ma è una quota comunque importante. E non avvisano, quindi significa che fanno allungare le liste di attesa del 20% (stima grezza). Magari si lamentano anche delle liste di attesa. Le soluzioni esistono e non sono nemmeno difficili. "Show me the incentives, and I'll show you the results"... vale sempre. Sarebbe sufficiente passare ad un sistema modificato di rimborso con i pazienti che all'atto della prenotazione devono pagare la cifra completa della prestazione con delle norme in caso di mancato avviso per "no show". Esempio: - cancellazione della prestazione entro le 48 ore prima = rimborso completo - cancellazione della prestazione entro le 24 ore prima = rimborso 50% - cancellazione della prestazione oltre le 24 ore prima = nessun rimborso Poi all'atto del rimborso entrano in vigore le esenzioni, i ticket e via dicendo. Ci sono molti altri modi alternativi e forse anche migliori, quindi il problema non è di sicuro mettere a posto questo aspetto deficitario del sistema. Questa cosa non riguarda naturalmente i farmaci ma anche li si dovrebbe fare qualche cosa dato che si forniscono ai pazienti tonnellate di farmaci per terapie ben oltre la necessita di terapia. Sappiamo bene come le case degli italiani siano piene di scatole di farmaci come se ci fosse da fare una dispensa, cosa non prevista dalle terapie per le quali vengono prescritti. Forse, se le farmacie riprendessero a preparare i farmaci e a fornire solo quello che serve per le terapie sarebbe meglio e sarebbe impedito l'uso a tempesta degli antibiotici per ogni starnuto...
Presidente FADOI Nazionale, Direttore SC Medicina Generale - Varese, Direttore Dipartimento di Area Medica - Asst Sette Laghi - Varese, Professore Associato di Medicina Interna - Università dell'Insubria -Varese
𝐋𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐝’𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐚: 𝟏𝟓𝟎 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐞 𝐞𝐝 𝐞𝐬𝐚𝐦𝐢 𝐬𝐚𝐥𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐨 (𝟏 𝐬𝐮 𝟓 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐞𝐫𝐨𝐠𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐒𝐒𝐍) Il problema delle liste d’attesa nella sanità italiana non è solo una questione di tempi, ma anche di inefficienze. Secondo un'inchiesta di Paolo Russo, ogni anno due pazienti su dieci non si presentano agli appuntamenti prenotati per visite o esami, senza avvisare o disdire. 150 milioni di prestazioni sanitarie erogate ogni anno dal SSN.vengono "bruciate" a causa di assenze non giustificate, pari al 20% del totale Questo fenomeno genera tempi di attesa più lunghi per chi realmente necessita delle prestazioni e costi elevati per il personale e i macchinari inutilizzati. Il Decreto "taglia liste d’attesa" prevede che chi non si presenti senza giustificazione debba pagare il ticket della prestazione non usufruita. Tuttavia, l’applicazione di queste misure è bloccata dalla mancanza di decreti attuativi. Il recupero almeno parziale di questa inefficienza con un miglioramento della appropriatezza degli esami richiesti (e riduzione degli esami duplicati) sono potenziali soluzioni da percorrere a costo zero. D'altra parte come sappiamo l'aumento incontrollato dell'offerta ha costi e potrebbe generare ulteriore aumento della domanda riducendo l'appropriatezza. Link all'articolo per approfondire: https://lnkd.in/dzk7-evi #SanitàItaliana #ListeDAttesa #EfficienzaSanitaria #SprechiSanitari #SalutePubblica #Innovazione
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Il 30 dicembre 2024 segna una data importante per il sistema sanitario italiano con l’entrata in vigore del nuovo decreto attuativo dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Questo provvedimento, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, introduce significative novità nel nomenclatore delle prestazioni di specialistica ambulatoriale e assistenza protesica, aggiornando tariffe e servizi dopo #LEA #linfedemariconosciuto #prestazioniinconvenzione #prestazionilinfedema #riconoscimentotutori
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𝐋𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐝’𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐚: 𝟏𝟓𝟎 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐞 𝐞𝐝 𝐞𝐬𝐚𝐦𝐢 𝐬𝐚𝐥𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐨 (𝟏 𝐬𝐮 𝟓 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐢 𝐞𝐫𝐨𝐠𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐒𝐒𝐍) Il problema delle liste d’attesa nella sanità italiana non è solo una questione di tempi, ma anche di inefficienze. Secondo un'inchiesta di Paolo Russo, ogni anno due pazienti su dieci non si presentano agli appuntamenti prenotati per visite o esami, senza avvisare o disdire. 150 milioni di prestazioni sanitarie erogate ogni anno dal SSN.vengono "bruciate" a causa di assenze non giustificate, pari al 20% del totale Questo fenomeno genera tempi di attesa più lunghi per chi realmente necessita delle prestazioni e costi elevati per il personale e i macchinari inutilizzati. Il Decreto "taglia liste d’attesa" prevede che chi non si presenti senza giustificazione debba pagare il ticket della prestazione non usufruita. Tuttavia, l’applicazione di queste misure è bloccata dalla mancanza di decreti attuativi. Il recupero almeno parziale di questa inefficienza con un miglioramento della appropriatezza degli esami richiesti (e riduzione degli esami duplicati) sono potenziali soluzioni da percorrere a costo zero. D'altra parte come sappiamo l'aumento incontrollato dell'offerta ha costi e potrebbe generare ulteriore aumento della domanda riducendo l'appropriatezza. Link all'articolo per approfondire: https://lnkd.in/dzk7-evi #SanitàItaliana #ListeDAttesa #EfficienzaSanitaria #SprechiSanitari #SalutePubblica #Innovazione
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Poche ore fa la Camera dei deputati, con 171 si e 122 no, ha approvato, convertendolo, in seconda lettura il decreto legge 73/2024 sulle liste di attesa, con modificazioni. Tra le “reali” novità’ l’istituzione presso @agenas di una piattaforma nazionale per monitorare i tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie, l’istituzione di un unico CUP per strutture pubbliche e private accreditate (previa stipulazione a pena di nullità degli accordi tra strutture private accreditate e regioni), l’erogazione delle prestazioni attraverso l’utilizzo delle attività libero professionali intramurarie, delle prestazioni aggiuntive o del sistema privato accreditato sulla base della tariffa nazionale vigente., prestazioni erogabili il sabato e domenica, superamento del tetto di spesa per assunzione del personale sanitario, istituzione di una imposta sostitutiva del 15% sui compensi erogati dal 8 giugno 2024 dei dirigenti sanitari erogati per lo svolgimento di prestazioni aggiuntive finalizzate a ridurre le liste di attesa.
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Quello legato alle liste d'attesa è un problema strutturale che, stando a quanto pubblicato da Fondazione GIMBE, ha fatto sì che solo nel 2022 circa 1,9 milioni di cittadini italiani abbiano rinunciato alle cure. Per questo il governo ha scritto un decreto legge, che ha preso il nome di "DL liste d'attesa". Il decreto è entrato in vigore lo scorso primo agosto ed entro 30-60 giorni doveva prevedere dei decreti attuativi per essere realizzato. Conteneva alcune misure, tra cui: Il monitoraggio delle prestazioni mediche tramite un portale online per confrontare le liste d’attesa delle Regioni, che dovrebbe dirci se i tempi d’attesa stabiliti sono rispettati e verificare che non vengano chiuse le prenotazioni (le "agende chiuse" sono pratica vietata fin dal 2005) La creazione del Centro Unico di Prenotazione regionale e intra-regionale, che includa anche le strutture private accreditate. Cioè un unico centro da contattare per prenotare visite ed esami che abbia i dati su tutte le disponibilità degli ospedali e delle varie strutture sanitarie La possibilità fare visite ed esami anche nel weekend e in più, in assenza di disponibilità da parte delle strutture pubbliche, il pagamento della prestazione da parte dell'ASL privatamente o a pagamento all'interno degli ospedali pubblici Per mettere in atto queste e altre misure sono necessari i decreti attuativi, ossia le indicazioni con cui i ministeri e le agenzie pubbliche stabiliscono come funzionerà la legge a livello pratico. Per alcuni punti del "DL liste d'attesa" erano stati stabiliti tempi massimi per la loro realizzazione, che variavano tra i 30 e i 60 giorni, ma al momento sono almeno 6 i decreti attuativi mancanti. Nella conferenza Stato-Regioni che si terrà il 3 ottobre non sono previste discussioni sui decreti attuativi, quindi probabilmente si dovrà attendere il 17 ottobre, quando ci sarà la conferenza successiva. Secondo Openpolis, ad aprile 2024 erano 520 i decreti attuativi mancanti, di cui 348 riguardanti norme di questo governo. #listedattesa #governo #salute #ospedali #italia #meme
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