Post di PhD, Roberta Rizzo

Un team di ricercatori svizzeri dell'EPFL (École Polytechnique Fédérale de Lausanne) ha sviluppato un innovativo metodo non invasivo per migliorare la memoria spaziale, combinando realtà virtuale e stimolazione cerebrale profonda. La scoperta potrebbe aprire nuove strade per il trattamento del declino cognitivo senza ricorrere a farmaci o interventi chirurgici. La ricerca, pubblicata su Science Advances, ha dimostrato come questa combinazione di tecnologie possa migliorare significativamente la capacità di orientamento e memoria spaziale nei soggetti sani. Queste le parole di Friedhelm Hummel, direttore del Hummel Lab e co-autore dello studio.”Trovando un modo per migliorare la memoria spaziale senza chirurgia o farmaci, stiamo affrontando un problema serio per una popolazione sempre più numerosa - gli anziani - così come per i pazienti con traumi cerebrali e quelli affetti da demenza.”Il metodo utilizza quattro elettrodi posizionati sulla testa dei partecipanti per stimolare l'ippocampo e il complesso entorinale, strutture cerebrali cruciali per la memoria spaziale, attraverso una tecnica chiamata stimolazione elettrica a interferenza temporale transcranica (tTIS). I partecipanti, dotati di visori VR, hanno navigato in ambienti virtuali mentre si trovavano all'interno di una macchina per la risonanza magnetica funzionale (fMRI) che monitorava in tempo reale l'attività cerebrale. Quando veniva applicata la stimolazione, abbiamo osservato un netto miglioramento nel tempo di recupero dei partecipanti - il tempo necessario per iniziare a muoversi verso il punto in cui ricordavano la presenza di un oggetto," ha riferito Elena Beanato, presidente di Neuroengineering presso il Neuro X Institute e co-autrice principale dello studio. I ricercatori ritengono che stimolando l'ippocampo si aumenti temporaneamente la plasticità cerebrale, che, combinata con l'allenamento in ambiente virtuale, porta a una migliore navigazione spaziale. La prospettiva a lungo termine è lo sviluppo di terapie mirate per pazienti con compromissioni cognitive, offrendo un modo non invasivo per potenziare la memoria e le capacità spaziali.RR Digital Academy fonte: @HDblog Friedhelm Hummel Elena Beanato Olaf Blanke #tecnologia #innovazione #neuroscienze #realtavirtuale #elettrodi #visore #memoria #cognitivo #salute #cervello #scienza #pazienti #cura https://lnkd.in/dU_YA9VE

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi