Post di Prof. Antonio Pipio

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Prof. in psicologia, neuroscienze cognitive e comunicazione. Docente a contratto presso l’università G.d'Annunzio Chieti Pescara e Università Telematica UNIDAV Leonardo da Vinci. Health Coach HCA. http//antoniopipio.it

Circuiti neurali ispirati al cervello: un passo avanti verso un'AI efficiente Un team di ricercatori dell'Università Tsinghua ha fatto un significativo passo avanti nello sviluppo di un’intelligenza artificiale energeticamente efficiente, introducendo un circuito neurale dendritico artificiale ispirato al cervello. La maggior parte delle tecnologie attuali imita l’attività elettrica dei neuroni, trascurando la struttura neurale complessiva e il loro ruolo nell'elaborazione delle informazioni. Questo nuovo sistema artificiale, presentato su Nature Electronics, replica l'organizzazione delle sinapsi e la struttura ramificata dei dendriti. Il nuovo dispositivo, chiamato "dendristor", imita i calcoli dei dendriti sfruttando le proprietà fisiche di transistor multi-gate rivestiti con un film sol-gel drogato con ioni. Questo film replica i rami dendritici, consentendo agli ioni di muoversi in modo simile ai dendriti neuronali, modulando la corrente del transistor per riflettere i cambiamenti nel potenziale di membrana dendritica. La maggior parte della ricerca sul computing neuromorfico si è concentrata sulla riproduzione dei processi sinaptici legati all'apprendimento e alla generazione di impulsi neuronali, spesso modellando i dendriti come semplici linee di trasmissione, ignorando le loro funzioni morfologiche. Riproducendo fedelmente la connettività dei neuroni dendritici, il nuovo approccio neuromorfico ha dimostrato notevoli efficienze energetiche. Questo sistema mostra il potenziale per rilevare il movimento utilizzando meno neuroni rispetto alle reti neurali artificiali esistenti. Il vantaggio chiave di questa nuova architettura è che va oltre la semplice replicazione degli aspetti funzionali dei neuroni biologici. A differenza di altre piattaforme neuromorfiche, riproduce anche la struttura e la connettività sparsa dei neuroni, inclusa la morfologia dei dendriti e le basi delle sinapsi silenziose. Questo studio è il primo a dimostrare che la posizione spaziale delle sinapsi inibitorie e silenziose può controllare l'elaborazione dei segnali nei sistemi neuromorfici. I recenti sforzi di questo team di ricerca potrebbero aprire nuove strade per la progettazione di sistemi neuromorfici basati su dispositivi a semiconduttore. In particolare, il loro progetto ispirato al cervello potrebbe contribuire allo sviluppo di nuovi dispositivi e strumenti di intelligenza artificiale a basso consumo energetico, aprendo la strada a un computing più sostenibile.

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