🌍 Nuovi Obiettivi di Finanza Climatica e il Ruolo dell’Italia a COP29 🌍 🎙️ Ho intervistato Valter Maggi dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca per approfondire temi cruciali emersi durante la COP29, il vertice globale sul cambiamento climatico. Abbiamo parlato di finanza climatica, nuovi impegni internazionali e, soprattutto, del ruolo che l’Italia può giocare in questa sfida epocale. https://lnkd.in/d_2Svbr5
Post di Rossella Guido
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🌍 #COP29: Reazioni contrastanti sul nuovo accordo per la finanza climatica La COP29 di Baku si chiude con un accordo che prevede 300 miliardi di dollari annui entro il 2035 per i paesi in via di sviluppo - una cifra che ha scatenato reazioni fortemente divergenti. L'India ha definito la somma "irrisoria", criticando apertamente la gestione del processo decisionale. Le Isole Marshall, attraverso l'inviata Tina Stege, hanno denunciato "il peggior opportunismo politico". Di segno opposto la reazione dell'UE, con il commissario Hoekstra che ha paragonato questo accordo alla svolta sulla transizione dai combustibili fossili della COP28. Per il settore ingegneristico, queste tensioni evidenziano: ✔l'urgenza di sviluppare soluzioni tecnologiche scalabili e accessibili ✔la necessità di innovare i modelli di trasferimento tecnologico Nord-Sud ✔l'opportunità di ripensare l'approccio ai progetti di mitigazione climatica La prossima COP30 di Belém sarà cruciale per colmare il divario tra aspettative e risorse disponibili. Ti lasciamo il link: https://lnkd.in/d6k3MmCf #finanzaperilclima #cambiamentoclimatico #transizioneenergetica #svilupposostenibile
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🌍 "Accordo finale alla COP29: un passo, ma insufficiente" La conferenza sul clima di Baku ha portato a un accordo storico, ma non senza controversie. Alle 2:39 del mattino, il nuovo quadro di finanza climatica post-2025 è stato deciso. Tuttavia, molti trovano insoddisfacente l'obiettivo di 300 miliardi di dollari all'anno dal 2035. Questo accordo rivoluziona le regole di 30 anni, richiedendo che tutti i paesi contribuiscano, compresi quelli in via di sviluppo come la Cina e l'Arabia Saudita. 📊 Gli esperti ONU avevano stimato che servirebbero almeno 390 miliardi di dollari all'anno entro il 2035. La delusione è palpabile tra i paesi del Sud globale, che si sentono trascurati. Nonostante il compromesso, non tutti sono convinti che questo sarà sufficiente per raggiungere gli obiettivi climatici e sostenere i paesi più vulnerabili. Il rappresentante del Gruppo AOSIS ha espresso preoccupazioni profonde, sottolineando che il livello di ambizione deve essere molto più alto. Quali sono i vostri pensieri sull'accordo raggiunto a Baku? Fateci sapere nei commenti! 🌿 #COP29 #Clima #FinanzaClimatica
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A Baku i negoziati sulla finanza climatica di COP29 stanno entrando in una fase decisiva. I paesi in via di sviluppo sollecitano un impegno finanziario pari a 1.300 miliardi di dollari annui per affrontare la crisi climatica, mentre le nazioni più ricche propongono un contributo iniziale di 250 miliardi di dollari, da integrare con investimenti. Per approfondire 👇 #COP29
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Iniziano domani i lavori della COP29 Azerbaijan. L'agenda prevede i temi della finanza climatica (sul tavolo una prima proposta Macron), l'aggiornamento degli obiettivi dei singoli paesi non abbastanza ambiziosi (NDC da rivedere per il 2025), come garantire trasparenza nei dati sul clima (affidabilità e competenza) e l'azione per l'adattamento al cambiamento climatico. Io interverro' i giorni 16 e 18 sul tema adattamento e gestione delle risorse idriche. È chiaro che gli eventi politici americani e le guerre in corso creano fibrillazioni. Ma gli eventi estremi meteoclimatici non attendono l'agenda politica. I danni nel #mediterraneo, le #siccità in Europa, i fenomeni ripetuti che vediamo qui ed ora, impongono di agire. Serve ambizione e serve fare scelte. Pagare per la transizione (mitigazione) significa anche pagare meno per l'adattamento. Ed il prezzo dell'adattamento è sia economico che di vite umane. Fate sentire la vostra voce perché ce n'è gran bisogno. Agire ora, Agire tutti. #CambiamentoClimatico #sostenibilità #ClimateChange ImprontaZero - Il periodico della sostenibilità #COP29 BPSEC srl Acqua Novara.Vco SpA Confservizi Piemonte - Valle d'Aosta Utilitalia
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Questa mattina la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta alla Cop29, la Conferenza Internazionale sul Clima dell’Onu che quest’anno si tiene a Baku in Azerbaijan Gli obiettivi della Cop29 consistono nell’accelerare la transizione climatica attraverso la cooperazione dei leader dei vari paesi per una nuova finanza climatica, è un appello per azioni urgenti. (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); La conferenza è un momento chiave per i paesi per presentare i piani nazionali aggiornati di azione per il clima previsti dall’accordo di Parigi per l’inizio del 2025. Se realizzati correttamente, questi piani limiterebbero il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Con le temperature globali che raggiungono livelli record e gli eventi meteorologici estremi che colpiscono le persone in tutto il mondo, la COP29 riunisce i leader dei governi, delle imprese e della società civile per promuovere soluzioni concrete alla questione fondamentale del nostro tempo. La sfida è enorme, si tratta di andare aldilà degli interessi economici dei più grandi gruppi finanziari e riuscire a cooperare tra diversi Stati, con un obiettivo comune: la salvezza del nostro Pianeta. Simon Stiel, segretario esecutivo Onu per il cambiamento climatico ha affermato Questo è l’unico luogo che abbiamo a disposizione per affrontare la dilagante crisi climatica e per responsabilizzarci a vicenda in modo credibile per agire in merito. Sappiamo che questo processo sta funzionando. Perché senza la Conferenza Internazionale sul clima l’umanità andrebbe verso un riscaldamento globale di cinque gradi. Al centro del dibattito c’è un nuovo obiettivo di finanza climatica Lasciamo da parte l’idea che la finanza per il clima sia beneficenza. Un nuovo ambizioso obiettivo di finanza climatica è interamente nell’interesse personale di ogni singola nazione, comprese quelle più grandi e ricche. Dobbiamo lavorare di più per riformare il sistema finanziario globale. Il discorso di Giorgia Meloni Il Presidente del Consiglio dichiara di voler contribuire a dare ulteriore impulso all’impegno per limitare l’aumento della temperatura globale entro gli 1,5°C. A Dubai ci siamo posti obiettivi ambiziosi: triplicare la capacità di generare energia rinnovabile nel mondo e raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030. Per raggiungere questi obiettivi è necessaria la collaborazione di tutti Il suo discorso non accenna però ai disastri climatici che il nostro paese sta subendo, si occupa invece di sottolineare come la transizione debba essere sostenibile per i nostri sistemi produttivi e sociali Destiniamo già gran parte degli oltre quattro miliardi di euro del Fondo per il Clima al Continente africano e continueremo a sostenere iniziative come il Green Climate Fund e il Loss and Damage Fund, oltre che a promuovere il coinvolgimento delle Banche multilaterali di
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Mancano due mesi alla COP29 Azerbaijan , l’appuntamento annuale della diplomazia climatica. Prima di ogni COP c’è tanto lavoro, insieme a tante speranze, voglia di cambiamento concreto e ambizioni. L’obiettivo è arrivare alla COP con qualcosa di concreto su cui ragionare e discutere. Durante Cop29 si dovrà stabilire un nuovo obiettivo finanziario globale: più denaro dai paesi ricchi al Sud globale per finanziare la transizione. Nel 2009 le nazioni industrializzate promisero cento miliardi di dollari l’anno entro il 2020, obiettivo che in verità è stato raggiunto solo nel 2022. Per il 2025 serve una nuova cifra. Prima di COP, dicevamo, si lavora tanto: incontri, piani d’azione, etc. Per questo EU Environment and Climate e European Commission hanno organizzato una sessione di lavori sul Climate Risk Management dove ho avuto il piacere di partecipare e intervenire. 9 ore di lavori con massimi espertə del cambiamento climatico per riflettere sulla strada da seguire per rispondere ai rischi climatici e per proporre azioni concrete da applicarsi nel breve, medio e lungo termine. Abbiamo parlato di dati, di finanza climatica, di disinformazione climatica, di democratizzazione dei dati e di una comunicazione più vicina a tutti i gruppi sociali e ancora di comunità vulnerabili e di migrazione climatica. Adesso non ci resta che continuare a lavorare per azioni più concrete e permettere che nessuno sia lasciato indietro! Grazie a EU Environment and Climate e European Commission per avermi invitato! #sdgs #climateaction #cop29 #agenda2030
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La COP29 ha deciso il nuovo obiettivo di finanza per il clima, dopo 2 settimane di negoziati molto tesi. L’esito scontenta molte delegazioni: appena 300 miliardi di dollari l’anno dal 2035, quando gli esperti dell’Onu ritengono che il minimo sindacale sarebbero 390 miliardi. C’è anche un secondo obiettivo, di 1.300 miliardi. Ma a contribuire saranno tutti i paesi. Ed è proprio questa una grande novità della conferenza sul clima di Baku: ha scardinato l’impostazione che i negoziati avevano dal 1992, cioè che solo i paesi ricchi contribuiscono alla finanza climatica. #climatechange #renewables
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COP29 a Baku: Cooperazione Globale contro la Crisi Climatica In un periodo di temperature record e crescente urgenza, la COP29 si apre con appelli a una cooperazione solida e inclusiva. Simon Stiell dell’ONU invita a vedere il finanziamento climatico come “un interesse comune, non carità”. È giunto il momento di un impegno reale e condiviso! #COP29 #CambiamentoClimatico #FinanziamentoClimatico #Sostenibilità
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🌍 Al via la COP29 a Baku: un nuovo capitolo per la lotta al cambiamento climatico 🌍 Oggi, l'Azerbaigian apre le porte alla COP29, confermando l'impegno globale per affrontare le sfide climatiche. L'evento rappresenta un momento cruciale per aggiornare gli obiettivi di riduzione delle emissioni e lavorare per un futuro sostenibile e inclusivo. In un contesto geopolitico complesso, la COP29 dichiara leader mondiali, organizzazioni e aziende con l'obiettivo di costruire soluzioni concrete, soprattutto per i Paesi più vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico. È essenziale che i Paesi partecipanti trovino terreno comune per accelerare la transizione energetica e rafforzare la resilienza delle nostre comunità. La speranza è che non venga sprecata questa ulteriore opportunità, forse una delle ultime occasioni per bloccare la catastrofe climatica che sta colpendo molte aree del mondo, ampliando le disuguaglianze, danneggiando lo sviluppo sostenibile e scuotendo le fondamenta della pace. I quattro obiettivi della Conferenza sono: - Aiuti finanziari È l’obiettivo cruciale della Cop. I 197 Paesi più l’Ue sono chiamati a fissare una nuova cifra per i finanziamenti – New collective quantified goal (Ncqg) – da erogare ai Paesi poveri per far fronte al riscaldamento globale a partire dal 2026. Praticamente si devono aumentare i 100 miliardi aiuti decisi al vertice del 2009. - Piani nazionali Entro febbraio 2025, ciascun Paese dovrà presentare i nuovi piani nazionali (National determined contributions) con tagli consistenti alle emissioni per arrivare alla riduzione del 45% entro il 2030. La Conferenza è l’occasione per spingere i governi internazionali a aumentare l’ambizione. - Ristoro per perdite e danni A due anni dall’approvazione dello fondo che ripaghi le perdite e danni subiti inflitti dal clima ai Paesi poveri, sono stati mobilitati meno di 700 milioni di dollari. Una cifra drammaticamente inferiore rispetto ai 580 miliardi promessi per il 2030. Alla Conferenza di Baku, il Sud del mondo lancerà un nuovo appello a uno sforzo maggiore da parte degli Stati ricchi. - Finanziamenti per l'adattamento Solo un terzo dei 100 miliardi di dollari è stato destinato per aiutare i Paesi poveri ad adattarsi al un ambiente surriscaldato. Il resto è andato alla lotta alle emissioni, tema caro al Nord del mondo. Entro il 2030, secondo l’Onu, il divario tra finanziamenti e reali necessità raggiungerà quota 359 miliardi di dollari l’anno. #COP29 #ClimateAction #Baku #Sostenibilità #EnergiaSostenibile #TransizioneEcologica #Clima
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🌎 𝗖𝗼𝗺𝗲 è 𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗮 𝗖𝗢𝗣𝟮𝟵? 👉🏻 La Conferenza delle Parti sui Cambiamenti climatici 📌 La COP29, la Conferenza delle Parti sui Cambiamenti climatici si è conclusa a Baku il 25 Novembre 2024, producendo un accordo sul finanziamento climatico ritenuto insufficiente dai principali paesi in via di sviluppo. 📌 La previsione di un investimento di 300 miliardi di dollari da parte delle nazioni industrializzate entro il 2035 è infatti lontana dai 1300 miliardi che gli esperti considerano necessari per affrontare la crisi climatica. Tali fondi verranno erogati tramite sovvenzioni o prestiti agevolati ma mancano al momento economie rilevanti come Cina e Pesi OPEC. 🌎 L’accordo stretto dalla COP29 ambisce a mobilitare ingenti cifre annuali a livello globale da fonti pubbliche e private, lasciando però i Paesi più vulnerabili in difficoltà nel finanziare urgenti interventi di adattamento: vaghi sono i riferimenti all’Articolo 9 degli Accordi di Parigi che stabilisce l’obbligo di un supporto economico nei confronti dei Paesi in via di sviluppo. 📌 Molto significativo l'intervento di Fabrizio Capaccioli, Presidente di Green Building Council Italia, che ha sottolineato l'importanza cruciale dell'edilizia sostenibile, immaginando un percorso di crescita virtuosa delle città, capaci di diventare policentriche e multifunzionali, tenendo sempre un occhio puntato sulle periferie. 𝗜𝗹 𝗳𝗮𝗹𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗶𝘁𝗶𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 Sul fronte della mitigazione, necessaria per mantenere il riscaldamento globale sotto +1,5 °C rispetto all’era pre-industriale, non si sono registrati progressi significativi. Non è stato trovato un accordo per implementare il Global Stocktake, il bilancio delle azioni climatiche globali, e non sono state prese misure concrete per ridurre l’uso di combustibili fossili. Paesi come l’Arabia Saudita hanno ostacolato i lavori, ridimensionando il ruolo dell’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) e respingendo gli impegni per una transizione energetica. 👉🏻 Il risultato più positivo emerso alla Conferenza è stata la decisione sull’Articolo 6 degli Accordi di Parigi, che va a regolare il mercato di scambio dei crediti di carbonio, tema su cui si discuteva da 10 anni: al contempo molte questioni cruciali sono state rinviate alla COP30 prevista a Belem, in Brasile. Tale evento potrebbe purtroppo essere influenzato dalla politica climatica americana, con Donald Trump che ha affermato di voler ritirare il paese dagli accordi sul clima. 🔸 La COP29 si chiude quindi con poche certezze, promesse disattese e una chiara dimostrazione di quanto i finanziamenti e gli impegni per il clima rimangano inadeguati rispetto alle effettive necessità globali.
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