Piramide a gradoni Djoser 1981
La nostra breve tappa di una sola giornata a #Saqqara ci ha consentito una visita veramente frugale del sito estremamente vasto e di soffermarci in particolare al complesso di #Djoser.
Centinaia di foto come questa vagano in rete ma qui la piramide a gradoni è come si trovava ancora appena ripulita dalle sabbie che la attanagliavano. Le parti diroccate in particolare sul lato est avevano consentito di stabilire le fasi costruttive alterne: una mastaba originale aveva subito 2 modifiche iniziali su un lato e sulla sommità, ed altri 2 ampliamenti massivi avevano condotto allo stato attuale. L'idea iniziale ed i progetti vengono attribuiti al geniale #Imhotep, che oltre ad eccellere in vari ambiti "scientifici" era anche architetto, figlio d'arte, (suo padre #Kanofer era anch'egli architetto).
Lo stato precario e la vulnerabilità acquisita in seguito alla rimozione della sabbia che la ricopriva parzialmente hanno contribuito a risentire maggiormente dei danni causati dal terremoto nel 1992, che ne hanno pregiudicato la stabilità, imponendo le opere di restauro e rinforzo che si sono protratte per 14 anni e poi saltuariamente riprese.
Si ritiene che questa sia stata la prima struttura a mastabe sovrapposte da cui la successiva evoluzione in piramidi a forma canonica. Ma sappiamo anche quanto le opere di modifica ed ampliamento fossero pratiche diffuse al tempo e questo ci dovrebbe far riflettere su cosa possano celare sotto ai propri rivestimenti esterni molte di quelle piramidi, e tener sempre presente come buona parte di quelli che vengono riferiti come "dati storici" devono essere prudentemente interpretati come "ipotesi").
Una visita quella a Saqqara che avrebbe indubbiamente meritato più tempo a disposizione, ma come programmato dei 34 giorni disponibili solo 19 erano stati destinati a visitare siti quanto più possibile da nord a sud e viceversa, (sfruttando le giornate dall'alba al tramonto inoltrato, e dove la illuminazione consentiva le visite notturne dopo cena anche), e 15 giorni ad investigare e documentare sul #GizaPlateau, quello era il target principale, a rilevare indizi rivelatasi utili alla ricerca che a parte brevi fasi alterne lungo gli anni, si è protratta dal 2021 ad oggi recando nel 2023 alla individuazione della effettiva planimetria originale del complesso piramidale, le effettive dimensioni di piattaforme, casings ed interspazi, ampiamente correlazionati tra loro a tolleranza 0,0000, (tutto quanto il contesto ridotto a 7 numeri in realtà, probabilmente annotati su un ciotolo, e forse nessuna complicata tavola planimetrica è mai stata tracciata se non bozze a scopo dimostrativo). I dati sono in fase di trascrizione sul volume "#GIZA rivela la sua #GEOMETRIA #EVOLUTA, nuove Porte aperte alla #Egittologia", di circa 300 pagine. Gli esiti apriranno innumerevoli porte (in vari ambiti) alla Egittologia.
foto mia