Lanciata nel 1999, l’Audi RS 4 Avant B5 è una vettura ad alte prestazioni, diventata rapidamente un’auto da collezione. Dotata di un V6 2.7 biturbo a 5 valvole per cilindro, è stata migliorata dagli ingegneri della quattro GmbH in collaborazione con Cosworth Technology. Le modifiche alla testata e ai condotti di aspirazione e scarico, insieme a turbocompressori potenziati, hanno permesso di raggiungere 380 cavalli di potenza. Prodotta a Neckarsulm in 6.043 esemplari, è particolarmente ricercata nella versione Sport del 2001, con assetto ribassato, scarico sportivo e interni in pelle. L’Audi RS 4 Avant edition 25 years rende omaggio a questo modello iconico. Scopri di più leggendo l'articolo completo! 👇 #AudiRS #AudiSport #AudiItalia #AudiRS425years AUDI AG Audi Italia
Post di Sesto Autoveicoli spa
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Osca 1600 GT 1960 La sigla Osca (Officine Specializzate Costruzioni Automobili) identifica una piccola factory dedita per lo più alla costruzione di vetture da corsa, fondata dai fratelli Maserati dopo avere ceduto l'attività originaria ai nuovi proprietari. Nel 1960 nasce quello che sarà il primo e l'unico modello stradale realizzato in piccola serie dal marchio bolognese, la raffinata Osca 1600 GT. Per la 1600 GT viene ripresa l'impostazione tecnica tipica delle Osca da corsa del periodo. Il telaio è costituito da un traliccio tubolare in acciaio al quale sono fissati i pannelli della carrozzeria in alluminio. Le sospensioni sono a ruote indipendenti su entrambi gli assi e l'impianto frenante può contare su quattro dischi di marca Girling. La disposizione degli organi meccanici è tradizionale, con il motore longitudinale collocato anteriormente e la trazione posteriore. Il motore è certamente la maggiore prerogativa di questa piccola sportiva e rivela un progetto di notevole caratura tecnica. Si tratta di un quattro cilindri in linea da 1.568 cc con distribuzione a due alberi a camme in testa, basamento in ghisa e testata in lega leggera. La versione più performante viene definita GTS ed è alimentata da due carburatori a doppio corpo che consentono di raggiungere una potenza di 140 CV. Per un uso più turistico vengono proposte anche due configurazioni meno esasperate definite GT2 e GTV, che sviluppano rispettivamente 105 CV e 125 CV. Il cambio manuale a quattro rapporti è di origine Fiat ma può essere fornito con diversi rapporti al ponte e overdrive a richiesta: per questa ragione la velocità massima della vettura è variabile tra i 190 e i 220 Km/h. L’automobile nel mondo
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Arrivò al momento giusto: nel 1974, poco dopo l'inizio della crisi petrolifera del 1973, l'Audi 50, la prima piccola vettura di un produttore tedesco. Il suo consumo di carburante era parsimonioso ed il suo design pionieristico. Berlina a due porte con ampio bagagliaio e schienale ribaltabile, dimensioni esterne compatte e prestazioni su strada accattivanti. La vettura doveva essere moderna e versatile e posizionarsi nella fascia bassa di gamma. Gli ingegneri e gli sviluppatori stavano cercando un successore della fedele piccola vettura NSU, che avesse il seguente obiettivo: "Un'auto contemporanea deve essere della misura giusta per gli imperativi di oggi". La chiave del successo è stato il motore trasversale, ciò ha permesso agli ingegneri di Ingolstadt di realizzare un'auto con interni relativamente grandi nonostante la sua lunghezza totale di 3,49 metri. Della “mini Audi”, vennero lanciate due versioni: l’Audi 50 LS da 50 CV e l’Audi 50 GL da 60 CV. La squadra di Ingolstadt presentò la vettura ai media internazionali in Sardegna nell'estate del 1974. Fino al 31 marzo 1975 dalle catene di montaggio di Wolfsburg erano usciti esattamente 43.002 modelli. La produzione dell'Audi 50 cessò nell'estate del 1978, quando ne furono costruiti 180.828 esemplari. Da quel momento in poi, Audi si è concentrata maggiormente sulle auto di fascia media e alta. L'Audi 50 fiorì solo per pochi anni ma affermò il segmento delle auto piccole nel gruppo Volkswagen; successivamente, milioni di VW Polo furono costruite nelle sue varie generazioni.
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Il modello introduce una serie di powertrain non convenzionali che potrebbero trovare applicazione in una futura auto sportiva
Ferrari brevetta il motore "ribaltato" a idrogeno gassoso: ecco come funzionerebbe
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Questo modello è stato concepito per sostituire la gamma F103, che comprendeva vari modelli con denominazioni legate alla potenza massima dei motori, tra cui una primissima versione dell’Audi 80. https://lnkd.in/dvvNnWFr
Esplora l'Audi 80: Berlina Premium Media-Alta
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Sono una grande appassionata di auto fin da bambina e mi piacerebbe molto lavorare in tale campo!! 🚘
"Al volante di un'emozione" La Toyota Supra Mk4 (A80) debutta nel 1993, nata sul telaio della Soarer di cui è 30 cm più corta, (dallo stesso telaio deriva anche la Lexus SC), i fari non sono più a scomparsa, e rispetto alla serie precedente pesa 100 kg in meno grazie a tetto, cofano, traversa anteriore e coppa dell'olio e trasmissione sono in alluminio serbatoio in plastica, volante in magnesio e bracci delle sospensioni forgiati. I motori sono due, un aspirato denominato 2JZ-GE da 220 cv i cerchioni sono da 16, e un sovralimentato 2JZ-GTE 3.0 litri 6 cilindri in linea 24 valvole dotato di due turbocompressori da 276 cv, che lavoravano in modo sequenziale e non in parallelo, permettendo ai gas di scarico di far ruotare la prima turbina riducendo il turbolag, i cerchioni sono da 17 per via dei freni di maggiori dimensioni. Nella versione Americana / Europea per l'adozione di giranti e iniettori più grandi, la potenza toccò i 320 cv, questa fu l'unica versione importata in Europa. Inoltre in Giappone l'auto era autolimitata a 180 chilometri orari, negli altri paesi invece poteva arrivare a 250. Lo scatto da 0 - 100 avveniva in 4,6 secondi nella versione sovralimentata. La trazione era posteriore. Nel 1996 l'orologio diventa analogico. Fu la prima auto giapponese a montare a richiesta il cambio manuale Getrag a 6 rapporti. Esce di produzione nel 2002 (in Europa nel 1998). #Toyota #ToyotaSupra #SupraMk4 #Youngtimers #Appassionatadiauto
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l 2024 si preannuncia come un anno ricco di novità nel mondo dell'auto, e queste sono le tre vetture più attese: 1. Alfa Romeo B-SUV: Junior Elettrico 🌐 Il primo modello Alfa Romeo completamente elettrico, il B-SUV chiamato Junior, promette un'autonomia di 400 km. Il Biscione abbraccia l'innovazione e il design senza compromessi. 2. Nuova Fiat Panda: Stile e Crossover Compatti 🚀 La Fiat Panda è pronta per una trasformazione epica! Il nuovo modello si ispira alla concept car Fiat Centoventi, promettendo un crossover compatto con forme squadrate. Un'evoluzione della tua compagna di strada. 3. Dacia Duster 2024: Elettrificazione al Massimo ⚡️ La Dacia Duster 2024 è una delle novità più attese, portando con sé motori elettrificati, tra cui il 1.2 mild hybrid da 130 CV e il 1.6 full hybrid da 140 CV. La robustezza incontra la sostenibilità. Quali di queste attese auto catturerà la tua attenzione? Facci sapere nei commenti! 🌟🚗 #Auto2024 #NovitàAuto #ElettricoVsIBrido #sicuroegarantito
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#News dal mondo #ACI I più recenti risultati dei test #GreenNCAP sulle emissioni includono valutazioni per quattro veicoli con caratteristiche che li rendono adatti alle famiglie: Volkswagen ID.7, Škoda Enyaq, (che ottengono il risultato massimo di cinque stelle) Opel Astra 1.5 CDTi (tre stelle), Toyota Corolla Cross Hybrid (due stelle). Sebbene le dimensioni e le combinazioni di propulsione di queste auto differiscano tra loro, tutte contribuiscono alla transizione verso soluzioni di #trasporto più #sostenibili. Qui i dettagli 👉 https://buff.ly/3TwHqQO
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L'auto per tutti
Fiat 850 (1964-1973): il piccolo cult italiano compie 60 anni
msn.com
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MOTORI NEWS COME SARÀ LA NUOVA ALFA ROMEO GIULIA 2026, TERMICA MA ANCHE ELETTRICA DA 670 CV. 19/03/2024 Di recente il CEO di Alfa Romeo, Jean Philippe Imparato, ha lasciato intendere che nel 2026 avremo una nuova Giulia. Un veicolo pronto a diventare (anche) 100% elettrico “come fosse la Dodge Charger italiana” per stessa ammissione di Imparato. Ecco come il designer Tommaso d’Amico immagina la vettura. Negli Stati Uniti è da poco stata presentata la nuova Dodge Charger 2024, disponibile sia con motori termici che in una potente variante 100% elettrica chiamata Daytona. Il modello può anticipare diversi dettagli sulla Giulia di prossima generazione, è infatti costruito sulla piattaforma STLA Large di Stellantis, lo stesso pianale su cui prenderà forma la Giulia 2026, dunque a livello tecnico possiamo aspettarci molte cose in comune. La variante elettrica potrebbe così avere gli stessi 670 CV della Daytona, con accelerazione 0-100 possibile in appena 3,3 secondi. La trazione integrale è di serie su tutti i modelli, anche quelli termici, che nello specifico offrono 550 CV nella versione SIXPACK H.O. e 420 CV nella SIXPACK S.O., in ogni caso parliamo dunque di grandi potenze, con qualsiasi alimentazione. Se tecnicamente abbiamo parecchie informazioni grazie alla nuova Charger, sul fronte del design è tutto da confermare. Nel frattempo il designer Tommaso D’Amico ha diffuso su YouTube alcuni interessanti render riguardanti la vettura, un modello muscoloso ma comunque elegante, con fari anteriori sottili e una larga griglia/scudetto anteriore, un chiaro omaggio alla tradizione Alfa. La potente berlina andrà a sfidare apertamente modelli High Performance come l’Audi RS5 che andrà a sostituire la RS4, la BMW M3 e la Mercedes-AMG C 63. A proposito di Mercedes, negli USA è appena stata presentata la nuova Mercedes-AMG GT.
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Autobianchi Primula 1964 La Primula è un'autovettura prodotta dalla Autobianchi tra il 1964 ed il 1970. La Primula fu la prima auto del gruppo Fiat a sperimentare la trazione anteriore e motore trasversale. All'inizio degli anni sessanta, tuttavia, Oreste Lardone e Dante Giacosa riuscirono a convincere i vertici della casa a sperimentare nuovamente una soluzione tecnica che, su automobili di piccola e media taglia, dava vantaggi indubitabili. Nessuno però se la sentì di utilizzare il marchio FIAT per questa sperimentazione, preferendo il "collaterale" Autobianchi: iniziò quindi nel 1961 quello che in codice era il "Progetto 109". Utilizzando un nuovo pianale e sistemando in posizione anteriore trasversale il noto 4 cilindri in linea 1221 cm³ a carburatore della 1100 D, nacque nel 1964 la Primula a trazione anteriore. Caratterizzata da una razionale e sobria linea a due volumi con accennate pinne posteriori, assai in voga all'epoca, la Primula poteva essere scelta in configurazione berlina o coupé. La berlina poteva avere il pratico portellone posteriore o un semplice cofano bagagli, nelle versioni a 2, 3, 4 o 5 porte, mentre il modello coupé, caratterizzato da un padiglione più basso e posteriormente rastremato, veniva offerto nella sola versione a 2 porte. Il portellone posteriore che la rendeva una vettura "fastback", poco apprezzato in Italia, fu invece molto gradito in Francia; caso raro, dato che le vetture straniere non erano particolarmente apprezzate oltralpe, ma dove modelli utilitari come la Citroën 2CV Mixte o la Renault 4 erano assai amati proprio per il portellone posteriore che consentiva una grande versatilità d'utilizzo. Caratterizzata da finiture raffinate, grazie ai 49 CV del motore la nuova Autobianchi aveva buone prestazioni, supportate da una tenuta di strada eccellente; merito della trazione anteriore e delle sospensioni anteriori a ruote indipendenti MacPherson, altra novità per la Casa. Ulteriore novità introdotta da questa vettura per prima tra quelle del gruppo Fiat è l'adozione dello sterzo a cremagliera. L’automobile nel mondo
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