Fonte: iStock Il mercato degli acquisti di seconda mano è in crescita: volume d’affari di 26 miliardi di euro nel 2023 Il mercato di seconda mano sta diventando sempre più popolare tra gli italiani, con il 61% che ha optato per questa soluzione nel 2023, come evidenziato dall’Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa per Subito. I risultati dell’indagine 2023 indicano che la compravendita di prodotti usati non è più un comportamento marginale, ma è diventata una tendenza consolidata.
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Qualche giorno fa ricordavo il modello di business #subscription ma un altro modello che cresce a doppia cifra è il #Secondhand. Il mercato italiano dell'usato ha chiuso il 2023 con circa 25 Md di fatturato ed è prevista una crescita del 20-30% all'anno, almeno per i prossimi tre anni (fonte #BCG). Secondo #Doxa, con il suo Osservatorio Second Hand Economy, il mercato si esprime a valore per macro merceologia, secondo i seguenti valori : 10,6 Md per i veicoli; 6,7 Md casa-persona; 4,5 Md elettronica e 3,4 Md sport - Hobby, con un on-linee che pesa circa il 48% del giro di affari. Se pesiamo gli atti di acquisto la classifica cambia, e ci permettono di individuare con maggiore precisione le categorie più apprezzate: 77% casa-persona; 53% sport-hobby; 48% elettronica e 27% veicoli. Zoommando sulle prime tre famiglie, sempre per atti di acquisto, si evidenziano: #abbigliamento ed accessori, #arredamento e casalinghi seguito da #libri e riviste. Insomma un mercato articolato dove 24 milioni di italiano hanno acquistato almeno un articolo nello scorso anno, dichiarando che si sono rivolti al mercato dell'usato con un occhio di riguardo alla #sostenibilità per il 55% del campione intervistato da Doxa, per limitare gli #sprechi nel 52% e per #risparmiare il 51%. Si profila quindi l'opportunità di percorrere nuove strade per chi vuole investire nel mondo del commercio, opportunità di "nuovi business" ma direi di nuovi #format che possano accogliere il cliente fornendo "#servizi": corner articoli usato a rotazione settimanale, proposta su terminali di un assortimento ampio per l'acquisto, con consegna e servizio di piccole #riparazioni sartoriali in loco per l'eventuale feeting; fornitura di prodotti di uso limitato nel tempo con la formula del #noleggio; coworking con area snack e punto di ritiro acquisti on-linee; il vecchio tacco lampo, considerato che i calzolai sono oramai introvabili; prenotazioni piccoli interventi di manutenzione legati alla casa e altri servizi richiesti nel territorio di riferimento. Un punto servizi evoluto, flessibile e moderno per far crescere la città dei 15 minuti. Nell'immagine: Il department store #Selfridges l'area The Stock Market, temporary store dell’usato ispirato alla Borsa di Londra anche nella struttura del negozio.
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E' da settembre 2023 che il sistema industriale italiano vive un rapido e crescente crollo della domanda - quindi del fatturato - in modo diffuso e pesante, non leggero e a macchia di leopardo. SILENZIO TOTALE. E' da novembre 2023 che la domanda di ammortizzatori sociali ha raggiunto trend e valori quasi da lockdown COVID. SILENZIO TOTALE. Già i bilanci 2023 sono stati molto sofferti e tutti sanno che l'onda lunga finanziaria dei "down" economici si manifesta solo successivamente, in tutta la sua drammaticità. SILENZIO TOTALE. Gli operatori che vivono sul mercato e non seduti sui sofà nei palazzi, hanno passato il 2024 rinviando di trimestre in trimestre le speranze di ripresa. Erano purtroppo solo speranze, non certo ipotesi fondate sulle condizioni strutturali delle economie di quasi tutti i paesi cosiddetti industrializzati, giacché esse sono drammaticamente le stesse - tra guerre, tassi di interesse, conti pubblici, regole e strozzature normative di ogni sorta, che nel Bel Paese sono moltiplicate per "n", con "n" grande a piacere. SILENZIO TOTALE Siccome anche il più feroce "Istituto Luce" prima o poi fa i conti con la realtà così come essa agisce sulla pelle delle persone e, in economia, delle aziende (che sempre di persone sono fatte), sta per venire a galla il "mostro". Tale è diventata infatti la situazione dell'economia reale: un mostro, a causa dei dolosi comportamenti di occultamento della realtà e la contemporanea assenza totale di provvedimenti per farvi fronte. Occultamento a cui hanno partecipato tutte le "istituzioni", anche quelle che dovrebbero rappresentare gli operatori economici di ogni tipologia - industrie, artigianato, commercio, agricoltura, servizi - e che i drammi della realtà così come essa è, da oltre un anno, li conoscono assai bene. E a casa loro che da 12 mesi si moltiplicano a dismisura gli incontri bilaterali per sottoscrivere CIGO e CDS (Contratti di Solidarietà). NEL SILENZIO TOTALE. Ora qualche grido sfugge anche a qualcuno di loro. Ma Dio solo sa quanto è tardi e quanto i numeri dell'economia reale del 2024 siano ormai quelli che aprono solo scenari di attivazione di massa del NCCII - Nuovo Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza. Ma quando l'attività più florida di un paese è quella che si occupa del "caro estinto", è ormai tardi.
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Com'è andata l'editoria italiana nei primi sei mesi del 2024? Così: "Il mercato trade dei primi sei mesi del 2024 è in calo dello 0,1% rispetto al 2023, con vendite pari a 675,8 milioni di euro. Le copie vendute sono pari a 46,1 milioni, in calo di 0,9 milioni rispetto all’anno precedente ma in crescita di 6,7 milioni rispetto al 2019. Per quanto riguarda i generi, continua la crescita della narrativa, in particolare quella di autori italiani (+5,4%), ma anche quella straniera (+3,1%), avanza la manualistica (+1%) mentre segnano una battuta di arresto i fumetti (-4,8%), i libri per bambini e ragazzi (-2,8%), la saggistica generale (-3%) e quella specializzata (-1,6%)". (Fonte: Rapporto sullo stato dell'editoria in Italia nel 2024, AIE). Quel -4,8% dei fumetti ribadisce in modo piuttosto efficace l'ovvio. E cioè: la bolla è scoppiata; gli effetti della pandemia e del post-pandemia sono ufficialmente e definitivamente finiti. C'è, però, una notizia positiva: Quando muori resta a me di Zerocalcare, pubblicato da Bao Publishing, è al quinto posto della top ten dei libri più venduti di questo periodo. Ed è, ovviamente, l'unico fumetto presente in classifica.
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Tempo di bilanci e previsioni, con il primo semestre 2024 ormai alle spalle e l’avvicinarsi del 2025. Sul settore fashion e luxury gli analisti si sono espressi, evidenziando un rallentamento dopo il periodo di crescita post-pandemia. Anche il mercato di riferimento di Dexelance, quello del design dell’alto di gamma, sta attraversando una fase di normalizzazione e stabilizzazione. Secondo il Monitor periodico di FederlegnoArredo, di cui scrive oggi Giovanna Mancini sulle pagine de Il Sole 24 Ore, i primi sei mesi del 2024 hanno mostrato una contrazione delle vendite, ma con segnali di ripresa rispetto al primo trimestre. Come Dexelance, ci aspettavamo un inizio dell’anno cauto, ma guardiamo con ottimismo alla seconda metà: prevediamo di crescere ancora a livello organico, continuando così a performare meglio del mercato, come abbiamo sempre fatto.
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Il mercato dell’usato in Italia: da necessità a scelta sostenibile e ‘cool’ Il mercato dell’usato sta vivendo un’epoca d’oro in Italia: da pratica occasionale a trend maggioritario, sostenibile e di tendenza. Secondo l’Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa per Subito, nel 2023 il volume d’affari generato dalla compravendita di prodotti usati ha raggiunto la cifra record di 26 miliardi di euro, pari all’1,3% del PIL nazionale. Questo segna un aumento del 140% rispetto alla componente online solo negli ultimi 10 anni. Un trend consolidato L’indagine rivela che il 60% degli italiani è attivo nel mercato dell’usato, con circa 26 milioni di persone coinvolte solo nel 2023. Questo comportamento non è più visto come un’opzione di necessità, ma come una scelta consapevole e responsabile per il 61% di coloro che vi partecipano. Cresce anche la frequenza di queste transazioni, con il 76% degli acquirenti e il 71% dei venditori che effettuano operazioni almeno due volte l’anno. Un impatto sostenibile ed economico... Leggi di più su https://buff.ly/3UoOAIE #secondamano #vintage #secondhand #usato #trend #lifestyle #millionaire #millionairemagazine #millionairerivista
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I dati elaborati dal Servizio Economico UNIC - Concerie Italiane non lasciano spazio a dubbi. “Le attuali stime relative ai primi tre trimestri del 2024 – si legge in una nota – mostrano complessivamente un calo dell’8,5% nei volumi di produzione e del 4,1% in termini di fatturato rispetto al 2023”. Un momento “oltremodo negativo” se, poi, il confronto viene fatto sul 2022. In altre parole, “l’ultimo anno chiuso in positivo: negli ultimi 24 mesi, infatti, il settore ha perso il 17,2% di produzione ed il 10,3% di fatturato”.
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#ilmegliodiexportiamo - I dati del 2023 e dei primi mesi del 2024 delineano un quadro positivo, con mercati di riferimento in espansione e nuove opportunità all’orizzonte.
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Le prime stime indicano un calo del 6,1% per il comparto tessile e abbigliamento, che arriverà a 59,8 miliardi, e dell’8,1% per la pelle, a 30,1 miliardi. E il 2025 sarà più un anno di consolidamento che di ripartenza
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Non è’ proprio così, non si vive alla giornata nel senso stretto della frase, perché le aziende non possono permetterselo, certo devono essere molto flessibili perché oggi c’è poco da fare, domani arriverà il frutto del difficile lavoro dei commerciali, pertanto tutti gli uffici devono essere velocissimi ad espletare i loro compiti, ma senza avere una continuità. Sono finiti i tempi degli ordini a programma, della lean economy, comincia un modo di lavorare tutto nuovo. Dobbiamo riconfigurarci, dobbiamo sfruttare la creatività di cui siamo naturalmente dotati, dobbiamo studiare nuove strategie. Solo così ci salveremo.
Vivere alla giornata. L’andamento del mercato, con la frenata dei consumi, non permette più alle imprese di programmare. Nemmeno a quelle più piccole, e quindi più flessibili, che sembrano costruite a prova di crisi. E che hanno goduto di una buona salute. Abbiamo raccolta la testimonianza di Rino Esposito, alla guida dell’azienda familiare Aria Shoes .
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Il mio servizio sul Quotidiano Nazionale Network in cui parlo del nuovo fenomeno del wardrobing. #ecommerce #wardrobing #commercio #economia #notizie #quotidiani #giornalismo #trend #italia #statiuniti #abbigliamento #abiti https://lnkd.in/dbYHUixF
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