Non muta lo scenario. Mercato in pareggio grazie alle cessioni
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Inzaghi ha bisogno di una rosa più larga, ma servono gli addii per finanziare gli acquisti: in bilico c’è Dumfries
Milano. - La probabile svolta sul fronte del finanziamento non cambia lo scenario dell’Inter sul mercato. E sul tipo di gestione che Zhang chiederà - anzi, ha già chiesto - ai dirigenti. Il comandamento numero uno è... pareggio. La sessione estiva di mercato dovrà essere chiusa in pareggio di bilancio, sostanziale equilibrio tra entrate e uscite proprio come accaduto la scorsa estate. Ma almeno i dirigenti non avranno il diktat di abbassare li monte ingaggi, anche in virtù di un costo complessivo della rosa che si è abbassato in termini di ammortamenti. Non sarà dunque il passaggio da un compagno di viaggio e un altro, da un fondo come Oaktree a un altro, a modificare le direttive societarie. E i dirigenti, in questo senso, si sono già portati avanti con gli acquisti a costo zero di Taremi e Zielinski.
Con le cessioni Il resto del mercato, al netto di nuovi arrivi svincolati, dovrà essere finanziato dalle cessioni. La volontà è quella di tenere tutti i big, dunque respingere il probable assalto dei club europei su Lautaro e compagni. In fondo, c’è un solo giocatore “aggredibile” senza il consenso della società ed è Thuram, che ha una clausola rescissoria di 85 milioni di euro. E la stagione del francese ha scatenato l’interesse di almeno un paio di top club inglesi oltre a quello del Psg. Ma la società di Zhang ha in mente un altro piano per finanziare la sua sessione, ovvero gli addii di Dumfries, Oristanio, Sebastiano Esposito e quello eventualmente più doloroso di Valentin Carboni, a patto che per quest’ultimo arrivino offerte molto elevate. Del resto, servono altri innesti a Simone Inzaghi. Non inganni lo scudetto, si va verso una stagione con 69 partite potenziali e dunque il tecnico ha la necessità di allargare il suo parco giocatori. Fosse per
Inzaghi, il blocco dei titolari non dovrebbe essere toccato. In entrata, c’è la necessità e la voglia di affiancare a Sommer un portiere in grado di raccoglierne presto l’eredità: il nome è quello di Bento. E ancora: in attacco Gudmundsson è più di un obiettivo, in difesa c’è l’idea di aggiungere un altro profilo e si balla tra Hermoso e l’ultima idea Solet. Serviranno anche formule di acquisto... “creative”. Ma qui Marotta e Ausilio hanno dimostrato di saper fare le cose per bene, anche in termini di programmazione, pur con margini di errore ridotti: l’Inter ha dominato questo campionato, sono gli altri a dover recuperare terreno. Davide Stoppini - La Gazzetta dello Sport - 14 Apr 2024
Pensionato presso Esercito Italiano - Italian Army
2 mesiOk. Fategli affrontare i problemi dei Vigili del Fuoco, dei CC, della P.S. e poi ne riparleremo. Altro che buttarsi da un Aereo con il paracadute. Ora mi sono stancato davvero. Ad ognuno il suo compito. Grazie. Odio gli Alibi. E qui chiudo. Vogliamo dare la medaglia ad un Forrest Gamp? Ma per piacere, scendete dal piedistallo!!! Il sottoscritto, nelle prove fisiche ha superato i 2000 metri in 18 minuti. Fuori dall'età teen-ager, a 50 anni!!! Ora basta. Grazie!!! E oguno alla sua età ha diritto a vivere la sua libertà psicofisica. Grazie. Il mio Capo Area è ancora un Generale di Brigata anche se ora sono in pensione, ma conosco perfettamente il mio Reparto dello SME.