Ribadisco che un obiettivo del Governo, in merito alla costruzione Ponte sullo Stretto , reperire il finanziamento necessario da erogare per l'acquisto a carico totale del Governo, della casa sostitutiva che deve avere le stesse caratteristiche dell'abitazione espropriata . Dunque per gli espropriati di Messina e Villa , erogazione del contributo necessario per l'acquisto della abitazione sostitutiva a quella espropriata
Post di Stefano Notti
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Ribadisco che il Ponte sullo Stretto è una grossa opportunità per lo sviluppo dell'economia meridionale, Però ribadisco che la Società Stretto di Messina ed il Governo, devono nella procedura di indennizzo, stanziare la somma necessaria per l'acquisto casa , sopratutto se prima casa . A coloro che saranno espropriati, necessario massimo sostegno da parte dello Stato ,sopratutto, se sono famiglie con reddito fino a 50 mila euro. La prima casa è un bene prezioso , pertanto, necessario che il Governo stanzi per ciascuno dei 350 espropriati , la somma di denaro necessaria all'acquisto della prima casa . Se le Osservazioni, daranno il via libera alla costruzione del Ponte , tra le imprese costruttrici www.italotreno.it , il competitor di ferrovie dello stato da dieci anni che ha come azionista il Gruppo Aponte di Gian Luigi Aponte , dunque ha le carte in regola per essere tra le imprese costruttrici. Ribadisco concludendo, che la Società Stretto di Messina e il Governo stanzino l'intero budget per ciascuno dei 350 espropriati a Messina e 150 se non erro a Villa Stefano Notti ( socio sostenitore di Forza Italia)
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Maxipiano di edilizia pubblica Stessa motivazione per le nuove leggi che velocizzeranno i permessi per progetti edilizi e infrastruttuali, dando al Governo il potere di intervenire per sbloccare situazioni di stallo, con l’obiettivo di costruire 1,5 milioni di nuove case nei prossimi cinque anni.
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Ponte sullo Stretto sempre più “reale”: sportello espropri e conferenza dei servizi
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Ne vale realmente la pena? L'analisi costi-benefici dovrebbe tenere in considerazione anche il costo sociale relativo alle 450 famiglie che dovranno rinunciare alle proprie abitazioni - immagino una certa percentuale ancora sotto mutuo - ed attività economiche per trasferirsi altrove. Gli eventuali indennizzi saranno mai in grado di compensare la perdita totale che la famiglia andrà a subire, anche ammesso che si riesca ad offrire un indennizzo congruo a riacquistare un'abitazione di questi tempi? Alcuni degli espropri saranno temporanei: al termine dei lavori, alle famiglie verrà restituito il terreno, senza la casa, con un valore che oggi non sappiamo se potrà essere molto inferiore o molto superiore al prezzo attuale. Questo probabilmente dipenderà dalla localizzazione, causando situazioni di arricchimento e di impoverimento del tutto casuali che lasceranno non pochi strascichi tra le comunità.
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Ribadisco il Ponte infrastruttura necessaria, ma il Governo , si deve accollare le spese per l'acquisto dell'abitazione sostitutiva a quella oggetto dell' esproprio. Solo dopo avere sistemato con abitazioni a carico dello Stato, allora possono partire i lavori. La conditio sine qua non, per far partire i lavori di realizzazione del Ponte , deve essere l' acquisto da parte del Governo degli alloggi sostitutivi alle abitazioni oggetto di espropriazione
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Il commento di PAOLA MARONE | Presidente #Federcostruzioni «Provvedimento utile in tema di “semplificazione” e “sburocratizzazione” per risolvere positivamente difformità di piccola entità e relative a singole unità immobiliari. Il superamento della doppia conformità è sicuramente un aspetto rilevante. Senz’altro così si renderà più dinamico il mercato immobiliare. Sicuramente la Federazione manderà le sue osservazioni in tema di “cambi di destinazione d’uso”, azione fondamentale per un mercato in evoluzione. Restiamo in attesa del testo unico dell’edilizia come strumento attuale e moderno a servizio dei processi di rigenerazione urbana». https://lnkd.in/dD9PdHe8
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Il 10 agosto in migliaia a Messina hanno protestato contro il Ponte sullo stretto, ma l’evento non ha avuto quasi nessuna risonanza mediatica. I messinesi ricevono l’acqua a giorni alterni per le pessime condizioni della rete idrica. Quei 13,5 miliardi euro destinati alla realizzazione del Ponte potrebbero essere investiti per scopi più vicini alle reali necessità dell’isola. Comunque il piano per aprire il cantiere nel 2024 è già naufragato, è trascorso anche il 31 luglio, scadenza per la presentazione del piano, e il “DL infrastrutture” è stato ulteriormente modificato dal governo. Il Ponte si farà? Nell’ultimo anno la media delle precipitazioni in Sicilia è stata la più bassa dal 2002, ma si stima che il 70% dell’acqua vada perduta a causa delle “reti colabrodo” e pensiamo che mentre l’emergenza acqua viene oggi affrontata con l’invio di una nave cisterna, solo uno dei 17 progetti per la costruzione del Ponte richiederebbe 39 milioni di metri cubi d’acqua. Per i messinesi, i siciliani, e gli italiani, è arrivato il momento di chiudere questo carrozzone, che serve soltanto la propaganda e gli affari di chi lo costruirà.
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Governo del territorio e riforma del testo unico edilizia centrali non solo per il settore delle costruzioni ma per rispondere ai bisogni di tutta la collettività. Il vicepresidente Betti al convegno Riprogettiamo L’Italia #InnovaItalia
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Sono due pezzi pregiati del piano di interventi compensativi su cui si erano accordati il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e gli enti locali, a valle del crollo del Ponte #Morandi. E adesso diventano osservati speciali, perché legati a doppio filo al complesso risiko sulle aree #portuali tra i nuclei dell’#inchiesta giudiziaria che ha portato agli arresti i vertici della Regione #Liguria e quelli uscenti dell’#Autoritàportuale: il tunnel #subportuale e il nuovo #casello di Pegli (in realtà collocato a Multedo) sono ora due #opere da monitorare, perché potrebbero risentire delle scosse di assestamento prodotte dalle indagini di #Procura e #Finanza. Va premesso che il collegamento tra le due opere e l’inchiesta è indiretto e, sul punto, la Procura non ha mosso alcuna accusa. Tuttavia gli incroci, in un caso e nell’altro, sono profondi: L'articolo di Matteo Dell'Antico e Roberto Sculli #porto #genova #infrastrutture
Genova, tunnel subportuale e casello di Pegli: doppia incognita sul futuro dei lavori
ilsecoloxix.it
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Ponte sullo Stretto: vale davvero la pena? La Commissione Bilancio ha approvato un emendamento della Lega che aggiunge 1,5 miliardi di euro, portando la spesa complessiva a 13 miliardi di euro. Questo equivale a circa un quinto della spesa annua in istruzione o a un terzo della legge di bilancio 2025. Ma da dove arrivano questi soldi? - La quota diretta del governo scende da 9,3 a 7 miliardi di euro. - Aumenta invece di 3,9 miliardi il contributo dal Fondo Sviluppo e Coesione, risorse originariamente destinate alle regioni del Sud per altre infrastrutture. Come procede il progetto? Attualmente siamo ancora in fase di progettazione, ma c’è una possibile data di inizio lavori: il 14 maggio 2025, due anni dopo l’avvio del piano con il decreto firmato nel 2023. Quali sono i vantaggi del Ponte? - Collegamento diretto Sicilia-Calabria: autoveicoli e treni potrebbero attraversare lo Stretto senza l’uso dei traghetti, più lenti e meno efficienti. - Maggiore attrattività per turismo e imprese. - Riduzione dell’inquinamento con la dismissione dei traghetti. Uno studio sui costi e benefici pubblicato nel 2024 ha sollevato dubbi. Secondo gli esperti: - Il Ponte potrebbe non stimolare significativamente l’attività industriale in Sicilia, a causa della distanza dal cuore produttivo dell’Italia. - Le scarse infrastrutture interne dell’isola frenano nuovi investimenti. - Il principale vantaggio rimarrebbe il risparmio di tempo per le merci già prodotte in Sicilia. I contenuti di questo video non devono essere intesi come consigli di investimento, raccomandazioni o sollecitazioni all’acquisto, detenzione o alla vendita di qualsiasi strumento finanziario. Le dichiarazioni, i commenti e gli altri contenuti di questo video anche se vengono citati singoli emittenti, aziende o strumenti finanziari, non devono essere interpretati come consigli di investimento e non costituiscono, direttamente o indirettamente, una raccomandazione o una sollecitazione all'acquisto, alla detenzione o alla vendita di qualsiasi strumento finanziario o qualsiasi consulenza ad esso relativa.
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