✨ Ogni angolo di una villa storica racconta una storia. ✨ Un intreccio di eleganza, tradizione e bellezza senza pari, che resiste al passare dei secoli. Le dimore d’epoca non sono solo case, ma veri e propri capolavori che racchiudono in ogni dettaglio il passato, pronto ad essere vissuto e reinterpretato. Un giardino all'italiana, affreschi che parlano di nobiltà, ampi saloni che conservano l'eleganza di un tempo: ogni villa è un'opera d'arte che aspetta solo di essere vissuta. Da Studio Immobiliare SI, siamo fieri di offrire ai nostri clienti l'opportunità di scoprire e vivere in queste perle architettoniche, che uniscono il fascino del passato con il comfort del presente. Segui Studio Immobiliare Sì e lasciati conquistare dalla magia di una villa storica.
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nuovo immobile sul mercato
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A Villa Borghese inaugurato il meraviglioso Giardino delle Erme
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IN EFFETTI è UN INVESTIMENTO assolutamente da considerare. Molto interessante
Una villa rinascimentale di oltre 7 mila metri quadrati nel cuore della Toscana, perfetta per ospitare un hotel di lusso e un centro convegni: è Villa del Barone, la più recente opportunità di investimento proposta da INOM Luxury Auctions, la prima piattaforma italiana per la compravendita di immobili di lusso con il metodo delle aste rivolte a privati, società e agenti immobiliari. oggi ne parla anche Milano Finanza. «In un mercato sempre più orientato verso il lusso, Villa del Barone rappresenta un’opportunità unica: ricca di storia e di fascino, ha tutte le potenzialità per diventare un progetto di ospitalità di altissimo livello nel cuore della Toscana», afferma Andrei Moiseev, founder e presidente di INOM Luxury Auctions. «Investire in questa villa significa investire in un settore in costante crescita, sempre più alla ricerca di soluzioni per soddisfare la continua domanda di ospitalità esclusiva in strutture di lusso». fiero di essere vostro Advisor e socio.
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Altissimo è il nome delle residenze commercializzate da Coldwell Banker Living Dmore a Roma nell’iconico quartiere di Città Giardino. Un quartiere che è come un piccolo borgo, sorto negli anni ’20 e noto per ospitare villini e palazzetti dall’estetica architettonica molto riconoscibile. Le residenze proposte da Coldwell Banker Living Dmore sono eleganti, sofisticate e comode, progettate per accogliere le esigenze del vivere contemporaneo. La suddivisione degli ambienti permette di godere appieno tutti gli spazi della casa. Le finiture di pregio e i materiali di alta qualità fanno di queste abitazioni veri e propri gioielli da vivere. Aspetto importante è la sostenibilità ambientale: l’alto grado di isolamento termico e acustico contribuisce a rendere gli appartamenti confortevoli. La luce naturale gioca un ruolo fondamentale nella valorizzazione degli ambienti delle dimore grazie agli ampi infissi di pregio. Altissimo è un piccolo gioiello nel cuore di un quartiere antico ma mai così moderno come oggi.
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In corso una serie di restauri dei luoghi più frequentati di Catania
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Oggi parliamo di... Arte e cultura: ville, castelli e dimore storiche da non perdere in Veneto
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🏰 Castelli e Ville d'Italia: Un Patrimonio Storico, una Gestione Moderna 🏛️ Il nostro paese è ricco di storia e cultura, e uno degli aspetti più affascinanti sono i castelli e le ville che punteggiano il paesaggio italiano. Questi gioielli architettonici non sono solo testimoni di epoche passate, ma rappresentano anche una sfida contemporanea in termini di conservazione e gestione. Oggi, grazie a soluzioni innovative come Genius Property, è possibile monitorare e preservare questi luoghi con una precisione mai vista prima. Questo non solo permette di mantenere intatta la loro bellezza, ma assicura anche una gestione sostenibile che ne valorizza il potenziale. Sapevi che il Piemonte è la regione italiana con il maggior numero di castelli e alcune decine sono di proprietà del Ministero dell'economia e Finanza ? Approfondisci qui 👉 https://lnkd.in/dt9TgNPj #GeniusProperty #GestioneImmobiliare #Innovazione #PatrimonioStorico #Monitoraggio #Sostenibilità #Italia
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Si sono da poco concluse le elezioni americane, con la vittoria di Donald Trump che tornerà alla Casa Bianca come presidente. Che la Casa Bianca sia l’edificio residenziale del presidente degli USA è risaputo, ma che per la costruzione della stessa ci si ispirò a una villa italiana, forse, è una cosa che vale la pena raccontare. La villa in questione si trova in Veneto, vicino a Vicenza e prende il nome di Villa Almerico Capra, ma è anche conosciuta come “la Rotonda”. La villa è una delle opere più importanti dell’architetto rinascimentale Andrea Palladio, che vi lavorò nella seconda metà del ‘500. I lavori furono portati avanti per conto di due diversi proprietari, prima per il prelato Almerico e poi per i fratelli Capra che acquistarono il terreno in costruzione. Dal 1994 è divenuta patrimonio UNESCO. Considerata tra le più importanti architetture dell’occidente, la Villa Almerico Capra ha una pianta centrale, che la contraddistingue da tutte le altre ville costruite fino a quel periodo. La pianta centrale infatti era stata utilizzata fino ad allora solo per gli edifici religiosi. Anche la presenza della cupola deve essere letta in tal senso: la sfida di Palladio era integrare lo stile classico in un contesto più moderno. L’edificio quadrato doveva potersi iscrivere in un cerchio perfetto, cosa che portò a identificare la villa come rotonda, sebbene la pianta sia più propriamente l’intersezione tra un quadrato e una croce greca. Le facciate erano dotate di logge che permettevano di ammirare la campagna circostante. L’edificio infatti rappresenta l’ideale del Rinascimento di una perfetta armonia tra uomo, natura e architettura. Per questo motivo, anche l’interno della villa doveva essere curato tanto quanto l’esterno: tutto è calcolato seguendo proporzioni matematiche per esaltare l’ampio salone centrale, sopra il quale si trova la cupola, decorata con degli affreschi di artisti del tardo Rinascimento e del primo Barocco. Andrea Palladio non riuscì a sopravvivere alla fine dei lavori, che furono poi affidati a Vincenzo Scamozzi, il quale apportò alcune modifiche al progetto. Fu proprio di Scamozzi la decisione di ispirarsi a Pantheon di Roma per la costruzione della volta. Ma la cosa più affascinante è che la villa stessa divenne poi fonte di ispirazione per tantissime costruzioni che arrivarono dopo di lei, tra cui appunto la Casa Bianca, e che, nonostante la prematura scomparsa, ad oggi è considerata il culmine dell’arte del Palladio.
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Un articolo straordinario racconta la magia del nostro castello, dall’architettura millenaria agli interni firmati da Renzo Mongiardino, in un connubio unico tra tradizione e innovazione. Scopri di più sul nostro viaggio tra passato e futuro. #CastellodiCigognola #OltrepòPavese #StoriaeDesign #Vino #RenzoMongiardino
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La VILLA ROTANTE: la prima al mondo che insegue il sole, come un girasole. E infatti si chima Villa Girasole. Questo piccolo, si fa per dire, capolavoro nascosto si trova nella frazione di Marcellise in San Martino Buon Albergo (VR). Fu costruito negli anni 1929-1935 dall’ingegnere Angelo Invernizzi e dall’architetto Ettore Fagiuoli, ed è da considerarsi un trionfo di razionalismo, Art Decò, e Futurismo. L’ingegnere ebbe l’idea di far seguire il sole all’edificio per sfruttarne le proprietà e, data la possibilità di esporre la villa alla luce per tutto il giorno, di fatto creò quello che all’epoca era uno dei primi prototipi di bio-edilizia moderna. La Villa, una volta residenza di villeggiatura della famiglia Invernizzi, è composta da un corpo fisso a forma circolare parzialmente inserito nella collina, su cui poggia un corpo rotante a forma di V che sporge per due piani dal suolo, e un solarium girevole. La villa ruotava attorno al giroscala dotato di ascensore. All’ingresso, vicino all’ascensore che sale lungo la tromba di una scala elicoidale in ferro e vetro che arriva fin su una torretta, c’è un quadro con tre pulsanti: avanti, indietro, arresto; spingendo il primo pulsante la villa cominciava a seguire l’andamento del sole. Cominciava, si, perché purtroppo, a causa di un cedimento del terreno sottostante, dai primi Duemila, il movimento non è più stato attivato. Tuttavia, alla velocità di 4 millimetri al secondo, i rulli che azionavano il movimento della villa le permettevano di compiere una rotazione di 360° in nove ore e venti minuti. A completamento della facciata, infine, le tapparelle celesti erano azionate elettricamente da comandi posti sui comodini delle varie camere.
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