Ristorante Pellico 3, Parigi.
Brevi annotazioni dopo una cena pirotecnica. I piatti di Guido Paternollo. Molto heavy metal. Tutti con alte punte di acidità. Eppure non ti stanchi mai, anzi. Heavy metal da gustarselo in modalità slow life. Concetti agli antipodi, ma qui al Park Hyatt di Parigi funziona. O forse siamo a Milano e mi sto confondendo.
Il punto è che si respira tanta Francia, nel senso positivo della parola.Il pane che vedete nella foto è magia al burro. Ti senti davvero nella Ville Lumiére, seduto su una panchina al Parc Monceau, Coulée Verte, Parc de Bagatelle, scegliete voi. E’ già una dichiarazione d’amore. La sua verso il cliente e del cliente verso chi decide di invitare al Park Hyatt: per cui scegliete con cura chi porterete qui un giorno. Nota a margine. Astenersi coppie logore e pallide.
Ecco, nella gran parte dei piatti che si assaggiano in giro, oggi, manca questo messaggio: le dichiarazioni d’amore. Quelle dirette, decise, che partono non dal cuore, ma dalle viscere del tuo corpo. E che arrivano subito. Si pensa ai tecnicismi e si lascia in secondo piano il gusto, dimenticandosi troppo spesso che vanno esaltate le papille e non il cervello. Ora arrivano gli scienziati a dirmi che papille e cervello sono collegate. Grazie per l’info.
La cucina di Paternollo non pare sofisticata, il che è un pregio. I concetti sono chiari fin dalle amuse bouche. Ecco, a proposito. Lo chef ti vuole far ballare subito: le amuse sono già molto bum bum bum e cha cha cha. Ti sei già tolto la giacca e ti sei arrotolato le maniche. Sei subito in mezzo alla pista.Difficilmente in un menù completo trovi tutto allo stesso livello: qui accade. La stella tarda ad arrivare, però le sensazioni sono forti e il viaggio vale e vale tanto.
L’uomo è formidabile. L’energia dei piatti la tocchi con la mano. Il percorso ha un senso logico, l’identità è ben chiara, molto chiara. Non banalizziamo il concetto, anzi: è segno di gran carattere e di personalità ben definita. Gli intellettuali direbbero che è uno chef con controcaxxi. Lo é.
Andateci. Vi stupirà.
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