Post di Marco Milone

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Strategic Advisor | Cultural Intelligence & Narrative Expert | Venture Capital & Startups

La matematica non è un codice sterile, ma un linguaggio in movimento, capace di raccontare storie e di svelare segreti che vanno oltre il tempo e lo spazio. E la recente scomparsa di Gabriele Lolli ci priva di una delle voci più lucide e poetiche nel panorama matematico e culturale. Con "Matematica in movimento", Lolli ci ha lasciato un’eredità preziosa: un’opera che esplora la matematica non solo come disciplina, ma come linguaggio vivo, intrecciato alla storia e alla filosofia. In questo libro, Lolli affronta temi fondamentali, come il concetto di "demonstratio solida" evocato da Euler, e il dibattito sull’evoluzione della matematica moderna. Riflette sul fallimento della new math, mostrando come il formalismo spinto possa allontanare dalla bellezza e dall’intuizione che animano questa scienza. Con eleganza, analizza anche l’influenza della scuola di Bourbaki, che tanto ha innovato ma che ha sollevato interrogativi sul rapporto tra astrazione e concretezza. La forza di "Matematica in movimento" risiede nella capacità di Lolli di coniugare rigore scientifico e narrazione, portando il lettore a interrogarsi non solo su cosa sia la matematica, ma su ciò che può diventare. È un invito a esplorare la bellezza e la complessità di un linguaggio universale che continua a evolversi insieme al pensiero umano. Con questo libro, Gabriele Lolli ci lascia una testimonianza unica: un ponte tra la logica e l’intuizione, tra la cultura e la scienza. Un’eredità che continuerà a ispirarci.

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