UNA GARA DA NON PRENDERE SOTTO GAMBA: BRUGGE-JUVENTUS Questa sera, la Juventus affronterà il Brugge in una partita importante per il prosieguo del cammino in Champions League. L’avversario belga non è da sottovalutare. Il Brugge, infatti, arriva da un ottimo momento di forma, con cinque vittorie consecutive tra campionato e coppe, un segnale chiaro che la squadra di Nicky Hayen è in crescita e pronta a dare filo da torcere anche alle big europee. Per la Juventus, vincere questa gara diventa fondamentale non solo per consolidare la propria posizione nel girone, ma soprattutto per avvicinarsi alle prime otto della competizione. In vista della sfida del 29 gennaio contro il Benfica, i bianconeri non possono permettersi passi falsi: un successo questa sera potrebbe infatti facilitare il cammino verso gli ottavi, mantenendo alta la pressione sulle dirette concorrenti. I probabili undici bianconeri Per questa sfida, mister Motta dovrebbe schierare la Juventus con il consueto 4-2-3-1. Ecco le probabili scelte: Portiere: Di Gregorio, che sarà chiamato a dare sicurezza tra i pali. Difesa: La coppia centrale dovrebbe essere composta da Gatti e Kalulu, mentre i terzini saranno Savona a destra e Andrea Cambiaso a sinistra, giocatore perno nel calcio Mottiano che però è costantemente bombardato dalle sirene inglesi dei Cityzens. Centrocampo: Al fianco del brasiliano Douglas Luiz, che avrà l'opportunità di riscattarsi dopo un periodo di scarsissimo utilizzo a causa degli infortuni, si prospetta un ballottaggio tra Thuram e Locatelli come mezzali. La qualità in mezzo al campo sarà importante, e sulla trequarti spazio al "pupillo Mottiano" Teun Koopmeiners, che dovrà dare il giusto supporto in fase di costruzione ma soprattutto di finalizzazione. Attacco: La linea offensiva vedrà il giovane belga Mbangula, reduce da una prestazione stellare contro il Milan, sulla fascia sinistra. Al centro dell’attacco ci sarà Nico Gonzalez, con Timothy Weah pronto a bruciare la fascia destra con la sua velocità. La Juventus sa che, per non complicarsi ulteriormente la qualificazione agli ottavi, deve conquistare i tre punti a Bruges. Non solo per il valore che la partita ha in sé, ma anche in vista dello scontro diretto contro il Benfica, che arriverà tra pochi giorni. La Juve ha bisogno di massimizzare ogni opportunità in questo ciclo di gare per non rischiare di trovarsi in difficoltà a metà del girone. Con il Brugge che si presenta come una squadra in salute, la sfida si preannuncia intensa e piena di insidie. La Juventus, però, ha l’esperienza e la qualità per imporsi, a patto di non sottovalutare l'avversario e di mantenere alta la concentrazione. Una vittoria oggi e una gestione intelligente delle forze nella gara contro il Benfica potrebbero regalare ai bianconeri una posizione di vantaggio per il passaggio agli ottavi.
Post di Tommaso Ricci
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🔴 Champions League: Il punto su Atalanta, Juventus e Bologna. Le altre tre italiane che scenderanno in campo domani sera sono l’Atalanta che punta al passaggio diretto agli ottavi, la Juventus che deve fare punti per ottenere un bel piazzamento in vista dei playoff e il Bologna già eliminato. #championsleague #calcio #atalanta #juventus #bologna #barcellona #benfica #lisbona #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda ➡️ Leggi articolo completo su La Milano
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GIOCO IN RODAGGIO POCA VELOCITÀ MOTTA E VLAHOVIC ANCORA LONTANI di Sebastiano Vernazza - La Gazzetta dello Sport - 23 settembre 2024 Vedi anche il sito ilcorriereblog.it A Bologna l’allenatore aveva Calafiori e Zirkzee, figure che a Torino deve costruire. Il serbo è un 9 classico e va riprogrammato La Juve in campionato non segna più. Due vittorie per 3-0 contro Como e Verona, tre 0-0 consecutivi, contro Roma, Empoli e Napoli. Parliamo della nuova Juventus di Thiago Motta, annunciato e percepito come allenatore giochista, rivoluzionario e offensivista, e forse qui si annida un equivoco. Attaccare sì, ma... Thiago Motta allenava nelle giovanili del Psg quando Enrico Preziosi, nell’autunno del 2019, lo portò al Genoa per sostituire Andreazzoli. Esperienza bruciante. Motta chiedeva un calcio troppo ambizioso e alato per il Grifone, sconfitte in serie - un umiliante 4-0 a casa Inter - ed esonero. Nell’esperienza successiva allo Spezia, meno integralismo e salvezza. Al Bologna, la quadratura del cerchio: attaccare senza perdere di vista la fase difensiva, qualificazione alla Champions. Analogia interessante: nel settembre di un anno fa il Bologna infilò tre 0-0 di fila, contro Verona, Napoli e Monza. Poi il decollo, con risultati positivi, ma sempre abbastanza contenuti nel punteggio, e altri tre 0-0 sparsi a primavera. Il concetto è stato esasperato nell’approccio di Motta alla Juve: zero gol subiti nelle 5 giornate iniziali. Siamo nei dintorni del “primo non prenderle”, ma è una semplificazione sbagliata. In questa Juve si scorgono i principi del calcio mottiano, seppure in controluce: l’aggressività al recupero palla, il possesso e il palleggio, la ricerca delle verticalizzazioni. Tutti elementi che covano e che al momento non hanno prodotto un fatturato offensivo all’altezza delle aspettative. Perché? Avversari blindati. Nelle ultime tre giornate di Serie A, contro Roma, Empoli e Napoli, la Juve si è trovata davanti avversari blindati, votati alla chiusura di ogni spazio e a caccia dell’errore altrui per filare via in ripartenza. Motta e i suoi giocatori hanno avvertito il pericolo e hanno attaccato con prudenza, senza rischiare. Prova ne sia che in Champions League, contro un Psv Eindhoven aperto e giochista, le reti sono fioccate. E qui accettiamo la provocazione: allora Motta è bravo in contropiede? Le squadre di Motta sanno riempire gli spazi che vengono loro concessi e sono abili a crearne di propri, ma in questa fase alla Juve difetta proprio la capacità di produrre ampiezze e profondità da cavalcare. Mancano gli automatismi e la velocità negli scambi tra i giocatori. La trama c’è, però è sviluppata con lentezza o ad andature sostenibili dagli avversari (...) Continua la lettura sulla pagina facebook de Il giornale dei giornali
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Le italiane verso le sfide di Champions di Carlos Passerini - Corriere della Sera - 16 Sep 2024 Vedi anche il sito ilcorriereblog.it Notte di sogni, di coppe e di campioni. Ci siamo: torna la Champions, sempre uguale a sé stessa nelle atmosfere e nelle emozioni, ma diversa stavolta nella formula, con la Uefa che da quest’anno ha introdotto un girone unico che promette più incertezza. E più soldi: il montepremi è da 2,5 miliardi di euro, una vera caccia all’oro. Si parte fra domani e giovedì con la prima delle 8 giornate della fase eliminatoria. Dopo molte parole, si fa sul serio: l’exploit della stagione scorsa ci ha consentito di strappare un passaporto in più, da 4 a 5, un traguardo prestigioso che però ora va diserve feso a tutti i costi. Haaland del City, Salah del Liverpool, Saka dell’Arsenal, ma anche Til del Psv e Bondarenko dello Shakhtar: già nella prima giornata le italiane dovranno fare i conti con i migliori attaccanti d’Europa. partire col piede giusto. La prima a scendere in campo sarà la Juventus, domani alle 18.45 in casa contro il Psv, primo nel campionato olandese con 15 punti su 15, ma tutt’altro che imbattibile. La squadra di Thiago Motta deve però rialzare la testa dopo il secondo 0-0 consecutivo in campionato che ha frenato gli entusiasmi. Il cantiere è aperto, i nuovi faticano a inserirsi. La difesa è blindata, zero gol subiti in 4 partite, ma è in attacco che qualcosa si è inceppato: Vlahovic è chiamato a dare la scossa. «Dovremo avere il controllo del gioco» ha messo in chiaro l’allenatore bianconero dopo Empoli. Il Milan invece la testa l’ha rialzata con il 4-0 al Venezia, risultato che però va preso con le molle, visto che la squadra di Di Francesco non aveva nemmeno iniziato a giocare che s’era già fatta tre gol da sola: il vero crash test sarà domani a San Siro contro il Liverpool e poi domenica nel derby. Il rientro di Morata dopo l’infortunio muscolare è prezioso, ma l’elemento più positivo è il recupero morale dei leader Leao e Theo Hernandez, i ribelli del cooling break di Roma, protagonisti sabato. L’abbraccio fra Fonseca e Rafa dà la sensazione che un chiarimento (doveroso) ci sia stato. «Come in una famiglia non sempre siamo tutti d’accordo, ma è importante far capire ai giocatori che l’atteggiamento conta, l’energia è importante» ha detto l’allenatore. Ieri Cardinale ha lasciato Milano, mentre è tornato Ibrahimovic: sarà d’aiuto. Il Liverpool arriva da una sconfitta col Nottingham. «Ma a San Siro sarà diverso» ha promesso il tecnico Slot, l’erede del neo pensionato Klopp. Mercoledì toccherà invece all’Inter: il big match in casa del City di Guardiola è una rivincita dell’amarissima finale 2023. Partita storica per il Bologna, che contro lo Shakhtar ritrova la grande Coppa a 60 anni dall’ultima volta. Giovedì chiude l’atalanta in casa contro l’Arsenal di Arteta. Con la vittoria dell’Europa League i bergamaschi ora non possono più nascondersi: un privilegio del quale andare fieri.
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Analisi Tattica: Genoa vs Lazio, Una Partita Cruciale per le Aspirazioni Europee https://lnkd.in/dtiv9myw https://lnkd.in/d42J82ui Introduzione: Il Contesto di Una Sfida Cruciale Nel panorama del calcio italiano, la sfida tra Genoa e Lazio di questa domenica pomeriggio rappresentava un crocevia fondamentale per le ambizioni europee dei biancocelesti. Questa partita non solo pesava per le posizioni in classifica, ma serviva anche come preludio alla crucialissima semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus. Per la Lazio, era essenziale arrivare carichi e motivati, nonostante la necessità di rimontare due gol di svantaggio. Dall'altro lato, il Genoa, già tranquillo per la salvezza acquisita, cercava di onorare il campionato davanti ai propri tifosi. Il Contesto del Match La Preparazione alla Partita Entrambe le squadre hanno avuto un approccio tattico molto studiato, con la Lazio che ha tentato di imporre il proprio gioco sin dai primi minuti. La difesa organizzata del Genoa, guidata dall'astuto Alberto Gilardino, ha tuttavia saputo tenere a bada le iniziative offensive biancocelesti. Momenti Chiave del Primo Tempo Il primo tempo si è concluso senza reti, con la Lazio che ha sprecato alcune occasioni, tra cui un tiro di Felipe Anderson al 27' che ha sfiorato il palo. Il Genoa ha risposto con tentativi sporadici, ma senza concretizzare, evidenziando una certa difficoltà nel finalizzare le azioni offensive. Svolgimento del Secondo Tempo Il Gol della Lazio Il cambio di passo è arrivato nella seconda metà quando Luis Alberto ha trovato il gol del vantaggio, sfruttando un'incertezza della difesa del Genoa. Questo gol ha non solo sbloccato il risultato, ma ha anche dato nuovo slancio alle ambizioni europee della Lazio. Reazioni e Strategie Dopo il gol, il Genoa ha cercato di reagire, ma la solida prestazione della Lazio ha impedito qualsiasi tentativo di rimonta, confermando la superiorità tattica dei capitolini per il resto della partita. Implicazioni Future e Strategie Verso la Coppa Italia Con questa vittoria, la Lazio può ora concentrarsi con rinnovato ottimismo sulla sfida di ritorno contro la Juventus, dove sarà fondamentale ribaltare il risultato dell'andata per aspirare alla finale della Coppa Italia. Il Cammino del Genoa Per il Genoa, la stagione si avvia verso una tranquilla conclusione, con la squadra che può già pianificare la prossima stagione senza le pressioni della lotta per non retrocedere. Conclusioni e Prospettive Future La partita tra Genoa e Lazio non è stata solo una questione di tre punti, ma un capitolo importante nella narrazione più ampia delle due squadre in questa stagione. Per la Lazio, l...
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Quali sono state le squadre più efficaci, sino ad oggi, in Champions League? Andando ad incrociare il numero dei tiri effettuati con quello dei gol realizzati possiamo trovare Barcellona e Dinamo Zagabria in vetta alla classifica. Entrambe segnano infatti 0,21 reti a conclusione, praticamente 1 gol ogni 5 tiri. La migliore delle Italiane, in questo senso, è il Milan, ottavo a quota 0,15. La seconda è l'Atalanta, decima a quota 0,14. La Juventus è a metà classifica, con 0,11 gol a tiro (praticamente segna 1 gol ogni 10 conclusioni), mentre l'Inter è praticamente nell'ultimo quarto della classifica con 0,06 gol a tiro. L'Italiana peggiore è in fondo alla classifica: il Bologna segna infatti solo 0,02 gol a tiro, quanto PSG (!!!) e Sturm Graz. Come possibile notare ci sono squadre che calciano molto ma che hanno un basso tasso di conversione in gol. Il City ad esempio è il club che tira di più (107), l'unico in tripla cifra, eppure sta nella seconda metà della classifica rispetto al tasso di conversione. Performance particolarmente scadenti in questo senso le mettono in campo anche PSV (99), Bayern (96) e PSG (95), ovvero le tre squadre che tirano di più dopo il City. Tutte loro si trovano infatti nella seconda metà della classifica, col PSG che come detto ha il tasso peggiore assieme a Sturm e Bologna. Questo dato da solo non spiega, ovviamente, la posizione di classifica assunta attualmente da questi club. Ad esempio l'Inter è solo sedicesima in classifica per numero di tiri totali (63) e, come si vede in grafica, addirittura ventottesima per tasso di conversione. D'altro canto, però, la difesa Nerazzurra è attualmente l'unica a non aver ancora subito reti. Nonostante abbia quindi solo il ventunesimo miglior attacco del girone (7), il club di Inzaghi è secondo in classifica proprio grazie all'overperfomance difensiva. Tanto per intenderci: 7 gol li ha segnati anche la Juventus, che però ne ha subiti 5. All'Inter quei 7 gol sono quindi bastati per raccogliere 13 punti, alla Juventus invece hanno fruttato solamente 8 punti.
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Serie A 2024/2025: l’analisi completa della Decima Giornata. Il Napoli esce vincitore dallo scontro diretto contro il Milan a San Siro, l'Inter torna alla vittoria battendo l'Empoli, l'Atalanta ottiene una vittoria sofferta ma fondamentale contro il Monza, la Juventus ottiene un altro pareggio spettacolare contro il Parma, la Lazio continua la sua scalata in classifica battendo il Como. #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Leggi articolo completo su La Milano
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𝗜𝗹 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼 𝗳𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗹𝗲 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼, 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮, 𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗘𝘂𝗿𝗼𝗽𝗮. 𝗟𝗮 𝗦𝗲𝗿𝗶𝗲 𝗔 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗲𝗿𝗮̀ 𝗮 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗪𝗼𝗺𝗲𝗻’𝘀 𝗖𝗵𝗮𝗺𝗽𝗶𝗼𝗻𝘀 𝗟𝗲𝗮𝗴𝘂𝗲 𝗱𝗮𝗹 𝗯𝘂𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗿𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮. 𝗝𝘂𝘃𝗲𝗻𝘁𝘂𝘀 𝗲 𝗥𝗼𝗺𝗮 𝗲𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗮𝗹 𝘁𝗼𝗿𝗻𝗲𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗮𝘀𝗲 𝗮 𝗴𝗶𝗿𝗼𝗻𝗶, 𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗲𝘀𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗱𝗶𝗴𝗲𝗿𝗶𝗿𝗲. 👉🏿 𝗜𝗹 ’𝗴𝗮𝗽’ 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝗰𝗹𝘂𝗯 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 (𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼?) 𝗮𝗺𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗺𝗮𝗿𝗲. 𝗔 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶𝗴𝗶𝗼 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗮𝗺𝗯𝗶𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗡𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 Andrea Soncin, 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗼𝗿𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮 𝘀𝗯𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗼. La Serie A Femminile, per la prima volta nella sua storia, aveva portato tre club in Champions. Ma sono già fuori tutti e tre. Dopo la FIORENTINA, eliminata quasi subito, anche la Juventus e la Roma escono ai Gironi. I risultati per le romaniste e le bianconere, rimaste escluse dai Quarti di Finale, sono molto pesanti da digerire anche in termini di differenza reti. ✅ Nel Gruppo A la ROMA si è letteralmente disciolta nelle ultime tre partite giocate. Con il Lione ha perso 3-0 in casa e 4-1 in trasferta. In Germania, con il Wolfsurg, il 6-1 finale per le padrone di casa acquista un sapore tennistico. Una botta tremenda per le giallorosse di Spugna che, in tre partite fondamentali, subiscono addirittura 13 reti e ne segnano soltanto 2. ✅ Nel Gruppo C la JUVENTUS non è stata da meno, in senso negativo. Le ultime 4 partite giocate sono state contrassegnate da altrettante sconfitte. Le bianconere di Canzi sono state battute dal Bayern Monaco in casa per 2-0 e in Germania per 4-0. Con l’Arsenal hanno perso 1-0 in Inghilterra, poi sono franate in casa perdendo 4-0. Altra randellata per la Serie A italiana: in 4 gare la Juventus (capolista in campionato) si becca la bellezza di 11 reti senza riuscire a segnarne neppure una. 👉🏿 𝑨 𝒍𝒊𝒗𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒆𝒖𝒓𝒐𝒑𝒆𝒐 𝒊𝒍 '𝒈𝒂𝒑' 𝒄𝒐𝒏 𝒊 𝒄𝒍𝒖𝒃 𝒄𝒉𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂𝒏𝒐 𝒆̀ 𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒎𝒂 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒆𝒍𝒆𝒗𝒂𝒕𝒐. 𝑸𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒊𝒍 𝒈𝒊𝒐𝒄𝒐 𝒔𝒊 𝒇𝒂 𝒅𝒖𝒓𝒐, 𝒍𝒆 𝒔𝒒𝒖𝒂𝒅𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒂𝒔𝒔𝒊𝒎𝒂 𝒔𝒆𝒓𝒊𝒆 𝒏𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂𝒏𝒂 𝒗𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒍𝒆𝒕𝒕𝒆𝒓𝒂𝒍𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒏𝒆𝒍 𝒑𝒂𝒍𝒍𝒐𝒏𝒆. C’è ancora tantissimo da lavorare, a livello di club, per riuscire a emergere in campo continentale. 👉🏿 𝑳'𝒂𝒖𝒔𝒑𝒊𝒄𝒊𝒐 𝒅𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒑𝒑𝒂𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒂𝒕𝒊 𝒅𝒊 𝒄𝒂𝒍𝒄𝒊𝒐 𝒇𝒆𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒍𝒆 𝒆̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒂 𝑵𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒊 Andrea Soncin, 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒊𝒂𝒈𝒈𝒊𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒆 𝒗𝒆𝒍𝒆 𝒊𝒏 𝒑𝒐𝒑𝒑𝒂, 𝒓𝒊𝒆𝒔𝒄𝒂 𝒂 𝒔𝒐𝒍𝒍𝒆𝒗𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒆 𝒔𝒐𝒓𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒍 𝒎𝒐𝒗𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒓𝒐𝒔𝒂 𝒂𝒍 𝒑𝒓𝒐𝒔𝒔𝒊𝒎𝒐 𝑪𝒂𝒎𝒑𝒊𝒐𝒏𝒂𝒕𝒐 𝑬𝒖𝒓𝒐𝒑𝒆𝒐. 𝑺𝒊 𝒑𝒖𝒐̀ 𝒇𝒂𝒓𝒆.
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