Questa battaglia di civiltà è di economia sostenibile e di governo sostenibile. Non è solo una battaglia di un comparto. Da luglio 2022 ha subito una accelerata Abbiamo combattuto come consiglio generale di Confindustria Dispositivi Medici - ne ero parte organizzando un meeting a febbraio 2023 a Roma ed erano presenti società scientifiche e vice presidenti commissione sanità senato e camera deputati. Eravamo li e tutti dicevano no assurdo. Poi il tar, dopo aver ricevuto centinaia di ricorsi da aziende, ha sollevato la questione di costituzionalita. La Corte ha trovato un brutto compromesso dimezzano il conto da pagare implicitamente ammettendo che era sbagliato far pagare alle aziende gli overbudget della sanità pubblica. Ma il conto resta da pagare e il principio ancora più fumoso e non regolato per presente futuro. Nicola Barni presidente attuale di cdm e il consiglio generale continuano questa battaglia. Cercasi politico con ruolo che prenda una posizione netta e chiara. Vogliamo servire la sanità con la certezza di cosa investire, spendere, produrre, spedire ed Educare al corretto uso. Oggi non è così e non si sa quanto dovremo restituire del già fatturato o del futuro fatturato. Senza regole... Non si può giocare un partita.
#nopayback per la sanità del futuro | Antonio Antico, presidente #SIPMeL - Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio, sull'urgenza di intervenire sul #payback durante l'attuale sessione di bilancio. Antico lancia l'allarme sulla devastante reazione a catena di questa iniqua misura che, colpendo le aziende dei #dispositivimedici, produce inevitabili ripercussioni sull'intero #SSN. Sulle attività dei professionisti della salute e sulla qualità delle cure per le persone. "L'industria è un partner irrinunciabile per la ricerca, lo sviluppo tecnologico, la formazione della classe medica: elementi imprescindibili per la tutela e la cura dei pazienti e a rischiare maggiormente sono i fragili e cronici". Una crisi annunciata, resta poco tempo per evitarla.
General Manager
2 mesiConcordo, se viene instaurato un meccanismo del genere quanto meno occorre che l’azienda, prima di decidere di partecipare ad una gara, abbia tutte le informazioni necessarie a valutare il livello di rischio in modo che, per le Regioni più esposte, il margine della fornitura tenga conto di accantonamenti sufficienti a coprire anche il pay-back. E anche applicare retroattivamente una legge, seppur esistente dal 2015, non può considerarsi corretto come rapporto tra due parti che dovrebbe rimanere paritetico.