Post di Turi Di Bella

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Strategic Consultant presso Moscabianca | Studio Associato

Il confronto tra l'intelligenza naturale, come quella umana, e l'intelligenza artificiale su base di silicio si basa sul presupposto che l'intelligenza sia "informazione", ossia raccolta ed elaborazione di dati. Tuttavia, la nozione di informazione è influenzata dai livelli di conoscenza scientifica e, con la fisica quantistica, non può più essere confusa con processi deterministici. Nell'intelligenza umana, vi sono conoscenze intuitive profondamente legate alla sfera emotiva, che non si lasciano facilmente ridurre a dispositivi informatici. Questo aspetto rilevante evidenzia che il rapporto tra il supporto fisico indispensabile per l'intelligenza (cervello per la mente o hardware per il software) e il contatto con l'ambiente (naturale e sociale) è decisivo. Per l'intelligenza naturale, questo contatto è mediato dal corpo, mentre per l'intelligenza artificiale è il robot. Il robot, però, è costruito dal corpo umano e si basa su un processo evolutivo e di sviluppo (filogenesi e ontogenesi) che costituisce un limite non facilmente superabile. Si pensi all'emotività, alla socialità e alle dinamiche dell'inconscio, che sono caratteristiche intrinseche dell'intelligenza umana e difficilmente replicabili in un robot.

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