Nell'ultimo decennio il tasso globale di bambini 0-6 mesi allattati in modo esclusivo al seno è salito di oltre il 10%, arrivando al 48%, L'obiettivo prefissato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per il 2025 (50%) è ora a portata di mano. § Il progresso è dovuto all'impegno di alcuni Stati - fra cui Cina, Nigeria, Viet Nam, Kenya e Sierra Leone - che hanno intrapreso misure incisive per favorire la conciliazione fra vita e lavoro, rendendo più agevole l'#allattamento per le madri lavoratrici, o che hanno contrastato in modo efficace il marketing aggressivo del latte in polvere. § L'ulteriore progresso in direzione dell'ambizioso traguardo degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (70% entro il 2030) richiede un'intensificazione degli sforzi, da parte dei Governi: maggiori investimenti espressamente finalizzati alla promozione dell'allattamento, miglioramento nella raccolta dei dati (ad oggi solo il 39% degli Stati registra regolarmente i tassi di allattamento), inserimento di meccanismi di monitoraggio sul rispetto del Codice Internazionale sui Surrogati del Latte Materno (al momento esistente solo nel 20% dei Paesi) e maggiore protezione della pratica dell'allattamento nei contesti di crisi umanitarie. § Per saperne di più 👉 https://ow.ly/91zs50SPbKw Dal 1° al 7 agosto si celebra la Settimana mondiale dell'allattamento #WorldBreastfeedingWeek #unicef #UNICEFItalia #allattamento #breastfeeding
Post di UNICEF Italia
Altri post rilevanti
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Oggi si celebra la Giornata mondiale dei genitori e la Giornata Internazionale del Bambino, un'occasione importante per accendere i riflettori su un problema che ha raggiunto dimensioni allarmanti anche nel nostro Paese: l'obesità infantile. Secondo il recente rapporto UNICEF “La condizione dei bambini nell’Unione Europea”, l’Italia è al 4° posto nella UE per tasso di incidenza di obesità e sovrappeso tra i bambini e gli adolescenti, con una percentuale intorno al 36% per le ragazze e al 43% per i ragazzi. Si deve ripartire dalla prevenzione (che si farà anche a scuola, come preannunciato dal Ministero della Salute che ha deciso di inserire un’ora di educazione alimentare nelle scuole italiane) ma anche dai presidi sanitari del territorio che, oltre ai loro compiti specifici, devono programmare iniziative d'informazione e divulgazione dei corretti stili di vita. Il primo tassello da cui partire è sicuramente l’adozione del modello alimentare per eccellenza: la dieta mediterranea che, con evidenza scientifica, apporta i maggiori benefici per la salute e riduce del 10% la mortalità complessiva. La prevenzione inizia a tavola. https://lnkd.in/dnTnZzpA #bambini #UE #obesità #alimentazione
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In Italia, il 40% degli adulti è in eccesso ponderale, con una significativa prevalenza di sovrappeso e obesità, una sfida sociale rilevante che richiede un impegno maggiore per promuovere la consapevolezza su una corretta alimentazione e stili di vita salutari. Solo il 7% degli adulti italiani, infatti, raggiunge il consumo raccomandato di almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura. Le Regioni del Sud, come Molise, Campania, Basilicata e Puglia, presentano la più alta percentuale di persone in sovrappeso o obese. Anche se le donne, le persone con minori problemi economici e gli anziani sono più propensi a consumare almeno 3 porzioni al giorno, il consumo raccomandato di frutta e verdura rimane basso in generale. È fondamentale aumentare la consapevolezza sull'importanza di una corretta alimentazione e incoraggiare uno stile di vita attivo. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo superare queste sfide e migliorare il benessere generale della popolazione. Leggi di più qui: https://lnkd.in/debw-t2f #ClubSanté #salute #healthcare
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ANALIZZIAMO LA SITUAZIONE (parte 2) Se nella prima parte abbiamo analizzato la situazione italiana per quello che riguarda il sovrappeso e l’obesità infantile nella fascia della scuola primaria, ora andiamo a vedere come si pone, la stessa situazione, rispetto agli altri stati europei. Come si può ben vedere, la situazione è particolarmente grave dato che, secondo questa ricerca, siamo in 4^ posizione in Europa per bambini in sovrappeso, ma saliamo in 2^ posizione a parimerito per quello che riguarda bambini obesi/gravemente obesi. “Va incoraggiato un cambiamento culturale che veda in uno stile di vita sano nell’infanzia la base di una vita futura in salute” affermava nel 2022 la Presidente della SIP Annamaria Staiano. Questi dati sono stati confermati da UNICEF nel 2024 anche nel report annuale per la “Giornata mondiale contro l’obesità“(il 4 Marzo) UNICEF ha dato 6 indicazioni per combattere questa piaga sociale e, tra queste c’è l’attività fisica; noi vogliamo dare il nostro contributo per fare in modo che queste statistiche possano migliorare e, altresì, siamo fermamente convinti che sia fondamentale partire dai più piccoli(2-5 anni)
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Come i cambiamenti climatici colpiranno maggiormente le donne… Le donne saranno maggiormente colpite dai cambiamenti #climatici rispetto agli uomini e quelle in gravidanza saranno particolarmente vulnerabili. Gli impatti differenziali sulle #donne includono maggiore mortalità legate al caldo, rischi di gravidanza tra cui il parto pretermine e il ritardo della crescita fetale, disturbi ipertensivi e impatti sulla salute #mentale La dettagliata revisione narrativa evidenzia gli studi chiave nelle aree di: * #violenza interpersonale, intergruppo e internazionale dovuta al cambiamento climatico e alle possibili conseguenze per la salute mentale delle donne * calamità naturali e loro conseguenze sul #benessere psicologico delle donne * Benessere fisico e gravidanza * altri fattori relazionali e politici associati con i cambiamenti climatici che possono mettere in difficoltà le donne * eco-ansia, che può particolarmente innescare preoccupazioni psicologiche nelle donne sulla nascita e l'educazione dei figli. . Per prepararsi alla crisi climatica, e’ fondamentale: * politiche di sostegno * fornire servizi di pianificazione familiare * concentrarsi sulla consulenza nutrizionale e sullo stile di vita Lo spiega bene il Prof. Paolo Cianconi ⬇️⬇️⬇️
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𝗟𝗢𝗡𝗚𝗘𝗩𝗜𝗧𝗔̀ 𝗜𝗡 𝗔𝗨𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢: 𝗠𝗔 𝗤𝗨𝗔𝗡𝗧𝗢 𝗔𝗡𝗖𝗢𝗥𝗔 𝗖𝗥𝗘𝗦𝗖𝗘𝗥𝗔̀? 👀 𝘓’𝘪𝘯𝘤𝘳𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘦𝘯𝘢𝘳𝘪 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘯𝘰𝘵𝘦𝘷𝘰𝘭𝘦 𝘯𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘪 𝘥𝘦𝘤𝘦𝘯𝘯𝘪 (The Guardian) I DATI DICONO… 🇬🇧 Inghilterra e 🏴 Galles: 1𝟰.𝟴𝟱𝟬 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗲𝗻𝗮𝗿𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟮𝟯, 𝗰𝗼𝗻 𝟱𝟲𝟬 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗲𝘁𝗮̀ 𝗽𝗮𝗿𝗶 𝗼 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗮 𝟭𝟬𝟱 𝗮𝗻𝗻𝗶. 🇮🇹 Italia: 𝟮𝟮.𝟬𝟬𝟬 𝘂𝗹𝘁𝗿𝗮𝗰𝗲𝗻𝘁𝗲𝗻𝗮𝗿𝗶, 𝗶𝗻 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗲 (oltre l’80%). Si prevede che entro il 2041 ci saranno più di 6 milioni di ultraottantenni e 1,4 milioni di ultranovantenni. 💭 𝗜𝗻 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗺𝗯𝗶 𝗶 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗶 𝗰𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝟰 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝘂𝗼𝗺𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮 𝗶 𝟭𝟬𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝘀𝗲𝗯𝗯𝗲𝗻𝗲 𝗶𝗹 𝗱𝗶𝘃𝗮𝗿𝗶𝗼 𝘀𝘁𝗶𝗮 𝗹𝗲𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶𝗺𝗶𝗻𝘂𝗲𝗻𝗱𝗼. 💭 𝗟’𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗼𝗻𝗴𝗲𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲̀ 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝘂𝗯𝗯𝗶𝗼 𝘂𝗻 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗮𝘃𝗶𝗮, 𝗹’𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗶𝗻 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗹𝗲𝘃𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗿𝗼𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 “𝗤𝘂𝗶𝗻𝘁𝗮 𝗘𝘁𝗮̀”. Si tratta di persone che, fino a 85 anni, sono spesso attive e in buona salute, ma che richiedono un’attenzione specifica quando raggiungono età più avanzate. ⚠️ 𝗜𝗹 𝗳𝗲𝗻𝗼𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗲𝘃𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗹𝗮 𝗴𝗲𝗻𝗲𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗶𝗻𝗰𝗶𝗱𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝟯𝟬% 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗼𝗻𝗴𝗲𝘃𝗶𝘁𝗮̀, 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗿𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝘀𝘁𝗶𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝘁𝗮 (dieta mediterranea, attività fisica, relazioni sociali) 𝗳𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮. ⁉️ Ma siamo pronti a garantire un invecchiamento sano a tutti? #sanità #innovazioneinclusiva #lifesciences #kpmg #bettertogether #healthcare
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Giovani a Rischio: Prevenire Fumo e Obesità Esploriamo l'importanza di prevenire il fumo e l'abuso di alcol tra i giovani. Con oltre 20 milioni di italiani in sovrappeso, la situazione è allarmante, specialmente per i bambini di soli otto anni. Affrontiamo insieme questa sfida! #GiovaniSani #PrevenzioneObesità #Fumo #Alcolismo #SaluteGiovanile #ObesitàInfantile #StiliDiVitaSani #EducazioneSalute #SalutePubblica #ProteggereIlFuturo
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In Italia l’obesità infantile rappresenta una sfida complessa, che va ben oltre la questione del peso corporeo. È un fenomeno radicato in dinamiche sociali, culturali ed economiche, spesso amplificate da stili di vita sedentari e da un accesso limitato a scelte alimentari sane. La soluzione non può limitarsi a interventi medici, ma deve passare attraverso un cambiamento strutturale, sostenuto da azioni integrate e lungimiranti. Educare non significa solo informare. 𝗜𝗻𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗶 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗶 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗹'𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻'𝗮𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗾𝘂𝗶𝗹𝗶𝗯𝗿𝗮𝘁𝗮 𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻'𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗲 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗶𝗻𝘃𝗼𝗹𝗴𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗰𝘂𝗼𝗹𝗲, 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗜𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶. Tuttavia, l’educazione da sola non basta: è essenziale trasformare l’ambiente in cui i bambini crescono, rendendo le scelte sane più accessibili e attraenti. Immaginiamo, ad esempio, 𝗾𝘂𝗮𝗿𝘁𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗰𝗵𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗰𝗼 𝘀𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗳𝗿𝗲𝗾𝘂𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗶, 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗹𝗲 𝘀𝗰𝘂𝗼𝗹𝗲 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗱𝗶𝗱𝗮𝘁𝘁𝗶𝗰𝗶 𝗲 𝗰𝘂𝗰𝗶𝗻𝗲 𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲𝗴𝗶𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗱𝗼𝘁𝘁𝗶 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗶 𝗲 𝘀𝘁𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶. La creazione di ambienti salutari deve diventare una priorità tanto quanto lo sono gli interventi sanitari di emergenza. Lo Sport non è solo una pratica fisica, ma un potente strumento educativo e sociale. 𝗔𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼, 𝗶 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗶 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗮𝗻𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼, 𝗺𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲: 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗮𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗮, 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗶𝗹𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲 𝗶𝗹 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗾𝘂𝗮𝗱𝗿𝗮. Promuovere lo Sport significa offrire loro una via d’uscita dall'intrattenimento digitale che li imprigiona nei confini delle mura domestiche, dando vita a una generazione più sana e consapevole. Progetti come quelli di Sport e Salute che integrano l’attività motoria nelle scuole sono fondamentali, ma andrebbero ampliati e resi accessibili a tutte le fasce sociali. Non si tratta solo di intervenire sui ragazzi già a rischio, ma di costruire una cultura dello Sport come parte integrante della quotidianità. La lotta contro l’obesità infantile deve partire da un cambio di prospettiva. Non è sufficiente affrontare il problema come una crisi isolata: è necessario riconoscerlo come un segnale di un equilibrio sociale spezzato. Prevenzione, educazione e accesso universale a risorse sane sono i pilastri su cui costruire un futuro diverso. Riscoprire il valore della prevenzione è una responsabilità collettiva: un investimento non solo per i bambini di oggi, ma per la società di domani. #Prevenzione | #Obesità_Infantile | #Stili_di_vita_sani | #Sport | #ESG |
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📌LE DISUGUAGLIANZE NELL'ALLATTAMENTO - LIVELLO STRUTTURALE I fattori che incidono sulle disuguaglianze a livello strutturale comprendono la mancanza di una politica nazionale efficace sull’alimentazione dei neonati e dei bambini, il divario tra aree urbane e rurali, e lo stato socioeconomico. Le possibili soluzioni individuate nell'Action Folder redatto da #MAMI in occasione della #SAM2024: 👉 Garantire che i genitori abbiano accesso a informazioni gratuite, complete e puntuali sull’allattamento attraverso vari canali durante tutto il periodo prenatale, perinatale e postnatale. 👉 Includere l’educazione all’#allattamento nei programmi scolastici. 👉 Promuovere il coordinamento di politiche nazionali a sostegno dell’allattamento. 👉 Monitorare e identificare le lacune nelle politiche e nei programmi di Strategia Globale per l’Alimentazione dei Neonati e dei Bambini (IYCF). 👉 Implementare e monitorare l’attuazione di Leggi e Codici nazionali sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno con sanzioni in caso di violazioni. 👉 Sostenere l’attuazione a livello nazionale dell’Iniziativa Ospedali Amici dei Bambini di #UNICEF in ogni nazione. 👉 Attuare politiche nazionali che promuovano luoghi di lavoro flessibili e adatti alle famiglie per sostenere l’allattamento. 👉 Creare politiche di emergenza che sostengano l’allattamento e pratiche conformi alla Strategia Globale per l’Alimentazione dei Neonati e dei Bambini (IYCF). #farmaciapozzi #farmaciaamicadellallattamentomaterno
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Tra gli obiettivi delle Nazioni Unite per uno sviluppo sostenibile c’è quello di ridurre entro il 2030 il tasso di mortalità materna globale a meno di 70 decessi per 100.000 nascite. Qual’è la situazione mondiale in questo momento ❓ 🌍 Attualmente, il tasso di mortalità materna globale è di 223 decessi ogni 100.000 nati vivi, con differenze enormi tra paesi dell'Africa sub-sahariana e quelli dell’Europa occidentale e nordica. Ad esempio, in 🇮🇹 Italia registriamo uno dei tassi di mortalità materna più bassi al mondo, con soli 2 morti ogni 100.000 nati vivi. Al contrario, in paesi come la 🇬🇼 Guinea Bissau, il dato è drammaticamente più alto: 667 morti ogni 100.000 nascite. Ma quali sono le ragioni di questo divario? 🏥 Innanzitutto uno scarso accesso a servizi di assistenza sanitaria di qualità, specialmente nelle aree rurali, e una generale carenza di personale medico qualificato, attrezzature e forniture. 🤰 Questo porta all’assenza di cure prenatali, fondamentali per il benessere delle mamme e dei bambini, aumentando il rischio di complicazioni durante il parto a causa di condizioni di salute precarie. 🤝 Con AIFO - Inclusione e Cura, puoi sostenere progetti di salute materno-infantile che mirano a ridurre la mortalità materna, neonatale e infantile; aumentare l’accessibilità, la qualità e l’utilizzo dei servizi di salute; e sensibilizzare la comunità sui diritti della donna e del bambino riguardo alla salute materno-infantile. Se desideri saperne di più visita il sito 👉 https://lnkd.in/dQAQb43B e mettiti in contatto con noi! #AIFO #Inclusione #Cura #Salute #Mortalità #Accessibilità #Prevenzione
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Un crollo globale della fertilità e un mondo "demograficamente diviso", dove i Paesi più ricchi vedranno ridurre drasticamente il numero delle nascite e quelli a basso reddito vedranno invece raddoppiare il numero dei nati vivi: ecco lo scenario del 2100. Il tasso di fertilità si è più che dimezzato negli ultimi 70 anni, passando da circa 5 figli per donna del 1950 a 2,2 nel 2021. E l'Italia non fa eccezione con un tasso di fertilità che nel 2100 supererà di poco 1. Avremo quindi un futuro in cui in quasi la totalità del mondo (198 Paesi su 204) la popolazione crollerà. Uno scenario preoccupante, con un impatto significativo su economia e società. È quanto è emerso dai dati del programma di ricerca Grb (Global Burden of Disease, Injuries, and Risk Factors), pubblicato sulla rivista The Lancet. #fertilità #crollofertilità #informazionescientifica
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