Se siete qui per leggere di biscotti o di incidenti volutamente causati per creare un danno ad un collega, queste pagelle non fanno per voi. Qui non si cavalca il nazionalismo che va di moda in alcune tv e siti internet per creare due schieramenti: noi (italiani) contro loro (gli stranieri, in particolare gli spagnoli).
Come già le precedenti pagelle senza tremarelle (le potete trovare tutte qua sotto) anche queste sono compilate guardando esclusivamente i fogli dei tempi e le azioni in pista. I nomi dei piloti, la nazionalità o il clan di appartenenza non inficiano il giudizio che dipende esclusivamente dal risultato delle due gare del GP, malgrado la Dorna insiste a non chiamare gara la Sprint.
Per determinare il voto finale i piazzamenti vengono parametrati alla moto in dote a ciascun pilota, al team per cui corre e di conseguenza il confronto non può che prescindere dal compagno di squadra: se siete tra quelli che credono che in un box vi siano favoritismi legati al palmares o al potere commerciale di un pilota potete interrompere la lettura seduta stante.
Nelle scorse settimane siamo stati accusati di essere troppo critici con i piloti, senza concedere loro attenuanti. È indubbiamente vero e continueremo a seguire questa linea editoriale perché trattasi di professionisti, lautamente ricompensati per le loro gesta.
Per questa ragione le scuse qui stanno a zero, a differenza di altrove dove si cercano appigli per salvare la reputazione di un pilota. Così facendo alcuni colleghi potranno darla a bere alla massa ma chi segue il motociclismo da anni non si fa condizionare da ricostruzioni posticce, ma guarda alle classifiche delle varie sessioni e al cronometro. Tutto il resto è fuffa e a noi la fuffa fa venire l’orticaria.
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Una crescita spettacolare!