Ancora Buone Feste e di nuovo grazie a tutti; never give up
Se ancora possono le parole, non per vendere ma per sincerità, rappresentare un autentico concetto, vi ringrazio. Grazie a coloro che da ogni parte del modo hanno compreso e condiviso il mio ultimo scritto. Ne sono rimasto stupito e commosso.
Sono solo un dilettante di storia milanese che prova a guardare al di là del proprio naso; nulla più. Stanco, ruvido, disilluso, spesso antipatico, ma mai rassegnato di fronte al paradosso moderno e, se per caso la genuina riconoscenza possedesse ancora un valore, allora voi certamente la meritate.
Siete consapevoli di quanto sia difficile trovarsi in prima linea e dover scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile. Mariti, mogli, figli, lavoro: la vita odierna è già abbastanza difficile senza doverla complicare ulteriormente. Tutelare unicamente la propria dimensione sembra già un’impresa. Ma sentire nel profondo della propria essenza che tutto ciò non sarà mai sufficiente, vi rende diversi, destabilizzanti e pericolosi; persino gli affetti a voi più vicini potrebbero voltarvi le spalle.
L’inenarrabile solitudine che ne deriva, ormai in pochi possono intenderla. Serve coraggio, perché di coraggio ce ne vuole tanto per affrontare prima se stessi e in seguito la disapprovazione generale. Eppure, chiudere gli occhi per tornaconto personale non colmerà mai il vuoto che percepite.
Forse siamo rimasti in pochi; probabilmente verremo sconfitti ma, di certo, non avremo nulla da recriminarci. Anzi; di fronte al remunerativo e narcisistico egotismo dominante, sapremo in ogni momento di aver tentato di difendere le nostre convinzioni e coloro che sono stati lasciati soli o senza protezione. Se in una qualche maniera può esservi di consolazione, ricordate che Il mondo non è mai migliorato per la passiva accettazione dei tanti ma per poche e coraggiose anime ruggenti.
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Quindi, tutta la mia gratitudine va ai sognatori, ai romantici, a coloro che si sono messi da parte per gli altri, agli imprenditori e ai mecenati d’altri tempi, alle pecore nere e ai folli idealisti che sono riusciti a conservare, di fronte al conformista pubblico ludibrio, la capacità di guardare alla realtà senza illusori filtri. Nella vostra solitaria battaglia avete compreso che non ha alcun senso vivere agiatamente quando tutto il resto che vi circonda arranca.
Se il vostro gentile, e spero meritato, consenso ha saputo dimostrarmi qualcosa, è che non è ancora finita. Grazie, grazie davvero e ancora Buon Natale e Buon Anno Nuovo a tutti voi che state ogni giorno lottando nel conflitto più importante, e più taciuto, dei nostri tempi.
RICCARDO ROSSETTI-RIPRODUZIONE RISERVATA