Ceramica. Declinazioni di superfici

Ceramica. Declinazioni di superfici

Mai come adesso la ceramica è uno strumento per comporre le superfici e gli spazi dell'architettura. L'ampia declinazioni di formati e texture spazia dalla verosimiglianza con i materiali naturali alla rilettura del cotto o delle ceramiche del passato, alle sofisticate stonalizzazioni che riprendono antichi processi di cottura.

Ma la ricerca non si focalizza soltanto sulla declinazione geometrica o estetica, è sempre più attenta a sperimentare filiere alternative che valorizzino lo scarto di cava o i processi di produzione. Di seguito una serie di esempi dalle grandi architetture ai mattoni interamente riciclati e a km zero, alla nobilitazione dei rifiuti.

(nell'immagine, ceramiche di Agne Kucerenkaite)



Epiq Tower, BIG, Quito, Ecuador.

UN QUARTIERE VERTICALE E DI CERAMICA

A Quito, in Equador, le società di architettura Bjarke Ingels Group e Uribe Schwarzkopf hanno progettato EPIQ, un complesso residenziale di ventiquattro piani improntato alla sostenibilità ambientale in tutto il suo percorso realizzativo, dalla progettazione al futuro possibile riuso o demolizione. I rivestimenti si ispirano alle coperture in tegole di cotto e alle texture delle case del centro storico, patrimonio Unesco, rivestimenti in mattoncini che alternano colori tenui alle tinte della terra.

Rispondendo alle richieste del design team, Marazzi ha sviluppato una serie personalizzata (della linea Bricco), mattoncini di 6x24 centimetri in gres porcellanato, nei colori rosa tenue e rosso. Per le pareti della Spa delle aree residenziali i progettisti hanno invece scelto il color Turquoise della serie in piccolo formato Crogiolo Lume, ispirata alle maioliche tradizionali.

"Come architetti, spesso abbiamo un po' paura a giocare con il colore: a Quito abbiamo pensato che sarebbe stato interessante usarlo per accentuare i diversi elementi costitutivi e dare a ogni volume la propria identità", ha detto Ingels.

Leggi l'articolo su Epiq



The West, 11th Avenue, New York, progetto Concrete, laterizi di Front.

LATERIZI DALLO SCARTO

La società olandese FRONT (ex StoneCycling) nasce nel 2015 mettendo a punto una filiera per la raccolta, smistamento e lavorazione dei rifiuti provenienti dall’edilizia nel raggio di 100 chilometri. Grazie a delle partnership con aziende locali che trattano scarti di produzione, come materiali per l’isolamento, ceramici o vetro, Front raccoglie sfridi che analizza e scheda per creare le composizioni dei suoi mattoni, customizzati nei colori, nelle texture e nell’amalgama interno.

Negli ultimi anni l’azienda ha creato svariate collezioni a catalogo di laterizi, caratterizzati proprio dalla filiera dello scarto. Tra questi Wasabi, un mattone in lastra dalla superficie vetrificata e dal colore verdastro creato per murature interne a vista e che utilizza circa 22 chili di rifiuti per metro quadro. Oppure la serie 2Good2Waste che, per la provenienza specifica degli inerti di riciclo, un mix di ceramiche scartate e altri ingredienti irripetibili, presenta colori unici che non possono essere riprodotti. Nel complesso di appartamenti sulla 11th Avenue di New York, su progetto dello studio Concrete, i laterizi utilizzati riciclano e trasformano un totale di 26mila chilogrammi di scarti, diventando l’elemento di caratterizzazione estetica del progetto, con 42 tra diverse forme e pose dei mattoni a vista.

Leggi l'articolo: Apologia dello scarto



Materiali dell'azienda Gwilen

CERAMICA SUPER LOCAL

Alcuni esempi materiali di natura ceramica prodotti con risorse a km zero:

Gwilen produce materiali ceramici realizzati a partire da risorse facilmente reperibili. Tutti i prodotti sono fabbricati in Francia in modo artigianale nel laboratorio di Brest. Tra questi le piastrelle a base di sedimenti marini costruite utilizzando un processo senza cottura ad alta temperatura ispirato alla diagenesi: il processo naturale di formazione delle rocce sedimentarie.

Il designer Jeffrey Steven Miller ha creato delle piastrelle a partire dai rifiuti della metropolitana di Londra, prodotti durante la costruzione e il mantenimento della stessa. La sua versione retrò di piastrelle si ispira al disegno originario di Leslie Green ed è realizzata con stampi dello stesso H&E Smith, che rinnova le piastrelle per la metropolitana.

Nella rubrica sui nuovi materiali per Interni (Maggio 2024), un'altra selezione di materiali sperimentali da rivestimento:


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