Dal 16 maggio niente più scuse per chi non risolve la Crisi Fiscale d’Impresa

Dal 16 maggio niente più scuse per chi non risolve la Crisi Fiscale d’Impresa

Il grande giorno si avvicina: 16 maggio 2022

Dal prossimo 16 maggio non ci saranno più scuse per chi non sa come gestire la crisi della propria impresa. Il codice della crisi d’impresa, infatti,  entrerà in vigore il 16 maggio 2022.

Gli obblighi di monitoraggio della crisi d’impresa sono chiari ed implacabili. Il nuovo codice prescrive che l’imprenditore ha il dovere di istituire un assetto aziendale soprattutto in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa. Con essa anche dell’eventuale perdita della continuità aziendale.

L’imprenditore deve affidarsi ad esperti del settore “crisi d’Impresa” 

L’imprenditore dovrà attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale.

Il nuovo Codice della Crisi non lascia spazio ai fraintendimenti in quanto, ai fini della rilevazione tempestiva della crisi d’impresa, le misure per gli imprenditori devono consentire di:

  1. rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario;
  2. verificare la non sostenibilità dei debiti e l’assenza di prospettive di continuità aziendale;
  3. l’avvio della Composizione negoziata della crisi o, con debiti più importanti, il nuovo concordato Preventivo con Transazione Fiscale 

Se prima le scelte erano demandate alle imprese grazie al «silenzio» delle norme, ora gli imprenditori non hanno scampo devono agire e scegliere come “curare” i propri debiti specialmente di grossa entità con Fisco/Previdenza/banche, ecc.

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